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Autore: Crys_Pattinson87    14/03/2011    8 recensioni
DAL CAPITOLO 1: Avevo ancora il sapore del sangue caldo e dolciastro, sulle labbra. Ma sentivo ancora viva la mia sete...
La gola bruciava, bruciava ancora troppo, e con essa anche la mia testa. Non riuscivo a far cessare l'eco delle sue parole...
"Io non ti amo Damon, E' Stefan....sarà sempre Stefan!"
La sua voce, le sue parole, il suo viso così sicuro e deciso, facevano piu' male di un paletto di legno piantato nel cuore.
Forse è proprio quello che avrei dovuto fare, finirla con il massacro di innocenti vittime, finirla con il saziare la mia sete di sangue solo per far tacere la vocina che continuava a ricordarmi quanto, per la seconda volta, non fossi all'altezza di essere amato. Quanto mio fratello valesse piu' di me.
Si, forse era la cosa giusta da fare...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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presentazione

Buondì a tutte!
eccomi tornata, (in anticipo) con il secondo capitolo di TDT.
Voglio ringraziare tutte coloro che hanno recensito e mi hanno dato modo di appurare che questa storia piace... ^_^ grazie infinite
Come sapete vi ho risposto ad ognuna in privato per velocizzare i tempi XD
e vi ho anche lasciato uno spoilerino come regalo... che brava che sono eh? ahahahaha

e poi ringrazio anche chi l'ha letta ma non l'ha commentata.... spero di cuore vi sia piaciuta :)
Dopo tutti questi ringraziamenti vi lascio al capitolo ;)





Cap.2 I'm not Perfect!

Il cuore puo' essere fatto a pezzi solo una volta
il resto sono solo graffi...



Ero al 5° bicchiere di whisky, l'alcool stava iniziando ad avere il suo effetto solo ora.
Non che un vampiro potesse ubriacarsi nel modo devastante degli umani, non, se non lo abbinava a del sangue fresco.
Ma almeno la testa cominciava a farsi piu' leggera.

"Posso?"
Una ragazza dai capelli color caramello, che cadevano morbidi sulle spalle, si avvicinò al bancone indicando lo sgabello accanto al mio

"Siamo in un paese libero!" mi limitai a rispondere tornando a dedicarmi ai miei pensieri.
"Ehi, un'altro!" mi rivolsi al barista alzando il bicchiere, vuoto.

"Due! Offro io!" aggiunse la sconosciuta che si accomodò accanto a me. "Allora? come mai tutto solo?"

"Non sono una buona compagnia."

"Andy" disse porgendomi la mano.

"Damon" ignorai il suo gesto, cercando di farle capire che la sua presenza non era gradita.

"Piacere mio Damon!" disse un pò scocciata scolando il bicchiere di Whisky che Matt le aveva messo davanti.

"Non ti farà male buttar giu' dell'alcool in quel modo?"

"Sono adulta. So badare a me stessa."

"Ah, non credo proprio!" risposi sorridendo al fato che le aveva fatto incontrare un vampiro. "Se sei brava a badare a te stessa quanto a sceglierti la compagnia..... sei un disastro!" sollevai il bicchiere e buttai giù d'un fiato.

"E dimmi....perchè tu non saresti una buona compagnia?" chiese sfidandomi.


"Diciamo che non sono il 'tipico bravo ragazzo' che le mamme vorrebbero accanto alle loro figlie...."
 

"Non mi piacciono i bravi ragazzi... mi annoiano!" il profumo della sua pelle per un attimo inebriò i miei sensi. Sentii il suo sangue scorrere e pulsare nelle sue vene.
"e non cerco nessuno da presentare a mia madre..."

"sei una che sa cosa vuole!"

"Esattamente." mi porse un tovagliolino dove aveva scritto il suo numero. "Chiamami, se anche tu sai cosa vuoi!" mi sorrise e si voltò uscendo dal bar.
Rimasi per un istante a guardarla, cercando di resistere alla tentazione di seguirla e succhiarle fino all'ultima goccia di sangue.
Ma non ce la feci.

La vidi dentro la macchina che trafficava. Non riusciva a farla partire.
"Vuoi una mano?" mi materializzai nel sedile accanto al suo.

"Mi hai spaventata!" disse col fiatone.

"Me lo dicono tutte!" sorrisi.

"Non mi sembrava di andarti a genio...Cosa ti ha fatto cambiare idea?"

"Diaciamo che ...anche io so cosa voglio!"  la baciai con passione, e come avevo previsto, ricambiò con piacere il mio gesto.
Le sue mani si avvolsero ai miei capelli, sentii il suo respiro farsi affannato...
Le strappai la maglietta scoprendo i suoi seni sodi. Annusai la sua pelle calda, e riuscii a sentire l'odore del suo sangue.
Lo desideravo...
Lo desideravo piu' di quanto potessi immaginare.

Le sue mani in un gesto abile ed esperto mi sfilarono la maglietta.
"wow...." disse guardandomi sconvolta dal piacere. Mi voleva. Sentivo il modo in cui il suo corpo mi desiderava. La sentivo fremere in attesa di essere posseduta.  E decisi di accontentarla....

Il suo corpo si lasciò cadere sul sedile, ansante. Si asciugò il sudore aspettando che il battito del suo cuore e il suo respiro tornassero regolari.
Mi voltai a guardarla, l'odore del suo sangue mi chiamava... non potevo continuare ad ignorarlo.
Mi avvicinai a lei.

"Damon....sei insaziabile!"  disse credendo che volessi farla mia dinuovo.

"Hai detto bene...."
Affondai i miei canini sul suo collo. Sentii il sangue scorrere nella mia gola sfamando il mio desiderio e la mia sete.
Era così caldo...così buono. Il suo corpo iniziò a farsi debole sotto le mie mani.
Stava perdendo i sensi. Ma questo non mi fermò... ne volevo, ne volevo ancora...avevo bisogno di nutrirmi, avevo bisogno di far tacere la mia fame, di far tacere il mio dolore.

Entrai in casa sperando di non incontrare di nuovo mio fratello e sorbirmi così i suoi monologhi estenuanti.
Ma al suo posto, sul divano c'era LEI, con un libro in mano.

Si voltò a guardarmi e si limitò a dire un freddo "ciao" per poi voltarsi di nuovo e tornare alla sua lettura.

"Ciao" dissi cercando di mostrarmi piu' distaccato possibile. Mi faceva male, ma dovevo tenere salda la bariera che avevo costruito.

Un tempo le cose tra di noi andavano a meraviglia; lei mi voleva bene, non faceva che ripetermelo, ed eravamo diventati grandi amici, nonostante lei per me fosse molto di più.
La cosa che piu' di tutte la rendeva felice, era che finalmente ero diventato un 'bravo vampiro' , come il suo amato Stefan.
Ma
dopo il bacio 'cancellato' ..le cose tra noi erano cambiate.
Io ero tornato ad essere il mostro di un tempo, senza dare una motivazione sensata al mio 'cambiamento' e lei,  non lo accettava.
Non riusciva a credere che il suo amico Damon fosse tornato ad essere un 'drogato di sangue'.

"Ti odio"

Aveva urlato l'ultima sera che mi vide tornare a casa sporco di sangue. E per quanto quella parola facesse male, era pur sempre un sentimento. Negativo, certo. Ma pur sempre un sentimento.

"Damon!" la voce di mio fratello interruppe il flusso dei miei pensieri.

"Stefan"

"Dimmi che..."

"E' viva... non avevo così tanta sete stasera!" lo interruppi.

"Ti prego devi smetterla!"

"Ci risiamo! ecco che inizia con la morale! 'Damon puoi essere un uomo migliore, devi smetterla di lasciarti guidare dal tuo lato predatore, diventa padrone dei tuoi istinti' " blaterai imitando la sua voce saggia. Ma scoppiai subito a ridere.

"Non c'è nulla da ridere Damon!" venne ad un palmo dal mio viso con aria minacciosa.

"Relax fratellino! te l'hanno mai detto che con tutta st'ansia puo' scoppiarti l'embolo?" sorrisi. "Meglio che mi ritiri nelle mie stanze! notte piccioncini!" 

Mi lasciai cadere nel letto esausto.
Cercai di far di tutto per non pensare a lei come ogni notte. Cercando di non farmi vincere dal dolore come ogni notte.

Sentii la porta della mia camera sbattere.

"Ora mi hai stufata!"  la sua voce irruppe all'improvviso.

"Non si bussa?"

"Mi hai sentita? MI HAI STUFATA!" scandii bene le utlime parole. "Devi finirla di trattare Stefan così, devi finirla di fare del male a chi ti vuole bene e a te stesso!"

I suo occhi marroni si riempirono di lacrime. Sentii una fitta nel petto. Mi odiavo per essere riuscito a farla piangere di nuovo.

"Elena, io sono stufo di dover dare spiegazioni per ogni mia azione!"

"Ma cosa credi? che il mondo sia ai tuoi piedi? che sia una giostra sulla quale puoi divertirti a tuo piacimento? No caro! devi imparare a rispettare le persone..soprattutto chi cerca di mostrare rispetto verso di te, che non lo meriti, e cerca di aiutarti." la sua voce era rotta dai singhiozzi.

"Non ho chiesto aiuto a nessuno!"

"Diamine! Ma cosa ti prende Damon? perchè ti comporti come se il mondo ce l'avesse con te, come se le persone non valessero niente. Io non valgo niente per te?"

Quelle parole mi gelarono l'anima, piu' di quanto già non lo fosse.
Come poteva pensare che non m'importasse di lei. Io l'amavo. Io avrei fatto di tutto per lei, per farla felice.
Ma mi resi conto che ero solo capace a deluderla e a farle male.

Ma cosa potevo fare?
Io non ero Stefan. Non ero l'uomo perfetto.
No sarei mai stato perfetto per lei. E questa consapevolezza non faceva che alimentare la mia voglia di scappare e accecare il dolore che mi stava logorando.

"Io non sono Stefan. Non sono quello che volete che io sia Elena. Questo è quello che sono. Non ho scelto io di essere un vampiro. Ma ora questa è la mia natura. Fatevene una ragione!"

"Non ti credo. Non credo che sia solo questo. Deve esserci dell'altro. Perchè tu eri diverso. Eri cambiato. Il Damon a cui volevo bene non avrebbe mai fatto del male a degli innocenti. Mi manca quel Damon." la sua voce si fece un sussurro. Le lacrime continuarono a scendere sul suo viso. Sentivo la voglia di accarezzarla. Di ascigarle. Ma non potevo.

"Il Damon che conoscevi è morto." mi limitai a rispondere cercando di nascondere il dolore che i suoi occhi pieni di odio mi provocavano.

"Io non credo." disse con tono rassegnato.

"Elena!" Stefan entrò in camera e la invitò ad andare ad aspettarlo nella sua.

Non mi guardò piu' neglio occhi, e fu un bene, perchè non potevo sopportare di vedere altro odio e altro dolore sul suo volto.
Uscii chiudendo la porta alle sue spalle.

"Damon, per favore, te lo chiedo per favore!" la sua voce mi implorò

"Ma perchè non la finite di preoccuparvi per me?"

"Qui non si tratta solo di te, ma di tutti noi. Di Elena. Damon, ha già passato abbastanza guai. Adesso che si respira un pò di pace, per favore...non buttare benzina sul fuoco"

"Cavoli fratellino! ma chi te le scrive ste battute? licenzialo!" scoppiai a ridere e mi sdraiai comodo sul letto.

"Damon sono serio. Ho bisogno che tu mi prometta di non fare piu' stupidagini."

"Mi diverto solo un pò...che male c'è?"

"Damon!" alzò un pò la voce.

"Ok ok...." mi scusai alzando le mani in segno di resa.

"La squadrea di football mi ha convocato per le finali di campionato. Andiamo in trasferta."

"Hippip- Urrà...Hippip..."

"Riesci a fare il serio per un secondo?"

Feci finta di cucirmi la bocca.

"Non posso mancare. Da quando Tyler se n'è andato, la squadrea è senza il suo miglior giocatore. E io...per quanto non voglia.... devo andare....non posso rifiutare perchè non mi fido a lasciare Elena da sola qui."

"Non sei obbligato a partire..." precisai.

"Lo so.... infatti lo faccio perchè dopo tutte le stranezze di questo ultimo periodo quello che serve e cercare di comportarsi in piu' umanamente possibile!" mi guardo con sguardo inquisitore.

"E quanti giorni dovresti andare via?"

"Una settimana, forse 2...dipende se vinciamo tutto le partite." Parlava come un vero capitano.

"Vuoi davvero partire?"

"Si. Devo." rispose a malincuore.

"Quindi ho biogno che tu prometta che ti comporterai bene, e che la finisca di nutrirti di innocenti. Ma soprattutto, che terrai d'occhio Elena. Devo saperla al sicuro."

"Perchè non te la porti con te scusa?"

"Vorrei, ma c'è la scuola, e di certo Jenna non sarebbe felice di sapere che la perde per 2 settimane solo per un campionato!"

Sapevo che per lui, quello che mi stava chiedendo era difficile. Non si fidava piu' di me come prima, ma non aveva altri a cui rivolgersi.
Di certo Bonnie e Caroline non bastavano. Lui voleva essere sicuro che qualcuno di piu' forte si accertasse che niente potesse succedere alla sua amata.

"Allora?" chiese dubbioso.

"Si...si...basta che la smetti di fare il melodrammatico. Non succederà nulla alla tua Elena, i licantropi sono scappati, gli stregoni e i maghi sono tornati ad Hogwarts, e di vampiri in circolazione ci siamo solo mmm....vediamo.... Io e Caroline. Quindi a meno che dei giganteschi orchi non vengano a prendersi la tua piccola Elena...puoi dormire sogni tranquilli!"

"Spero di fare la cosa giusta nel fidarmi di te. Elena non sarà felice di sapere che..."

"Le farò da baby-sitter?" lo interrupi finendo la frase.

"Non farmi pentire di averla lasciata qua!" disse voltandosi e uscendo dalla mia stanza.

Mi lasciai cadere sul letto, consapevole del guaio in cui mi stavo cacciando.

Passare del tempo con Elena, non avrebbe giovato alla mia salute, fisica e mentale.
Averla vicino, non avrebbe fatto altro che alimentare il mio dolore.  Sapere che lei mi odiava e che doveva passare del tempo con me perchè "costretta" non avrebbe fatto felice lei, e questo si sarebbe ripercosso su di me.

Sarei stato in grado di nascondere ancora i miei sentimenti?
Sarei stato in grado di fingere distacco e freddezza come ero solito fare?
Sarei riuscito a sopportare il dolore che i suoi sguardi avrebbero procurato ancora, e ancora al mio cuore?

SI!
Dovevo farcela. Dovevo trovare la forza di mantenere la promessa fatta a mio fratello...o comunque cercare di farlo.
Avrei ripreso a nutrirmi a modo suo, così forse Elena avrebbe smesso per quei giorni di guardarmi con ribrezzo.
Forse potevo sperare che una piccola parte di lei tornasse a volermi bene e a fidarsi di me come un tempo.

Chiusi gli occhi cercando di cacciare via l'immagine del suo viso in lacrime....
Anche questa sera ero riuscito a farmi odiare. Anche questa sera ero riuscito a ferirla.
Avevo letto l'odio nei suoi occhi, e la parola fine ad ogni mia speranza di riaverla nella mia vita come un tempo.
Come potevo anche solo sperare che quei giorni le avrebbero fatto cambiare idea su di me?

Non c'erano speranze per uno come me. Non con lei... non piu' ormai.



Allora che mi dite? questo Demonuccio vi fa piangere come a me??
povero cucciolo T___T
Questa Elena lo fa tanto soffrire....
ma...chi lo sa...
Spero sia stato di vostro gradimento, attendo le vostre opinioni.
Grazie infinite a tutti coloro che vorranno dedicarsi allamia ff.
baci, baci
Crys
   
 
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