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Autore: Kaimy_11    14/03/2011    6 recensioni
[Dal prologo] Il vampiro tornò sui suoi passi e, inginocchiandosi, rimase a guardare il viso di quella ragazza dal sorriso dolce capace di scaldare perfino il suo cuore immobile. Quella ragazza che lo aveva guardato negli occhi senza timore, che aveva saputo rispondergli a tono, che era arrossita per lui, che lo aveva ammaliato e poi sorpreso, era la stessa che adesso giaceva al suolo in una pozza di sangue. -Mi senti?- sussurrò. Le palpebre della ragazza tremarono appena prima di aprirsi. Quelle iridi di cioccolato si fissarono in quelle ghiacciate del vampiro. -Io posso salvarti. Posso darti la vita eterna- Spiegò lui, la voce suadente. -In cambio, però, tu mi apparterrai. Sarò il tuo unico signore, mi sarai per sempre fedele e devota. Per sempre mia.- Le palpebre della giovane si chiusero e si riaprirono come un battito di ciglia, ed Eric capì che si trattava della sua risposta. Sorrise assetato e soddisfatto mentre i suoi canini si allungavano. Si chinò su di lei mentre questa chiudeva gli occhi e si abbandonava completamente a lui. “Non temere mia piccola veggente, sarà solo un lungo sogno e, quando ti sveglierai, sarà tutto diverso.” [Eric, Pam e una nuova vampira vegetariana! Piccole scene di vita quotidiana che seguono il reale corso della storia e gli incontri con Sookie e Bill, visti da un punto di vista diverso]
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tradimento

Tradimento

 

 

 

La stanza era arredata con cura e attenzione anche al più piccolo dettaglio, con mobili eleganti e costosi, tutti rifiniti in oro e con tendaggi rossi alle pareti, a ricoprire finestre inesistenti. I personaggi raffigurati nei quadri alle pareti sembravano guardare e vegliare su chi dormiva sul letto posizionato al centro della stanza. Era un letto a baldacchino, di legno scuro e pregiato con tende rosse lasciate aperte a rivelare il corpo dell’uomo disteso supino sulle coperte. La cosa strana erano le catene d’argento che legavano il vampiro millenario.

Accanto al letto una ragazza, proprio in quel momento, si stava sfilando i guanti di pelle che aveva dovuto indossare e, gettandoli a terra, si accorse di quel rumore di passi che si avvicinavano.

Asia si voltò verso la porta e, quando questa si aprì, scorse le figure di due aitanti vampiri. Il primo era alto, muscoloso, i capelli d’ebano e lo sguardo di zaffiro che spiccava su quel volto serio e determinato.

Questo le fece un sorriso compiaciuto.

Ma Asia non lo guardò neppure, troppo impegnata ad ammirare la seconda figura ferma sulla porta.

Eric era immobile, statico e tenebroso come sempre, le spalle si sollevavano al ritmo regolare del suo respiro e lo sguardo azzurro appariva privo di emozioni.

La vampira gli sorrise raggiante, peccato che, dopo essersi riavviato la chioma bionda, Eric avanzò senza degnarla di uno sguardo e quando le arrivò accanto la scansò freddamente con un braccio.

Asia rimase assai delusa di quel gesto così gelido e burbero, ma la cosa che le faceva davvero male erano gli occhi del suo creatore, tanto seri e pericolosi che non si erano soffermati su di lei neppure per un istante.

Senza perdere altro tempo Eric spezzò ferocemente il legno del letto, ottenendo un paletto appuntito che sollevò sul petto di Russell.

-No!-

Nate, il re del Texas fermo accanto a lui, gli bloccò il polso guadagnandosi così un’ occhiataccia da parte dello sceriffo della Louisiana, che avrebbe terrorizzato chiunque ma ovviamente non lui.

-Se sarai tu ad ucciderlo potresti venire condannato dalle Autorità. Se ad ucciderò sarò io, invece, non correrò alcun pericolo. Un re che uccide un altro re non è perseguitabile, oltretutto allargherò i mie confini.-

Eric continuò a guardarlo con riluttanza, ma abbassò il paletto. Si voltò lentamente verso il suo nemico, verso l’assassino della sua famiglia e ringhiò di rabbia.

-Lo so che vuoi vendicarti- continuò Nate, calmo. –Ma…-

-Lasciamolo bruciare al sole-

Alla parole di Eric sia Asia che Nate sussultarono guardando il biondo ad occhi sbarrati.

-In questo modo io otterrò la mia vendetta e tu ti assumerai la responsabilità dell’omicidio davanti alle Autorità, ed otterrai anche il Mississippi.-

Il re del Texas osservò ancora Russell dormiente sul suo letto pregiato, legato da catene d’argento e, dopo secondi di silenzio, acconsentì.

 

Ad Asia era stato ordinato di tornare a casa mentre il sole era ancora alto nel cielo, in modo tale da non correre alcun pericolo. Nel frattempo Eric e Nate avevano eluso ancora le guardie ed erano riusciti a portare Russell fuori, sotto il sole. Dopo di che i due erano andati a rintanarsi prima che il sangue dalla vampira finisse il suo effetto, ed avevano aspettato la notte per tornare al FangTasia.  

Ad Asia non importava della fine di Russell, non voleva sapere certo i particolari della sua morte, ma non vedeva l’ora che Eric tornasse a casa. Era ferma nel piccolo parco nei pressi del locale per vampiri, stretta nelle spalle, in attesa.

Quando sentì dei passi avvicinarsi e riconobbe il suo odore, si voltò con un sorriso.

Eric era nascosto nell’ombra, la luce delle stelle non lo illuminava, sembrava una figura tenebrosa e sinistra. Lo sguardo era minaccioso e freddo, mentre avanza con passo rigido verso di lei. Le spalle erano tese e i muscoli pressanti sotto gli abiti neri.

-Eric…- sussurrò lei, con un nodo alla gola.

Si sentiva stranamente debole e, non capiva perché, ma l’atteggiamento di Eric la spaventava.

-Russell è morto, il tuo caro re del Texas è diventato anche re del Mississippi e ha aumentato le sue ricchezze. Magari potrete andare a vivere insieme, a me di certo non importa quello che deciderai di fare da adesso in avanti-

Disse Eric, gelido, distante, quasi come a volerla offendere e deridere. Dopo di che si voltò e fece per andarsene.

Asia lo bloccò da un braccio e, quando finalmente quegli occhi azzurri la fissarono, parlò con voce implorante.

-Eric, ma che stai dicendo?-

Il biondo non si lasciò minimamente incantare da quello sguardo di cioccolato supplichevole, né si lasciò intenerire dal fatto che la vampira fosse ad un passo dal piangere. 

Si liberò bruscamente di lei spintonandola via e la guardò con una smorfia di disgusto.

-Davvero geniale il tuo piano: intrufolarti nel castello di Russell e ottenere la sua fiducia per legarlo con l’argento- Disse Eric iniziando a camminare in avanti, senza tuttavia considerare la vampira. –Poi saremmo arrivati io a Nate, e lo avremmo ucciso senza neppure dover lottare-

Asia si voltò per guardare il vampiro che l’aveva superata, trovandosi tuttavia contro la schiena rigida di Eric.

Il biondo continuò:

-Coma hai potuto fare una cosa simile? Come hai potuto mettere a rischio la tua vita in questo modo? Come?-

Asia scosse il capo. –Eric…-

In quel momento il vampiro si voltò di scatto, lo sguardo accecato dall’ira e dall’amarezza.

-Come hai potuto pensare che proprio io avrei accettato di farmi salvare da te? Hai messo in pericolo la tua vita, la vita della persona che amavo e che io dovevo proteggere. Perché mi hai fatto una cosa simile? Chi ti ha autorizzato a farlo?-

-Ma Eric, io…-

Peccato che Eric fosse troppo in collera per ascoltarla, continuò a guardarla con rabbia e disgusto, senza tuttavia vederla realmente.

-Avrei preferito morire piuttosto che farmi salvare da te. Io dovevo proteggerti, ho fatto di tutto per tenerti al sicuro e tu hai messo in gioco la tua vita in questo modo! Cosa pensi che sarebbe accaduto se Russell avesse scoperto cose sei? Saremmo morti tutti, ecco la verità! Sei stata un stupida!-

Asia si morse il labbro per trattenere le lacrime e strinsi i pugni lungo i fianchi. –Se qualcosa fosse andato storto io lo avrei visto, ed invece ho visto solo che tutto filava per il verso giusto. Cosa mi dici adesso?-

-Che sei una schifosa traditrice-

Ancora prima di restare sconvolta da quelle parole, Asia rimase tramortita dal tono di voce che Eric aveva usato. Adesso la stava guardando con odio e disgusto, come non aveva mai fatto.

-Ma che stai dicendo?-

-Tu gli hai fatto bere il tuo sangue...-

Asia spalancò gli occhi e smise di respirare e, quando Eric avanzò verso di lei, indietreggiò spaventata.

-Mi ha detto tutto, mi ha raccontato che sei andata da lui mentre dormivo per esporgli il tuo piano e per farti mordere- fece una paura. –Mi fai schifo!-

-Ma Eric...- Piagnucolò mentre ancora indietreggiava.

-Cosa c’è? Pensavi che non ce la facessi da solo ad impalare un vampiro dormiente?- Detto ciò alzò di molto la voce, urlandole contro, ad un palmo dal viso. –Non hai proprio fiducia in me? Ti sei messa in pericolo per salvarmi e hai fatto bere il tuo sangue ad un altro? Ti aspettavi che ti ringraziassi? Mi hai umiliato e adesso mi fai schifo!-

Asia era ormai in lacrime, tremò e continuò ad indietreggiare, scosse il capo e disse: -Mi sono fatta mordere sul polso e non sul collo e, ti ripeto, se qualcosa fosse andato storto lo avrei previsto. Sapevo che sarebbe andato tutto bene!-

-E perché non hai previsto che mi sarei arrabbiato così tanto?-

Asia sbarrò gli occhi, in silenzio.

-Lo vedi? Non puoi mettere la tua vita nelle mani delle tue visioni, perché sono imperfette, Asia. Potevi morire, potevamo morire tutti- spiegò lentamente, quasi letale nella sua serietà.

La vampira rimase immobile, solo il labro tremava convulsamente e lacrime di sangue le rigavano le guancie.

-Prima di andartene mi hai costretto a morderti- riprese Eric, guadagnandosi lo sguardo stupito di lei. –Pensavo volessi fare l’amore con me, e invece… faceva solo parte del tuo piano, volevi solo che io e Nate arrivassimo al castello di Russell di giorno-

Asia chinò il capo e pianse più forte, si coprì il volto con le mani e non disse nulla.

-Mi fai schifo, non voglio più vederti. Sei una stupida, stupida e traditrice-

-Eric!- pianse lei.

-Sei stata con me per tanto tempo e non dirmi che non avevi capito quanto fossi geloso e possessivo. Ti avevo detto che eri mia e che ogni tua parte mi apparteneva, adesso non me ne faccio proprio nulla di uno scarto-

Asia scosse il capo e serrò gli occhi. –Non puoi dirmi questo! Va bene ho sbagliato, ma…-

Quando aprì gli occhi la vampira vide Eric ancora più furioso di prima.

-Eric!- disse, gettandosi fra le sue braccia.

Il vampiro biondo, però, ancora più furioso, la spintonò via con ferocia senza controllare la sua forza.

Asia cadde rovinosamente per terra, restò lì seduta a guardare Eric implorante e terrorizzata al tempo stesso. Non riusciva a credere che proprio lui l’avesse trattata in quel modo, Eric non le avrebbe mai fatto dal male.

Tuttavia, quando lo vide avanzare verso di lei con la mano alzata, pronto ad inginocchiarsi per schiaffeggiarla o peggio, serrò gli occhi e pensò di essersi sbagliata.

Quando Asia aprì gli occhi, dopo aver sentito uno strano boato, si accorse non solo di non essere stata colpita, ma vide il corpo di Eric contro l’albero lì di fronte.

Il biondo si rimise in piedi e si ripulì con il dorso della mano un rivolo di sangue, guardando con rabbia ceca l’uomo che si era frapposto fra lui e la vampira ancora a terra.

-Adesso dacci un taglio! Sparisci!-

Nate era rigido come una statua e addirittura più minaccioso di Eric, si era posizionato davanti ad Asia e non si sarebbe mosso di un millimetro.

Eric avanzò e sputò del sangue sull’erba.

-La volevi? Bene, adesso te la puoi tenere perché io non la voglio più-

Dopo quelle parole il biondo se andò, senza degnare i due di un solo sguardo.

Nel frattempo Asia tremava come una foglia e teneva lo sguardo fisso in un punto imprecisato, non oppose neppure resistenza quando Nate la rimise in piedi con la forza.

-Non piangere, era solo arrabbiato. È proprio un imbecille, ma se ti tocca ancora, giuro che lo ammazzo!-

Asia guardò Nate che le sorrideva tenendole entrambe le mani nelle sue mentre cercava di tranquillizzarla, tuttavia, non riuscì a smettere di piangere poiché il dolore che avvertiva al cuore era insopportabile.

Per la prima volta in vita sua, Asia desiderò di morire.

Scappò via da Nate e corse nella notte, svincolando alberi e senza guardare dove andava. Non seppe neppure lei per quanto tempo aveva corso, ad un certo punto si fermò e si lasciò cadere a terra, in lacrime.

Era stata una stupida, era vero, avrebbe dovuto immaginare la reazione di Eric. Lui era dannatamente orgoglioso e possessivo e lei non solo si era messa in pericolo per salvarlo, ma si era anche fatta mordere.

Eric non poteva accettare né di essere stato salvato da un donna, né che la sua donna si fosse fatta mordere da un altro.

Come aveva potuto fare una cosa simile?

Asia si portò le mani alla testa e pianse disperata. Sì, aveva sbagliato, ma cos’altro poteva fare? Aveva visto troppe volte la morte di Eric, aveva visto Russell uccidere tutti, sterminare prima le persone che amava e poi il mondo intero. Aveva previsto anche che il re del Mississippi scopriva la sua vera natura e diventava in grado di esporsi al sole.

Asia si era fatta prendere dal panico, non poteva permettere che le sue visioni si avverassero e che Eric morisse, e così, quando aveva avuto la visione che le mostrava cosa fare per vincere, non aveva perso tempo ed aveva messo in atto il paino.

Ma in quel momento, da sola in mezzo al nulla, si sentiva così abbandonata e distrutta che desiderava solamente di non aver mai avuto quel dannato potere e quelle visioni.

Lei non era niente senza Eric, non poteva vivere senza di lui, ne sentiva la mancanza. Quando era stata lontana era stata malissimo e, prima, odiava quando il biondo la lasciava da sola e andava a sbrigare le sue faccende. E adesso che finalmente aveva ottenuto anche l’amore del suo creatore, come poteva fare a meno di lui?

-Guarda guarda, finalmente ti ho trovato!-

Asia si voltò non appena sentì quella voce acuta di donna, era squillante e fastidiosa. Dietro di lei c’era una vampira vestita di nero, alta, magra e con i capelli rossi. Aveva un viso elegante ed un sorriso altezzoso.

La giovane vampira inarcò un sopracciglio, sapeva chi era quella donna, l’aveva vista in una sua visione insieme ad Eric. Era Sophie-Anne, la regina della Louisiana, la stessa dannata vampira che aveva costretto Eric a spacciare V.

-Sai, piccola, non riuscivo a crederci quando mi è stato detto. Ho pensato: una fata-vampira? Può davvero esistere?-

Asia spalancò gli occhi ma rimase immobile.

-Stavo tenendo d’occhio il caro signor Northman facendolo spiare dai miei uomini e, quando mi è stato detto che era stato avvistato di giorno… non riuscivo a crederci!-

Asia si alzò lentamente senza distogliere lo sguardo da quella donna, non sapeva che fare, ma si tenne pronta per fuggire.

-Solo in seguito ho capito. Tu, Sookie… sono secoli che cerco una fata e adesso so che tutto ciò che ho sempre desiderato… sei proprio tu-

La regina fece un sorriso maligno e lei non osò muoversi.

In quel preciso istante Asia realizzò di non avere scampo, quella donna era molto più vecchia di lei e, come se ciò non bastasse, due uomini vestiti di nero uscirono dalle ombre avanzando. In oltre Asia capì che Eric aveva ragione: non poteva mettere la sua vita nelle mani delle sue visioni.

Sophie-Anne ghignò soddisfatta, fece un cenno alle sue guardie del corpo e ordinò: -Prendetela!-

Quando quei due vampiri avanzarono verso di lei Asia urlò, chiamò disperata il suo Eric ma, quando fu brutalmente afferrata, capì che nessuno sarebbe corso a salvarla.

 

 

 

 

 

 

Continua…

 

 

 

Avevate indovinato, l’anomalia stava nel fatto che Asia non brucia al sole. Avevo pensato anch’io di farla scappare, ma poi la mia mente ha pensato a altro, non so se ho fatto bene.

Adesso abbiamo un altro piccolo problema: la regina! Cosa succederà?

Lo vedrete al prossimo capitolo ^^

 

Grazia ai lettori ma soprattutto a chi ha recensito:

xtoomuchlove

Ada Wong

Laura the vampire slayer

marti_scanu

Anny45

Vibral24

 

 

 

   
 
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