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Autore: Calliphora994    14/03/2011    6 recensioni
Uno strano caso porterà Booth e Bones a New York, per collaborare con il NYPD, in aiuto alla detective Beckett e a Castle.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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“Bones, almeno stammi dietro”
“Ma sono dietro di te!”
“Se tu lo fossi non ti vedrei! E invece ti vedo qui di fianco a me!” - Booth sussurrava esasperato mentre proseguiva prudentemente tra gli alberi affiancato da Brennan- “Booones, ti vedo ancora. Se proseguiamo così sarà peggio che avere una freccia luminosa puntata su di noi  che dice ‘SPARATECI’”
“Booth, non vedo perché una freccia dovrebbe stare sopra le nostre teste e soprattutto parlare”
Lui si fermò e la guardò negli occhi, poi scandì ogni parola come se stesse parlando con un bambino.
“ Ok ok come non detto. Ora, io continuo a camminare e a guardarmi intorno, TU invece starai dietro di me e mi guarderai le spalle. D’accordo?”
“Ho capito, non serve che me lo dici con quel tono”
I loro battibecchi non avrebbero mai cessato di esistere.
I due avanzavano tra gli alberi tendendo le orecchie e scattando ad ogni rumore: rami spezzati, foglie mosse dal vento e.. trilli inquietanti.
 
“Non possiamo muoverci da qui?”
“No, Castle, stai buono! Sto aspettando la chiamata di Ryan!”
“Devo sgranchirmi le gambe! Sono 20 minuti che ce ne stiamo accucciati qui dietro”
“Se vuoi tornare con una pallottola in mezzo alla fronte, vai pure. Non sarò certo io a trattenerti”
“Si però se dici così sembra che non te ne importi niente di me..” Rick avvicinò il viso a quello di Beckett facendo la faccia da cucciolo.
“Castle..” Kate gli si fece più vicina con un sorriso strano sulle labbra.
“Si, detective Beckett?”  anche lui ora sorrideva immaginando quello che sarebbe successo di lì a qualche secondo.
Kate si aspettava quella reazione e si fermò a pochi centimetri dalle sue labbra e scandì decisa le parole
“Non.è.il.momento.”
L’espressione che si formò sul viso di Rick era tra l’incredulo e il divertito, ma intanto tra loro era calato uno di quei silenzi carichi di tensione; quel silenzio fu interrotto dallo squillo del cellulare di Kate.
Entrambi indietreggiarono un po’ e poi lei rispose.
“Beckett”
“Sono Ryan. Qui è successo un casino!”
“Cioè?”
Rick si avvicinò e appoggiò l’orecchio sulla mano di Kate che reggeva il cellulare; lei, questa volta non finse neanche di essere infastidita da quel gesto.
“Arrivando abbiamo notato un uomo che scendeva da una macchina proprio all’entrata del parco. Esposito ha riconosciuto la targa del sospettato, così sono sceso per arrestarlo, ma Peter ha cominciato a sparare”
“Abbiamo sentito gli spari ... Siete feriti?”
“No, ha sparato verso l’alto. Ora stiamo setacciando il perimetro e abbiamo fatto mettere delle scorte alle entrate del parco, non ha vie di fuga”
“Bene, ora chiamo Booth per aggiornarlo. Allora continuiamo anche noi a setacciare il posto, a dopo” così dicendo Kate chiuse la comunicazione.
“Hoho, detective, il sospettato è come un animale in gabbia”
“Perfavore, evita questo genere di metafore”
“D’accordo, d’accordo. Ma posso darti un consiglio?”
“Diiimmi” Beckett era esasperata, voleva andare a cercare il sospettato.
“Cambia suoneria, quella che hai è inquietante, mi ricorda ‘L’esorcista’. Credo che quella musichetta abbia fatto venire i brividi a tutti gli animali del parco!”
Kate ignorò la battuta
“A proposito di animali del parco, quel cespugli si sta muovendo”
 
“Booth, cos’è stato?”
“Non ne ho idea. Però assomigliava molto al motivetto de ‘L’esorcista’”
“Non so che cosa significhi” Bones aveva assunto la sua  espressione corrucciata, come succedeva ogni volta che Booth faceva riferimento alla cultura popolare.
“E’ un film dell’orrore.Comunque sembrava molto vicina e proveniva da quella parte” Booth puntò il dito alla sua sinistra e Brennan si incamminò a passo veloce nella direzione indicata dal suo partner “Bones.. ma dove stai andando? Aspettami”
I due si accucciarono dietro un cespuglio, al di là del quale si intravedevano due sagome; Booth e Temperance erano così vicini da sentire il profumo l’uno dell’altra e l’elettricità tra loro era evidente.
Booth cominciò a sussurrarle all’orecchio e il suo fiato caldo la fece rabbrividire.
“E’ troppo buio, non si vede niente” ma Brennan non rispondeva e fissava il vuoto. “Bones, ci sei? A cosa pensi?”
“Chi, io? Niente..”
“Credo di conscerti abbastanza per capire se c’è qualcosa che non va”
“Non c’è niente che non va… stavo solo pensando”
“A cosa?”
“Tu saresti davvero andato avanti? Avresti davvero cercato di costruirti una vita con qualcun’altra?” Bones, diretta come al solito puntò i suoi occhi azzurri in quelli nocciola di Booth e lui, pur non aspettandosi una domanda simile, sapeva per certo la risposta.
“Probabilmente sì, ce l’avrei messa tutta e sarei andato avanti come un ariete, avrei cominciato ad evitarti per non ricaderci  ma mi sarei solo illuso di aver voltato pagina. Perché appena mi sarei fermato a pensare e a riflettere mi saresti tornata in mente tu, e quello che abbiamo avuto e che abbiamo non lo potrei mai dimenticare; mi piace pensare che se davvero siamo fatti l’uno per l’altra, non avremmo continuato a rincorrerci per sempre”
“Credi davvero in queste forme di giustizia metafisica?”
“Sì, e non mi sembra di esserne rimasto deluso” così dicendo, Booth fece uno dei suoi sorrisi e Brennan sorrise automaticamente di rimando.
Ma quel momento magico sembrò esaurirsi da solo e all’improvviso, così come era arrivato e i due tornarono alla realtà.
“Aspetta riesco a sentire la voce di una donna.. Ah ma è Beckett!” E così dicendo Bones si alzò di scatto, lasciando Booth basito ad osservarla, poi si alzò anche lui e la seguì.
Vedendo una sagoma, troppo grande per essere quella di un animale, uscire dal cespuglio, Castle non riuscì a trattenere un urletto strozzato.
“Complimenti Cuor di Leone, se volevi farci scoprire ci sei riuscito! Per fortuna sono solo Booth e Brennan” Rick aveva assunto l’atteggiamento da dama offesa.
“Sai detective, non tutti sono addestrati per stendere un energumeno con un pugno”
Kate ignorò quest’ultima affermazione di Castle e si rivolse a Booth e Brennan
“Mi ha chiamato Ryan dicendo che Peter è nel parco, ma non sappiamo che intenzioni abbia”
“E’ stato lui a sparare quel colpo, prima?”
“Esatto, Booth. I miei uomini hanno circondato il parco e..” a quel punto il telefono di Beckett la avvertì che aveva ricevuto un messaggio
“E’ Esposito, dice che Peter è sul ponticello del lago e si sta rigirando la pistola tra le mani”
“E’ il momento giusto, andiamo” ma prima di proseguire, sia Booth sia Beckett si girarono verso i loro  partners e dissero all’unisono “Tu resta qui” e poi si diressero verso il ponticello.
Brennan e Castle rimasero pochi secondi ad osservare la coppia che si allontanava, poi si guardarono e con uno sguardo d’intesa si avviarono lentamente dietro Booth e Kate.
 
Peter Silkwood se ne stava seduto sul ponte del del lago Swan con lo sguardo perso all’orizzonte e i piedi che quasi toccavano l’acqua, intanto spostava la pistola distrattamente da una mano all’altra.
Booth e Beckett erano nascosti dietro un albero a pochi metri da lui.
“Kate, io ora vado e lo blocco da dietro, tu intanto prendi la pistola. Hai le manette con te?”
Beckett si indicò il vestito che indossava.
“Dove mai potrei tenere delle manette? No, ok non voglio sapere il tuo parere”
“Ehy, non sono mica Castle. Comunque ci arrangeremo in qualche modo”
“Ryan ed Esposito sono sull’altra riva, poi ci raggiungeranno”
“Ok. Pronta?”
“Pronta”
   
 
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