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Autore: _blackapple    14/03/2011    5 recensioni
21 ottobre 1981 - «Tornerò per le dieci, più o meno. Non aspettarmi alzata.» ti aveva lasciato un lungo bacio a labbra chiuse, chiudendo gli occhi con disperazione, fino a strizzarli.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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21 ottobre 1981




Sembra una notte infernale, una notte da romanzo gotico, come quelli che ti piaceva tanto leggere quando eri a scuola e che sembravano così lontani dalla realtà.
Invece ora ti senti proprio così, come una di quelle eroine sole e sperdute, oppresse dall’angoscia fino nell’animo.
Ma tu, di eroico, non hai proprio niente; solo una grande paura che ti corrode e ti fa respirare forte.

Tuo marito, il tuo giovane e meraviglioso marito, è in ritardo di oltre quattro ore e non sai quando tornerà.
«Esco. »  ti aveva detto, prendendoti il viso fra le mani e parlando ad un centimetro dalla tua bocca. «Tornerò per le dieci, più o meno. Non aspettarmi alzata.» ti aveva lasciato un lungo bacio a labbra chiuse, chiudendo gli occhi con disperazione, fino a strizzarli.
Cercava di non trasmetterti la sua paura, di non farti capire che quello poteva essere un addio per lui, ma non ci riusciva: tu lo capivi troppo bene.
Una carezza leggera delle mani, uno strofinarsi di fronti, ed era uscito, senza nemmeno salutare vostro figlio.
Tu a dormire non ci riesci proprio, non vuoi nemmeno provarci. Stai lì, di fronte alla finestra, con gli occhi sgranati e la camicia da notte bianca che tira sul petto ogni volta che respiri troppo profondamente. L’aria gelida del temporale si infiltra da sotto le finestre e ti fa venire la pelle d’oca sulla scollatura, ma non ti copri, anzi la godi quasi con soddisfazione: il dolore fisico sembra sfogare un po’ quell’ansia atroce che ti stringe lo stomaco.

L’ululare del vento si fa ancora più forte e decidi di salire in camera, ma da lì si vede l’alberello nel giardino del vicino che si piega indifeso sotto la furia degli elementi. Ti chiedi quanto ci metterà a spezzarsi, ti chiedi se quella non è l’allegoria della tua vita.
Un tonfo sordo, dal piano di sotto.
Non sai se provare terrore o sollievo, se sperare che sia tuo marito oppure temere qualcosa di molto più oscuro.

Brandendo la bacchetta, puntandola di fronte a te, scendi lentamente i primi due gradini e vedi la luce in cucina accendersi.
Salti in fretta gli ultimi tre gradini e ti precipiti nella stanza.

Le sue braccia intirizzite e fradice non sono mai state così calde, il suo respiro sui tuoi capelli mai così piacevole.
«Ti avevo detto che sarei tornato per le dieci. Scusa il ritardo»
Tu non dici niente, ma lo stringi e lo baci.
«Finirà presto amore, finirà presto Lily. Saremo liberi, tra poco. »
E tu ci credi.

Quando siete insieme, il futuro sembra meno buio.
Fuori dalla casa, intanto, il temporale si placa lentamente.
 
-10 giorni.
   
 
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