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Autore: madeitpossible    15/03/2011    10 recensioni
E'ambientata dopo la 2x24..
Dal capitolo 2 : La settimana seguente castle aveva un desiderio che non riusciva più a rimandare.. Chiamare Kate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccoci qua!!! questo è il terzo capitolo! premetto che avrei voluto dividerlo in due, ma non sapevo bene dove tagliare quindi l'ho pubblicato tutto! Mi sono divertita molto a scriverlo e spero vi divertiate anche voi nel leggerlo! Okay, e ora.. tutte a leggere!! :)


Castle, dopo aver riattaccato il telefono, non sapeva se essere felice o triste, aveva  queste due emozioni, che prendevano il sopravvento una sull’altra, cosicché il suo carattere cambiava ogni minuto. Si sentiva felice, perché i due detective non si erano arrabbiati con lui, forse aveva pensato mentre era la telefono, lo avevano anche capito. Per lui vederla stare con Demming, lui che continuava a girare per il distretto.. era una cosa che proprio lo faceva impazzire, tanto che aveva pensato di inserire in Naked Heat il suo personaggio, per farlo innamorare di Heat, ma lei non lo voleva, perché innamorata di Rook, e dopo lui si suicidava, era come Castle voleva andasse anche nelle realtà.    
                                                                                                                                                 
Era anche felice perché Beckett era ancora a casa e avrebbe potuto chiamarla.. ma era questo pensiero che gli faceva cambiare l’umore: lei era a casa, ma sarebbe partita di li a pochi giorni.

Castle aveva capito che era innamorato di Beckett quando vide Demming che le girava attorno, certo tra loro due vi era una forte, anzi di più, attrazione, lei riusciva sempre a farlo rimanere a bocca aperta, quelle volte che  gli rispondeva a tono, quando lo stuzzicava oppure quando si presentava a delle feste vestita elegante, era veramente una bella donna, Castle aveva giocato con lei, all’inizio, ma dopo, conoscendola meglio se ne era infatuato, non aveva dato più di tanto peso a questo, ma piano piano, senza rendersene pienamente conto se ne innamorò. Era geloso di lei, non voleva vederla con nessun’altro, ma lei sembrava davvero presa da Demming, e pensò che se la amava davvero, doveva lasciarle fare quello che voleva; provò per un paio di settimane ad andare in distretto sebbene ci fosse Demming, ma non riusciva proprio a sopportarlo, cosi prese la decisione di stare negli Hampton, le aveva chiesto di andarci insieme, lei gli aveva mentito, e dopo Gina ..  Forse aveva fatto male ad invitarla se si sapeva innamorato di un’altra, ma lui credeva fermamente alla filosofia : chiodo schiaccia chiodo. Ma questa volta in parte non funzionava.

Fu tentato di chiamarla alla sera stessa, ma dopo Gina gli fece vedere il suo ultimo acquisto : un completino da dominatrice con tanto di frustino! Non poteva resistere!! Fecero l’amore, ma lui per la prima volta da quando erano arrivati negli Hampton pensò a tutt’altro. Quand’ebbero finito, Gina prese subito sonno, ma Rick non ci riusciva, andò in soggiorno, fece zapping in televisione e si fermò a guardare “Via col vento” , lo aveva visto un sacco di volte, ma era ugualmente bello rivederlo.
Ci fu la pubblicità proprio nel momento in cui Rossella si era alzata dal letto per confessare il suo amore ad Ashley, Castle si alzò, andò a prendersi un bicchiere di latte caldo e vide il suo cellulare, era li e come una calamita lo attraeva, lo prese in mano, guardò l’ora: erano le 2 di notte, andò su rubrica e cercò il nome di Beckett, guardò lo sfondo di Heat Wave che aveva messo per la detective, era molto indeciso.
Esposito gli aveva detto che aveva un impegno, ma Castle non si riuscì più a trattenere, aveva una voglia pazza di sentire la sua voce, e premette il tasto verde.
 

Beckett era andata al ristorante per festeggiare il compleanno di suo padre. Erano solo loro due, da quando sua madre era morta sia i suoi che i compleanni dei padre li avevano passati da soli. Lei non aveva mai avuto l’ usanza di festeggiare il compleanno, era come per Babbo Natale: non ci credeva perché non avevano il camino.
Quella sera però fu diversa. Suo padre era la persona che meglio la conosceva più di tutti. Sapeva tutto di lei, avevano vissuto insieme l’omicidio della madre e Beckett non riusciva a non dirgli le cose, sia in amore che nel lavoro, lui sapeva tutto. Ma sull’argomento ”Castle”, era quello che ne sapeva di meno, lei evitava di parlarne sebbene lui insistesse, non lo aveva mai conosciuto di persona, ma lo conosceva per fama.
Quella sera suo padre le chiese se era successo qualcosa..

< papi, non è successo niente, ho appena chiuso un caso che mi sembrava impossibile, ma per fortuna lo abbiamo risolto.>

< e con il tuo amico scrittore?>  le chiese.

<  ancora questo argomento?? > rispose lei scocciata.

< si, ho letto su una rivista di gossip che se ne è andato negli Hampton e che ci resterà per l’estate e che è riscoppiata la scintilla tra lui e la sua ex moglie, e poi ho saputo, me lo ha detto il capitano, che ti sei presa qualche giorno, non me lo avevi detto, e ho fatto due calcoli e..>

< papà, da quando è che hai questa parlantina? Si, è vero se ne è andato per l’estate con la sua ex moglie, ed è anche vero che mi sono presa dei giorni dal lavoro, dovevo riflettere! >

< io l’avevo capito che tra voi due c’era qualcosa.. >

< no, non ci è stato proprio niente!>

< potrebbe, ma i tuoi occhi non mentono.>

< e cosa dicono i miei occhi?>

< che sei innamorata!> rispose con tutta la naturalezza possibile suo padre.

< buona questa papà, anche piuttosto prevedibile!>

< okay, ho capito, non voglio auto rovinarmi la festa di compleanno, quindi che ne dici se cambiamo argomento??> propose Jim.

< direi che sarebbe ora!>

Jim non aveva mai visto la sua bambina cosi infuriata su un argomento e si maledì per aver detto quello che aveva letto nei suoi occhi, in verità Jim non era un veggente, ma semplicemente aveva riconosciuto quella luce che anche lui aveva avuto per tanto tempo, cioè tutte le volte che guardava Johanna. Non aveva saputo trattenersi perché per la prima volta Kate si era innamorata davvero, e fu una gioia immensa per lui, anche se sicuramente lo scrittore la stava facendo soffrire, perché sennò non si sarebbe mai arrabbiata così tanto. Jim credeva nell’amore, e anche se Kate credeva che sapesse poco sulla sua relazione con Castle, lui sapeva molto di più, era un amico del Capitano e ogni volta  che lo chiamava o che si vedevano per una birra gli dava delle informazioni che Kate non gli avrebbe mai detto. Lui sapeva che si completavano le frasi, che si guardavano da innamorati, ma che nessuno dei due voleva ammettere i loro sentimenti e sapeva anche che Castle faceva ormai parte della sua vita e che mai lo avrebbe dimenticato.

Il resto della serata passò velocemente, nessuno dei due nominò più castle, e Kate ritrovò il sorriso.

Kate accompagnò a casa suo padre, lui la invitò a rimanere per la notte, ma lei rifiutò in modo garbato e lui non insistette.


Tornata a casa, Beckett si struccò e si mise il pigiama, bevve un sorso di acqua, e con un libro si sedette sul divano.. ormai riusciva a leggere solo la sera, se non stava lavorando, oppure durante le notti che passava in bianco, e che ultimamente erano aumentate mostruosamente. Stava leggendo, ma non riusciva a concentrarsi più di tanto, si era comportata in modo scorretto con suo padre, ma l’argomento la irritava parecchio. Così appoggiò il libro sul tavolino che aveva di fronte al divano, e di fianco al cellulare.

Accese la televisione e cambiò velocemente canali, finché vide che ripetevano per l’ennesima volta “via col vento”. Decise di guardarlo, anche se quel film non le rallegrava particolarmente la serata, per ovvi motivi.

Era tardi, erano circa le due, e adesso c’era la pubblicità. Si alzò di nuovo dal divano, stava per andare a lavarsi i denti,per poi andare a letto, quando le suonò il cellulare. Guardò il display e lesse l’unico nome che non si sarebbe mai aspettata : CASTLE.

Beckett fu presa da un’ansia terribile, non sapeva cosa fare, se premere il verde o fare finta di dormire e non rispondere. Castle? Erano le due di notte? Ma era normale?? No, e questo lei già lo sapeva. Era ancora arrabbiata con lui, ma aveva una voglia di sentirlo, sapeva che lui era negli Hampton, con la sua ex moglie, ma significava qualcosa se la stava chiamando, non è vero?

Intanto Castle era agitatissimo, lei non rispondeva, aveva già squillato 5 volte, e lei non rispondeva, non rispondeva.

“dai Kate, rispondi, rispondi rispondi!!”

Beckett premette il pulsante verde e si mise l’apparecchio all’orecchio:

< Pronto?>

< Beckett, ciao! Pensavo stessi dormendo, visto l’ora!>

< no, stavo guardando un film in televisione, perché non riesco a dormire>

< anche io!!! Io sto guardando “via col vento”, tu?> disse contento lui.

A lei si arrossarono leggermente le guancie, e che cavolo, le coincidenze esistono, vero??

< anche io>  disse con un tono che non lasciava trasparire il suo stupore.

continuò lei.

< è due anni che collaboriamo fianco a fianco, questa è la prima volta che non ci vediamo per lungo tempo, non vorrei perdere i contatti …>

< ah.>

si preoccupò lui.

Di solito a lei faceva piacere che lui si preoccupasse per lei, ma non quella volta, non aveva nessuna voglia di sentirlo, e si chiese perché aveva risposto.

< non ho niente, e non ho sonno sennò starei dormendo, non credi? E non sono giù di morale.>rispose lei.


< okay, allora si vede che non ti ha fatto piacere la mia chiamata. Ti chiamerò un altro giorno.>
Lei sembrò sorpresa, non voleva che lui attaccasse, voleva sentirlo, ma l’orgoglio glielo impediva.
Mise  da parte questo e disse:
< no, Castle, aspetta, non attaccare>

Castle non capì bene, ma provò a cambiare discorso..
< non è la prima volta che vedi questo film ,vero?>

Lei lo ringraziò mentalmente per non aver fatto domande.
< assolutamente no! L’ ho guardato tantissime volte, forse anche più di Titanic.. neanche per te è la prima volta vero?>



< Castle, perchè tu credi di conoscermi?>

< non provocarmi, lo sai che non può finire con una tua vittoria.>

Ecco, erano ritornati loro due, dopo un’agghiacciante inizio di conversazione. Lei dimenticò per un po’ quello che lui le stava facendo passare, e lui era al settimo cielo, lei stava al gioco,  se la immaginava, seduta sul suo divano, che si arricciava un ciuffo di capelli, come quella volta che era stata al telefono con il pompiere che aveva salvato i cuccioli.

< mah, non ne sarei tanto sicuro>

< davvero? Allora ti propongo una cosa. Dimmi i numeri che preferisci da 1 a 31 compresi gli estremi.>

< perché??>

< tu rispondi e dopo lo saprai>

< okay, allora il 7 , il 15 ed il 24, ora mi devi dire perché!>

< va bene, allora io ti chiamerò in quei 3 giorni nel mese di giugno, luglio e agosto, non dobbiamo chiamarci all’infuori di quei 3 giorni e durante le telefonate dobbiamo imparare a conoscerci, ci facciamo 3 domande a testa, per il resto, se vuoi parliamo di altro. Che ne dici?>

< che tu sei pazzo!>

< no! È una bella idea, alla fine, detective io so molte cose di te, anche del tuo passato, ma tu sai qualcosa di me? Che non sia la mia fama, o la mia super genialità? E non dirmi che non sei nemmeno un po’ curiosa, mi ricordo di quanto ti aveva preso la storia che avevo inventato quella sera al distretto, prima della mia festa di Halloween …> la stuzzicò lui.

< okay, va bene, Castle, ma oggi è il cinque giugno, significa che dovremo incominciare dopodomani?>

< si, a meno che tu non voglia iniziare adesso.. >

< no, no va bene il 7, quindi … ci salutiamo e al sette?>

< va bene, cerca di dormire che è tardi, sogni d’oro, detective!>

< Buona notte, Castle!> disse lei con un sorrisetto sulle labbra.

Attaccarono e si sentirono tutti e due molto più felici; anche se erano lontani molti kilometri, tutti e due si addormentarono sul divano, con la televisione accesa, e tutti e due si addormentarono prima che Rossella O’Hara dicesse : “Dopotutto, domani è un’altro giorno!”.. forse per loro non era ancora finita…..


Commento: allora?? come vi sembra la piega che ha preso la mia storia? 
le recensioni mi fanno sempre piacere!
bacioni, madeitppossible!
  
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