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Autore: bea    18/01/2006    10 recensioni
Pensai che se fossi riuscita a trovare il mio piccolo spazio sarei stata felice.
Li le parole spassionate della gente e la loro gentilezza disinteressata ,sarebbero state il mio abito di piume. E allora forse anche la mia anima sarebbe volata felice ....felice vicino alla tua...
Genere: Comico, Dark, Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kagura, Kikyo, Kohaku, Miroku, Naraku, Nuovo personaggio, Rin, Sango, Sesshoumaru
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo : Hazel eyes in November Rain( occhi castani nella pioggia di Novembre)

Legenda!

-discorso diretto-

“-discorso remoto”-

 “pensieri”

 

 

Si consiglia vivamente di ascoltare la canzone( ovvio se l’avete!^^) mentre si legge il cap!^^

 

 

Prima di iniziare vorremmo ringraziare chi (buon anima d’un martire) ha letto e commentato la fic fin qui. Di fegato ce ne vuole …quindi vi consiglieremmo di andare a farvi far fare un controllino generale finito qui , non si sa mai!^^

Comunque , facendo un attimo le serie ( 1 volta ogni 1000 anni) , vogliamo ringraziare per davvero il più che possiamo chi a commentato questa ff. Anche una volta sola, cento volte, chi a commentato sempre tutti!

Questa fic ha avuto seri alti e bassi…per settimane non abbiamo toccato pc ingolfate nel racconto che in alcuni punti ci riusciva difficile far risultare come desideravamo , facendo aumentare i tempi d’attesa per i capitoli, di per se già non molto regolari. Quindi è per il sostegno di queste persone che questa fic è andata avanti. Ve lo potranno testimoniare in tanti ( se siete di pontedera o dintorni sennò la vediamo un po’ bigia…-.-) siamo tipe che non si arrendono facilmente , ma se troppo demotivate beh si tendono un po’ a lasciare andare . In vece ,cogliamo l’attimo per concludere la fic ( in anticipo anche) e per fare a tutti voi ancora i nostri più grandi e sinceri e dovuti e sfarzosi  RINGRAZIAMENTI!

 

Grazie a tutti di tutto!

1 bacione  Giulia, Lucrezia, Beatrice.

 

 

Capitolo 26: Questo è l’amore….

 

 

Ogni frammento di canzone è per qualcuno lo specchio di un attimo passato…

C.Chaplin

 

[Chi è che non ha mai visto un film con Charlie Chaplin? Roba come “tempi moderni” sono dei veri e propri capolavori di film comici. Comunque per chi non lo avesse mai sentito nominare ( in pochi noi abbiamo visto dei suoi film alle medie) Charlie Chaplin era un attore comico Americano, del secondo dopoguerra . Un omaggio al Grande attore!nda]

 

 

La pioggia ticchettava monotona sul vetro del taxi . Kagome guardava al di fuori del vetro con sguardo assente; il manico del trolley strinto nel palmo e le ruote dell’auto che marciavano sicure sulla strada, mentre il respiro nell’abitacolo si condensava in nuvolette impalpabili.

Erano passate quattro settimane. Oltre quattro settimane di agonia. Oltre quattro settimane senza di lui. Oltre quattro settimane in cui il mondo le era crollato addosso in tutta la sua crudeltà e quella via di fuga che era zia Hatsue era diventata tanto allettante che…eccola li Kagome Higurashi ,neo ragazza dal cuore spezzato .Oh Dio …neo...quattro settimane sono un mese, ma , precisamente due che lui aveva iniziato a frequentare lei. Kikyo. Quando si dice l’erba cattiva non muore mai..

La notte non aveva fatto altro che rivivere quei momenti e la frase di Tsukiyomi che le ritornava continuamente alla mente.  Era una nenia!

-Ningen e Youkai non sono fatti per stare insieme ..-“

 

Seems like just yesterday
You were a part of me
I used to stand so
tall
I used to be so strong

 

Sotto un certo senso era vero. Gli Youkai avevano una vita longeva, molto lunga alcuni di anche oltre un millennio mentre i ningen…di poche decine d’anni. Era una lama a doppio taglio: che se da una parte porta felicità ,dall’altra porta la sicurezza che prima o poi sarebbero stati soli. Divisi.

Lei lo aveva sempre detto, se in tutta quella situazione c’era un colpevole era lei. Ma forse è infantile voler attribuire tutta la colpa a uno , tanto è più facile dire che è di tutti.

Strinse tra le mani una bustina rosa pallido .

Ne aveva lasciata una uguale a casa e quella che adesso aveva era la risposta di zia Hatsue ,

che aveva prenotato due prepagati. Uno per lei uno per Souta…peccato che Souta non sarebbe venuto.

 

Your arms around me tight
Everything, it felt so right
Unbreakable, like nothin' could go wrong

 

-le dispiace se accendo un po’ la radio?-la voce del conducente la distrae dai suoi pensieri.

Si un po’ di radio l’avrebbe fatta distrarre. Annui timidamente al tassista che la osservava dallo specchietto  retrovisore.

Girò la manopolina color malva, spingendo l’on e l’abitacolo si riempì dalle voce gradevole della dj, un certa Tomoko.

Note decise e malinconiche di chitarra elettrica si diffusero melodiose. Kagome batte il ritmo col piede tamburellando nervosamente le dita sul manico . Ancora poco e tutto sarebbe finito..

 

Now I can't breathe
No, I can't sleep  
I'm barely hanging on  

Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

 

Kagome tornò ad osservare il paesaggio di quella piovosa giornata di febbraio. Forse non sarebbe stato andarsene che avrebbe risolto i suoi problemi certo, ma non riusciva a rimanere in quelle condizioni.

Vederlo ogni giorno, a scuola, fuori , intorno ,nelle foto. In cui l’abbracciava la baciava e le faceva sembrare che niente potesse andare male.

 Sorrise amara: beh le cose erano radicalmente cambiate.

Lui ..la odiava. Glielo aveva fatto capire, era fin troppo chiaro. Guardò di riverbero il braccialetto che le aveva regalato per Natale.

Non riusciva a respirare ,a dormire, tutto per un ragazzo. Se fosse stata la stessa di un anno fa lo avrebbe definito un comportamento sciocco, dicendo che c’erano mille altre sofferenze più atroci al mondo e lei piangeva per un ragazzo.

Forse doveva sentirsi stupida…ma in quel momento proprio non ci riusciva.

 

I told you everything
Opened up and let you in
You made me feel alright
For once in my life
Now all that's left of me
Is what I pretend to be
So together, but so broken up inside
'Cause I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hangin' on

Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

Il cielo pian piano si andava schiarendo, mentre il sole saliva lento tra le nuvole terse di rosso e azzurro scuro.

Un’ultima goccia di pioggia (forse quasi per scherno) cadde sul vetro del finestrino. Kagome guardo questa goccia che andava a posarsi sulla sua immagine riflessa  strisciando via come una lacrima immaginaria.

Forse chi fosse stato particolarmente perspicace l’avrebbe capito subito(anche se non ci voleva un genio)  : lei aveva smesso di piangere, di sputare fuori lacrime amare, che diciamolo nella sua vita non erano mai mancate, scappando, piangendo si, ma dentro, in modo sordo.

Lo stesso trolley che teneva vicino a se , di un rosso acceso, ne era la prova. Ma non sopportava più niente di quella situazione: l’aria gelida che c’era tra lei ed Inuyasha la feriva come mille lame, odiava i tentativi dei suoi amici di aggiustarla ,come se fosse un vaso rotto. Forse fin troppo per essere aggiustato a quel punto.

Il tassista iniziò a muovere il capo avanti e indietro in modo ritmico e buffo.

Kagome lo guardo divertita, accomodandosi meglio sul sedile grigio chiaro.

-dove va di bello signorina?-chiese sorridendole dallo specchietto.

-A Londra ..-

 


Swallow me then spit me out
For hating you, I blame myself  
Seeing you it kills me now
No, I don't cry on the outside
Anymore... Anymore

Ripensò al quadro generale di quella “fuga segreta”. Certo oltre che il biglietto ai nonni e Souta avrebbe potuto fare altro. Avrebbe potuto scriverne uno a Inuyasha e dirgli che vederlo la uccideva, che sentire la sua voce tagliente e distaccata la faceva soffrire e l’indifferenza…beh sotto certi lati era ancora peggio.

Quando era venuta via da Kyoto aveva sperato con tutto il suo cuore di trovare un posto. Un piccolo spazio in cui sarebbe potuta essere felice. Dove la gente che non la giudicava per il suo aspetto o i suoi errori e la loro gentilezza disinteressata l’avrebbe accolta come una culla ,facendole spiccare il volo verso la felicità*. Ma a quanto pare non è sempre tutto come lo si desidera…

Un raggio di sole colpì il vetro ,mentre pian piano la strada si illuminava per la prima volta in quella cupa giornata.


Here I am, once again
I'm torn into p
ieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

[Behind this hazel eyes di Kely Clarkson]

 

Il tassì prese l’uscita per l’aeroporto lasciando l’ affollata autostrada ai pendolari e ai camion.

Kagome osservò Tokyo allontanarsi sempre di più ,farsi sempre più piccola e insignificante in confronto al mondo che le si prospettava davanti, pieno d’avventura e novità da scoprire.

Un senso di eccitazione la pervase, insieme a leggero tremolio alle mani.

Forse…per la prima volta aveva veramente paura..

Sarebbe andata in una terra straniera, dove non conosceva nessuno(o quasi) ,dove nessuno parlava la sua lingua. Lontana da tutto: lontana da Tokyo, lontana dal Giappone , lontana da casa , lontana da Inuyasha

Ma in fin dei conti sapeva che era proprio quello a farle più paura….ma del resto….

..lui voleva poter vedere le lacrime che lei piangeva dietro i suoi occhi …

 

***

ToCkTOcK!TOCK!

 

Inuyasha fu svegliato dai violenti colpi alla porta. Fece spuntar fuori la testa dalla trapunta, afferrando assonnato la sveglia: le sei e trenta.

Si grattò la testa mentre i colpi alla porta si ripetevano.

-Arrivo arrivo!-

Si osservò nel bagno alla specchiera: aveva delle borse sotto gli occhi da far paura!Sembrava che non dormisse da mesi.

 

ToCkTOcK!TOCK!

 

Affrettò il passo per raggiungere la porta inciampando nel telecomando.Già si doveva ricordare di togliere il Cd dei Guns’n Roses dal lettore…

-Che c’è?-chiese burbero aprendo l’uscio.

Davanti a lui stavano un Miroku teso al massimo e una  Sango sul punto di una crisi di nervi, che si stava finendo di rosicchiare le unghie dal nervosismo, guardandolo seri e preoccupati.

Inuyasha alzò un sopracciglio: che ci faceva loro a…

-se ne è andata.-disse Miroku senza tante cerimonie. Lui parve non capire. Sango gli porse una bustina rosa: erano appena stati a casa di lei e tutti erano in allerta. Noki piangeva, Souta gridava, Hitomy tentava di calmarlo, solo il nonno e la nonna parevano tranquilli, ma dopo 10 tazze di tisana e camomilla chi non lo sarebbe. 

…..

-e che vuoi che faccia?- chiese Inuyasha incupitosi. Riporse la lettera al ragazzo che se la infilò in tasca.

-che domande fai , che tu vada a prenderla no!?!-urlò quasi Sango ,scacciandosi la mano dalla bocca.

L’hanyou alzò un sopracciglio: cos’era uno scherzo di cattivo gusto?

-spero stiate scherzando…-

-qui non c’è proprio nessuno che scherza!-disse Miroku corrucciando le sopracciglia.

-Dammi un solo buon motivo per farlo…- Inuyasha incrociò le braccia al petto scacciando un ciuffo ribelle dal viso.

-Perché tu la ami!Non ti basa questo?-ora stava iniziando a irritarsi.

-Keh!-sbuffò voltandosi dall’altra parte- a quanto pare pero lei non…-

-Non ne sarei così sicuro invece Inu-kun anche tu sei uscito con Kikyo e non mi pare che tu la ami….-

-non mi interessa , non sono affari miei- disse guardandoli gelidamente.- chiedetelo al suo nuovo ragazzo!-

Un lampo, passò negli occhi di Sango: ma allora…?

-Inu-kun?-Sango lo guardò stupità , possibile che lui lo credesse?- lei non ce l’ha un nuovo ragazzo…-

…..

-Nani?-

 -Kagome-chan non si è più fidanzata. Se lo fosse stata…non sarebbe stata così !-aggiunse con foga.

….

SBAMM!!!

Inuyasha chiuse con forza la porta in faccia ai due ,rintanandosi nel suo appartamento.

Sango si girò lentamente verso Miroku con occhi tristi. Non era andata proprio come speravano.

-Non è andata vero Miroku-chan?-

Il ragazzo scosse il capo.

- ça c’est l’amour –*

***

 

 Kagome sospirò nuovamente ,seduta su uno di quei seggiolini dell’aeroporto. Il trolley rosso accanto a se, mentre aspettava che chiamassero il suo volo.

Aveva già ritirato il biglietto pre pagato dalla zia che ora stringeva nelle mani. Prima classe…sua zia Kaoru per quanto le aveva detto il nonno faceva la stilista a Londra dove gestiva una boutique di alta moda…Klamotten* o qualcosa del genere.

Laggiù magari avrebbe potuto ricominciare tutto da capo. Nuova scuola, nuovi amici …tutto nuovo.

Abbassò lo sguardo triste. No non sarebbe cambiato nulla. Lei non sarebbe cambiata, sarebbe rimasta triste e sola…sola senza Inuyasha.

Col cuore, se l’aveva ancora, ridotto in piccolissimi pezzettini, come se fosse stato passato in un tritatutto.

Sospirò ancora. Forse se lo meritava. Si ,si meritava tutto. Lei lo aveva tradito. Gli aveva detto una bugia invece che essere sincera . Lei aveva ferito quella che era stata la sua migliore amica.

Lei feriva di continuazione tutti coloro che gli si avvicinavano e le volevano bene. Tutti. Souta, il nonno, la nonna, Sango, Miroku, Noki….tutti. Riusciva sempre e comunque a ferirli. Anche se…lei non si poteva definire quel tipo di lama che voleva far male.

Sorrise sarcastica, forse lei non era proprio portata per stare con la gente.

Fece un lungo sospiro. Ora l’unica cosa di cui aveva voglia era…

 Inuyasha…..”

-Sai…dicono che troppi sospiri allontanino la felicità-

Kagome aprì di scatto gli occhi.

Quella voce…!!!!

-Ciao..-

Kagome guardò con occhi sgranati il ragazzo in bomber davanti a lei: mezzo demone albino con le orecchie da cane.

-Ciao…-

-Sono per te.-disse porgendole un fascio di rose- ..si dice che in Europa il clima sia stupendo in questo periodo dell’anno…-

-Grazie…-rispose afferrandole.

 Si scrutarono a lungo. Così senza dire nulla , forse perché non c’era niente da dire…o forse non volevano rovinare quel momento.

Inuyasha la scrutava e poteva vedere chiaramente quell’alone di tristezza. Era lui? Lui la faceva stare così?

Osservò con attenzione quelle iridi ametista, scure e profonde, ma comunque stupende. Che erano state così felici , piene di gioia e di vita ora erano tristi. Avevano smesso di ridere…da tanto forse..troppo.

-Allo…

-Attention please ,the Flight BA617 from Tokyo to Londo Gatwick  it’ s leaving from Gate Number 12. The flight BA617 Tokyo- London Gatwick from gate Number 12.-

….

-Devo andare...-disse Kagome alzandosi.- grazie per essere venuto a salutarmi…ho gradito molto-sorrise accennando al mazzo di rose nella sua mano.

-Fi…figurati…-sospirò il ragazzo.

-A..addio Inuyasha..-

Con passo lento ,ritmato dagli stivaletti, Kagome si avviò al cancello d’imbarco. Una lacrima scese lenta sulla guancia. E ancora una volta …la sua possibilità di felicità gli era scivolata fra le dita.

 

Inuyasha rimase li impalato a vedere la cosa che riteneva la più bella della sua vita partire e dirgli addio…per sempre.

L’avrebbe permesso? Avrebbe dovuto che spiccasse il volo con quel fottuto aereo e che non tornasse più in Giappone?!

Forse avrebbe dovuto. Di stronzate ne aveva combinate e tante ancora gliene doveva spiegare.. ma la domanda a cui doveva rispondere era : mandare tutto al diavolo per lei, o mandare al diavolo lei per tutto?

C’erano pro e contro. Per ora si limitava a vedere le sue spalle avvolte nel giaccone bordeaux allontanarsi. Sango gli aveva detto “non ha un ragazzo”. Questo metteva lui nel torto?Forse…lui d’altronde con Kikyo c’era uscito, anche se lei dopo un paio di uscite era ritornata dal pupazzo. Tsk! Sembrava che tutti i punti fissi della sua vita fossero destinati ad andarsene: sua madre, Kikyo, Kagome

E quando se ne sono andati ti senti scoperto , dolorante,  in prima linea per un possibile attacco. Malato. Debole.

Si girò lentamente verso l’uscita iniziando a camminare. Quello era un addio…

Per un attimo gli parve di sentir odore di lacrime. Le sue lacrime. Quello fu troppo. Non ce la faceva a lasciarla così. Non l’avrebbe mai fatto!

-Kagome!-

Lei si girò, occhi brillanti ,lucidi , felici e tristi.

Non ci pensò due volte.

 Fece uno scatto e l’abbracciò di slancio stringendola talmente tanto . La bacio intensamente  iniziando a  girare come una trottola.  Lei piangeva e rideva al contempo. Si sentiva tanto leggera in quel momento, come se avesse appena spiccato il volo . Lui la poggiò a terra schioccandole un’infinità di baci a stampo sotto lo sguardo incuriosito e commosso dei presenti. Ma non se ne curavano più di tanto.

Lui era lì con lei e niente gli importava

Lei era lì con lui e niente le importava.

-Ti amo..- sussurrò rossa come un peperone. Lui sorrise e se possibile la strinse ancora di più tornando a farla girare.

-Last call for the Flight BA617 from Tokyo to Londo Gatwick  it’ s leaving from Gate Number 12. The flight BA617 Tokyo- London Gatwick from gate Number 12.-

La meccanica voce ,interruppe l’idillio.

Inuyasha la poggiò a terra facendosi serio. Lei barcollò un attimo sui tacchi per poi ristabilirsi e guardarlo a sua volta negli occhi. E che occhi!

-Kagome....e …ora..?-disse mordendosi il labbro. Un sorriso furbetto si dipinse su le labbra di lei. Non poteva dare buca alla zia però….

-Vieni con me….mi è venuta un’idea!-

 

***

 

 

Souta guardò con occhi stanchi l’orologio poggiato strategicamente sul tavolo. Tutti seduti li intorno. Ma non solo parenti anche gli amici. Non volava una mosca. In piedi o a braccia incrociate. L’oggetto di cotanta attenzione ? Il telefono.

Sango e Miroku erano i addirittura dalle sei di mattina , seguivano Koga e Ayame che con Bankotsu Kagura e Jakotsu erano arrivati subito dopo pranzo .Sesshomaru e Rin invece da appena dieci minuti dato che erano andati fuori città.

-Zio per te la mamma starà bene?- Noki con timidezza si rigirava la coda tra le mani , ritiratosi nel lato femminile. Prima lo avevano quasi scannato quelle belve assatanate….

-Certo che sta bene Noki…-gli rispose Hitomy con dolcezza-… è da zia Hatsue in fondo no?- lei stessa cercava conferma nelle sue parole. Ma sembrò funzionare. Il bimbo si asciugò un lacrimone , tornando accanto alla stufa e a sua nonna.

Souta sospirò , per la miliardesima volta: Cavolo ,come aveva fatto a farsela scappare da sotto il naso!?!

Aveva scritto nella lettera che avrebbe telefonato una volta arrivata per dirgli come stava. E tutti stavano aspettando quella telefonata, soprattutto per sapere se…

 

DRRRRIIIIIIIIIIINNN DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNN!!!!!

 

Suota quasi andò in coma quando il telefono iniziò a squillare e tutti si avvicinarono al tavolo. Prese la cornetta facendola quasi cadere quattro volte , tant’era teso. Il nonno e la nonna in disparte guardavano tutto con un sorriso dipinto sul volto. Che loro sapessero già come fosse andata a finire? Naaa….

-P..PRONTO!?!-

-konniciwa Souta-chan..- Kagome. Quell’unica parola gli bastò a fargli premere il viva voce ed a abbassare la cornetta.Tutti lo guardarono incuriositi. Il volto imperscrutabile…

….

-….Souta-chan?-

-DOVE CAVOLO SEI RAZZA DI DISGRAZIATA!??!?!-

-Anch’io sono felice di sentirti Souta-chan…^^’-

-Kagome-chan!? Come stai?- Souta finì travolto da tutte le ragazze.

-Ah ragazze ci siete anche voi…Comunque sto bene tranquille…-

-Dove siete divina Kagome?- chiese Miroku.

-Miroku ci sei ance tu? Ma vi siete mobilitati tutti?-

-KAGOME! Dove sei !?!RispondiMi!Se quel cagnaccio ti ha fatto qualcosa giuro…-

-tu Giuri cosa, Dannato lupo!?!-gridò a voce d Inuyasha.

-INUYASHA!?!-gridarono in coro i ragazzi. I nonni si sorrisero l’un, l’altro versandosi un’atra tazza di camomilla: tutto come pensavano..

-Inuyasha!Insomma un po’ di gentilezza!-lo riprese Kagome.

-DANNAZIONE CI DITE DOVE CAVOLO SIETE!?!-Gridò Souta riprendendo il dominio sul telefono.

-Calma Souta-chan…noi siamo sul volo per Londra..-

-PER LONDRA!?!TUTTI E DUE!?!-gridarono in cosò.

Kagome rise divertita .

-e scusa il matrimonio..?-chiese Hitomy con una punta di amarezza.

-tranquilli torneremo in tempo per esserci…non ce lo perderemo mai ..vero Inuyasha?-

-Tsk!- la ragazza lo fulminò dal sedile accanto al suo.

-Lasciatelo perdere…Ora vi dobbiamo salutare ma dobbiamo spegnere i telefonini……Nonno, nonna, Souta, Noki….non vi sarete mica offesi?-

….

-Sia chiara una cosa…-disse Souta con voce seria- …se osate tornare senza neanche un pacco di biscotti e qualche dolcetto vi inseguiremo per tutta Tokyo!!!-

-Fate buon viaggio mamma e papà!!!-snetirono gridare a Noki. I due ragazzi sorrisero , scambiandosi un occhiata …avevano capito.

-Ciao a tutti ragazzi ci rivediamo a Marzo!- Kagome sorrise, nel porgere il cellulare al ragazzo.

Inuyasha chiuse lo chiuse velocemente , spengendolo, dopo di che se lo infilò in tasca. Cellulare spento = niente scocciatori. Niente scocciatori = assoluta tranquillità e privaci.

 Quello che adesso più voleva.

-Secondo te abbiamo fatto tutto un po’ troppo a sorpresa?-Kagome si appoggiò stancamente alla spalla dell’hanyou intrecciando le sue dita con le sue.

-Tsk! Li hai sentiti no? Preoccupiamoci di portargli un pacchetto di biscotti ..non voglio venire rincorso da una banda di fanatici per tutta Tokyo per una bustina di the!-

Kagome scoppiò a ridere , con gli occhi chiusi e i capelli che cascavano morbidi sulla spalla del mezzo demone. Inuyasha sorrise ricambiando timidamente l’abbraccio intanto che la ragazza si ricomponeva.

Sorrise divertita , gli schioccò un bacio sulla guancia- Buona notte Inu-chan…-

-Buona notte Kagome…- strinse forte la mano della ragazza. Il viaggio sarebbe stato lungo, lei era abbastanza stanca. Avrebbe lasciato che riposasse. Uno sbadiglio gli sfuggi dalle labbra. Forse se anche lui avesse fatto un pisolino non sarebbe stato tanto male.

Chiuse gli occhi appoggiando, se pur inconsciamente, la sua testa a quella della ragazza.  Chiudendo gli occhi si ritrovò a pensare se anche la in Inghilterra Kagome avrebbe continuato a suonare il piano. Certo era brava , gli sarebbe dispiaciuto molto se avesse lasciato. Fece un mezzo sorriso nel ricordare il loro primo e proprio vero incontro quando lui l’aveva trovata a suonare nel laboratorio di musica. E se pensava che adesso quella ragazza dormiva sulla sua spalla , significava che ne era passata di acqua sotto i ponti da allora…

Ma forse in qual senso Kagome era così. Lei suonava le sue canzoni che per lei erano frammenti di vita , come lo sono per qualsiasi altro compositore. Sbadigliò ancora e nel farlo il suo braccio urtò qualcosa di freddo attorno al braccio di Kagome. Aprì gli occhi incuriosito e li in bella mostra al polso della ragazza , sotto la giacchettina bianca elegante , un braccialettino in argento spuntava timidamente. Elegante ma sobrio. Esattamente come lei ,che non l’aveva mai tolto in tutto quel tempo. In uno slancio di dolcezza le bacio, fugace la testa, facendola sorridere nel sonno.

-sei bella anche quando dormi…-le sussurrò fior di labbra, sicuro di non essere sentito. Appoggiò la testa indietro sullo schienale chiudendo con un sospiro gli occhi ambrati.

Chissà magari un giorno avrebbe messo su carta le note della loro canzone…

-ti voglio bene inu-chan…-sussurrò lei sorridendo.

-anchi’io-bisbiglio , timidamente, in risposta. Lei sorrise in modo raggiante, stringendosi ancor di più a lui.

Ma fino a quel momento il sorriso di Kagome gli sarebbe bastato…

 

 

 

FINE.

 

Voi- ehi ma ce la fate finire così!?!-

L-beh si perché?-

G- come dovremmo farla finire? Super lemon in un’ampi scena di letto con finale narrativo?-

Voi-SI!-

B- ci avevamo pensato però….-

L-ci siamo dette…meglio di no!-

G- così eccoci qui con la versione più soft dell’attacco alle torri gemelle!Incidente aereo on-line!-

B- poverini far cadere l’aereo in Madagascar sarebbe da stronzi-

L- comunque sia è finita..sigh! Quasi non ci credo!-

G- consolati abbiamo ancora….Musume, Together 4ever e Sotto le luci….senza contare appelcake e…-

PARTE MUSICA MONGO SPASTICA DI RULLO DI TAMBURI:

Voi- -.-‘’-

B- Tremate gente! Come già annunciato da Kagome008 tra noi e la (bravissima) scrittrice qualcosa bolle in pentola!!-

G- e non pensate male…-.-‘’-

Voi-O_ONOOOOOOOO!!!!!!!!!!!ANCORA ???!!!!MA E’ UN FLAGELLO!!!!!!-

 L-BAWAwAWAWAwA!COUGH!COUGH !CoGh!-

B- lu...vuoi bronchettoldo? –

G- che è bronchettoldo?-

B- la versione tarocca del brochenolo!-

L(voce diabolica e roca)-magari….-

G- bene dicevamo?-

B-…..uhmmm…ah si! BWAWAWAWAwAwAWAA!!!IL PIANO PER LA CONQUISTA DEL MONDO E’ IN ATTO!!!BWAwAWAWWA!!!!-

Voi- -.-‘’…perfetto tra trecentosessantacinque milioni di persone noi abbiamo beccato la psicopatica…-

B+L- non ditelo a  noi…=_=-

 

 

Un saluto Grossissimo! Grazie per averci seguito fino a qui! Se volete qui c’è il testo di Behind these Hazel eyes + note allegate. Siamo state feliccisme di essere state in vostra compagnia. Sicuramente ci risentiremo su efp  (tanto noi ci siamo fisse!^^)  . Un bacione a tutti.

Giulia, Lucrezia e Beatrice..

 

 

Sembra soltanto ieri

Tu eri una parte di me
Ero
solita rimanere così fiera
Ero solita essere così forte
Le tue braccia strette attorno a me
Tutto sembrava così giusto
Infrangibile, come se niente potesse rovinarsi
Ora non riesco a respirare
No, non riesco a dormire
Faccio fatica ad andare avanti

Eccomi, ancora una volta
Sono spezzata in mille pezzi
Non posso negarlo, non posso fingere
Solo pensavo fossi l’unico
Spezzata, nel profondo
Ma non riuscirai a vedere le lacrime che piango
dietro questi occhi nocciola

Ti ho detto tutto
Mi sono aperta e ti ho lasciato entrare
Mi hai fatto sentire bene
Per una volta in vita mia
Ora tutto ciò che rimane di me
è ciò che fingo di essere
così insieme, ma così spezzati dentro
perché non riesco a respirare
No, non riesco a dormire
Faccio fatica ad andare avanti

Eccomi, ancora una volta
Sono spezzata in mille pezzi
Non posso negarlo, non posso fingere
Solo pensavo fossi l’unico
Spezzata, nel profondo
Ma non riuscirai a vedere le lacrime che piango
dietro questi occhi nocciola

Inghiottimi e poi sputami
per averti odiato, mi condanno
ora vederti mi uccide
No, non piango dall’esterno
non più...

Eccomi, ancora una volta
Sono spezzata in mille pezzi
Non posso negarlo, non posso fingere
Solo pensavo fossi l’unico
Spezzata, nel profondo
Ma non riuscirai a vedere le lacrime che piango
dietro questi occhi nocciola

Eccomi, ancora una volta
Sono spezzata in mille pezzi
Non posso negarlo, non posso fingere
Solo pensavo fossi l’unico
Spezzata, nel profondo
Ma non riuscirai a vedere le lacrime che piango
dietro questi occhi nocciola

 

 

Nota di lu e bea che hanno lasciato la direzione alla romanticona di giw….

(*= tutto questo discorso è molto poetico…e essendo l’ultimo capitolo non che non apprezziamo ma ….ndlu)(DOVE CAVOLO ESISTE UN POSTO IN CUI LA GENTE NON TI GIUDICA PER I TUOI ERRORI E DAL TUO ASPETTO!!?!?ndbea)(ecco…mi togli le parole di bocca..ndlu)(figurati cara!^^ndbea)(ç_ç ma scusa volevo solo rappresentare al meglio i sentimenti della povera Kagomencina!ndgiw)(ma non era un’accusa…solo dove cavolo è sto posto che ci voglio andà a fa na girata?^^ndbea)(..boh!ndgiw)(appunto!-.-ndbea+lu)

 

ça ..*= frase molto romanticosa offerta da “babbo rompi vendesi”, che , per chi non sa il francese, significa così è l’amore.

 

Klamotten= chi fa tedesco dovrebbe conoscere questa parola. E’ un modo giovanile per dire vestiti, si intende ( crediamo) solo quelli femminili.

  
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