Legenda!
-discorso diretto-
“-discorso remoto”-
“pensieri”
Si consiglia vivamente di ascoltare la canzone( ovvio se l’avete!^^) mentre si legge il cap!^^
Prima di iniziare vorremmo ringraziare chi (buon anima d’un martire) ha letto e commentato la fic fin qui. Di fegato ce ne vuole …quindi vi consiglieremmo di andare a farvi far fare un controllino generale finito qui , non si sa mai!^^
Comunque , facendo un attimo le serie ( 1 volta ogni 1000 anni) , vogliamo ringraziare per davvero il più che possiamo chi a commentato questa ff. Anche una volta sola, cento volte, chi a commentato sempre tutti!
Questa fic ha avuto seri alti e bassi…per settimane non abbiamo toccato pc ingolfate nel racconto che in alcuni punti ci riusciva difficile far risultare come desideravamo , facendo aumentare i tempi d’attesa per i capitoli, di per se già non molto regolari. Quindi è per il sostegno di queste persone che questa fic è andata avanti. Ve lo potranno testimoniare in tanti ( se siete di pontedera o dintorni sennò la vediamo un po’ bigia…-.-) siamo tipe che non si arrendono facilmente , ma se troppo demotivate beh si tendono un po’ a lasciare andare . In vece ,cogliamo l’attimo per concludere la fic ( in anticipo anche) e per fare a tutti voi ancora i nostri più grandi e sinceri e dovuti e sfarzosi RINGRAZIAMENTI!
Grazie a tutti di tutto!
1 bacione Giulia, Lucrezia, Beatrice.
Capitolo 26: Questo è l’amore….
Ogni frammento
di canzone è per qualcuno lo specchio di un attimo passato…
C.Chaplin
[Chi è che non ha mai visto un film con Charlie Chaplin? Roba come “tempi moderni” sono dei veri e propri capolavori di film comici. Comunque per chi non lo avesse mai sentito nominare ( in pochi noi abbiamo visto dei suoi film alle medie) Charlie Chaplin era un attore comico Americano, del secondo dopoguerra . Un omaggio al Grande attore!nda]
La pioggia ticchettava monotona sul vetro del taxi . Kagome guardava al di fuori del vetro con sguardo assente; il manico del trolley strinto nel palmo e le ruote dell’auto che marciavano sicure sulla strada, mentre il respiro nell’abitacolo si condensava in nuvolette impalpabili.
Erano passate quattro settimane. Oltre quattro settimane di agonia. Oltre quattro settimane senza di lui. Oltre quattro settimane in cui il mondo le era crollato addosso in tutta la sua crudeltà e quella via di fuga che era zia Hatsue era diventata tanto allettante che…eccola li Kagome Higurashi ,neo ragazza dal cuore spezzato .Oh Dio …neo...quattro settimane sono un mese, ma , precisamente due che lui aveva iniziato a frequentare lei. Kikyo. Quando si dice l’erba cattiva non muore mai..
La notte non aveva fatto altro che rivivere quei momenti e la frase di Tsukiyomi che le ritornava continuamente alla mente. Era una nenia!
“-Ningen e Youkai non sono fatti per stare insieme ..-“
Seems like
just yesterday
You were a part of me
I used to
stand so tall
I used to be so strong
Sotto un certo senso era vero. Gli Youkai avevano una vita longeva, molto lunga alcuni di anche oltre un millennio mentre i ningen…di poche decine d’anni. Era una lama a doppio taglio: che se da una parte porta felicità ,dall’altra porta la sicurezza che prima o poi sarebbero stati soli. Divisi.
Lei lo aveva sempre detto, se in tutta quella situazione c’era un colpevole era lei. Ma forse è infantile voler attribuire tutta la colpa a uno , tanto è più facile dire che è di tutti.
Strinse tra le mani una bustina rosa pallido .
Ne aveva lasciata una uguale a casa e quella che adesso aveva era la risposta di zia Hatsue ,
che aveva prenotato due prepagati. Uno per lei uno per Souta…peccato che Souta non sarebbe venuto.
Your arms around me
tight
Everything, it felt so right
Unbreakable, like nothin' could go wrong
-le dispiace se accendo un po’ la radio?-la voce del conducente la distrae dai suoi pensieri.
Si un po’ di radio l’avrebbe fatta distrarre. Annui timidamente al tassista che la osservava dallo specchietto retrovisore.
Girò la manopolina color malva, spingendo l’on e l’abitacolo si riempì dalle voce gradevole della dj, un certa Tomoko.
Note decise e malinconiche di chitarra elettrica si diffusero melodiose. Kagome batte il ritmo col piede tamburellando nervosamente le dita sul manico . Ancora poco e tutto sarebbe finito..
Now I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hanging on
Here I am, once
again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes
Kagome tornò ad osservare il paesaggio di quella
piovosa giornata di febbraio. Forse non sarebbe stato andarsene che avrebbe
risolto i suoi problemi certo, ma non riusciva a
rimanere in quelle condizioni.
Vederlo ogni
giorno, a scuola, fuori , intorno ,nelle foto. In cui
l’abbracciava la baciava e le faceva sembrare che
niente potesse andare male.
Sorrise amara: beh le cose erano radicalmente
cambiate.
Lui ..la odiava. Glielo aveva fatto capire,
era fin troppo chiaro. Guardò di riverbero il braccialetto che le aveva regalato per Natale.
Non riusciva a
respirare ,a dormire, tutto per un ragazzo. Se fosse stata la stessa di un anno fa lo avrebbe definito un
comportamento sciocco, dicendo che c’erano mille altre sofferenze più atroci al
mondo e lei piangeva per un ragazzo.
Forse doveva
sentirsi stupida…ma in quel momento proprio non ci riusciva.
I told you
everything
Opened up and let you in
You made me feel alright
For once in my life
Now all that's left of me
Is what I pretend to be
So together, but so broken up inside
'Cause I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hangin' on
Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes
Il cielo pian piano
si andava schiarendo, mentre il sole saliva lento tra le nuvole terse di rosso
e azzurro scuro.
Un’ultima goccia di
pioggia (forse quasi per scherno) cadde sul vetro del finestrino. Kagome guardo questa goccia che andava a posarsi sulla sua
immagine riflessa strisciando via come
una lacrima immaginaria.
Forse chi fosse
stato particolarmente perspicace l’avrebbe capito
subito(anche se non ci voleva un genio) :
lei aveva smesso di piangere, di sputare fuori lacrime amare, che diciamolo
nella sua vita non erano mai mancate, scappando, piangendo si, ma dentro, in
modo sordo.
Lo stesso trolley
che teneva vicino a se , di un rosso acceso, ne era la
prova. Ma non sopportava più niente di quella situazione: l’aria gelida che c’era
tra lei ed Inuyasha la feriva come mille lame, odiava
i tentativi dei suoi amici di aggiustarla ,come se
fosse un vaso rotto. Forse fin troppo per essere aggiustato a quel punto.
Il tassista iniziò
a muovere il capo avanti e indietro in modo ritmico e buffo.
Kagome lo guardo divertita, accomodandosi meglio
sul sedile grigio chiaro.
-dove va di bello signorina?-chiese sorridendole dallo specchietto.
-A Londra ..-
Swallow me then spit me out
For hating you, I blame myself
Seeing you it kills me now
No, I don't cry on the outside
Anymore... Anymore
Ripensò al quadro
generale di quella “fuga segreta”. Certo oltre che il
biglietto ai nonni e Souta avrebbe potuto fare altro.
Avrebbe potuto scriverne uno a Inuyasha
e dirgli che vederlo la uccideva, che sentire la sua voce tagliente e
distaccata la faceva soffrire e l’indifferenza…beh sotto certi lati era ancora
peggio.
Quando era venuta
via da Kyoto aveva sperato
con tutto il suo cuore di trovare un posto. Un piccolo spazio in cui sarebbe potuta essere felice. Dove la gente che non la giudicava per
il suo aspetto o i suoi errori e la loro gentilezza disinteressata
l’avrebbe accolta come una culla ,facendole spiccare il volo verso la felicità*. Ma a quanto pare non è
sempre tutto come lo si desidera…
Un raggio di sole
colpì il vetro ,mentre pian piano la strada si
illuminava per la prima volta in quella cupa giornata.
Here I am,
once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes
Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes
[Behind this hazel
eyes di Kely Clarkson]
Il
tassì prese l’uscita per
l’aeroporto lasciando l’ affollata autostrada ai pendolari e ai camion.
Kagome osservò Tokyo allontanarsi sempre di più ,farsi sempre più piccola e insignificante in confronto al
mondo che le si prospettava davanti, pieno d’avventura e novità da scoprire.
Un senso di eccitazione la pervase, insieme a leggero tremolio alle
mani.
Forse…per la prima
volta aveva veramente paura..
Sarebbe andata in
una terra straniera, dove non conosceva nessuno(o quasi) ,dove
nessuno parlava la sua lingua. Lontana da tutto: lontana da Tokyo, lontana dal
Giappone , lontana da casa , lontana da Inuyasha…
Ma in fin dei conti sapeva che era proprio
quello a farle più paura….ma del resto….
…..lui
voleva poter vedere le lacrime che lei piangeva dietro i suoi occhi …
***
ToCkTOcK!TOCK!
Inuyasha fu svegliato dai violenti colpi alla porta.
Fece spuntar fuori la testa dalla trapunta, afferrando assonnato la sveglia: le
sei e trenta.
Si grattò la testa
mentre i colpi alla porta si ripetevano.
-Arrivo arrivo!-
Si osservò nel
bagno alla specchiera: aveva delle borse sotto gli occhi da far paura!Sembrava
che non dormisse da mesi.
ToCkTOcK!TOCK!
Affrettò il passo
per raggiungere la porta inciampando nel telecomando.Già
si doveva ricordare di togliere il Cd dei Guns’n Roses dal lettore…
-Che c’è?-chiese burbero aprendo l’uscio.
Davanti a lui
stavano un Miroku teso al massimo e una Sango sul punto di
una crisi di nervi, che si stava finendo di rosicchiare le unghie dal nervosismo,
guardandolo seri e preoccupati.
Inuyasha alzò un sopracciglio: che ci faceva loro a…
-se ne è andata.-disse Miroku senza tante cerimonie. Lui parve non capire. Sango gli porse una bustina rosa: erano appena stati a casa
di lei e tutti erano in allerta. Noki piangeva, Souta gridava, Hitomy tentava di
calmarlo, solo il nonno e la nonna parevano tranquilli, ma dopo 10 tazze di
tisana e camomilla chi non lo sarebbe.
…..
-e
che vuoi che faccia?- chiese Inuyasha incupitosi. Riporse la lettera al ragazzo che se la infilò in tasca.
-che domande fai , che tu vada a prenderla no!?!-urlò quasi Sango ,scacciandosi la mano dalla bocca.
L’hanyou alzò un sopracciglio: cos’era uno scherzo di cattivo
gusto?
-spero stiate
scherzando…-
-qui non c’è
proprio nessuno che scherza!-disse Miroku
corrucciando le sopracciglia.
-Dammi
un solo buon motivo per farlo…- Inuyasha incrociò le braccia al petto scacciando un ciuffo
ribelle dal viso.
-Perché tu la
ami!Non ti basa questo?-ora stava iniziando a
irritarsi.
-Keh!-sbuffò voltandosi dall’altra parte- a quanto pare pero lei non…-
-Non ne sarei così
sicuro invece Inu-kun anche tu sei
uscito con Kikyo e non mi pare che tu la ami….-
-non mi interessa , non sono affari miei- disse guardandoli
gelidamente.- chiedetelo al suo nuovo ragazzo!-
Un lampo, passò negli
occhi di Sango: ma allora…?
-Inu-kun?-Sango lo guardò stupità , possibile che lui lo
credesse?- lei non ce l’ha un nuovo ragazzo…-
…..
-Nani?-
-Kagome-chan
non si è più fidanzata. Se lo fosse stata…non sarebbe
stata così !-aggiunse con foga.
….
SBAMM!!!
Inuyasha chiuse con forza la porta in faccia ai due ,rintanandosi nel suo appartamento.
Sango si girò lentamente verso Miroku con occhi tristi. Non era andata proprio come
speravano.
-Non è andata vero Miroku-chan?-
Il ragazzo scosse
il capo.
- ça c’est l’amour –*
***
Kagome sospirò
nuovamente ,seduta su uno di quei seggiolini
dell’aeroporto. Il trolley rosso accanto a se, mentre
aspettava che chiamassero il suo volo.
Aveva già ritirato
il biglietto pre pagato dalla zia che ora stringeva
nelle mani. Prima classe…sua zia Kaoru per quanto le
aveva detto il nonno faceva la stilista a Londra dove gestiva una boutique di alta moda…Klamotten* o qualcosa
del genere.
Laggiù magari
avrebbe potuto ricominciare tutto da capo. Nuova scuola, nuovi amici …tutto
nuovo.
Abbassò lo sguardo
triste. No non sarebbe cambiato nulla. Lei non sarebbe cambiata, sarebbe rimasta triste e sola…sola senza Inuyasha.
Col cuore, se
l’aveva ancora, ridotto in piccolissimi pezzettini, come se fosse stato passato
in un tritatutto.
Sospirò ancora.
Forse se lo meritava. Si ,si meritava tutto. Lei lo
aveva tradito. Gli aveva detto una bugia invece che essere sincera . Lei aveva ferito quella che era stata la sua migliore
amica.
Lei feriva di
continuazione tutti coloro che gli si avvicinavano e
le volevano bene. Tutti. Souta, il nonno, la nonna, Sango, Miroku, Noki….tutti. Riusciva sempre e comunque
a ferirli. Anche se…lei non si poteva definire quel
tipo di lama che voleva far male.
Sorrise sarcastica,
forse lei non era proprio portata per stare con la gente.
Fece un lungo
sospiro. Ora l’unica cosa di cui aveva voglia era…
“Inuyasha…..”
-Sai…dicono che
troppi sospiri allontanino la felicità-
Kagome aprì di scatto gli occhi.
Quella voce…!!!!
-Ciao..-
Kagome guardò con occhi sgranati il ragazzo in
bomber davanti a lei: mezzo demone albino con le orecchie da cane.
-Ciao…-
-Sono per te.-disse porgendole un fascio di rose- ..si
dice che in Europa il clima sia stupendo in questo periodo dell’anno…-
-Grazie…-rispose
afferrandole.
Si scrutarono a lungo. Così senza dire nulla , forse perché non c’era niente da dire…o forse non
volevano rovinare quel momento.
Inuyasha la scrutava e poteva vedere chiaramente quell’alone di tristezza. Era lui? Lui la faceva stare
così?
Osservò con
attenzione quelle iridi ametista, scure e profonde, ma comunque
stupende. Che erano state così felici , piene di gioia
e di vita ora erano tristi. Avevano smesso di ridere…da tanto forse..troppo.
-Allo…
-Attention
please ,the Flight BA617 from
….
-Devo
andare...-disse Kagome alzandosi.- grazie per essere venuto a salutarmi…ho
gradito molto-sorrise accennando al mazzo di rose nella sua mano.
-Fi…figurati…-sospirò il ragazzo.
-A..addio Inuyasha..-
Con passo lento ,ritmato dagli stivaletti, Kagome
si avviò al cancello d’imbarco. Una lacrima scese lenta
sulla guancia. E ancora una volta …la sua possibilità
di felicità gli era scivolata fra le dita.
Inuyasha rimase li impalato
a vedere la cosa che riteneva la più bella della sua vita partire e dirgli
addio…per sempre.
L’avrebbe permesso?
Avrebbe dovuto che spiccasse il volo con quel fottuto aereo e che non tornasse più in Giappone?!
Forse avrebbe
dovuto. Di stronzate ne aveva
combinate e tante ancora gliene doveva spiegare.. ma la domanda a cui doveva
rispondere era : mandare tutto al diavolo per lei, o mandare al diavolo lei per
tutto?
C’erano pro e
contro. Per ora si limitava a vedere le sue spalle avvolte nel giaccone
bordeaux allontanarsi. Sango gli aveva detto “non ha
un ragazzo”. Questo metteva lui nel torto?Forse…lui d’altronde con Kikyo c’era uscito, anche se lei dopo un paio di uscite era ritornata dal pupazzo. Tsk!
Sembrava che tutti i punti fissi della sua vita fossero destinati ad andarsene:
sua madre, Kikyo, Kagome…
E quando se ne sono
andati ti senti scoperto , dolorante, in prima linea per un possibile attacco. Malato.
Debole.
Si girò lentamente
verso l’uscita iniziando a camminare. Quello era un addio…
Per un attimo gli
parve di sentir odore di lacrime. Le sue lacrime. Quello fu troppo. Non ce la
faceva a lasciarla così. Non l’avrebbe mai fatto!
-Kagome!-
Lei si girò, occhi
brillanti ,lucidi , felici e tristi.
Non ci pensò due
volte.
Fece uno scatto e l’abbracciò di slancio stringendola
talmente tanto . La bacio intensamente iniziando a girare come una trottola. Lei piangeva e rideva al contempo. Si sentiva
tanto leggera in quel momento, come se avesse appena spiccato il volo . Lui la poggiò a terra schioccandole un’infinità di baci a
stampo sotto lo sguardo incuriosito e commosso dei presenti. Ma
non se ne curavano più di tanto.
Lui era lì con lei
e niente gli importava
Lei era lì con lui
e niente le importava.
-Ti amo..- sussurrò rossa come un peperone. Lui sorrise e se possibile
la strinse ancora di più tornando a farla girare.
-Last call for
the Flight BA617 from
La meccanica voce ,interruppe l’idillio.
Inuyasha la poggiò a terra facendosi serio. Lei
barcollò un attimo sui tacchi per poi ristabilirsi e guardarlo a sua volta
negli occhi. E che occhi!
-Kagome....e …ora..?-disse mordendosi il labbro. Un
sorriso furbetto si dipinse su le labbra di lei. Non
poteva dare buca alla zia però….
-Vieni con me….mi è venuta un’idea!-
***
Souta guardò con occhi stanchi l’orologio
poggiato strategicamente sul tavolo. Tutti seduti li
intorno. Ma non solo parenti anche gli amici. Non
volava una mosca. In piedi o a braccia incrociate. L’oggetto di cotanta
attenzione ? Il telefono.
Sango e Miroku erano i
addirittura dalle sei di mattina , seguivano Koga e Ayame che con Bankotsu Kagura e Jakotsu erano arrivati subito dopo pranzo .Sesshomaru e Rin invece da appena
dieci minuti dato che erano andati fuori città.
-Zio per te la
mamma starà bene?- Noki con timidezza si rigirava la
coda tra le mani , ritiratosi nel lato femminile.
Prima lo avevano quasi scannato quelle belve assatanate….
-Certo che sta bene
Noki…-gli rispose Hitomy
con dolcezza-… è da zia Hatsue
in fondo no?- lei stessa cercava conferma nelle sue parole. Ma
sembrò funzionare. Il bimbo si asciugò un lacrimone , tornando accanto alla stufa e a sua nonna.
Souta sospirò , per la
miliardesima volta: Cavolo ,come aveva fatto a farsela scappare da sotto il
naso!?!
Aveva scritto nella
lettera che avrebbe telefonato una volta arrivata per dirgli come stava. E tutti stavano aspettando quella telefonata, soprattutto
per sapere se…
DRRRRIIIIIIIIIIINNN
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNN!!!!!
Suota quasi andò in coma quando il telefono iniziò a squillare e tutti si
avvicinarono al tavolo.
Prese la cornetta facendola quasi cadere quattro volte ,
tant’era teso. Il nonno e la nonna in disparte
guardavano tutto con un sorriso dipinto sul volto. Che
loro sapessero già come fosse andata a finire? Naaa….
-P..PRONTO!?!-
-konniciwa Souta-chan..- Kagome. Quell’unica
parola gli bastò a fargli premere il viva voce ed a
abbassare la cornetta.Tutti lo guardarono
incuriositi. Il volto imperscrutabile…
….
-….Souta-chan?-
-DOVE CAVOLO SEI RAZZA DI
DISGRAZIATA!??!?!-
-Anch’io sono felice di sentirti Souta-chan…^^’-
-Kagome-chan!? Come stai?- Souta finì travolto da tutte le ragazze.
-Ah ragazze ci
siete anche voi…Comunque sto bene tranquille…-
-Dove siete divina Kagome?-
chiese Miroku.
-Miroku ci sei ance tu? Ma vi siete mobilitati tutti?-
-KAGOME! Dove sei !?!RispondiMi!Se quel cagnaccio ti ha fatto qualcosa giuro…-
-tu Giuri cosa,
Dannato lupo!?!-gridò a voce d Inuyasha.
-INUYASHA!?!-gridarono in coro i ragazzi. I nonni si sorrisero l’un, l’altro versandosi un’atra tazza di camomilla: tutto come
pensavano..
-Inuyasha!Insomma un po’ di gentilezza!-lo riprese Kagome.
-DANNAZIONE CI DITE
DOVE CAVOLO SIETE!?!-Gridò Souta
riprendendo il dominio sul telefono.
-Calma Souta-chan…noi siamo sul volo per Londra..-
-PER LONDRA!?!TUTTI E DUE!?!-gridarono in cosò.
Kagome rise divertita .
-e scusa il
matrimonio..?-chiese Hitomy
con una punta di amarezza.
-tranquilli
torneremo in tempo per esserci…non ce lo perderemo mai
..vero Inuyasha?-
-Tsk!- la ragazza lo fulminò dal sedile accanto
al suo.
-Lasciatelo
perdere…Ora vi dobbiamo salutare ma dobbiamo spegnere i telefonini……Nonno,
nonna, Souta, Noki….non vi
sarete mica offesi?-
….
-Sia chiara una
cosa…-disse Souta con voce seria- …se osate tornare
senza neanche un pacco di biscotti e qualche dolcetto vi inseguiremo
per tutta Tokyo!!!-
-Fate buon viaggio
mamma e papà!!!-snetirono
gridare a Noki. I due ragazzi sorrisero , scambiandosi un occhiata …avevano capito.
-Ciao a tutti
ragazzi ci rivediamo a Marzo!- Kagome
sorrise, nel porgere il cellulare al ragazzo.
Inuyasha chiuse lo chiuse velocemente , spengendolo, dopo di che se lo infilò in tasca. Cellulare
spento = niente scocciatori. Niente scocciatori = assoluta tranquillità e
privaci.
Quello che adesso più voleva.
-Secondo te abbiamo fatto tutto un po’ troppo a sorpresa?-Kagome si appoggiò stancamente alla spalla dell’hanyou intrecciando le sue dita con le sue.
-Tsk! Li hai sentiti no? Preoccupiamoci di
portargli un pacchetto di biscotti ..non voglio venire
rincorso da una banda di fanatici per tutta Tokyo per una bustina di the!-
Kagome scoppiò a ridere ,
con gli occhi chiusi e i capelli che cascavano morbidi sulla spalla del mezzo
demone. Inuyasha sorrise ricambiando timidamente l’abbraccio intanto che la ragazza
si ricomponeva.
Sorrise divertita , gli schioccò un bacio sulla guancia- Buona notte Inu-chan…-
-Buona notte Kagome…- strinse forte la mano della ragazza. Il viaggio sarebbe stato lungo, lei era abbastanza stanca. Avrebbe
lasciato che riposasse. Uno sbadiglio gli sfuggi dalle labbra. Forse se anche
lui avesse fatto un pisolino non sarebbe stato tanto
male.
Chiuse gli occhi
appoggiando, se pur inconsciamente, la sua testa a quella della ragazza. Chiudendo gli occhi si ritrovò a pensare se
anche la in Inghilterra Kagome avrebbe continuato a
suonare il piano. Certo era brava , gli sarebbe
dispiaciuto molto se avesse lasciato. Fece un mezzo sorriso nel ricordare il
loro primo e proprio vero incontro quando lui l’aveva trovata a suonare nel
laboratorio di musica. E se pensava che adesso quella ragazza dormiva sulla sua
spalla , significava che ne era passata di acqua sotto
i ponti da allora…
Ma
forse in qual senso Kagome era così. Lei suonava le sue canzoni che per lei
erano frammenti di vita , come lo sono per qualsiasi
altro compositore. Sbadigliò ancora e nel farlo il suo braccio urtò qualcosa di
freddo attorno al braccio di Kagome. Aprì gli occhi incuriosito e li in bella mostra al polso della
ragazza , sotto la giacchettina bianca elegante , un
braccialettino in argento spuntava timidamente. Elegante ma sobrio. Esattamente
come lei ,che non l’aveva mai tolto in tutto quel
tempo. In uno slancio di dolcezza le bacio, fugace la
testa, facendola sorridere nel sonno.
-sei bella anche
quando dormi…-le sussurrò fior di labbra, sicuro di
non essere sentito. Appoggiò la testa indietro sullo schienale chiudendo con un
sospiro gli occhi ambrati.
Chissà magari un
giorno avrebbe messo su carta le note della loro canzone…
-ti voglio bene inu-chan…-sussurrò lei
sorridendo.
-anchi’io-bisbiglio ,
timidamente, in risposta. Lei sorrise in modo raggiante, stringendosi ancor di
più a lui.
…Ma
fino a quel momento il sorriso di Kagome gli sarebbe
bastato…
FINE.
…
Voi- ehi ma ce la
fate finire così!?!-
L-beh si perché?-
G- come dovremmo
farla finire? Super lemon in un’ampi
scena di letto con finale narrativo?-
Voi-SI!-
B- ci avevamo pensato però….-
L-ci siamo dette…meglio di no!-
G- così eccoci qui con la versione più soft dell’attacco alle torri
gemelle!Incidente aereo on-line!-
B- poverini far
cadere l’aereo in Madagascar sarebbe da stronzi…-
L- comunque sia è finita..sigh! Quasi non ci credo!-
G- consolati abbiamo ancora….Musume, Together 4ever e Sotto le luci….senza
contare appelcake e…-
PARTE MUSICA MONGO
SPASTICA DI RULLO DI TAMBURI:
Voi- -.-‘’-
B- Tremate gente!
Come già annunciato da Kagome008 tra noi e la (bravissima) scrittrice qualcosa
bolle in pentola!!-
G- e non pensate
male…-.-‘’-
Voi-O_ONOOOOOOOO!!!!!!!!!!!ANCORA ???!!!!MA E’ UN FLAGELLO!!!!!!-
L-BAWAwAWAWAwA!COUGH!COUGH !CoGh!-
B- lu...vuoi bronchettoldo? –
G-
che è bronchettoldo?-
B- la versione
tarocca del brochenolo!-
L(voce diabolica e
roca)-magari….-
G- bene dicevamo?-
B-…..uhmmm…ah si! BWAWAWAWAwAwAWAA!!!IL PIANO PER LA CONQUISTA DEL MONDO E’ IN ATTO!!!BWAwAWAWWA!!!!-
Voi- -.-‘’…perfetto
tra trecentosessantacinque milioni di persone noi abbiamo beccato la
psicopatica…-
B+L- non ditelo
a noi…=_=-
Un saluto
Grossissimo! Grazie per averci seguito fino a qui! Se
volete qui c’è il testo di Behind these Hazel eyes + note allegate. Siamo
state feliccisme di essere state in vostra compagnia.
Sicuramente ci risentiremo su efp (tanto noi ci siamo fisse!^^) . Un bacione a tutti.
Giulia, Lucrezia e
Beatrice..
Sembra soltanto ieri
Tu eri
una parte di me
Ero solita rimanere così fiera
Ero solita essere così forte
Le tue braccia strette attorno a me
Tutto sembrava così giusto
Infrangibile, come se niente potesse rovinarsi
Ora non riesco a respirare
No, non riesco a dormire
Faccio fatica ad andare avanti
Eccomi, ancora una volta
Sono spezzata in mille pezzi
Non posso negarlo, non posso fingere
Solo pensavo fossi l’unico
Spezzata, nel profondo
Ma non riuscirai a vedere le lacrime che piango
dietro questi occhi nocciola
Ti ho detto tutto
Mi sono aperta e ti ho lasciato entrare
Mi hai fatto sentire bene
Per una volta in vita mia
Ora tutto ciò che rimane di me
è ciò che fingo di essere
così insieme, ma così spezzati dentro
perché non riesco a respirare
No, non riesco a dormire
Faccio fatica ad andare avanti
Eccomi, ancora una volta
Sono spezzata in mille pezzi
Non posso negarlo, non posso fingere
Solo pensavo fossi l’unico
Spezzata, nel profondo
Ma non riuscirai a vedere le lacrime che piango
dietro questi occhi nocciola
Inghiottimi e poi sputami
per averti odiato, mi condanno
ora vederti mi uccide
No, non piango dall’esterno
non più...
Eccomi, ancora una volta
Sono spezzata in mille pezzi
Non posso negarlo, non posso fingere
Solo pensavo fossi l’unico
Spezzata, nel profondo
Ma non riuscirai a vedere le lacrime che piango
dietro questi occhi nocciola
Eccomi, ancora una volta
Sono spezzata in mille pezzi
Non posso negarlo, non posso fingere
Solo pensavo fossi l’unico
Spezzata, nel profondo
Ma non riuscirai a vedere le lacrime che piango
dietro questi occhi nocciola
Nota di lu e bea che hanno lasciato la direzione alla romanticona di giw….
(*= tutto questo discorso è molto poetico…e essendo l’ultimo capitolo non che non apprezziamo ma ….ndlu)(DOVE CAVOLO ESISTE UN POSTO IN CUI LA GENTE NON TI GIUDICA PER I TUOI ERRORI E DAL TUO ASPETTO!!?!?ndbea)(ecco…mi togli le parole di bocca..ndlu)(figurati cara!^^ndbea)(ç_ç ma scusa volevo solo rappresentare al meglio i sentimenti della povera Kagomencina!ndgiw)(ma non era un’accusa…solo dove cavolo è sto posto che ci voglio andà a fa na girata?^^ndbea)(..boh!ndgiw)(appunto!-.-ndbea+lu)
ça ..*= frase molto romanticosa offerta da “babbo rompi vendesi”, che , per chi non sa il francese, significa così è l’amore.
Klamotten= chi fa tedesco dovrebbe conoscere questa parola. E’ un modo giovanile per dire vestiti, si intende ( crediamo) solo quelli femminili.