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Autore: EmpyrealFantasy    16/03/2011    4 recensioni
I due arci-nemici si affrontarono. Era il momento della verità. Gli spettatori smisero di fingere di combattere e si radunarono attorno a loro; Mangiamorte, Auror e membri dell’Ordine della Fenice senza distinzione.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Un po' tutti, Voldemort
Note: OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Titolo: Denouement (Finale)

Autrice: EmpyrealFantasy

Traduttrice: Mari McSly

Pairing: Harry/Voldemort

Sommario: I due arci-nemici si affrontarono. Era il momento della verità. Gli spettatori smisero di fingere di combattere e si radunarono attorno a loro; Mangiamorte, Auror e membri dell’Ordine della Fenice senza distinzione.

Avvertimenti: Parodia!

DISCLAIMER: Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di JK Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun fine di lucro, né intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright.
ATTENZIONE: tutti i personaggi di questa storia sono immaginari e non hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi nome e riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale

Potete trovare la storia originale qui e il livejournal dell’autrice qui.

 

Denouement

Harry si asciugò il volto sudato per l’ennesima volta, riuscendo solo a coprirsi di un nuovo strato di sporco. Aveva caldo nonostante l’aria fredda invernale, era esausto, e la battaglia si stava ancora svolgendo intorno a lui.

Luce contro Oscurità. Buono contro Cattivo. Salvatore contro Villano.

Bello contro Brutto.

Era tutto stile fiaba, secondo Harry, ed i suoi occhi erano spassionati mentre prendeva parte alla carneficina.

Le morti erano abbondanti da entrambe le parti; Harry pensava che entro il primo pomeriggio tutto il posto avrebbe avuto un odore terribile. Pregava Merlino che entro allora la battaglia sarebbe finita. Ma poteva ancora vedere i luminosi bagliori delle maledizioni che erano lanciati tra le due fazioni: le Imperdonabili non erano un tabù come erano state due mesi prima.

Harry, ovviamente, non era rimasto fermo durante il suo soliloquio, zig-zagando tra i cadaveri e cercando di non essere colpito dalle cose indecenti che i Mangiamorte gli stavano sparando. I suoi occhi luminosi cercarono la figura che sapeva essersi nascosta da qualche parte. Questa battaglia era troppo importante perché i Mangiamorte fossero da soli, dopotutto.

Questa battaglia avrebbe deciso l’esito della guerra.

“Ora sta a te, Harry.”

Harry mise da parte i suoi pensieri per guardare la ragazza che sembrava essere apparsa dal nulla. Ginny sorgeva imponente, i capelli ramati oltre le spalle e un luccichio determinato negli occhi. La ragazza che aveva occupato i suoi pensieri nell’ultimo anno e mezzo, nonostante non sapesse quasi nulla di lei.

Harry si girò ed esamino il campo di battaglia, cercando l’unica persona che poteva concluderla.

Finalmente Harry lo scorse, regalmente seduto su una collinetta vicino al lago. Si diresse verso l’uomo rettile con fervore, lanciando rapidamente maledizioni e fatture a chiunque vedeva. Aveva il suo obbiettivo in mente, e non gli importava se colpiva Mangiamorte o membri dell’Ordine… questo era molto più importante di tutto il resto. Notò gli sguardi che si posarono su di lui mentre si avvicinava alla sua nemesi, l’attenzione della maggior parte della battaglia si concentrò improvvisamente sui due potenti maghi. Gli altri duelli continuavano, ma i componenti stavano prestando solo metà della loro attenzione.

Il conflitto finale era troppo importante.

Sarebbe riuscito Harry Potter, il Bambino Sopravvissuto, ad adempiere alla profezia che lo aveva nominato il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore? O sarebbe stato Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato a trionfare, gettando il Mondo Magico nella disperazione e nell’oscurità?

I due arci-nemici si affrontarono, i volti privi di emozione mentre tenevano le bacchette fermamente puntate l'uno contro l’altro. Era il momento della verità. Gli spettatori smisero di fingere di combattere e si radunarono attorno a loro; Mangiamorte, Auror e membri dell’Ordine della Fenice senza distinzione. Aspettarono le parole che erano sicuri sarebbero giunte, gli insulti che erano presenti ad ogni incontro tra i due potenti maghi.

“Come vanno le cose, Tom?”

Forse questo non era esattamente quel che si aspettavano.

“Un po’ ridondanti e interminabili, in realtà. Non sei d’accordo, Harry?”

L’udienza trattenne il respiro, cercando di capire cosa stava accadendo davanti a loro.

Harry fece un passo avanti, la bacchetta mai tentennante. “Cosa ne pensi se la finiamo, allora?”

“Una buona idea, penso.”

Harry si era avvicinato il più possibile con la bacchetta ancora premuta contro il petto del suo opponente. “Allora perchè non stai facendo niente a riguardo?”

Questo fu tutto quello che servì. Improvvisamente una dozzina di persone svennero quando il Signore Oscuro alzò ulteriormente la bacchetta solo per usare il braccio per abbassare quella del Bambino Sopravvissuto, annullando la minima distanza fra loro e reclamando le labbra del più giovane in un bacio feroce. Le persone erano troppo scioccate persino per boccheggiare, troppo sorprese per muoversi. Le braccia di Harry circondarono il collo del più vecchio mentre ricambiava il bacio con passione, stringendo fra i pugni la tunica di Voldemort per tenerselo premuto contro.

Quanto i due si separarono, con i respiri ansanti, i primi mormorii scioccati si sparsero tra la folla. Furono ignorati da entrambi gli uomini che erano parte dello spettacolo. Le dita di Harry ora stavano solleticando la nuca di Voldemort. “Oh, e Tom?”

“Sì, Harry?” tubò Voldemort, tracciando una scia di baci lungo la mascella e il collo del giovane davanti a lui, completamente indifferente del loro pubblico.

“Sono incinto.”

Le persone che presero parte alla Battaglia Finale assistettero al più raro degli eventi – il Signore Oscuro, temuto tiranno, megalomane e sociopatico, svenne, avendo solo le braccia di Harry Potter a sorreggerlo.

“Oh cazzo. Tom? Tom! Stavo scherzando, Tom. Oh, porca puttana.”

E poi entrambi sparirono, il rumore della Materializzazione riecheggiante tra i terreni di Hogwarts.

Nessuno si mosse per molto tempo, e anche quando lo fecero nessuno potè dire esattamente quale fosse l’esito della guerra.

Tutto quel che sapevano era che molti di loro avrebbero avuto bisogno di un esame al cervello… solo per assicurarsi di essere ancora sani.

Fine

   
 
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