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Autore: NekoRed    16/03/2011    0 recensioni
Cosa succede quando stanchi, ci si lascia andare ai pensieri?
*ispirazione, in molte scene, presa dal film il cigno nero, tuttavia la storia non riguarda quel film*
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '.Poesie Di Una Piccola Adolescente.'
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.Dolce Ossessione.
 


In questa notte senza un senso, e senza luna, continuo a desiderarti.

Sei la mia dolce ossessione.

Penso e ripenso a come potrei un giorno, con te, far realizzare ogni mio desiderio nascosto.

Il mio sangue arde se nella mia mente ecceggia il tuo nome.

Sei come quella bottiglia di liquore che ora, stranamente, è qui accanto a me.

Su questo foglio dicono esplicitamente di non esagerare, come mi dicevo di fare con te.

Ma chi, come me, ama i brividi forti, non segue i consigli di uno stupido fogliettino.

Mando giù un enorme sorso.

Il liquido mi brucia prima in bocca, poi lo stento scendere, sento il suo percorso nel mio esofago millimetro per millimetro, lo sento persino arrivare giù nel mio stomaco.

Il mio corpo si irrigidisce.

Mi sento stranamente viva.

Continuo ancora a pensarti,

mentre il liquore fa un passaggio strano, quasi antigravitazionale direi.

Dallo stomaco arriva direttamente al mio cervello.

Mi offusca la mente.

Ora ti vedo, sei diverso.

Sei a piedi del letto, del MIO letto, nella MIA stanza.

Mi guardi, sorridi, ti prendi gioco di me.

Vorrei reagire, ma il buffo effetto del potente alcolico mi rende impotente.

Mi comanda e io obbedisco restando supina a fissarti.

E' un gioco di sguardi il nostro.

Chiudo gli occhi, li riapro e tu sei un mostro e sei orribile.

Dovrei essere terrorizzata e riluttante alla vista di un essere così immondo,

ma rimango ad adorarti, a desiderarti.

Ormai sono come il fazzoletto sporco di sangue poggiato sull'ennesimo graffio che mi sono causata volontariamente.

Tu, con aria sempre soddisfatta ti avvicini a me, non vuoi uccidermi, vuoi incutermi paura, come hai sempre fatto.

Più tu ti avvicini, più tutto in torno a me diventa offuscato.

Riesco a scorgere un tuo ultimo sorriso, continui a farti beffa di me.

Forse morirei per te,

e forse... quello non era liquore.
   
 
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