-Aiko! Svegliati! Su, devi uscire a fare la spesa tu oggi!- era la voce della mamma che la chiamava dal piano di sotto.
-Ma che ore sono? Non sono riuscita a chiudere un occhio!-dice Aiko.
-Buongiorno Aiko!!! Dormito bene? Sai? Qui c'è un silenzio,infatti ho dormito alla grande!- Leon,avendo dormito come un sasso per tutta la notte, era pimpante. Aiko avrebbe voluto dire le stesso cose di Leon,si trattenne dal dargli un pugno. La ragazza si prepara e quando sta per scendere al piano di sotto....
-Aiko! Io ho fame...non ho fatto colazione...- disse Leon un pò timido.
-Uff! Ok vieni con me ,faremo colazione fuori,ma non farti vedere da mia madre !
-Ok, mi preparo e sono da te,piccola.- ops forse era scappata un parolina che ad Aiko non avrebbe fatto molto piacere.
-Come hai detto,scusa?- disse la ragazza e subito dopo POOM, Leon si beccò un pugno in testa.
-Ahiah!-urlò Leon.
-Veloce,preparati. Ci vediamo alla porta, mi raccomando,non farti scoprire!-
-Si!! Ho capito! Uff!- sbuffò Leon che in un batter d'occhio si preparò e fu subito alla porta.
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Al supermercato
-Hey! Aiko! Come si chiamano questi? Sono così strani...-chiese Leon.
-Sono degli Hot Dog, giustamente non li puoi conoscere, ma qui sono molto comuni.-questa fu la risposta di Aiko.
-Senti, li compri questi? E questi? Oh, anche questi! E...-
-BASTA!!- Aiko urlò così forte che tutte le persone presenti al supermercato si girarono per guardarla.
Lei imbarazzata si diresse alla cassa,pagò il conto e uscì.
-Mi hai fatto fare una bruttissima figura,poi davanti a tutte quelle persone!Baka!- si lamentò Aiko.
-Veramente io non ho fatto nulla,sei stata tu ad urlare...XD-  rispose Leon con aria da sufficienza.
-Oh!!! Lasciamo perdere.-dice Aiko arrabbiata.
Il pomeriggio Aiko ha gli allenamenti di pallavolo e Leon decide di accompagnarla. Arrivati in palestra la ragazza va in spogliatoio,si cambia ed esce. Indossava una t-shirt blu ,un paio di pantaloncini corti rossi e i capelli raccolti in una coda di cavallo (i capelli dall'ultima volta le erano un pò cresciuti) . Leon aveva la bava che gli usciva dalla bocca e vedendo giocare così bene Aiko rimase imbambolato: schiacciate micidiali e precise,servizio perfetto,ricezione super....insomma era proprio da Aiko essere bravissima negli sport.
-Sei stata bravissima! Dopotutto sei Aiko!- disse Leon soddisfatto.
Tornati a casa Leon sale in camera della ragazza e quest'ultima scende per la cena.
Devo conservare qualcosa a quel leone ,sarà affamato....pensava Aiko.
TUN TUN TUN....Aiko saliva le scale e aprì la porta di scatto.
Si trovò davanti un Leon in asciugamano e diventando rossa come un peperone chiude la porta. Dopo 5 minuti bussa e chiede al ragazzo su può entrare in camera. Entrata chiede scusa a Leon...
-Scusa Leon,ma.....- disse Aiko diventando ancora più rossa in viso.
-Nah! Non preoccuparti,sono stato io, dovevo avvertirti che mi stavo facendo una doccia....- disse Leon come se nulla fosse.
Sono le 23:45 di sera e i ragazzi non riescono a prendere sonno.
-Ehi....hai sonno?-chiede Leon annoiato.
-No...se vuoi parliamo un pò per passare il tempo..,-risponde Aiki a sua volta annoiata almeno quanto Leon.
-Dai inizia tu- dice lui.
-Ok, inizio col chiederti quando affronterai i tuoi genitori...-chiese Aiko senza giri di parole.
-Beh, per me anche domani,ma tu devi venire con me!-dice Leon diretto.
-Con te?- risponde lei meravogliata..-Perchè?-
-Mmm....mi dai coraggio, con te al mio fianco mi sento più sicuro- risponde lui.
Un improvviso silenzio cadde sulla stanza. Dopo un pò Leon lo ruppe.
-Allora? Che decidi?- Leon
-Ok,verrò con te,ma che sia una cosa veloce...-disse Aiko. Senza farlo notare era felice,non sapeva bene nemmeno lei il perchè....Leon si sentiva più al sicuro con lei al suo fianco...Wow!  Pensò lei....divenne tutta rossa, e per non farsi vedere da Leon si mise a letto dicendo - Buonanotte Leon, mi è calato un improvviso sonno. Dobbiamo dormire se domani vogliamo essere in forma.-
-Si,hai ragione! Buonanotte anche a te, a domani.-rispose Leon e i due si addormentarono entrambi impazienti in attesa del mattino. Il giorno del confronto con i genitori di Leon era ormai a distanza di poche ore.