~Memory
of a PARTY
Naruto,
Hinata, Sakura e Sasuke sono stati invitati al 18° compleanno
di Ino che ha
organizzato un Party nella sua meravigliosa villa di campagna. I quattro ragazzi si
ritrovano insieme la
mattina ma nessuno di loro sa per certo cosa sia accaduto la notte
precedente.
Sakura
Apro
gli occhi ancora non molto cosciente di
dove sono. La luce mi acceca perciò porto una mano sul viso
per ripararmi dal
sole che filtrava dalle tende.
Quelle non sono le tende rosa scolorite della
mia camera e dove dormo non è certo il mio letto tutto
cigolante.
In che razza di posto ero finita?
Mi alzo e un violento capogiro mi costringe a
sprofondare, di nuovo, tra i miliardi di cuscini che ricoprivano quel
bellissimo divano a cinque posti color ocra che si trovava al centro
del
salone. Cerco di riordinare le idee nella testa quando i miei occhi
incrociano
su un tavolino quattro bottiglie di vodka mezze vuote. D’un
tratto mi ricordai
della festa e di Ino: la ragazza più viziata e altezzosa di
sempre ma a cui
volevo un bene dell’anima. Mi rialzo, stavolta con molta
cautela e mi avvicino
allo specchio lì di fronte. Mi rifiuto di credere che io sia
ridotta in questo
stato: i capelli erano tutti arruffati e ricoperti da un lato di una
sostanza
appiccicosa che non volevo sapere cosa fosse, gli occhi erano
impiastricciati
di ombretto e mascara e ciò me li faceva assomigliare a
quelli di un orsetto
lavatore, per non parlare che ero in canotta e in
mutande…dove erano finiti i
miei jeans?
Mi allontano schifata e imbocco il primo
corridoio appena fuori dalla stanza in cerca dei miei vestiti.
Mentre camminavo per le stanze a piedi nudi
ripensai al mio aspetto: forse era meglio farsi una doccia prima di
farsi
vedere da qualcuno.
Certo ho dovuto piangere parecchio per farli
diventare in questo modo!
Piangere… ma perché? O meglio per chi?
Ricordo di essere entrata in casa quando già la
festa era iniziata e sono stata tutto il tempo nell’androne a
scherzare con
Naruto e Hinata. Certo avevo bevuto qualche birra e stavo quasi per far
saltare
la mia montatura di fronte a Naruto: non potevo certo dirgli che avevo
un
debole per lui da un po' soprattutto di fronte alla mia migliore amica,
cotta
di lui da sempre!
Finalmente trovo il bagno, che più che un bagno
aveva l’aspetto di una hall di un albergo.
Mi richiudo la porta alle spalle e, come
attratta da qualcosa, sposto lo sguardo nell’angolo, tra la
vasca e lo stipite
della porta.
Era proprio lui, di questo non avevo alcun
dubbio. Era quel fottuto ragazzo che per tutti e tre anni delle medie
avevo
amato alla follia. Quello che al primo superiore si faceva chiamare
“playboy”
dalle ragazze che scopava e che avevo odiato con tutta me stessa. In
poche
parole era lui, Sasuke Uchiha, il
ragazzo che non avevo mai smesso d'amare. Sapevo che era ritornato da
qualche
tempo qui in città, ed era naturale che Ino lo avesse
invitato visto che anche
lei aveva una cotta per lui.
Facendo piano, visto che sembrava dormire così
bene, mi avvicino al lavandino e mi sciacquo il viso .
Passo vicino ad una pila di vestiti tra cui
riconosco i miei jeans e un top di Ino che certamente era molto meglio
della
mia canotta, ormai logora.
Mentre mi tolgo la canotta e infilo il top, ripenso
a quando lo vidi alla festa mentre ero abbracciata a Naruto, a quando
mi sentii
rapita da quegli occhi color onice…ma il dopo rimaneva
ancora un mistero.
“Ma che bel fondo schiena abbiamo qui”
L’ultima parola che pensai: Merda!
Hinata
Non
mi voglio alzare da questo letto! Anche se
non mi vedo, sento che i capelli sono tutti annodati, ho la scarpa
destra col
tacco rotto e la mia gonna dal lato sinistro è sgualcita
proprio come la
spallina del mio vestito blu; ho una forte nausea e ieri non sono
tornata a
casa e questo mi causerà di certo una punizione; ieri ho
capito che la mia
migliore amica ama il ragazzo che da sempre mi piace; in conclusione:
mi sento
uno schifo!
Ho fatto sempre la cosa giusta, non ho mai
mentito, sono stata vicina sia a Sakura che a Naruto...merito o no un
po' di
felicità anche io?
Eppure potrei sacrificarmi, potrei rimanere
amica di entrambi: si è la soluzione migliore, in
realtà è sempre stata
l’unica!
Mi convinco ad alzarmi dal morbido letto a
baldacchino e a raccogliere le mie scarpe ormai inutilizzabili.
Un conato di vomito all’improvviso mi spinge ad
andare in bagno.
Era la prima volta che bevevo in quel modo…non
era nel mio stile bere martini e vodka, al massimo solo una birra.
La sera prima in realtà ho fatto anche un’altra
cosa che non sono abituata a fare: ricordo anche di aver ballato su un
tavolo, con
un tipo di cui non ricordo bene il volto.
Spero solo che mi sia limitata lì nell’ambito
delle prime volte…
Mentre questo pensiero mi assale e arrossisco
per l’imbarazzo, mi
dirigo nella stanza
di Ino per trovare un altro paio di scarpe per ritornare a casa.
In quella casa mi sapevo orientare piuttosto
bene visto che era stata costruita dallo stesso architetto che aveva
costruito
la mia.
Le immagini della sera precedente ricomparvero
alla mia mente: Sakura che fugge all’improvviso da Naruto,
lui che si dilegua tra
la folla appena ritorno a sedermi accanto a lui, io che rimango seduta
in un
angolo.
Per distrarmi un po’ cerco di indovinare che
camere ci siano nascoste dietro le porte del lungo corridoio.
Penso proprio che dietro quella porta ci sia il
bagno grande…
La porta si apre ed esce l’inconfondibile
chioma rosa-confetto di Sakura.
“Hinata”
Sembra furiosa, avrà a che fare con qualcosa
che ho fatto la notte precedente?
“B-buon giorno Sakura”
“Dimmi una cosa: hai baciato Sasuke ieri?”
All’inizio l’angoscia che balenava nei suoi
occhi la scambiai per rabbia.
“Io…”
“Forza rispondi..”
Sasuke Uchiha? Ricordavo che a causa sua Sakura
aveva pianto molto ma non l'avevo mai conosciuto di persona.
E all’improvviso capii chi fosse mai quel
ragazzo che aveva ballato con me sul tavolo.
Sasuke
Sono
più lucido di quanto pensassi…eppure non
ricordo niente di ciò che è successo alla festa!
Alzarmi
dal pavimento del bagno migliorerebbe le cose, ma ho un
dolore atroce al
collo.
Chissà se me lo sono procurato da solo o se me
l’ha fatto qualcuno?
La porta si apre: è meglio essere cauti e far
finta di dormire ma non sento alcun passo.
Se è una donna, che sia rimasta incantata dalla
mia bellezza?
Sento nascere un sorriso che non riesco a
trattenere.
Ricominciano i passi e si arrestano poco più in
là.
Apro gli occhi per vedere chi sia la mia
ammiratrice… o il mio aggressore.
Avrei riconosciuto la sua testa rosa tra mille:
Sakura-chan o meglio Sakura e basta.
Il "chan" era un’abitudine delle
medie quando lei mi rincorreva per i corridoi della scuola.
Sapevo che era innamorata di me e di certo era
molto graziosa…peccato solo che avevo ben altro a cui
pensare. A quel tempo
dovevo solo studiare sodo e prendere il massimo per ricevere borse di
studio
che servivano per salvare me da una bassa condizione economica. Al primo anno di Liceo mi
capitò di innamorami
veramente di lei, ma ben presto sarei dovuto andare a studiare
all’estero per
ben tre anni. Per via del mio bell’ aspetto mi ritrovai
circondato da ragazze
che mi appiopparono il nome di Playboy e cominciarono a circolare
strane voci
sul mio conto. Appena dopo un mese dal mio ritorno ho ricevuto
l’invito di una
certa Ino.
Ed eccomi qui.
Lei si lava il viso che sembra essere quello di
un panda; vedo che controlla tra i vestiti e tira fuori un paio di
jeans e un
top striminzito. S’infila il top e poi si piega per mettersi
i jeans: la sua
culottes aderisce perfettamente alla forma del suo sedere.
Dio,come ho fatto a rifiutarla!
“Ma che bel fondo schiena abbiamo qui”
La sento irrigidirsi: perché non giocare un po’
con lei?
“Ma guarda un po’ chi abbiamo qui, il
playboy”
“Senti confettino rosa, perchè non metti da
parte il rancore che ti rende acida di prima mattina”
“Quale rancore?! Tu non meriti neanche quello
caro il mio Uchiha”
“Di nuovo con la storia di chiamarci per
cognome?”
Non risponde: Sakura
quando si intestardiva era come una
bambina.
Mi avvicino con passo disinvolto mentre lei si
sistema i capelli; mi appoggio al muro mentre lei continua a non
degnarmi di
uno sguardo. La adoravo quando faceva così.
Stringo il braccio intorno al suo collo e
incomincio a soffiarle le parole all’orecchio
“Perché non parliamo un po’”
Sento che quel contatto la mette a disagio
perciò allento un po’ la presa.
“Giusto ottima idea…come stanno le
Conigliette?”
Non aveva funzionato: era molto più cresciuta
di quanto immaginassi.
“Come faccio a saperlo se non so nemmeno chi
sono… mica lo faccio con delle sconosciute”
“Già e che mi dici di quella che ieri ballava
con te sul tavolo?”
Ora ricordo: alcune ragazze mi avevano fatto
salire su un tavolo per ballare e mi ero ritrovato di fronte una
ragazza che
ricordavo vagamente, ed era insieme con Sakura.
La guardo negli occhi: sembra essere sconvolta
come se avesse ricordato quel particolare per la prima volta, poi
all’improvviso…
“Brutto sporco maiale, bastardo, come ti sei
permesso di baciare la mia amica!?”
“Ehi non so di cosa tu stia parlando..”
Era proprio arrabbiata ed era in momenti del
genere che appariva così fragile.
“Non è meglio parlare con la tua amica prima di
accusare questo Playboy da strapazzo”
“Deficiente!”
Mi bacia come se quello fosse uno sfogo alla
sua rabbia.
Mi dà un pugno in pieno viso e corre via..
Fa male ma per me quella era già una battaglia
vinta!
Naruto
Certo
che non è il massimo dormire sul tavolo
della cucina. Avrei preferito restare con Hinata invece di rifugiarmi
qui. Ricordo
vagamente ciò che è successo la sera prima:
Sakura era diventata quasi ubriaca
e continuava ad abbracciarmi; sarebbe stato bello due anni fa quando
ancora mi
piaceva ma adesso le cose erano cambiate. Potevo semplicemente dire che
mi ero
irreparabilmente innamorato della ragazza più dolce del
mondo, Hinata.
Certo però che sono proprio un Baka: scappare
solo perché non trovavo il coraggio di rimanere solo con
lei... a pochi centimetri da lei.
Mi alzo dal tavolo e barcollando un po’ arrivo
al frigo: chissà se c’è qualcosa di
commestibile?
Mi arrangio trovando una scatola di spaghetti
nella dispensa più grande di un supermercato.
Mentre aspetto che cuociono gli spaghetti vado
a fare un giro.
Il comportamento di Sakura la sera prima non
era normale, per non parlare poi quando è corsa via per
causa sua. E’ stato
imperdonabile baciare
un’altra quando Sakura era a pochi passi da
lì… ho fatto proprio bene a dargli
un pugno quando l’ho trovato in bagno… ma che ci
facevo là?
“Dimmi una cosa Hinata: hai baciato Sasuke
ieri?”
Ho sentito bene, aveva detto Hinata?
“Forza rispondi”
“Ascolta Sakura-chan credo che entrambe non
ricordiamo molto di ciò che è successo la scorsa
notte ma ti assicuro che io
non ho baciato Sasuke Uchiha. Credo di aver ballato con lui ma poi sono
scivolata e mi si è rotto un tacco e perciò sono
caduta addosso a lui… credimi
Sakura io non farei niente che compromettesse la tua
felicità o… quella di
Naruto”
“che c’entra Naruto?”
Già che c’entravo io in tutto questo? Hinata
era diventata triste... a causa mia?
“Sakura tu vuoi, desideri, sei ossessionata da
Sasuke Uchiha ma non riesci a liberarti da Naruto”
“Hina..”
“Per me è molto importante la felicità
di
Naruto, io lo amo perciò non farlo soffrire...di nuovo
amiche?”
Ok, alcuni concetti non erano molto chiari, ma
le mie orecchie ci sentivano eccome: aveva detto lo
amo.
“Non ti hanno mai insegnato che non si spia?”
Oh merda mi ha scoperto!
“Perché non mi dire che tu non stavi
origliando…
sei più vicino tu che io”
“Na-Naruto..”
Hinata si trova nel più completo imbarazzo, ma
le mie guance paonazze non possono certo dire che io sia tranquillo.
“Hinata io..”
Qualcosa mi scaraventa contro il muro…e mi
ritrovai addosso dei lunghi capelli biondi che odoravano di Chanel
n°5.
Ino
Sono
stufa di stare chiusa in cantina. Ormai
saranno passate le 12, e gli altri si saranno già incontrati.
Lascio la rivista sullo sgabello impolverato
della grande cantina e salgo le scale che portano in lavanderia.
La festa è stata strabiliante ieri sera e ho
retto ben cinque bicchieri di martini senza ubriacarmi... anche se non
sono
perfettamente sicura di quanti ne ho scolati in
totale.
L'importante è che gli altri si siano
divertiti.
Lungo il corridoio che porta al salone centrale
non si vede anima viva: di sicuro Sakura si sarà svegliata.
Mentre attraverso la lunga stanza mi imbatto
nel mio fantastico specchio: era il mio preferito!
Ma quello non era il momento di mettersi in
posa e ammirarmi, dovevo trovarli prima che la situazione precipitasse.
Mi dirigo verso la prima tappa del presunto
tragitto di Sakura: il bagno.
Speriamo che Sakura abbia gusti in fatto di
vestiti: le ho lasciato quelli migliori.
Più mi avvicino più sento delle voci, qualcuno
stava parlando: erano già entrati in azione!
“Per me è molto importante la felicità
di
Naruto, io lo amo perciò non farlo soffrire... di nuovo
amiche?”
Sapevo di poter contare sull'innocenza di
Hinata, se fossi stata io al suo posto avrei staccato la testa rosa
della mia
amica a morsi.
“Non ti hanno mai insegnato che non si spia?”
E come volevasi dimostrare, Sasuke è stato uno
stronzo fin da sempre e quando uno ci nasce...
“Perché non mi dire che tu non stavi
origliando…sei
più vicino tu che io”
Quel Baka non sapeva proprio sopportare le sue
provocazioni.
“Na-Naruto..”
Oh no Hinata no, non mi sverrai qui su due
piedi...
“Hinata io..”
ed ecco l'altro con la solita scena
smielata...devo intervenire.
Prendo la rincorsa e tiro un calcio proprio in
faccia al biondino che stava mandando a monte il mio piano.
"Ino si può sapere che ci fai qui?"
Sakura era nervosa senza che io non le avessi
detto niente: doveva essere successo qualcosa con l'Uchiha.
"Senti sorella non incominciare a chiedere
spiegazioni in questo stato, datti anzi datevi
prima una ripulita, vi aspetto nel salone grande"
Volto le spalle e mi dirigo nella mia camera: cavolo
avevo combinato un bel casino e adesso mi toccava pure sistemarlo!
.
. . . .
Mi
siedo sul divano grande e fisso le facce dei
quattro ragazzi che aspettavano la mia spiegazione.
Caspita era peggio di quanto mi aspettassi! Come
si poteva iniziare e soprattutto con chi?
Optai per l'opzione più ardua: avrei
incominciato a spiegare partendo da Sakura.
Presi un bel respiro.
"Bene inizierò da te Sakura. Ricordi dove
eri ieri sera e in quale stanza della casa stavi?"
Sakura mi guardò con aria confusa, aveva delle
profonde occhiaie la ragazza...
"Ero qui alla tua festa e stavo…nell'androne
proprio di fronte alla…"
"Porta esatto…e chi è entrato da quella
porta?"
Vidi la sua faccia illuminarsi: aveva capito la
secchiona..
"Esatto, Sasuke. Ma come avrebbe fatto mai
a notarti se io non lo avessi fatto girare verso di te?"
Per un millisecondo mi sembrò di vedere gli
ingranaggi del suo cervello incominciare a girare.
"Ora passiamo a te, caro Sasuke. Secondo
te, come ti sei ritrovato a ballare sul tavolo?"
"Eri quindi tu una delle due ragazze che
mi hanno afferrato per il braccio"
"E non è tutto..."
Quanto mi piaceva calarmi nei panni del
detective…soprattutto se avevo commesso io il "crimine".
"Hinata dimmi come sei finita tra le
braccia di Sasuke?"
Hinata sentendosi interpellata incominciò a
sudare freddo
"Ecco…credo che mi si sia rotto il tacco
della scarpa"
"E questo perché si era creato un dislivello
nel tavolo e indovina chi è che lo ha fatto? Ma sopratutto
come mai eri lì a
ballare?"
La povera Hinata era completamente rossa in
volto e stringeva forsennatamente il tovagliolo che aveva tra le mani:
mi
dispiaceva trattarla in quel modo.
"Credo di essermi ubriacata…con gli
alcolici che erano sul tavolino accanto a me"
"Brava e chi ha messo le bottiglie di
martini e vodka accanto alle birre?"
"Ehi non è leale questo..."
Ecco che ricomincia: Naruto alle volte mi dava
sui nervi.
"Aspetta ora arrivo anche a te, Sasuke
dimmi come sta il tuo collo?"
Come previsto, Sasuke si grattò la nuca
dolorante.
"Naruto certe volte la rabbia fa brutti
scherzi non credi? E chi è stato a portarti in bagno proprio
dove guarda caso
c'era colui con cui eri arrabbiato?"
Vidi le loro facce sconvolte: ok sembrava
proprio che stessi recitando la parte della cattiva e questo non mi
andava per
niente.
"Niente rancori Uchiha, è stato solo un
cambio di programma perché eri più lucido del
solito: qualcuno doveva pur farti
perdere i sensi"
D'un tratto mi arrivò lo sguardo furioso dei
miei quattro amici: dovevo fare qualcosa e alla svelta.
"Andiamo ragazzi, l'ho fatto per voi:
sbaglio o le vostre pene d'amore si sono placate grazie a me? Non
volevate una
festa indimenticabile, ebbene questa non la dimenticherete per nulla al
mondo"
Come discorso poteva andare bene, ma allora perché
continuavano a guardarmi in quel modo?
Mi sentii nella testa qualcosa di fresco, aveva
un odore che conoscevo bene e che adesso scivolava dai miei capelli
fino a
ricoprirmi di macchie il vestito.
"Sakura ma questa è Vodka"
"Alla fragola per precisione…è solo una
piccola vendetta per ciò che mi hai fatto ieri"
"Ma io non ti ho fatto proprio
niente"
E quella era la verità, ma se era quella la mia
penitenza allora me l’ero cavata alla grande.
"Ehi Ino dimmi una cosa...tu non sei così
geniale da architettare un piano così perfetto: chi
c'è dietro a questa
storia?"
Beccata in pieno!
"Oh…ricordate quel secchione di
Shikamaru?"
E così, cominciai a spiegare loro da dove era
realmente tutto iniziato!
Ragazzuoli
devo eliminare un po’ di roba dal PC e questa l’ho
ritrovata
per caso solo solo per voi u.u
Sono realmente impegnata in questo periodo e mi dispiace non essere
troppo presente, ma rimedio di tanto in tanto con qualche fan fiction =)
Grazie per chiunque la leggerà!
dreem