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Autore: d r e e m    16/03/2011    2 recensioni
Naruto, Hinata, Sakura e Sasuke sono stati invitati al 18° compleanno di Ino che ha organizzato un Party nella sua meravigliosa villa di campagna. I quattro ragazzi si ritrovano insieme la mattina ma nessuno di loro sa per certo cosa sia accaduto la notte precedente:
Mi richiudo la porta alle spalle e, come attratta da qualcosa, sposto lo sguardo nell’angolo, tra la vasca e lo stipite della porta.Era proprio lui, di questo non avevo alcun dubbio.[...]
“Brutto sporco maiale, bastardo, come ti sei permesso di baciare la mia amica!?” “Ehi non so di cosa tu stia parlando..” Era proprio arrabbiata ed era in momenti del genere che appariva così fragile.[...]
“Non ti hanno mai insegnato che non si spia?” Oh merda mi ha scoperto!“Perché non mi dire che tu non stavi origliando… sei più vicino tu che io”[...]
Volto le spalle e mi dirigo nella mia camera: cavolo avevo combinato un bel casino e adesso mi toccava pure sistemarlo!

Hinata, Naruto, Sasuke e Sakura ♥
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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~Memory of a PARTY
 

Naruto, Hinata, Sakura e Sasuke sono stati invitati al 18° compleanno di Ino che ha organizzato un Party nella sua meravigliosa villa di campagna.  I quattro ragazzi si ritrovano insieme la mattina ma nessuno di loro sa per certo cosa sia accaduto la notte precedente.

 
Sakura

Apro gli occhi ancora non molto cosciente di dove sono. La luce mi acceca perciò porto una mano sul viso per ripararmi dal sole che filtrava dalle tende.
Quelle non sono le tende rosa scolorite della mia camera e dove dormo non è certo il mio letto tutto cigolante.
In che razza di posto ero finita?
Mi alzo e un violento capogiro mi costringe a sprofondare, di nuovo, tra i miliardi di cuscini che ricoprivano quel bellissimo divano a cinque posti color ocra che si trovava al centro del salone. Cerco di riordinare le idee nella testa quando i miei occhi incrociano su un tavolino quattro bottiglie di vodka mezze vuote. D’un tratto mi ricordai della festa e di Ino: la ragazza più viziata e altezzosa di sempre ma a cui volevo un bene dell’anima. Mi rialzo, stavolta con molta cautela e mi avvicino allo specchio lì di fronte. Mi rifiuto di credere che io sia ridotta in questo stato: i capelli erano tutti arruffati e ricoperti da un lato di una sostanza appiccicosa che non volevo sapere cosa fosse, gli occhi erano impiastricciati di ombretto e mascara e ciò me li faceva assomigliare a quelli di un orsetto lavatore, per non parlare che ero in canotta e in mutande…dove erano finiti i miei jeans?
Mi allontano schifata e imbocco il primo corridoio appena fuori dalla stanza in cerca dei miei vestiti.
Mentre camminavo per le stanze a piedi nudi ripensai al mio aspetto: forse era meglio farsi una doccia prima di farsi vedere da qualcuno.
Certo ho dovuto piangere parecchio per farli diventare in questo modo!
Piangere… ma perché? O meglio per chi?
Ricordo di essere entrata in casa quando già la festa era iniziata e sono stata tutto il tempo nell’androne a scherzare con Naruto e Hinata. Certo avevo bevuto qualche birra e stavo quasi per far saltare la mia montatura di fronte a Naruto: non potevo certo dirgli che avevo un debole per lui da un po' soprattutto di fronte alla mia migliore amica, cotta di lui da sempre! 
Finalmente trovo il bagno, che più che un bagno aveva l’aspetto di una hall di un albergo.
Mi richiudo la porta alle spalle e, come attratta da qualcosa, sposto lo sguardo nell’angolo, tra la vasca e lo stipite della porta.
Era proprio lui, di questo non avevo alcun dubbio. Era quel fottuto ragazzo che per tutti e tre anni delle medie avevo amato alla follia. Quello che al primo superiore si faceva chiamare “playboy” dalle ragazze che scopava e che avevo odiato con tutta me stessa. In poche parole era lui, Sasuke Uchiha, il ragazzo che non avevo mai smesso d'amare. Sapevo che era ritornato da qualche tempo qui in città, ed era naturale che Ino lo avesse invitato visto che anche lei aveva una cotta per lui.
Facendo piano, visto che sembrava dormire così bene, mi avvicino al lavandino e mi sciacquo il viso .
Passo vicino ad una pila di vestiti tra cui riconosco i miei jeans e un top di Ino che certamente era molto meglio della mia canotta, ormai logora.
Mentre mi tolgo la canotta e infilo il top, ripenso a quando lo vidi alla festa mentre ero abbracciata a Naruto, a quando mi sentii rapita da quegli occhi color onice…ma il dopo rimaneva ancora un mistero.
“Ma che bel fondo schiena abbiamo qui”
L’ultima parola che pensai: Merda!

 
Hinata

Non mi voglio alzare da questo letto! Anche se non mi vedo, sento che i capelli sono tutti annodati, ho la scarpa destra col tacco rotto e la mia gonna dal lato sinistro è sgualcita proprio come la spallina del mio vestito blu; ho una forte nausea e ieri non sono tornata a casa e questo mi causerà di certo una punizione; ieri ho capito che la mia migliore amica ama il ragazzo che da sempre mi piace; in conclusione: mi sento uno schifo!
Ho fatto sempre la cosa giusta, non ho mai mentito, sono stata vicina sia a Sakura che a Naruto...merito o no un po' di felicità anche io?
Eppure potrei sacrificarmi, potrei rimanere amica di entrambi: si è la soluzione migliore, in realtà è sempre stata l’unica!
Mi convinco ad alzarmi dal morbido letto a baldacchino e a raccogliere le mie scarpe ormai inutilizzabili.
Un conato di vomito all’improvviso mi spinge ad andare in bagno.
Era la prima volta che bevevo in quel modo…non era nel mio stile bere martini e vodka, al massimo solo una birra.
La sera prima in realtà ho fatto anche un’altra cosa che non sono abituata a fare: ricordo anche di aver ballato su un tavolo, con un tipo di cui non ricordo bene il volto.
Spero solo che mi sia limitata lì nell’ambito delle prime volte…
Mentre questo pensiero mi assale e arrossisco per l’imbarazzo,  mi dirigo nella stanza di Ino per trovare un altro paio di scarpe per ritornare a casa.
In quella casa mi sapevo orientare piuttosto bene visto che era stata costruita dallo stesso architetto che aveva costruito la mia.
Le immagini della sera precedente ricomparvero alla mia mente: Sakura che fugge all’improvviso da Naruto, lui che si dilegua tra la folla appena ritorno a sedermi accanto a lui, io che rimango seduta in un angolo.
Per distrarmi un po’ cerco di indovinare che camere ci siano nascoste dietro le porte del lungo corridoio.
Penso proprio che dietro quella porta ci sia il bagno grande…
La porta si apre ed esce l’inconfondibile chioma rosa-confetto di Sakura.
“Hinata”
Sembra furiosa, avrà a che fare con qualcosa che ho fatto la notte precedente?
“B-buon giorno Sakura”
“Dimmi una cosa: hai baciato Sasuke ieri?”
All’inizio l’angoscia che balenava nei suoi occhi la scambiai per rabbia.
“Io…”
“Forza rispondi..”
Sasuke Uchiha? Ricordavo che a causa sua Sakura aveva pianto molto ma non l'avevo mai conosciuto di persona.
E all’improvviso capii chi fosse mai quel ragazzo che aveva ballato con me sul tavolo.
 

Sasuke

Sono più lucido di quanto pensassi…eppure non ricordo niente di ciò che è successo alla festa!
Alzarmi  dal pavimento del bagno migliorerebbe le cose, ma ho un dolore atroce al collo.
Chissà se me lo sono procurato da solo o se me l’ha fatto qualcuno?
La porta si apre: è meglio essere cauti e far finta di dormire ma non sento alcun passo.
Se è una donna, che sia rimasta incantata dalla mia bellezza?
Sento nascere un sorriso che non riesco a trattenere.
Ricominciano i passi e si arrestano poco più in là.
Apro gli occhi per vedere chi sia la mia ammiratrice… o il mio aggressore.
Avrei riconosciuto la sua testa rosa tra mille: Sakura-chan o meglio Sakura e basta.
Il "chan" era un’abitudine delle medie quando lei mi rincorreva per i corridoi della scuola.
Sapevo che era innamorata di me e di certo era molto graziosa…peccato solo che avevo ben altro a cui pensare. A quel tempo dovevo solo studiare sodo e prendere il massimo per ricevere borse di studio che servivano per salvare me da una bassa condizione economica.  Al primo anno di Liceo mi capitò di innamorami veramente di lei, ma ben presto sarei dovuto andare a studiare all’estero per ben tre anni. Per via del mio bell’ aspetto mi ritrovai circondato da ragazze che mi appiopparono il nome di Playboy e cominciarono a circolare strane voci sul mio conto. Appena dopo un mese dal mio ritorno ho ricevuto l’invito di una certa Ino.
Ed eccomi qui.
Lei si lava il viso che sembra essere quello di un panda; vedo che controlla tra i vestiti e tira fuori un paio di jeans e un top striminzito. S’infila il top e poi si piega per mettersi i jeans: la sua culottes aderisce perfettamente alla forma del suo sedere. Dio,come ho fatto a rifiutarla!
“Ma che bel fondo schiena abbiamo qui”
La sento irrigidirsi: perché non giocare un po’ con lei?
“Ma guarda un po’ chi abbiamo qui, il playboy”
“Senti confettino rosa, perchè non metti da parte il rancore che ti rende acida di prima mattina”
“Quale rancore?! Tu non meriti neanche quello caro il mio Uchiha”
“Di nuovo con la storia di chiamarci per cognome?”
Non risponde:  Sakura quando si intestardiva era come una bambina.
Mi avvicino con passo disinvolto mentre lei si sistema i capelli; mi appoggio al muro mentre lei continua a non degnarmi di uno sguardo. La adoravo quando faceva così.
Stringo il braccio intorno al suo collo e incomincio a soffiarle le parole all’orecchio
“Perché non parliamo un po’”
Sento che quel contatto la mette a disagio perciò allento un po’ la presa.
“Giusto ottima idea…come stanno le Conigliette?”
Non aveva funzionato: era molto più cresciuta di quanto immaginassi.
“Come faccio a saperlo se non so nemmeno chi sono… mica lo faccio con delle sconosciute”
“Già e che mi dici di quella che ieri ballava con te sul tavolo?”
Ora ricordo: alcune ragazze mi avevano fatto salire su un tavolo per ballare e mi ero ritrovato di fronte una ragazza che ricordavo vagamente, ed era insieme con Sakura.
La guardo negli occhi: sembra essere sconvolta come se avesse ricordato quel particolare per la prima volta, poi all’improvviso…
“Brutto sporco maiale, bastardo, come ti sei permesso di baciare la mia amica!?”
“Ehi non so di cosa tu stia parlando..”
Era proprio arrabbiata ed era in momenti del genere che appariva così fragile.
“Non è meglio parlare con la tua amica prima di accusare questo Playboy da strapazzo”
“Deficiente!”
Mi bacia come se quello fosse uno sfogo alla sua rabbia.
Mi dà un pugno in pieno viso e corre via..
Fa male ma per me quella era già una battaglia vinta!

 
Naruto

Certo che non è il massimo dormire sul tavolo della cucina. Avrei preferito restare con Hinata invece di rifugiarmi qui. Ricordo vagamente ciò che è successo la sera prima: Sakura era diventata quasi ubriaca e continuava ad abbracciarmi; sarebbe stato bello due anni fa quando ancora mi piaceva ma adesso le cose erano cambiate. Potevo semplicemente dire che mi ero irreparabilmente innamorato della ragazza più dolce del mondo, Hinata.
Certo però che sono proprio un Baka: scappare solo perché non trovavo il coraggio di rimanere solo con lei... a pochi centimetri da lei.
Mi alzo dal tavolo e barcollando un po’ arrivo al frigo: chissà se c’è qualcosa di commestibile?
Mi arrangio trovando una scatola di spaghetti nella dispensa più grande di un supermercato.
Mentre aspetto che cuociono gli spaghetti vado a fare un giro.
Il comportamento di Sakura la sera prima non era normale, per non parlare poi quando è corsa via per causa sua. E’ stato imperdonabile baciare un’altra quando Sakura era a pochi passi da lì… ho fatto proprio bene a dargli un pugno quando l’ho trovato in bagno… ma che ci facevo là?
“Dimmi una cosa Hinata: hai baciato Sasuke ieri?”
Ho sentito bene, aveva detto Hinata?
“Forza rispondi”
“Ascolta Sakura-chan credo che entrambe non ricordiamo molto di ciò che è successo la scorsa notte ma ti assicuro che io non ho baciato Sasuke Uchiha. Credo di aver ballato con lui ma poi sono scivolata e mi si è rotto un tacco e perciò sono caduta addosso a lui… credimi Sakura io non farei niente che compromettesse la tua felicità o… quella di Naruto”
“che c’entra Naruto?”
Già che c’entravo io in tutto questo? Hinata era diventata triste... a causa mia?
“Sakura tu vuoi, desideri, sei ossessionata da Sasuke Uchiha ma non riesci a liberarti da Naruto”
“Hina..”
“Per me è molto importante la felicità di Naruto, io lo amo perciò non farlo soffrire...di nuovo amiche?”
Ok, alcuni concetti non erano molto chiari, ma le mie orecchie ci sentivano eccome: aveva detto lo amo.
“Non ti hanno mai insegnato che non si spia?”
Oh merda mi ha scoperto!
“Perché non mi dire che tu non stavi origliando… sei più vicino tu che io”
“Na-Naruto..”
Hinata si trova nel più completo imbarazzo, ma le mie guance paonazze non possono certo dire che io sia tranquillo.
“Hinata io..”
Qualcosa mi scaraventa contro il muro…e mi ritrovai addosso dei lunghi capelli biondi che odoravano di Chanel n°5.
 

Ino

Sono stufa di stare chiusa in cantina. Ormai saranno passate le 12, e gli altri si saranno già incontrati.
Lascio la rivista sullo sgabello impolverato della grande cantina e salgo le scale che portano in lavanderia.
La festa è stata strabiliante ieri sera e ho retto ben cinque bicchieri di martini senza ubriacarmi... anche se non sono perfettamente sicura di quanti ne ho scolati in totale.
L'importante è che gli altri si siano divertiti.
Lungo il corridoio che porta al salone centrale non si vede anima viva: di sicuro Sakura si sarà svegliata.
Mentre attraverso la lunga stanza mi imbatto nel mio fantastico specchio: era il mio preferito!
Ma quello non era il momento di mettersi in posa e ammirarmi, dovevo trovarli prima che la situazione precipitasse.
Mi dirigo verso la prima tappa del presunto tragitto di Sakura: il bagno.
Speriamo che Sakura abbia gusti in fatto di vestiti: le ho lasciato quelli migliori.
Più mi avvicino più sento delle voci, qualcuno stava parlando: erano già entrati in azione!
“Per me è molto importante la felicità di Naruto, io lo amo perciò non farlo soffrire... di nuovo amiche?”
Sapevo di poter contare sull'innocenza di Hinata, se fossi stata io al suo posto avrei staccato la testa rosa della mia amica a morsi.
“Non ti hanno mai insegnato che non si spia?”
E come volevasi dimostrare, Sasuke è stato uno stronzo fin da sempre e quando uno ci nasce...
“Perché non mi dire che tu non stavi origliando…sei più vicino tu che io”
Quel Baka non sapeva proprio sopportare le sue provocazioni.
“Na-Naruto..”
Oh no Hinata no, non mi sverrai qui su due piedi...
“Hinata io..”
ed ecco l'altro con la solita scena smielata...devo intervenire.
Prendo la rincorsa e tiro un calcio proprio in faccia al biondino che stava mandando a monte il mio piano.
"Ino si può sapere che ci fai qui?"
Sakura era nervosa senza che io non le avessi detto niente: doveva essere successo qualcosa con l'Uchiha.
"Senti sorella non incominciare a chiedere spiegazioni in questo stato, datti anzi datevi prima una ripulita, vi aspetto nel salone grande"
Volto le spalle e mi dirigo nella mia camera: cavolo avevo combinato un bel casino e adesso mi toccava pure sistemarlo!

. . . . .

Mi siedo sul divano grande e fisso le facce dei quattro ragazzi che aspettavano la mia spiegazione.
Caspita era peggio di quanto mi aspettassi! Come si poteva iniziare e soprattutto con chi?
Optai per l'opzione più ardua: avrei incominciato a spiegare partendo da Sakura.
Presi un bel respiro.
"Bene inizierò da te Sakura. Ricordi dove eri ieri sera e in quale stanza della casa stavi?"
Sakura mi guardò con aria confusa, aveva delle profonde occhiaie la ragazza...
"Ero qui alla tua festa e stavo…nell'androne proprio di fronte alla…"
"Porta esatto…e chi è entrato da quella porta?"
Vidi la sua faccia illuminarsi: aveva capito la secchiona..
"Esatto, Sasuke. Ma come avrebbe fatto mai a notarti se io non lo avessi fatto girare verso di te?"
Per un millisecondo mi sembrò di vedere gli ingranaggi del suo cervello incominciare a girare.
"Ora passiamo a te, caro Sasuke. Secondo te, come ti sei ritrovato a ballare sul tavolo?"
"Eri quindi tu una delle due ragazze che mi hanno afferrato per il braccio"
"E non è tutto..."
Quanto mi piaceva calarmi nei panni del detective…soprattutto se avevo commesso io il "crimine".
"Hinata dimmi come sei finita tra le braccia di Sasuke?"
Hinata sentendosi interpellata incominciò a sudare freddo
"Ecco…credo che mi si sia rotto il tacco della scarpa"
"E questo perché si era creato un dislivello nel tavolo e indovina chi è che lo ha fatto? Ma sopratutto come mai eri lì a ballare?"
La povera Hinata era completamente rossa in volto e stringeva forsennatamente il tovagliolo che aveva tra le mani: mi dispiaceva trattarla in quel modo.
"Credo di essermi ubriacata…con gli alcolici che erano sul tavolino accanto a me"
"Brava e chi ha messo le bottiglie di martini e vodka accanto alle birre?"
"Ehi non è leale questo..."
Ecco che ricomincia: Naruto alle volte mi dava sui nervi.
"Aspetta ora arrivo anche a te, Sasuke dimmi come sta il tuo collo?"
Come previsto, Sasuke si grattò la nuca dolorante.
"Naruto certe volte la rabbia fa brutti scherzi non credi? E chi è stato a portarti in bagno proprio dove guarda caso c'era colui con cui eri arrabbiato?"
Vidi le loro facce sconvolte: ok sembrava proprio che stessi recitando la parte della cattiva e questo non mi andava per niente.
"Niente rancori Uchiha, è stato solo un cambio di programma perché eri più lucido del solito: qualcuno doveva pur farti perdere i sensi" 
D'un tratto mi arrivò lo sguardo furioso dei miei quattro amici: dovevo fare qualcosa e alla svelta.
"Andiamo ragazzi, l'ho fatto per voi: sbaglio o le vostre pene d'amore si sono placate grazie a me? Non volevate una festa indimenticabile, ebbene questa non la dimenticherete per nulla al mondo"
Come discorso poteva andare bene, ma allora perché continuavano a guardarmi in quel modo?
Mi sentii nella testa qualcosa di fresco, aveva un odore che conoscevo bene e che adesso scivolava dai miei capelli fino a ricoprirmi di macchie il vestito.
"Sakura ma questa è Vodka"
"Alla fragola per precisione…è solo una piccola vendetta per ciò che mi hai fatto ieri"
"Ma io non ti ho fatto proprio niente"
E quella era la verità, ma se era quella la mia penitenza allora me l’ero cavata alla grande.
"Ehi Ino dimmi una cosa...tu non sei così geniale da architettare un piano così perfetto: chi c'è dietro a questa storia?"
Beccata in pieno!
"Oh…ricordate quel secchione di Shikamaru?"
E così, cominciai a spiegare loro da dove era realmente tutto iniziato!

 

 
Ragazzuoli devo eliminare un po’ di roba dal PC e questa l’ho ritrovata per caso solo solo per voi u.u
Sono realmente impegnata in questo periodo e mi dispiace non essere troppo presente, ma rimedio di tanto in tanto con qualche fan fiction =)
Grazie per chiunque la leggerà!

dreem

   
 
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