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Autore: Kirye    17/03/2011    5 recensioni
Una storia stupida con un titolo stupido. Ero curiosa di sapere come si sarebbe comportato Hiro-san alle prese con un bambino e questo è ciò che è venuto fuori...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hiroki Kamijō, Nowaki Kusama, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche quel pomeriggio Nowaki sarebbe rimasto da solo con la bambina.
Stava lavando i piatti e nel mentre si mise a fare l’elenco dei fattori positivi e dei fattori negativi di avere quella bimba in giro per casa.
L’aspetto negativo che si faceva sentire di più era sicuramente la mancanza di intimità con il suo amato. Erano entrambi due giovani uomini vigorosi ed era inutile negare che entrambi avessero certe necessità, inoltre quelli erano gli unici momenti in cui anche se Hiroki faceva storie era lui ad averla vinta e poteva rifarsi per tutti i baci e gli abbracci che normalmente lui rifiutava. Da quando la piccola gironzolava liberamente per casa praticamente era solo riuscito a strappare ad Hiroki un bacio come si deve quella mattina attraverso un’astuta strategia che non avrebbe funzionato di nuovo.
Sospirò pensando a quanto fosse dura la vita di due genitori e si rese conto che anche per i genitori di Kirye doveva essere lo stesso e quindi fu felice di aver fatto loro questo favore; certo, anche lui sarebbe stato grato se per una volta qualcuno avesse fatto da babysitter ai figli suoi e di Hiro-san, anche se sperava di non dover arrivare ad obbligare un collega a prendersi cura di loro. Avrebbe fatto di tutto per poter continuare ad avere una vita sessuale nonostante i figli. Per prima cosa avrebbe dovuto liberare la stanza che Hiroki usava come studio dai suoi amati libri in modo che potesse diventare la camera dei bambini e così almeno di notte sarebbero stati finalmente soli. Quando lui non avesse avuto il turno di notte. Probabilmente a causa del suo lavoro i bambini avrebbero passato più tempo con Hiro-san che con lui e così avrebbe finito per farsi odiare: non andava affatto bene. Beh, pur non navigando nell’oro potevano optare per una babysitter in modo che anche Hiroki potesse dedicarsi ai suoi studi di tanto in tanto senza che dovesse sempre occuparsi dei pargoli. Magari il professore poteva chiedere ad una delle proprie studentesse, ma no, sarebbe stato meglio che nessuno all’università avesse saputo della loro relazione. Miyagi. Potevano chiedere al professor Miyagi di far loro da babysitter, dopotutto da come si era comportato con la piccola Kirye-chan sembrava saperci fare con i bambini, e magari avrebbe fatto loro un prezzo di favore, o addirittura lo avrebbe fatto gratis.
Un fatto positivo dell’avere Kirye-chan in giro per casa era sicuramente che anche quando Hiro-san lavorava lui non era comunque da solo. Altro elemento da non sottovalutare era che bastava che lui facesse comunella con la piccola e poteva rigirarsi Hiro-san come voleva, anche se poteva rivelarsi un’arma a doppio taglio. Si era inoltre accorto che Hiro-san si era notevolmente raddolcito dopo l’arrivo della bambina. Gli venne in mente quando Hiro-san aveva provato a sgridarla e lei aveva iniziato a piangere talmente forte che il professore alla fine le aveva dovuto chiedere scusa per farla smettere. Il suo amato Hiro-san che chiedeva scusa dopo aver sgridato qualcuno… non se lo sarebbe mai aspettato. Probabilmente era stato costretto a farlo perché tutta la gente che era nel locale si era girata verso il loro tavolo e aveva iniziato a mormorare su quanto dovesse essere crudele un padre che faceva urlare a quel modo la propria bambina e su quanto sarebbe meglio se a questo mondo alcune persone si astenessero dal fare figli.
Venne riscosso dai propri pensieri quando si accorse di una manina che gli tirava i pantaloni.
- Fratellone, non hai ancora finito? Io mi annoio. - si lamentò la piccola.
Nowaki mise l’ultima stoviglia nello scolapiatti e le rivolse un sorriso mentre si asciugava le mani nel grembiule.
- Scusami se ci ho messo così tanto. Per farmi perdonare che ne dici se ti portassi in quel bel negozio di caramelle che abbiamo visto l’altro giorno e nel quale Hiro-san non ci ha voluti fare entrare? -
- Davvero mi ci porti? - chiese speranzosa la bimba illuminandosi.
- Certo, però mi devi promettere che rimarrà un segreto tra noi due. - le disse Nowaki porgendole il mignolo della mano destra.
La bambina intrecciò il proprio mignolo a quello del ragazzo - Promesso! -


*     *     *     *     *

Nowaki era al banco accanto all’anziano proprietario del negozio ed insieme osservavano la bambina studiare attentamente ogni tipo di caramella esposto. Fortunatamente non c’erano altri clienti in quel momento, perché era già da almeno un quarto d’ora che la bambina cercava di scegliere.
- Wow, fratellone, guarda come sono belle queste! - gli disse indicando delle caramelle gommose a forma di fiori.
- Quelle sono caramelle alla frutta - spiegò il proprietario.
- E ci sono anche quelle alla fragola dentro? - chiese la bimba.
- Ma certo che ci sono. Però se ti piacciono le caramelle alla fragola non sarebbero meglio queste? - disse avvicinandosi a lei ed indicandole delle caramelle rosse a forma di cuore.
La bambina parve pensarci un po’ e poi esclamò - Va bene, allora voglio queste! Va bene fratellone? - chiese a Nowaki porgendogli il sacchetto delle caramelle prescelte.
- Ma certo che vanno bene. Se vuoi puoi guardare se ce ne sono altre che ti piacciono. -
- Grazie! - esultò prima di scomparire dietro un altro scaffale.
- Ha una sorellina davvero adorabile. - disse il signore a Nowaki sorridendo.
- Oh, non è la mia sorellina. Io sono solo il suo babysitter. - si affrettò a correggerlo Nowaki - Però trovo anche io che Kirye-chan sia davvero una bimba adorabile. -
- Ehi signore - lo chiamò la piccola che teneva in mano un sacchetto di caramelle un po’ strano - che caramelle sono queste qui con sopra disegnata una pecora con le corna? -
- Quelle sono caramelle d’importazione, ma hanno un sapore un po’ forte, non vanno bene per i bambini. - rispose.
La bambina sembrò rimanerci un po’ male.
Nowaki riconoscendo il disegno sulla confezione le disse:
- Oh, Kirye-chan, una volta il professor Miyagi -
- Lo zietto? - lo interruppe lei.
- Sì. Lui ce ne ha regalato un pacchetto, ma fidati di me: non sono per niente buone. Anche Hiro-san le ha sputate. - le spiegò ricordando il cattivo sapore di quelle caramelle.
- Va bene, allora le rimetto a posto. - disse la bimba al proprietario del negozio prima di sparire di nuovo dietro lo scaffale.
Nowaki venne raggiunto nuovamente dalla bambina mentre stava pagando.
Stava per andarsene quando il signore si avvicinò alla piccola e le porse un lecca-lecca rosa.
- Posso regalare un bel lecca-lecca ad una bella bambina? - le chiese sorridente.
Kirye-chan lo guardò con gli occhi spalancati.
- Davvero lo posso prendere? - chiese al signore che annuì.
- Grazie! - gridò prendendolo in mano.
Anche Nowaki ringraziò il proprietario del negozio e si allontanò tenendo per mano la bambina che succhiava avidamente il dolcetto.


*     *     *     *     *

Nowaki stava pelando le verdure da preparare per cena mentre Kirye era seduta di fronte a lui a disegnare felice.
Stava disegnando una bambina che teneva un uomo e una donna per mano. Nowaki suppose che fossero lei ed i suoi genitori. Le dovevano mancare davvero molto.
Entrambi si fermarono quando sentirono suonare il campanello.
- E’ arrivato il fratellone? - chiese la bambina.
- Non credo. - le rispose Nowaki. - Hiro-san a quest’ora ha ancora lezione. -
Il ragazzo posò il coltello e andò alla porta a vedere chi fosse.

- Chi è? - chiese.
- Ehi, Nowaki, sono io. -
Nowaki riconobbe la voce del dottor Tsumori e gli aprì.
L’uomo gli sorrise mostrando la bottiglia di sakè che teneva in mano.
- Siccome ho pensato che saresti stato in casa da solo ad annoiarti, ho pensato di venire a tenerti un po’ di compagnia. - disse porgendogli la bottiglia ed il cappotto.
Nowaki appese il cappotto e fece strada all’altro fino alla cucina vedendo che Kirye era scesa dalla sua sedia per vedere chi fosse arrivato.
Quando vide chi era mise il broncio e prima che Nowaki le potesse dire una qualsiasi cosa si diresse verso Tsumori e gli tirò un calcio nello stinco, per poi tornarsene alla sua precedente occupazione.
Nowaki era scioccato. Si girò verso Tsumori e vide che il dottore guardava ad occhi spalancati la bambina che con i suoi pennarelli sembrava voler scavare solchi sulla superficie del tavolo.
- Kirye-chan - la sgridò Nowaki - ti sembra questo il modo di accogliere gli ospiti?! -
La bambina si girò imbronciata verso di lui e quando lo vide così scuro in volto gli occhi le divennero subito lucidi e iniziò a piangere.
Nowaki non sapeva cosa fare, quindi le si avvicinò e la prese in braccio cominciando ad accarezzarle la testolina.
- Su, su, non fare così. - cercò di consolarla.
Nel frattempo anche Tsumori si era avvicinato.
- Ciao piccola peste. - le disse sorridendo. - Cosa ci fai a casa di Nowaki? -
La bambina si strinse ancora di più al ragazzo.
Tsumori ghignò e accorgendosi della confusione di Nowaki si affrettò a spiegargli:
- Una volta la mamma di questa piccola peste me l’ha rifilata per un intero pomeriggio. - rivelò sospirando pesantemente. - Non ho mai passato una giornata così brutta. Questa bambina deve essere l’incarnazione del diavolo. -
- Senpai! - lo zittì Nowaki che sentiva le manine della bimba stringerlo forte. - Non dovrebbe dire queste cose ad una bambina. Soprattutto non ad un angioletto come Kirye-chan, vero?! - le disse sorridendole dolcemente.
La piccola tirò su con il nasino ed annuì.
- Dai, ora dimostra al signore che sei bravissima andando a guardare un po’ di televisione mentre io parlo con lui, ok? - le propose.
La bambina annuì di nuovo e se ne andò a sedersi sul divano senza però smettere di guardare di sbieco il dottore.
- Non ci posso credere, la dottoressa ti ha davvero rifilato la figlia? - gli chiese Tsumori.
- Sì, non c’è stato verso di dissuaderla. - rispose Nowaki.
- Come ti capisco. - sospirò il dottore sedendosi. - Come si fa a resistere quando una donna come quella ti chiede un favore?! Non si può. Soprattutto se speri di riuscire a portartela a letto prima o poi. -
- Senpai! La dottoressa è una donna sposata. E ha una figlia.- lo redarguì Nowaki che non gradiva sentir parlare di certi argomenti mentre gli porgeva un bicchiere che aveva riempito con il sakè che il dottore aveva portato.
- Sì, sì, ma io oggettivamente sono molto meglio di suo marito. E poi non voglio mica che lo lasci. A me basta incontrarci ogni tanto… - continuò l’uomo mentre sorseggiava il suo liquore.
- Basta, non voglio sentirle dire certe cose. - sbottò Nowaki.
- Beh, che c’è di tanto scandaloso?! Non dirmi che non hai mai pensato di tradire la tua mogliettina?! - chiese come fosse la cosa più naturale del mondo.
- Ma certo che no. - rispose furente. - Non siamo tutti libertini come lei a questo modo. -
- Sarà… - aggiunse poco convinto - comunque, cosa ci fa la peste a casa tua? -
- La dottoressa è andata in crociera con il marito e mi ha chiesto di badare alla figlia per questa settimana. - spiegò.
- Ah, potessi esserci io in crociera con lei. - sospirò mentre Nowaki lo guardava di nuovo storto. - Comunque c’è da ammettere che quella donna è un vero genio del male. Lo sapevi che è stata lei a riarrangiare tutti i turni perché tu potessi avere le ferie proprio questa settimana? -
Nowaki lo guardò stupito. Non ci poteva credere. Aveva già studiato tutto ancora prima di chiedergli di tenerle la piccola.


*     *     *     *     *






Questa volta non chiedo nemmeno scusa per il ritardo perchè non ci sono proprio scuse che reggono u.u
La prima parte l'ho dedicata alle solite pippe mentali che si fa sempre e comunque Nowaki. Mi piaceva vederlo perso nei suoi progetti... Chissà se anche Hiro-san li condivide?! XD
Direi comunque che tutto questo capitolo è inconcludente, anche se la parte delle caramelle la dovevo troppo mettere: le caramelle australiane del Miya sono passate alla storia.
Spero che il capitolo possa piacere almeno un pochino.

missele: che dire... MI DISPIACE!!! Ti avevo promesso un aggiornamento rapido e invece è passato un secolo. Ti prometterei di non farti aspettare più, ma credo sia meglio di no -.- Spero che continuerai a seguire la fice anche dopo tutto questo tempo.

terrycontyby90 : grazie, fa sempre piacere avere una nuova lettrice! Sono contenta che la storia ti piaccia. Per quanto riguarda il rating rosso... è davvero difficile per me scriverne. L'unica che ho scritto è stata davvero di una difficoltà mostruosa, però ammetto che mi piacerebbe scriverne altre, quindi non si sa mai XD

Alla prossima!!!


  
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