When love calls...!!!

Genteeeeeeeeeeeeeeeeeee*si dispera*
è l'ultimo capitolo di questa storiaaaaaaaaaaaaa >.< weeeeeeeee,non vogliooooooooooooooooooooo!!!='(
Kmq,spero che questo capitolo vi piaccia!
Ma vi darò una buona notizia alla fine di questo mini-cap,non l'ho voluto fare molto lungo!
Perchè la fine vera sarebbe quella di Claude morto,ma così sarebbe finito a cacchio di cane xD
Quindi,per rendere felici le mie fans,ecco a voi :3
BUONA LETTURA!!
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Era una bella giornata di sole: il sole splendeva alto nel cielo,non c'era nemmeno una nuvola,gli uccellini "canticchiavano" felicemente e non c'era un filo di vento.
Tutto era tranquillo.
Ora,che Claude e Alois,erano morti nella villa Phantomive regnava finalmente la pace.
La signora Phantomive era nel giardino con il marito a gustare dei pasticcini con del delizioso tè,i servitori si godevano il loro momento di pausa su delle comode poltrone,e infine, Sebastian e Ciel erano nella
camera del signorino,abbracciati,stretti l'uno all'altro,sopra le coperte.
Le ferite del piccolo conte ormai erano quasi guarite,grazie alle cure esperte del giovane maggiordomo.
Ora stava bene,aveva bisogno solo di riposare un poco.
Il maggiordomo non aveva deciso di lavorare quel giorno per restare a far compagnia al suo bocchan.
"Come sta,Ciel?"
Dopo l'accaduto il demone aveva deciso di chiamare il signorino con il suo nome,e questo al piccolo non dispiaceva per niente,anzi ne era felice.
"Tutto bene,tu?"
Il giovane teneva gli occhi chiusi con i capelli,spettinati,che incorniciavano il suo innocente volto, le guancie rosse,tutto rannichiato al petto del maggiordomo.
"Tutto bene!Mi dispiace per..."
Ciel,però,non gli fece continuare la frase.
"Tranquillo,non ti devi scusare di nulla."
Il demone sorrise alzando con una mano il volto del signorino,per incontrare i suoi bellissimi occhi ,mentre Ciel si specchiò nei suoi occhi cremisi,perdendosi in essi.
"Ciel,non sono degno del suo perdono,perchè non mi punisce?!"
Il piccolò arrossì così tanto che sembrò un pomodorino maturo.
"Perchè...io...t-ti amo!"
Si chiuse di più in se stesso abbassando lo sguardo.Sebastian sorrise in modo dolce avvicinando le labbra a quelle del piccolo conte.
"è davvero tenero Ciel,anche io la amo!"
Disse prima di baciargli l'orecchio,per poi passare alla guancia arrossata.
Con la mano guantata scese sul fianco e scendere,piano piano, sulla gamba nuda(la parte priva della veste) sentendo i piccoli brividi che percorrevano quel graciel corpo.
Poggiò le sue labbra demoniache su quel collo candido dandoci del leggeri baci scendendo sempre più giù fino alla clavilcola scostando leggermente il tessuto.
"Vuole?"
Chiese il demone,per essere sicuro.
"S-sì"
Balbettò Ciel in modo timido,con la voce leggermente rotta dal respiro veloce che lo stava possedendo.
Sebastian portò le mani sulle sue piccole spalle facendo cadere la veste bianca fino alle caviglie lasciandolo soltando in boxer.
Si mise sopra il signorino facendo leva sui bracci per non pesargli troppo,poi baciò nuovamente il singnorino sulla bocca mordicchiando le sue candide labbra.
Ciel alzò le braccia,ingrorando una piccola fitta di dolore che percorse il braccio ferito, mettendole intorno al collo del demone e le gambe intorno alla vita.
Il piccolo dischiuse leggermente le labbra permettendo alla lingua del demone incontrare la sua,dando inizio ad una "danza": le loro lingue si incontravano dolcemente,"rincorrendosi" a vicenda con amore e passione allo stesso tempo.
"Se poi i suoi ci sentono?"
Domandò il demone passando una sua mano guantata sul petto del piccolo.
"Non ti preoccupare sono fuori,e poi sanno di noi due."
Sebastian si levò i guanti con le dita per poi farli cadere per terra.
 Il piccolo conte posò le mani sulla giacca nera di Sebastian.Levò in modo lento la giacca per poi buttarla al fianco del letto.
Ciel portò le sue piccole manine,succesivamente,sulla camicia levando anche quella lasciando il propio compagno a torso nudo.
Il demone scese sul collo del piccolo lasciando dei piccoli segni rosso al suo passaggio e una leggera scia umida che andava poi verso la spalla e il petto candido.
Ciel sospirava di piacere con le guancie che iniziarono  a bruciare diventando sempre più rosse.
"AMOREEEEEEEEE VIENI è L'ORA DEL THè"
La madre di Ciel spalancò la porta entrando come se nulla fosse.
Si fermò a guardarli per poi sorridere tranqullamente.Prese una sedia e la misi accanto a letto guardandoli,dicendo:
"Fate come se non ci fossi!"
I due si guardarono per poi intervenire.
"Mamma,potresti andare via?"
"Non ci penso nemmeno vi voglio vedere."
Fece con tono di una bambina capricciosa mettendosi a braccia conserte.
Sebastian si alzò facendo il baciamano alla donna e con voce sensuale disse:
"My lady,la prego!La raggiungiamo subito!"
La donna arrossì e ,mezza intontita,si alzò dalla sedia uscendo fuori.
"Sebastian,ti sarei grato se non rimbecillisci mia madre"
Sussurò Ciel prendendo i vestiti dall'armadio.
"Mi scusi Ciel."
Si avvicinò al suo padroncino e lo aiutò a vestirsi come sempre,ma gli diede anche qualche bacietto sulle gambe,spalle e bocca con dolcezza.
"Sebastian ti posso fare una domanda?"
"Mi dica tutto signorino..."
Ciel esitò leggermente per poi voltare lo sguardo verso l'altro.
"Perchè mi sono innamorato di te?Insomma,se non ti avessi incontrato mi sarei innamorato così tanto come ora?"
Sebastian rimase leggermente sorpreso da quella domanda,ma sorrise al suo solito modo.
"Non lo so Ciel...l'amore è un sentimento sconosciuto anche a noi demoni."
Disse finendo di vestire il signorino.
"Non le so rispondere,mi dispiace"
Il piccolo conte sospiro  deluso per poi prendere la mano del suo compagno e andare giù nel giardino.

Sebastian in realtà sapeva bene la risposta,ma non gli voleva rispondere,voleva che lui capisse da solo: