REVOLVER
CAPITOLO 1
Dopo Sbornia
Jenn
comincia
a correre verso casa di Gayle come una folle. Ora che ricorda cosa
è successo la
sera prima vorrebbe aver preso una sbornia ancora più forte
per essersi
dimenticata proprio tutto!
Pigia
convulsamente il campanello del numero 17 di Pevensie Grove.
–
Sì? –
domanda una voce impastata dal sonno e dalla sbornia, proveniente dal
citofono.
- Gayle,
apri subito questa cazzo di porta! – La solita finezza di
Jenn, rinomatissima!
- Che
rompipalle! – mugugna la voce, e il portone si apre con il
solito cigolio
inquietante. La ragazza si catapulta dentro casa dell’amica.
Quando
arriva, la trova con i capelli castani sparpagliati al vento e con un
tenerissimo pigiamino rosa.
–
Che vuoi?
– domanda, stiracchiandosi.
- Ho
fatto la più grande cazzata di tutta una vita! –
esclama Jenn, tormentandosi
nervosamente le mani.
- Ma
va! – esclama Gayle, ormai è abituata ai casini
che quasi ogni sera Jenn riesce
a combinare – Racconta, dai. –
Lo dice
con voce scazzata, non la perdona per averla buttata giù dal
letto.
Jenn si
volta a guardarla, ha gli occhi allucinati e la situazione spaventa non
poco la
sua amica: - Sono quasi finita a letto con Ned! –
Gayle
alza gli occhi al cielo: ormai ci ha fatto l’abitudine: - E
Pot non ti ha
visto? –
- Era
troppo cannato per notarlo. –
Pot, al
secolo Dave Wallace, è l’attuale ragazzo di Jenn,
uno dei tizi più cornuti di
Liverpool.
- Povero
sfigato. – fa Gayle, sedendosi sul divano e accendendosi una
sigaretta,
rigorosamente Winston blu – Ma non avevi chiuso con Ned? -
- Lo
pensavo anche io. – risponde Jenn, sprofondando in una
poltrona – Secondo te
dovrei lasciare Dave? –
Gayle
alza le spalle: - Sai che sono una pessima consigliatrice. –
-
Consigliera.
–
-
E’
uguale. Tanto visto com’è cornificato, potresti
anche lasciarlo così. –
- Non
ci credo! – esclama una terza voce proveniente dalla cucina
– Il povero Wallace
è stato tradito di nuovo! –
A
parlare è stato James, il fratello di Gayle con il quale lei
vive da ormai due
anni, e che la povera Jenn non riesce a togliersi dalla testa: ma come
dirlo a
Gayle? Se lo sapesse la ucciderebbe…o peggio! Allora se lo
tiene per se
ammirandolo da lontano…e c’è davvero
molto da ammirare! Alto, palestrato, occhi
azzurrissimi, gli stessi capelli castani della sorella, campione della
squadra
di rugby in cui gioca.
-
Ciao…
- sussurra lei abbassando lo sguardo: come al solito è
uscito in boxer e senza
maglia, ed è davvero uno spettacolo per la povera Jenn!
- Ehi,
piccola Jenny! – esclama James, dandole una pacca sulla
spalla.
Jenn
rimane di sasso al contatto e si sente arrossire come una deficiente.
–
Sempre a ficcare il naso dappertutto tu? – sbotta Gayle.
-Problemi,
Gee? –
- Solo
Jenn può chiamarmi in questo modo, e al massimo Speed!
–
O
meglio, William O’Connor. Discendente da un’antica
famiglia irlandese, ricco
fino al buco del culo, aveva lasciato casa un anno prima per
trasferirsi da un
amico nei docks della città. Lì aveva trovato
lavoro in un’officina che
riparava motociclette rubate, da lì il soprannome.
- Non
è
ancora tornato da paparino? – chiede sarcastico James mentre
si infila dentro
il frigorifero mostrando un culo che fa girare la testa a Jenn.
- E
copriti una buona volta! – esclama Gayle.
Ma anche no! pensa
Jenn, che si bea di
quella visione così paradisiaca!
- Quando
ne avrò voglia! – risponde James, e si chiude in
camera sua.
Anche
se non sembra, lui e Gayle si vogliono molto bene.
- Comunque,
tornando alle alci, cosa pensi di fare con Ned? - chiede Gayle,
stiracchiandosi
di nuovo.
Jenn
sbuffa: – Credo che tenterò di
evitarlo… -
- Ti
ricordi che andate a scuola insieme? – commenta sarcastica
Gayle, spegnendo la
sigaretta.
Jenn si
butta un cuscino in faccia: – Andrò in giro con un
sacchetto in testa! –
- Ti do
una mano se sta sera aiuti Speed, Barry e me al “colpo
grosso” a casa degli
Abrahams -
- Ma il
loro figlio è un pel di carota! –
Gayle
la fulmina con il suo sguardo assassino: – Cos’hai
contro i pel di carota? –
- Molto!
Anche perché l’ultima volta quel maiale di Ian
Rashmore mi ha quasi portata a
letto! –
Gee sbuffa. – Non è colpa mia se la cassaforte era troppo difficile da scassinare! – esclama – Ora vado dal dottore, ci si vede fra un po’ – Detto questo, si chiude in camera a cambiarsi.
Jenn
Gayle
James
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Questa storia é una collaborazione con la mia amica Prudence Harrison Lennon! Sono molto contenta di aver avuto l'onore di pubblicare il primo capitolo, e non vedo l'ora che sia pronto il secondo.
Non saranno molto lunghi, perché entrambe stiamo lavorando a racconti più impegnativi per conto nostro, ma speriamo che gradiate lo stesso.
Giusto per mettere le cose in chiaro, la vicenda é una sorta di teen-drama ispirato a Skins, speriamo di non farlo troppo simile. Abbiamo ricavato la storia da alcune avventure vissute da noi in prima persona, e le abbiamo esagerate parecchio, aggiungendo le problematiche adolescenziali e molta fantasia. Lo capirete nei prossimi capitoli, speriamo di avervi incuriosito!
See You Soon,
Sil e Frances.