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Autore: Moon    19/01/2004    5 recensioni
Fic con protagonisti Orlando Bloom, Dominic Monaghan e Elijah Wood. Tre amici incotrano tre amiche,scontato direte voi, può darsi rispondo io.... non ci guireri però!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Monaghan, Elijah Wood, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta per divertimento

● Capitolo SETTE ●

 

 

Mentre Angela stava raggiungendo il tavolo continuava a ripetersi Ce la puoi fare! Ce la fai!

 

Il primo a rivolgerle la parola fu Elijah “ Ciao! Prima di tutto lascia che ti chieda scusa per quel pessimo scherzo che ti facemmo tempo fa. Mi rendo conto che a volte siamo veramente tre idioti. Spero che tu non te la sia presa troppo. Ti presento i miei amici, lui è  Dominic e lui è Orlando”.

“ Salve io sono Angela ” disse lei timidamente e abbastanza preoccupata, ancora aveva i suoi bravi problemi di soggezione davanti a certa gente.

Dominic si alzò,le prese la mano e dopo averla sfiorata con un bacio, come se fosse stato un cavaliere di altri tempi, disse “ Se desideri che mi umili al tuo cospetto, dillo e io cospargendomi il capo di cenere lo farò!”  poi abbassando la testa e mettendo le mani dietro la schiena sentenziò in tono tragicomico “Sono veramente desolato, costernato, avvilito e contrito. Ti prego, perdonami!”.

Angela sorrise divertita, quel ragazzo era veramente buffo pensò. Fu la volta di Orlando che non si alzò e disse “ Ti chiedo scusa anche io, mi dispiace per l’altra volta” fu raggiunto da una pedata sotto il tavolo da Dominic, e mentre si massaggiava lo stinco dolorante, aggiunse con una smorfia “ Volevo dire che mi dispiace molto. Davvero”.

“ Non ha importanza ragazzi, me sono capitate di peggio. Vi ringrazio per le scuse e le accetto. Ora ditemi che cosa volete bere”.

Angela se l’era cavata egregiamente, la prima ad esserne piacevolmente sorpresa fu proprio lei. Quindi prese le ordinazioni e si congedò. Una cosa però l’aveva capita, le scuse di Orlando non erano sincere tanto quelle degli altri due. E comunque quel ragazzo la indisponeva e la agitava. Le parole cattive che le aveva detto, le ronzavano ancora in testa, ed era così ogni volta che lo vedeva.

“ Potevi essere un po’ più convincente però!” disse Elijah rimproverando Orlando.

“ Ma le ho chiesto scusa, che c’è che non va?” tentò di giustificarsi l’altro.

“ C’è, che si vedeva lontano un miglio, che erano forzate, le tue scuse!” rispose Lij contrariato.

“ Via ho capito” disse alzandosi Orlando “ Vado a cercarla e mi genufletterò al suo cospetto, almeno la finirai di lagnarti!”.

Orlando raggiunse Angela  che era al piano di sotto. La toccò su un braccio e lei si girò. Rimase di sasso.

“ Senti io mi volevo veramente scusare….” cominciò lui.

Ad Angela cominciarono subito a venire in mente le parole del suo maestro di corso:

La rabbia è un sentimento positivo. Va saputo gestire nella maniera giusta. Non lasciatevi sopraffare dalla rabbia, ma non la lasciatela nemmeno inespressa. Usate la calma. La calma è la virtù dei forti. Soprattutto non  lasciate nascosto ciò che provate e non reprimete il vostro disappunto verso chi vi ha ferito.

“Non c’è bisogno che tu ti sforzi di dire quello che non pensi” iniziò a dire lei pacatamente “ Ho perfettamente capito che lo fai perché i tuoi amici frequentano le mie amiche. La gente come te la conosco bene. Vi sentite superiori agli altri, solo perché vi trovate in una situazione socialmente superiore. Questo però, non fa di te una persona per bene a priori. Quindi tranquillo, non sarò io, quella che metterà i bastoni tra le ruote a Elijah e Dominic”.

Ecco l’aveva detto, con calma e tranquillità ostentando una sicurezza che non provava, ma che l’aveva fatta sentire per la prima volta veramente forte.

Orlando rimase lì, come un baccalà, e la vide andar via, senza possibilità di replica. Com’è che aveva detto?  La gente come te la conosco bene. Vi sentite superiori agli altri perché vi trovate in una situazione socialmente superiore. Questo però non fa di te una persona per bene a priori. C’era rimasto decisamente male. Non aveva mai, neanche lontanamente pensato, di dare quell’impressione di sé agli altri. Anzi pensava di essere un irresistibile simpaticone,  e poi che diamine, era solo uno scherzo! Questa cosa non gli tornava affatto e siccome era un gran testone tornò alla carica. La raggiunse nuovamente, e disse “ Senti io sarò stato anche un cretino, ma tu non mi conosci neanche un po’! Quindi prima di offendere pensaci!”.

Fu veramente troppo per lei, quindi sempre cercando di usare la famosa calma, decantata come la virtù dei forti, gli rispose “ Il rispetto porta rispetto. Tu mi hai offesa per primo, quindi non aspettarti da me una delicatezza che tu non hai avuto nei miei riguardi. Vedi, io sarò anche bruttina, ma non è un mio demerito. Ci sono nata con questo aspetto, non me lo sono scelto”.

Lui decisamente non capiva cosa le stesse dicendo, perché quando l’aveva offesa era ubriaco fradicio e non si ricordava di quell’episodio. Oddio, non che lei fosse la donna più bella che avesse mai incontrato, anzi la trovava piuttosto insignificante, ma da lì ad offenderla ce ne correva. Si domandò se non soffrisse di manie di persecuzione.

“ Io davvero non so di cosa tu stia parlando” provò a dire.

“ Lascia perdere, davvero, non ne vale la pena, e ora scusami ma sto lavorando” e se ne andò nuovamente, lasciandolo da solo per la seconda volta.

La serata passò tranquillamente anche se Orlando era insolitamente silenzioso. Non che fosse particolarmente serio, ma non aveva la sua solita verve.

Più tardi Elijah comunicò agli amici che avrebbe riaccompagnato Silvia a casa quindi gli altri due si recarono verso l’uscita, da soli. Dominic  non aveva neanche salutato Hilary era stufo di correrle appresso, si disse che era il caso di prendersi un attimo di pausa da quella ragazza, voleva capire se gli interessava o se era il caso di lasciar perdere tutto.

 

Nei giorni seguenti i tre furono abbastanza indaffarati con lo studio del copione e decisero di mettersi un po’ sotto, infatti evitarono di uscire la sera, solo Elijah fece uno strappo alla regola portando a cena fuori Silvia.

Quel pomeriggio erano tutti e tre a studiare quando Dominic ricevette un SMS da Hilary.

Ho bisogno urgentemente di parlarti. Puoi venire da me prima possibile? Anche subito se puoi.

Dom sbuffò “ Ma che sistema idiota di comunicare è questo! Non poteva chiamarmi per dirmelo?”.

“ Che farfugli?” gli chiese Elijah.

“ Niente. Io devo uscire”.

Gli altri due si scambiarono un’occhiata eloquente.

“ Menomale che ero io quello andato, eh Dom?” disse Orlando.

“ Tu non sei mai veramente partito per nessuna e non poi capire. Il tuo sarcasmo è del tutto fuori luogo” gli disse secco Dominic  che proprio non aveva voglia di scherzare sull’argomento.

Orlando non la prese molto bene.

“ Ragazzi scusate se ve lo dico, ma da quando frequentate quelle tipe siete diventati, due noiosissimi rompipalle. Non si può dire né fare niente che drizzate il pelo come i gatti!”.

“ Scusa Orlando hai ragione, ma quella mi fa diventare matto! Ora vado a sentire che vuole e torno immediatamente. Non ho mica tempo da perdere io!” e così dicendo Dom uscì.

Rimasti soli Orlando ed Elijah si rimisero a studiare le proprie parti, ma Orlando non era concentrato. Ad un certo punto chiese all’amico “ Elijah, se ti domando una cosa mi prometti di essere estremamente sincero?”.

“ Certo,come lo sono sempre stato”.

“ Si ma questa volta lo devi essere più del solito”.

 Orlando sembrava parecchio serio oltre che un po’ ansioso, la cosa stupì un po’ Lji.

“ Sarò spietato Orlando, chiedi pure”.

L’altro prese una piccola pausa. Piegò una gamba portandola sul divano dove erano seduti, la circondò con entrambe le braccia e appoggiò il mento sul ginocchio, quindi con un espressione ansiosa chiese: “ Ma secondo te? … Io sono uno stronzo?”.

Elijah scoppiò a ridere “ Uno stronzo galattico direi!” disse prendendolo in giro.

“ No davvero, seriamente per favore. Pensi che sia una persona poco per bene?”.

 Elijah capì che non stava affatto scherzando.

“ Che cosa intendi, quando dici una persona poco per bene?”.

“ Ti sembro uno che se la tira, uno che si approfitta del fatto di essere famoso?”.

“ Onestamente, penso che tutti noi ci approfittiamo un po’ di questo. Non ho mai riscontrato da parte tua un comportamento peggiore di altri…” Elijah si fermò un attimo, era molto amico di Orlando e voleva trovare le parole giuste.

“Ma?” chiese Orlando che aveva capito che l’altro non aveva finito.

“ Ad essere del tutto sincero, tu sei quello che sei cambiato un po’ più degli altri. A volte ho come l’impressione che la fama ti abbia dato un pò alla testa. Niente di grave intendiamoci, ma in certe situazioni ti lasci un po’ troppo andare. La cosa brutta è, che tu in realtà non sei così, o almeno non lo eri quando ti ho conosciuto” gli disse molto onestamente Elijah.

Orlando rimase colpito da quelle parole, non aveva mai riflettuto circa se stesso e i suoi eventuali cambiamenti derivati dalla sua nuova vita. Era accaduto tutto così in fretta, non c’era stato il tempo di fermarsi a pensare a niente, si era solo gettato nella mischia godendosi tutto a piene mani senza mai voltarsi indietro.

 

Hilary aveva chiamato Dominic per scaricarlo. Facendo questo aveva contravvenuto ad una delle sue principali regole sul comportamento da tenere col genere maschile, ma con lui aveva già infranto molto altre regole e una più, una meno, non faceva troppa differenza. L’importante era allontanarlo il prima possibile e in maniera definitiva, quel ragazzo rappresentava un pericolo per lei.

“ Allora se ho ben capito non mi vuoi più vedere?” le chiese Dominic serio.

“ E’ stato bello, ma diciamocelo sinceramente Dom, è durata anche troppo. Io mi voglio divertire e tu pure, quindi credo che trascinare questa cosa sarebbe deleterio per entrambe”.

Lui non rispose subito. C’era rimasto troppo male, era vero che sembrava una storiella come tante, ma ora sentiva qualcosa per quella ragazza, non sapeva ancora bene cosa, ma il fatto di troncarla lì senza nessuna possibilità, non gli andava proprio. Il fatto è che talvolta le persone sono veramente strane e hanno delle reazioni veramente stupide, pensano una cosa e finiscono per dirne tutta un’altra. Dominic in questo caso fu proprio il classico esempio di questo modo di comportarsi. La rabbia ebbe la meglio su di lui, ma si trattava della rabbia negativa, quella rabbia che ti domina togliendoti la lucidità e quindi finì col dire “ Ma si, hai ragione tu, finiamola qui che è meglio” e senza indugiare oltre se ne andò via.

Certo era parecchio scosso e anche un po’ triste, ma sarebbe morto piuttosto che ammetterlo, anche perché non si sarebbe mai aspettato di essere scaricato così, con due paroline e senza troppi complimenti.

Hilary rimase da sola nella sua stanza e si sedette sul letto. Quella breve relazione con Dominic l’aveva coinvolta molto più del dovuto. Giurò a se stessa che non sarebbe accaduto mai più. Nonostante tutto però, stava male. Era la prima volta dopo quello che le era accaduto, che stava veramente bene con un uomo. Non era solo per il sesso come aveva fatto credere a Silvia, lui la faceva sentire bene perché la faceva ridere, perché con lui si sentiva tranquilla e non la considerava solo una bella cosa da usare. Lui insisteva per portarla fuori, per stare con lei, per dormire con lei. Non era interessato solo al suo corpo, lui era interessato a lei in quanto persona e questo l’aveva fatta spaventare a morte, facendole decidere di troncare il loro rapporto.

Si alzò di scatto e si impose di pensare  a qualcos’altro. Le sarebbe passata presto, molto presto, era una cosa sulla quale non voleva assolutamente transigere e quindi uscì dalla stanza e sfoderando uno dei suoi proverbiali sorrisi si diresse verso Tom “ Stasera mi dovresti truccare, ho voglia di fare nuove conquiste, sembra che al Latin Lounge ci sarà Keanu Reeves, ti pare che me lascio scappare?”.

Tom la guardò e annuì “ Con piacere, ma ti avverto Keanu si è appena riaccompagnato, avrai vita dura” disse scherzando.

La buttavano sempre sul ridere quando c’era aria di tensione e Tom l’aveva capito al volo, del resto sapeva anche che Hilary era un’ottima dissimulatrice, ma lui la conosceva troppo bene per cascarci.

 

 

“ ORLANDO????” urlò Dominic appena rientrato a casa.

“ Sono qui! Non c’è bisogno che urli così” gli rispose l’altro.

“ Che giorno è domani?” gli chiese lui, con tono eccessivamente euforico, tanto da sembrare forzato.

“ Venerdì. Perché?” chiese Orlando  stranito.

“ Bene io te domani ce ne andiamo a Las Vegas ho fissato già il volo. Ce ne stiamo tre giorni al Bellagio. Ci pensi che pacchia! Gioco, alcool e sesso in tutta libertà! Mi sono rotto di passare le serate a Los Angeles in quel locale del cazzo! Tanto se rimaniamo qui ci tocca fare da accompagnatori ad Elijah e non ne ho proprio voglia”.

“ Guarda che ti ho sentito” gli disse Lij.

“ Dai si scherza Lij!” disse Dom.

La conversazione finì in un finta lotta tra Elijah e Dominic con Orlando che li guardava ridendo.

A dire il vero lui non aveva gran voglia di andare a Las Vegas, ma aveva capito che l’amico aveva qualche problema e quindi lo avrebbe accompagnato anche se con sacrificio. Era in uno stato mentale piuttosto inusuale, cominciava a farsi delle domande su di sé, su Kate sul loro rapporto, sul suo modo di essere e di vivere e su molte altre cose a cui ultimamente non aveva più pensato.

 

  
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