*1*
Non posso credere di averlo
fatto. Ho tradito il mio ragazzo Ronald Weasley, con un odioso serpeverde che
mi ha fatto perdere la testa qualche mese fa con il fascino del suo cammino, la
superbia nei suoi profondi occhi grigi, gli sguardi languidi che mi lanciava.
“devi
dimenticarlo, Hermione. È solo un lurido bastardo serpeverde che si diverte a
chiamarti MEZZOSANGUE…”
Così mi dicevo,
quando lo incontravo nei corridoi del castello, quando mi fissava nella sala
grande, quando andavamo a lezione e mi rivolgeva quei sorrisi maliziosi e io mi
avvicinavo sempre di più a Ron per mentirmi che non era vero che pensavo a lui,
quando andavo a dormire e con gli occho chiusi lo pensavo per poi sognarlo ogni
notte, ma me lo dicevo soprattutto quando mi si avvicinava pericolosamente alle
labbra quando per caso ci incontravamo nei corridoi ed eravamo soli…
Non è mai
riuscito a sfiorarmele, fino a stasera, al tramonto, in riva al lago…
<< Che
vuoi Malfoy? Mi stai sempre alle calcagna e cerchi sempre di baciar…>>
Così avevo
iniziato per l’ ennesima volta ad insultarlo, anche se lui non mi insultava da
tempo, e mi faceva solo le sue proposte per incastrarmi nel suo sporco gioco…
non sono riuscita a finire la frase, che le sue labbra si sono attaccate alle
mie, prima in un bacio quasi vuoto, come a farlo per gioco, poi ha chiuso gli
occhi, e il bacio è diventato travolgente e passionale, mi ha rapita con
violenza, e io l’ ho lasciato fare… poi l’ ossigeno è finito, ci siamo staccati
per un millesimo di secondo, ho cercato di allentarmi dalla dalla sua violenta
presa, che mi stringeva quasi fino a bloccarmi il flusso del sangue, ma non ho
avuto il tempo che ha ripreso a baciarmi con foga, quasi più violentemente di
prima…
Abbiamo perso
la cognizione del tempo, ci siamo baciati, staccati, ribaciati e così via,
senza mai dire una sola parola, un solo gemito…
Fino a quando
ci siamo accorti che era buio, ci siamo definitivamente staccati.
Io, sorpresa e
sconvolta, sono rimasta in un silenzio indefinibile, ma abbastanza decifrabile
da far capire la mia felicità.
Lui, in
silenzio a fissarmi, un silenzio indecifrabile, incapibile. Ma intenso.
Mi ha dato un
ultimo, brevissimo bacio, e si è diretto al castello.
Io sono rimasta
ferma, non un passo, non una parola per fermarlo e chiedergli spiegazioni, a
fissarlo camminare verso il castello fino a che la sua sagoma, diventata ormai
piccola e scura, è scomparsa.
“oh mio dio…
che ho fatto… mi sento così… così…”
Ma mentre
pensavo a questo, ben altre parole mi uscirono sussurrate dalla bocca:
<
Lacrime indefinite buttate sul letto dopo
essere tornata al castello.
<
non mi è
servito alzare la testa per riconoscere la voce di Ginni. La mia migliore
amica, la sorella di Ron.
Non posso dirle
che ho tradito suo fratello con Draco Malfoy, il serpeverde più odioso che un
Grifondoro possa incontrare.
Eppure l’ ho
fatto. L’ ho baciato… o meglio, mi ha baciata… ma non è questo che mi fa
sentire male. Il fatto è che io ho ricambiato il bacio.
No, non può
essere vero. Tra poco mi sveglierò e tutto sarà finito.
Ma continuano a
scendermi lacrime insistenti, come insistenti sono le domande di Ginni…
<
<
ma le lacrime
scendono sempre più insistenti e piango sempre più forte.
Sento Ginni
abbracciarmi e richiedermi cos’ è successo.
Ginni, la
piccola Ginni… sa sempre cosa fare per farmi sentire meglio. È così amorevole…
Ma resta il
fatto che ho tradito suo fratello. Il ragazzo che credevo di amare, eppure ho
mentito non solo a lui, ma anche a me stessa.
Quando
finalmente le lacrime non scendono più così forti, riesco a parlare.
<< Non
preoccuparti. Niente di grave>>
<< Herm,
ho 15 anni, non sono più la bambina coccolata da Ron e il resto dei Weasley. So
riconoscere quando qualcuno sta male. E soffre. Non sono più una
bambina.>>
<< Mia
nonna sta male…>>
Ma che dico?
Non dirlo mai più hermione. Neanche per scherzo.
<< Oh mi
dispiace tanto! Dimmi se posso fare qualcosa per te, ok?>>
<< Ok…
sta tranquilla… dai, muoviamoci, o Piton diventa la solita belva e ci toglie
come al solito 50 punti a testa…>>
Ginni sorride
divertita. Mi fingo più serena, ma non è così. Dentro mi sento macchiata. Ho
fatto quello che era più impensabile io facessi. Ma l’ ho fatto.
Era da ieri
sera che piangevo. Stanotte non ho dormito. Finalmente ginni è riuscita a
sollevarmi all’ apparenza, e io devo fingere. Sarebbe troppo sospetto se mi
comporterei come lo straccio che sono.
<<
Granger… bene bene… la nostra Granger che fa ritardo… molto molto strano… dai
suoi occhi si direbbe quasi che lei abbia pianto…>>
così mi
risuonano la parole di Piton nella mente.
Draco mi guarda
con espressione forse divertita, forse dispiaciuta.
<< No,
signore, non ho pianto>> mi sforzo di dire con tono gelido.
<< Ma
certo, la nostra so-tutto-io non piange mai, vero? È dura la ragazza… vuole
sedersi, o restare li impalata come un albero? 50 punti in meno a Grifondoro
per il suo ritardo…>>
alcuni risolini
vengono dai serpeverde. Ma draco continua a fissarmi imperterrito. Non un
corrugamento sul suo viso.
Prendo posto
affianco a calì.
L’ ora di pozioni è passata molto lentamente,
è quasi diventata un incubo. Anzi, lo è diventato.
Ma cos’ è?
Qualcosa mi cade ai piedi e la raccolgo. Un biglietto.
Biglioteca, alle 9.00. stasera.
Draco
Alzo
lo sguaro è vedo un biondino camminare immezzo alla folla, dirigersi verso l’
aula di pozioni, girarsi verso di me e rigirarsi per poi proseguire.
*2*
Sono
le 8.55. “vado? No, non vado” e mentre mi chiedo questo sono gia arrivata in
biblioteca. “torna sui tuoi passi” mi ripeto, ma dalla bocca mi escono altre
parole <
Sento dei passi dietro di me. Non voglio girarmi. Sono spaventata e
felice.
Curiosa e confusa. Mi sento un fuoco dentro quando sento che i suoi
passi si avvicinano sempre più a me.
Emetto un gemito di paura e felicità quando sento la sua mano, la sua
leggera e dolce mano, sulla mia spalla.
Tremo. Sempre più forte. Non so perché.
Devo girarmi. Non posso restare così. Vorrei sentire le sue mani così
leggere su di me, quasi posate a carezza, x sempre…
“Girati, girati”
queste sono le parole che mi vengono in mente. Ma sono paralizzata.
Non riesco a guardare quegli occhi che tante volte mi hanno guardata,
che tante volte ho guardato, che tante volte ho sognato, che tante volte ho
desiderato.
Ma non riesco a guardare quegli occhi che mi hanno fatto compiere un
atto infedele…
Sto per girarmi, ma non faccio in tempo. Lui comincia a baciarmi il
collo. Com’ è bello. La sue labbra che sfiorano il mio collo. Vorrei tenerlo
così per sempre. Tutto mio.
Ho trovato il coraggio di girarmi. È lui, che mi sta sfiorando. Credo
sia un sogno. Vorrei che fosse un sogno che non finirà mai. così per sempre.
Felici insieme. Ha catturato le mie labbra in un dolce bacio travolgente…
Oh Draco… quanto ti ho voluto. Quanto ho aspettato questo momento…
temevo di aspettare in vano, che fosse solo un sogno… ma il mio desiderio più
grande ora si è avverato, e io non posso fare niente per dimenticarti.
<<
P-perché…>>
oh cazzo, ma
perché ho parlato?
<<
Perché… cosa?>> Mi chiede
<< perché
lo fai? Cosa ti succede, sei cambiato Malfoy… ti… ti comporti in modo così
strano, con me… quasi come dire… che sei gentile con me…>>
<< perché
me lo chiedi?>>
<< Perché
non voglio essere un oggetto… del tuo desiderio>> non me ne sono accorta,
ma ho alzato la voce << Malfoy, RISPONDIMI!!!!>> ora praticamente
sto urlando. Ma non me ne importa << DOVE VAI? SCAPPI DA ME?>>
Oh mio Dio!!!
Sono una stupida! No, non voglio!! Mi sono fatta del male da sola. Mi sono
sbattuta in faccia la realtà.
Ora lui sta
correndo nei corridoi. Inizio a correre anch’ io.
<<
Draco!!>> gli urlo dietro
<< mi
dispiace… devo riflettere…>> sento che mi risponde.
Inutile
replicare. È gia sparito nei sotterranei. Non mi sentirebbe mai.
*3*
“stupida, stupida,
stupida!!!!!!!”
mi ripeto nella
mente, qui nel letto, mentre le mie lacrime scendono silenziose. È tardi, non
posso piangere e dar sfogo alla mia frustrazione ora, mantre tutte dormono.
Ho rovinato
tutto. Un sogno raggiunto, ormai di nuovo lontano.
Io, sempre in
cerca della verità, non mi soffermo alle apparenze.
E ora, qui a
piangere, a decidere quale sarà il mio destino. Tra le braccia del tanto
sospirato Malfoy che forse non mi ama ma vuole solo sfruttarmi, o tra le
braccia del dolce Ron, che mi ama e farebbe follie per me.
Sarei infelice
in tutti e due i casi.
Se deciderò di
stare con Ron, che mi ama, non potrò essere felice, perché amo un altro e gli
mentirei. E non sopporterei vedere le braccia di Malfoy attorno al bacino della
Parkinson. Ne morirei
Se deciderò di
stare con Malfoy, perderei tutti i miei amici, perché ho tradito Ron e perché
sto col nostro peggior nemico, un sedicenne mangiamorte. Oh mio dio… al sol
pensiero di amare un mangiamorte rabbrividisco. Ma io lo amo. Sono condanata ad
amarlo, purtorro.
Le lacrime
scendono sempre più veloci, e la voglia di sfogarmi e piangere forte mi assale
ogni minuto di più…
Ma resto qui,
in silenzio, nel buio della notte, a bagnare il cuscino…
***
<< Herm,
tesoro, tutto ok?>>
Mi chiede Ron.
Sembro uno zombie. Ho passato la notte in bianco, e ora nella sala grande a
colazione sembro un cadavere.
<< Certo,
non preoccuparti>>
<< Mi
sembri stanca… sicura di star bene?>>
<< Ma
certo!! È solo che sta notte non ho dormito molto, per via della lezione di
pozioni… >> dico, incerta. Ma la bugia non regge, visto che sono sempre
attenta a lezione, e lo sanno tutti che sono la migliore del mio anno, non per
vantarmi, naturalmente… Harry e Ron mi guardano come se fossi matta, allora
riprendo << Ehm… Sapete… non credo di aver afferrato bene la spiegazione
sugli elisir d’ amore… ora devo andare, ci vediamo a lezione>> e corro di
tutta fretta.
Sento
lontanamente Ron chiedermi dove sto andando, ma faccio finta di non sentirlo, e
quindi Harry gli dice che starò andando in biblioteca a ripassare qualcosa…
E qui mi viene
in mente di andare in biblioteca…
“ oh, no!!” c’
è Draco, meglio filarsela…
ansimante
raggiungo la riva del lago… qui mi riaffiorano nitide le immagini del nostro,
anzi dei nostri baci… io e Draco avvinghiati l’ uno all’ altra, e qui mi sento
mancare.
Ricordare tutto
cio mi fa venire le lacrime agli occhi, ma le asciugo ancora prima che riescano
a rigarmi il viso.
Forse quando
sono fuggita dalla biblioteca Draco deve avermi visto ( anzi, mi ha visto ),
perché è arrivato qui.
Si è seduto sul
masso affianco al mio.
Restiamo qui a
guardare il sole specchiarsi nell’ acqua. Che spettacolo incantevole… è
incantevole guardarlo insieme a lui…
Draco si è
girato a guardarmi… è così vicino che sento il suo profumo…
Così chiudo gli
occhi, quasi come per ascoltarlo. Quasi come per ascoltare una canzone che
vorresti non finisse mai…
Mi giro, anche
se gredevo fosse stato meglio non girarmi, perché il solo guardarlo mi viene
voglia di baciare le sue labbra irresistibili. Per una volta vorrei baciarlo
io… prendere io l’ iniziativa…
“avvicinati…
Avvicinati” mi dico, ma non ci riesco. Non riesco a baciarlo dopo quello che è
successo ieri sera…
Ma lui forse
si, perché si è avvicinato ancora di più… mi sta ribaciando il collo… oh che
bello… è così dolce… chiudo gli occhi per ascoltare questa melodia… la più
bella melodia del mondo: quella dei i baci infuocati e colmi di passione, ore
che ha catturato le mie labbra con le sue… la melodia dell’ amore impossibile…
E così passa di
nuovo il tempo senza rendercene conto…
Un bacio dopo
l’ altro… sempre più intensamente…
Amore mio…
quanto ti amo… resta per sempre con me… ti amo… non potrei vivere senza di te…
Ma ora si è
fermato. Guarda l’ orologio…
<< è
tardi>> dice con voce fioca. E va via. Vorrei replicare, ma sono annoiata
da questa situazione. Non ho voglia di parlare adesso. E poi, non servirebbe a
niente.
*4*
Un’ altra giornata è
passata. Malfoy è stato sempre a fissarmi. Ed io ho fatto lo stesso. Nei
corridoi mi ha fatto cadere un altro bigliettino ai piedi oggi pomeriggio.
Vieni al lago alle 6.00 dopo
cena. Devo parlarti.
Tuo Draco
Ma certo, come no, deve
parlarmi. Lo so meglio di lui che vuole solo pomiciare un po’ con me finchè non
diventa notte. È inutile mentirsi. Stronzo era e stronzo è.
L’ istinto mi
dice di andare. Ma sono gia le sei e 5 minuti.
Ecco. Lo
sepevo. Sono quasi arrivata al lago. Eccolo lì. Sembra un angelo.
È bello anche
visto da dietro. Spalle larghe. Ha un sedere perfetto…
E chi l’
avrebbe mai detto. Hermione Jaen Granger che avrebbe descritto così Draco
Lucius Malfoy.
Sono rimasta
qui dietro ferma a fissarlo. A pochi passi da lui. Non si sarà nemmeno accorto
che sono arrivata.
<< sei
arrivata… avevo quasi perso le speranze sai? >>
Va be, come non
detto. Se n’ è accorto.
<< cosa
c’ è? >> rispondo accigliata.
<<
siediti accanto a me >>
esito un po’.
Ma mi siedo. Vedo che si è deciso a parlare, non solo a baciare.
Poi continua.
<< vedi,
sul biglietto c’ era scritto che dovevo parlarti… >>
<< so
leggere, grazie. >> sono ancora arrabbiata. Ma ogni volta che mi guarda
il mio cuore si scioglie.
<< lo so
>> risponde in tono gelido << e non interrompermi >>
mi ritorna in
mente il malfoy che ho conosciuto sei anni fa.
Lo sapevo che
non sarebbe durata.
<< vedi…
non so come dirtelo…>>
<< ti ho
gia detto che non voglio essere solo un ogget… >>
<< NON
SEI SOLO UN OGGETTO!!!>> mi dice ad alta voce e mi sussultare.
<< non
interrompermi, potrei non riuscirci… hermione, vedi, io per te non provo solo
attrazione fisica… >>
<< come
no, certo… non sei molto bravo a farlo capire, sai? >>
<<
FAM-MI-FI-NI-RE!!!!!!>> scandice a voce più alta di prima.
<< vedi,
è molto difficile per me dirlo, perciò, ti chiedo di non interrompermi. Vedi…
questa cosa è cominciata come per gioco. NO!>> dice vedendo che sto
aprendo la bocca per replicare << tu devi solo ascoltare.
Ti stavo
dicendo, che questa cosa è iniziata come per gioco. Era come una scommessa tra
me e Blaise, portarti a letto. Vedi, sei diventata molto attraente. lui Mi
avrebbe dato 30 galeoni se sarei riuscito a conquistarti. Io, come sempre, ero
convinto che sarei riuscito a vincerla. Però in questa scommessa c’ era un
patto. Io non avrei dovuto innamorarmi di te. >> qui stacca gli occhi dal
lago e si gira verso di me.
<< come
ti ho detto, ero sicuro di riuscire a vincere la scommessa. Come avrebbe potuto
un Malfoy innamorarsi, e per di più di una mezzosangue!!
Questo era il
mio pensiero. Però, mi sono accorto che quando tu rifiutavi le mie avances, io
iniziavo a sentirmi male, iniziavo a sentire un vuoto dentro di me. Io ho
capito che tu non eri come le altre, che potevo avere solo avvicinandomi. Tu
eri diversa. Eri fedele a ron… >>
Che strano, non
l’ ha chiamato lenticchia. Forse devo ricredermi. Forse è cambiato.
<< …e per
me eri un sogno irrealizzabile. Mi sono accorto che quando eri con lui, io
stavo male. Vedi, la gelosia è una malattia per quacuno, e io credo di essere
davvero geloso di lui. Quando vi vedevo sparire dietro il ritratto della
Signora Grassa insieme, avevo un tonfo al cuore. Credevo che una volta li
dietro, tra voi sarebbe potuto succedere di tutto. >>
fa una piccola
pausa. Io lo ascolto appassionata. Poi riprende << vedi, io ho perso la
scommessa. >>
lo guardo, e
vedo che lui fa lo stesso. Lo sapevo. Voleva solo portarmi a letto per trenta
sporchi galeoni. Io mi sento avvampare di rabbia.
<< ma non
ho perso perché non sono riuscito a portarti a letto con me. Ma perché mi sono
innamorato di te…>> e mi bacia dolcemente le labbra.
Sento una lacrima
bagnarmi la guancia. Non è mia. Ma di draco.
<< Draco,
ora ascoltami tu…>> i miei occhi si riempiono di lacrime, che iniziano a
scendere insisenti. << io avevo capito che c’ era qualcosa sotto. Ma tu
sei entrato nei miei pensieri e non ne sei più uscito. Io credevo che era
rabbia quella che provavo per te. Niente di più. Ma poi mi sono resa conto che
ogni volta che tu mi bloccavi, o mi guaravi, questo sentimento si trasformava…
quando l’ altro ieri ti sei avvicinato a me e mi hai paciato con tutta quella
passione ardente, io ho capito di essermi innamorata di te.>>
la mia felicità è alle
stelle. Ci stiamo confessando i nostri più intimi sentimenti. L’ amore che
sentiamo l’ uno per l’ altra.
Ma un’ altra
lacrima scende dai suoi occhi.
<< ma
dimmi, perché piangi?>> gli chiedo. << perché ti scorrono queste
lacrime? >>
<< vedi,
Hermione. Ora ti dirò una cosa che ti farà allontanare da me.>>
<< lo so,
so cosa stai per dirmi. So che hai il marchio nero sul braccio sinistro. So che
sei al servizio di Voldemort ora che tuo padre è ad Azkaban. So che sei un
Mangiamorte. >> lui sembra sbalordito. Si era alzato, ma quando ha
sentito queste parole, si è riseduto affianco a me e mi fissa negli occhi
incredulo.
<< tu
sapevi queste cose… e non sei fuggita da me?>>
<< no,
perché l’ amore è un sentimento più forte di ogni incantesimo. >>
mi bacia di
nuovo. Sono la ragazza più felice dell’ universo.
<<
Hermione, questo che sto per dirti, è la parte più difficile. Vedi, le lacrime
che scendono dai miei occhi, sono la causa che io non posso amare. I
mangiamorte non possono amare. Non hanno un cuore…>>
<<
ma…>> dico, e le lacrime iniziano a scorrere più forti che mai <<
ma tu, hai detto di esserti innamorato di me!!!>>
<<
Infatti. Io mi sono innamorato di te. E verrò punito. Sapevo a cosa venivo
incontro innamoradomi di te. Ma questo sentimento che non ho mai provato
finora, è stato più forte di qualunque cosa. Non sarei riuscito a tenermi tutto
dentro. Sarei morto senza dirti cosa provavo per te.>>
<< vuoi
dire che…>> dico con voce sempre più fioca.
<< si,
questo significa che io morirò.>>
<< ma
dev’ esserci qualcosa, una soluzione… troverò qualcosa nella sezione proibita,
in biblioteca… non ti farò morire… ci ameremo e invecchieremo insieme…>>
<< oh,
amore mio… mi dispiace, ma in questo caso non possiamo fare nulla con il
sapere. I libri non sottraggono alla volontà del Signore Oscuro…>>
<< no,
non può essere…>> dico scopiando in lacrime… << io sono la causa
della tua morte…>>
<< no,
non dire così. Io morirò perché dev’ essere così, ma non fartene una colpa,
perché non c’ entri niente. Io sapevo a cosa andavo incontro…>>
e ci baciamo
con la passione che non avevamo mai adottato.
EPILOGO
Ora sono
passati cinque anni da quel giorno.
Quella notte
non tornammo nei nostri dornitori. Andammo nella stanza delle necessità. Passai
la notte più intensa e più bella della mai vita.
Una notte che
sapevo non sarebbe tornata mai più.
Persi la
verginità quella notte, a16 anni, col ragazzo che amavo.
Restammo
abbracciati in un letto caldo confessandoci a ogni ardente bacio il nostro
amore. Non dormimmo quella notte. Parlammo abbracciati fino al mattino, quando,
piangendo tutti e due, ci demmo l’ ultimo bacio dove ci demmo il primo,
lasciandoci per sempre.
Ora io sono
sposata con Ron. Siamo felici insieme, abbiamo un figlio, Athur junior.
Ho cofessato a
Ron quello che successe, dopo un anno, quando lasciammo Hogwarts. E li mi
chiese di sposarlo.
Non mi ha mai
chiesto di dimenticare Draco. Anche se quella è stata la mia storia più
importante, ricambio l’ amore di Ron con tutto il cuore. E anche se ogni tanto
mi scende una lacrima quando penso a quei giorni, lui capisce e mi conforta,
confessandome il suo amore eterno.