Bene, bene ù.ù rieccomi u.u mamma mia ho la schiena
distrutta o.o mi servirebbe un massaggio =w= hihihi
Allora, eccovi il quarto capitolo di questa specie di coso
informe xD spero vi piaccia.
Buona lettura ù_ù
Incontro inaspettato
Sono fottuta!
Scusate il linguaggio poco consono, ma come caspita farò a
rimanere calma stasera con lei accanto?! Vabbè che non saremo sole, e per
questo ringrazio il cielo!
Però la sua vicinanza m'imbarazza troppo, sembro una scema
ogni volta!
Poi mi ha anche detto di aspettare così da capire cosa
prova, però...
Uff, vorrei baciarla, accarezzare la sua pelle...
Comunque, arrivata a casa mi misi a cercare qualche
telefilm, magari divertente e pieno di tendenze lesbo. Dopo aver letto vari
forum e vari nomi e aver visto qualche episodio, di cui con c'entrava nulla con
quello che invece stavo cercando io, mi giunge agli occhi un titolo abbastanza
interessante, che mi incuriosisce molto: "The l word".
Già dai primi episodi, vi erano parti alquanto spinte.
Hehehe, però erano divertenti, si si. Poi quella ragazza, Shane, tzè, se la fa
con tutte!
Marina è la mia preferita, è affascinante e diretta!
Niente, mi fa sangue. Ci prova spudoratamente con
quell'altra, che poi mi fa incavolare troppo! Se fossi stata in lei ci avrei
provato di brutto!
Porc..! Già sono le sette! Meglio che mi prepari.
Allora, doccia, camicia bianca, jeans neri, converse e
matita nera per gli occhi con qualche sfumatura per far risaltare meglio il
loro colore e infine, capelli sempre arruffati ma che mi stanno bene lasciati
così.
Già si sono fatte le otto, ovviamente Ambra mi aveva
avvertito che sarebbe venuta insieme alla sua migliore amica e che sarebbero
venute a prendermi loro.
Chissà come sarà vestita…Neanche il tempo, che questo
pensiero viene fermato dalla voce di mia madre che mi dice di andare a
rispondere al citofono.
Rispondo, è lei.
Saluto tutti, apro la porta e scendo le scale.
Appena arrivata al portone del mio palazzo, lo apro.
Mi ritrovo davanti una splendida ragazza: Capelli ricci
lasciati sciolti, le incorniciavano il viso, agli occhi una leggera traccia di
matita per far risaltare quegli splendidi occhi verdi. Indossava un vestitino
lungo fino alle ginocchia, verde scuro e ballerine ai piedi.
Rimasi lì davanti a lei come uno stoccafisso a fissarla,
anzi ad ammirarla; finchè la sua amica non mi riportò alla realtà con un "
allora piccioncine andiamo?" facendo poi un sorrisetto...O era un ghigno??
Boh.
Comunque, ritornando a noi, entrammo in macchina, entrambe
sedute dietro e la sua migliore amica, che constatai si chiamasse Claudia,
seduta accanto alla madre.
Quindi optai per guardare fuori dal finestrino.
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Alle 6e30 arrivò Claudia che, vedendomi con quel vestito
addosso per poco non le venne un colpo!
<< No sai, fa solamente...vabbè, aspetta che ne prendo
uno migliore... >> trafficando nel mio armadio e dicendo qualcosa come:
"Ma tu guarda che cosa si va a mettere! Meno male che sono venuta in
tempo! Ah se non ci fossi io" trovò qualcosa.
Ok, forse era decisamente meglio quello che ha preso
lei...Comunque, indossai il vestito e nel frattempo le raccontai tutta la
storia, dal principio fino a stamattina. Era rimasta ad ascoltare, facendo
qualche volta una domanda, rimanendo a bocca aperta a fissarmi incuriosita dal
seguito. Alla fine se ne uscì con un semplice "Guarda non so che
dirti.."
All'orario partimmo per andare a prendere Anastasia. Scesi
dall'auto, suonai al cognome "Scalia", mi rispose lei e le dissi di
uscire. Aspettai qualche minuto e la figura che si parò davanti ai miei occhi
mi lasciò a bocca aperta a sbavare!
Capelli arruffati che fanno venir voglia di mettere le dita
lì in mezzo e accarezzarli; occhi con una leggera traccia di matita nera sfumata.
Al collo una collana con un drago, una camicia aderente
bianca a maniche lunghe, tranne per ora che sono ripiegate fino al gomito,
bracciali e orologio e 2-3 anelli alle dita, 2 nella destra ed 1 nell'altra.
Infine dei jeans neri e converse.
Credo di stare sbavando, speriamo non se ne accorga...dire
che è affascinante è poco! Anche lei è rimasta a fissarmi a bocca aperta.
Hihihi, è così buffa.
All'improvviso sento la voce di claudia e dopo aver risposto
con un "ok, ok arriviamo", ci avviamo in macchina. Lei per un pochino
mi guarda, anche se ho lo sguardo altrove lo sento. Osservo i suoi
lineamenti…sono dolci, i suoi occhi pensierosi scrutano il cielo, le sue labbra
formano un mezzo sorriso.
Sembrano morbide…Ok, mi sa che mi è venuta voglia di baciarle,
o almeno toccarle…anzi sfiorarle delicatamente con un dito.
Ancora non voglio dirglielo che ho preso una decisione, non
so, voglio tenerla, come dire…sulle spine.
Dopo dieci minuti arriviamo a destinazione e la madre di
Claudia ci fa scendere, per poi domandare a che ora dovrebbe venire a prenderci
e infine salutando se ne va.
Ed eccoci in Via Etnea, con tutte le sue luci e i suoi
negozi. E ovviamente non potevano mancare i bimbi scemi che si sentono tutto
ammiscatu cu nenti! Comunque, l’incontro era davanti il bar Savia, ed ogni
volta c’è sempre un bordello lì!
Ci incontriamo con i suoi amici ed iniziamo a passeggiare.
Vi è un ragazza alta quanto me, mora, capelli lisci, occhi
azzurri e magra, mi pare si chiami Chiara, molto carina comunque. Poi un’altra,
credo si chiami Federica, corporatura simile a quella di Any, occhi castani e
capelli ricci neri, molto ma molto simpatica. Uh, ma guarda un po’, ci sono
anche due gemelli, uno dei due credo si chiami Giacomo, mentre l’altro Stefano,
entrambi carini e simpatici, anche se da come sono vestiti sembrano avere gusti
diversi tra loro. Infine un altro ragazzo, più timido degli altri e credo
proprio che si sia innamorato di Claudia, perché non fa altro che fissarla di
sottecchi e guardare male quelli che sbattono involontariamente contro il suo
braccio. Mi avvicino ad Anastasia e glielo faccio notare e lei sorridendo mi
dice di dirglielo a Claudia. Glielo dico
e lei diventa tutta rossa.
<< Davvero?? >> mi dice in un sussurro, io
annuisco sorridendo. Si avvicina a lui e gli sorride timida e anche lui fa lo
stesso. Poi mi metto accanto ad Any e sorridendole faccio:
<< Non sono carini? >> lei sorride e annuisce
<< Si chiama Massimo giusto? >> continuo io
<< Si.. >> risponde lei sorridendo, io la guardo
di sottecchi ricambiando il sorriso. Com’è dolce. Con quest’atmosfera mi
ritorna in mente la melodia di una canzone dei Negramaro, “Un passo indietro”,
se dovessero metterla ora, penso ci starebbe perfetta. Ovviamente non mi
riferisco alle parole, ma solo alla melodia!
Una mano mi sfiora il braccio, è la sua. Mi ridesto dai miei
pensieri e mi accorgo che gli altri sono più avanti di noi e si sono fermati in
un negozio. Ci avviciniamo ma rimaniamo fuori a fissarci e a sorriderci. Forse
nemmeno io riuscirò a continuare con questo passo…Desidero baciarla…Anche solo
tenerle la mano e carezzarla.
I nostri amici escono e continuiamo a camminare, dirigendoci
verso il Liotro, il nostro caro vecchio elefantino.
<< Che carino >> dico a Claudia e lei ride, poi
si calma e prendendomi da parte mi dice.
<< Senti un po’, ma quanto ancora devi far soffrire
quella poveretta?? Si vede che vorrebbe abbracciarti e baciarti! >>
guardo Any. Sta parlando con Federica, sembra triste…No, anzi malinconica. Mi
giro verso Claudia.
<< Beh, ancora un pochino, voglio vedere come si
comporta >> e lei risponde con un mugugno.
Arrivati, ci avviciniamo alla fontana e subito l’odore di
pesce ci raggiunge. Ovviamente perché questa mattina c’è stata la pescheria.
Comunque, mi avvicino alla ringhiera e mi ci appoggio osservando lo scorrere
dell’acqua. Ad un tratto mi si mette accanto Any.
<< Che bella serata, vero? >> dice,
appoggiandosi anche lei e guardando il cielo notturno. C’è qualche nuvoletta
qua e là, sembra quella sera…
<< Già. Si sta bene anche come temperatura >>
rispondo io calma. Mi sorride e io mi perdo in quegli occhi, come al solito.
Nella mente mi passa l’immagine di noi due che ci baciamo.
Un bacio dolce…Muovo la testa come per mandar via quel pensiero e sorrido di
rimando.
In effetti questa serata sta andando così, tra un sorriso e
l’altro. Dopo un po’, tra chiacchere e risate, ci dirigiamo in pizzeria. È
un piccolo locale rustico, sedie e tavoli sia fuori che dentro, in legno, di un
mogano scuro. Optammo per la prima.
Ci sedemmo, l’unico posto libero era vicino ad Anastasia.
Sembravamo tante coppiette.
Molta gente passa e spassa, chi di fretta e chi con calma,
guardando di tanto in tanto i vari negozi.
Che casino che c’è ogni volta in questa via. Ad un tratto si
avvicina Ambra, facendomi notare che Massimo si è preso una bella cotta per
Claudia. Le dico di farglielo presente a quest’ultima e continuiamo a
camminare. Dopo qualche minuto arriviamo in Piazza Dumo, dove c’è l’elefantino;
mi avvicino a Federica e le faccio scherzando:
<< Non è un figone quell’elefantino? >> lei ride
ed annuisce. Poi mi prende in disparte e mi fa con aria dolce ma triste
<< Come è finita con Ambra, Any? Ti sta facendo
soffrire questo aspettare che si decida >> guardo a terra malinconica
<< Lo so Fede, ma…Ho promesso che aspetterò…Per lei.
>>
<< Ho capito, ma si deve decidere! E in fretta anche.
Non voglio continuare a vederti così triste e malinconica ogni qualvolta tu la
guardi! >> annuisco. Con la coda dell’occhio la vedo, si sta per
appoggiare sulla ringhiera della fontana. Decido di avvicinarmi e di fare lo
stesso.
<< Che bella serata vero? >> dico io guardando
il cielo. S’intravedono 2-3 stelle qua e là.
<< Già…e poi si sta bene anche di temperatura >>
io mi giro e la osservo un attimo.
Comunque, poi ci dirigiamo in pizzeria e ci sediamo fuori.
Ambra si mette vicino a me e io le sorrido.
Mi guardo intorno, gente che ride, gente che litiga. Bambini
che fanno i capricci e mamme che cercano di farli stare buoni.
La osservo, è molto carina!
Occhi scuri, capelli neri lisci con un ciuffo, labbra
carnose, magra e bassina.
Noto con la coda dell’occhio che Ambra guarda la ragazza,
che nel frattempo mi porge un’occhiata maliziosa, rivolgendo poi a quest’ultima
un’occhiataccia.
Ma guarda un po’, la ragazza è gelosa!
<< Quale faccia?? Questa è la mia solita faccia che
faccio! >>
<< Hmm a me non sembra, cos’è sei gelosa? >> le
dico sempre con lo stesso tono. A quanto pare non sa cosa dire, perché mi
guarda accigliata muovendo la bocca senza però far uscire alcun suono. Sorrido
maliziosa.
<< Beh, allora non ti dispiacerà se ci provo con
quella bella ragazza laggiù. >> mi
avvicino di più al suo orecchio.
<< O ti da fastidio? >> ghigno nuovamente.
<< Fai c-come vuoi…Ma t-tu però, avevi detto che vuoi
aspettare la mia decisione >> balbettò lei con un espressione triste e
bassa. Io la guardai, mi si sciolse il cuore, posai la mia mano sulla sua e
piano l’accarezzai.
<< Dai su, scherzavo. >> dissi io con un sorriso
dolce sulle labbra. Lei parve rilassarsi dalla mia risposta, poi mi guardò
negli occhi e mi sorrise imbarazzata. Mangiammo una pizza ciascuno e poi appena
finito ci dirigemmo in Piazza Teatro Massimo, per poi sederci sulle scalinate.
Come al solito ridendo e commentando gli strani abbigliamenti della gente,
passarono i minuti e ad un certo punto, dato che Ambra mi stava accanto, la
vidi irrigidirsi un po’ e poi poggiarsi, anzi accucciarsi contro il mio petto.
Il mio cuore iniziò a battere più velocemente e speravo che non lo sentisse, ma
era inevitabile.
Ma tu guarda, mi fa venire pure la gelosia!...Comunque, ora
ci dirigiamo in Piazza Teatro e ci sediamo sulle scale. C’è poca gente. Strano.
Parliamo e scherziamo, ad un certo punto sento un brivido di
freddo lungo la schiena e mi irrigidisco. Senza pensarci un attimo, in cerca di
calore, mi accuccio contro il petto di Anastasia. Diventa tesa peggio di una
corda di violino, sento il suo cuore battere forte, sorrido. Pian piano riesce
a calmarsi , rilassandosi un pochino.
Ad un certo punto mi arriva una voce, all’inizio confusa, ma
poi via via più chiara all’orecchio. Uno voce che riconoscerei fra tante.
Quella voce odiosa e stridula di Noemi…Ex compagna di classe
ed ex migliore amica. Del cavolo aggiungerei! Sì, perché si è sempre
approfittata di me e io come una scema l’ho sempre perdonata! Ma lei se ne
fregava, perché continuava imperterrita a comportarsi da schifo. Un giorno
cominciò a trattarmi male e addirittura ad offendermi in malo modo, senza però
spiegarmi il perché.
Stavo veramente per uscire di senno, ma Any mi precedette e
in modo pacato ma freddo le disse:
<< Perché tu vieni qui ad insultarla senza motivo? Non
vedi che non ti risponde nemmeno? Sprechi il tuo tempo. Utilizzalo per fare
qualcosa di sensato per la tua insulsa esistenza… >> rimasi a guardarla a
bocca aperta, osservando anche la reazione dell’altra che s’inalberò dicendole:
<< Beh, di sicuro non so il motivo, ma se insulti lei
insulti anche me, cara! Ti consiglio di non attaccar briga con me, non sono
così calma come si vede. Può confermartelo la mia amica qui >> disse
Anastasia tranquillamente, indicando la sua migliore amica che annuì, detto
questo quel sorrisetto le morì sulle labbra. Batté i piedi per terra e poi girò sui tacchi e se
ne andò, senza prima però darmi un ultima occhiata di odio.
<< Come mai quella scattiata* ce l’ha con te? >>
mi chiede lei, io feci spallucce.
<< Perché non andiamo a farci un bel bagnetto?
>> fa il suo gemello tutto gasato.
<< Ma chi sii, ‘mpazzutu? È lontano! >> intervenì Massimo.
Claudia si mise a ridere.
<< Beh, potremmo prendere l’autobus, che ne dite? >>
disse poi Any, io annuii e dissi che magari potevamo restare in intimo e farci
il bagno. Alla fine acconsentirono e ci dirigemmo alla fermata degli autobus.
Dopo aver preso i biglietti, salimmo e dopo un pochino arrivammo
in Piazza Europa. Scendemmo e a piedi andammo in un lido gestito dallo zio di
Massimo. Ci fece entrare e finalmente arrivammo alla spiaggia, togliendoci nel
frattempo le scarpe e le calze, corremmo fino alla riva.
Ci spogliammo tutti e restammo in intimo, tutti tranne Anastasia,
che faceva tutto lentamente e io rimasi lì come uno stoccafisso nel guardarla
mentre solo in mutandine si sbottonava la camicia.
La osservai, le mutandine erano semplici, bianche. Mentre si
toglieva la camicia, vidi il reggiseno anch’esso bianco, con ai lati delle
parti in pizzo del medesimo colore. Sentii un leggero calore al basso
ventre…Meno male che Claudia mi ridestò da quell’immagine celestiale e
alquanto…Ehm, provocante.
Le raccontai ciò che mi provocò vederla in quello stato e lei
ridacchiando mi trascinò in acqua. Era tiepida dopotutto.
Vidi Any affiancarmi e poi sorridermi imbarazzata, a quanto pare era successo anche a lei perché le venne la pelle d’oca.
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*scattiata - pazza
Glielo dirà quella figlia persa a quella poveretta? Io proprio non so come resiste o.o personalmente se fossi in lei la bacerei senza pensarci XD e poi che caspita vuole quell'altra?? mah, ma vabbè. Mistero ù.ù
Bene bene. Ecco qui il quarto capitolo ù.ù finalmente -.- coooomunque, come al solito sono ben accetti tutti i commenti, buoni e cattivi che siano ù.ù quindi ditemi che ne pensate di stu cosu streusu ù.ù XD (traduzione: di questo coso strano XD XD ) va bene la smetto XD
Al prossimo capitolo XD ^-^