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Autore: akemi_katy    18/03/2011    6 recensioni
Un collegio si trova tra le alte montagne Italiane in una valle inaccessibile agli umani circondata da boschi e cascate, in questa scuola si trovano ragazzi e ragazze immortali con poteri e abilità stupefacenti divisi in due dormitori quello Est (dove sorge il sole) e quello Ovest ( dove il sole tramonta). Le vicende già agitate normalmente si complicano di più quando un angelo appena caduto Cristel accetta la proposta di entrare a far parte del corpo studentesco, così dal suo arrivo inizieranno sfide d’amore e intrecci di destini che daranno il via a questa sovrannaturale e romantica long-fig
*… - le regole del college lo vietano -  disse Eyiko, facendo scoppiare una risata del tutto malefica da parte del biondo – vietarlo non serve a niente, quelli li ce l’hanno nel sangue, possiamo starcene qui a fare i bravi fratellini quanto vogliamo, ma c’è una sostanziale differenza tra noi e loro :  NOI  non ci sogniamo neanche lontanamente di bere del sangue,  di uccidere o ferire per puro divertimento e piacere, mentre LORO  sono persino peggio di questi vampiretti , perché lo fanno per puro gusto senza nemmeno un motivo di sopravvivenza, arrivando persino ad ammazzarsi  in preda all’euforia della loro natura … Sono DEMONI …  Questa è la realtà!  Questa scuola può farci convivere, ma troppe barriere sono  inattaccabili e c’è troppa differenza tra le due discendenze, anche se in pochi lo ammettono apertamente … - concluse Jean zittendo tutti, perché purtroppo consapevoli della veridicità di quelle ciniche ma realistiche parole … [dal capitolo 13] *
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avvertimenti : in questo capitolo c’è una parte che secondo me sfiora  leggermente il Writing  Rosso, perciò sarà segnalata da questi segnetti   ====  per chi non se la sente può evitare di leggerla visto che non include una parte di vitale importanza per la trama.
 
 
[Horizon College- sede - aula riunioni – ore  8,00 - Lake ]
 
 
 
 
Quella mattina il freddo iniziava a farsi sentire,  l’ultima settimana di Novembre si preannunciava gelida  e nuvolosa, nemmeno la chiara luce dell’alba era riuscita ad avanzare tra le spesse coltri di nubi scure, probabilmente portatrici di piogge. Gl’alberi ormai avevano perso del tutto le foglie, che giacevano secche e morenti a terra, il terreno ricoperto da  scuri e secchi aghi di pino era interamente decorato da quella sottile e fredda brina che dava al  paesaggio un senso di malinconia e tristezza opprimente.
Come se tutto si fosse addormentato … in attesa di risvegliarsi …
 
 
Erano alcuni minuti che Lake osservava quel morente panorama sentendosi in affinità con esso, guardandolo  dalla grande vetrata trasparente vicino a cui aveva preso posto.
Quella mattina s’era svegliato così presto da arrivare in anticipo a quella stupida riunione,  di sicuro più per uscire dall’oscurità ormai opprimente della sua camera che per l’interesse  d’assistervi.
Sospirando impercettibilmente s’appoggiò allo schienale della sedia, notando che ormai  in sala erano arrivati tutti i custodi dell’Est, con le loro impeccabili divise e principi perfetti: Alexander, Cole, Kyle, Alexa, Diana e Adele come al solito in anticipo. Ma lui non fece più di tanto caso a loro, perché essendo il vicecapo dormitorio dell’Ovest quegl’idioti non gl’andavano per niente a genio, soprattutto quell’idiota di Kyle che in quei giorni lo vedeva lanciargli occhiate assassine ed irose più del solito, facendogli enormemente desiderare di dargli una bella lezione, cosa che purtroppo le compresse ed il blocco del direttore non gli permettevano, ma che non avrebbe tardato ad arrivare se quello stupido avesse continuato a fissarlo.
 
Indifferente lanciò uno sguardo all’orologio: 7,20, mancava ancora più di mezzora all’inizio … Che rottura questa sarebbe stata la prima ed ultima volta che arrivava in anticipo ad una riunione del “Comitato Studentesco “… Annoiato appoggiò il mento sulla mano,  il braccio piegato sul bracciale della sedia chiudendo gl’occhi, visto che quella notte non aveva dormito almeno il tempo che stava perdendo non sarebbe andato sprecato, pensò ironico …
 
 
*  Flash-Back- tre anni prima - New York  *
 
Il concerto era finito da meno di dieci minuti e già le fan scalpitavano impazzite contro le porte che davano nei camerini dell’ Obsession  Band,  un gruppo rock appena nato, ma che già aveva riscosso un enorme successo nella grande mela,  attirandosi addosso tutti gli sguardi dei critici musicali e delle scoccianti riviste adolescenziali.
Lake era stravaccato su un enorme divano in pelle, affiancato da cinque modelle che ridevano e scherzavano come oche su argomenti che nemmeno gl’interessavano, strusciandosi contro di lui come gattemorte accarezzandolo come fosse un peluche, ma dandogli meno fastidio del solito,  visto che le pasticche prese prima del concerto continuavano a fargli effetto annebbiandogli la mente ancora giovane.
 
- Ehi moccioso noi andiamo a farci una dose, tu che fai? – gli chiese Jad  con sottobraccio altre due fans dalle forme abbondanti che urlavo eccitate, - non so, ne ho già  presa un po’ prima- riuscì a biascicare Lake mentre dentro di lui dei brividi gelidi  incominciavano ad attraversargli  il corpo, -  guarda che mica muori e le ragazze ne sarebbero felici – lo persuasi l’altro cantante, facendo alzare delle ristate maliziose da parte delle presenti, - dai Lake -, - cosa vuoi che ti succeda? - , - sarà bello -, - non lasciarci sole -,  gli dissero persuasive le ragazze, appoggiandosi maliziose contro di lui passandogli le lunghe dita sui jeans scuri fino al cavallo stuzzicandolo, - d’accordo – acconsentì il moro alzandosi dal divano leggermente traballante subito accerchiato dalle sue spasimanti, che se avrebbero potuto l’avrebbero spogliato li seduta stante,  visto che non avevano mai visto nessun ragazzo pareggiarlo in bellezza.
 
 [Ciò che successe dopo, fu il ripetersi di tante volte prima … Seppur qualcosa quel giorno sarebbe cambiato …]
 
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Ovviamente si trovarono tutti ammassati in bagno,  Jared vicino al wc già intento a darsi da fare con le sue amichette, Lake seduto contro la parete opposta a gambe leggermente aperte e piegate più per stanchezza che lussuria, mentre con lo sguardo vedeva  che oltre alla droga c’erano parecchie bottiglie di birra e alcool stranamente piene, quella sera sarebbe stata ancora peggio delle altre …
Subito le  tre  ragazze cominciarono  a spogliarlo slacciandogli la camicia nera, lasciandogli baci lussuriosi su tutto l’addome perfetto leccando e mordendo i muscoli perfetti e affusolati, per poi iniziare a scendere con le dita verso i jeans scuri e rotti, che per le “attenzioni”  ricevute iniziavano a dargli notevolmente fastidio.  Intanto altre due avevano preparato le siringhe ed una volta curatosi che ce ne fosse abbastanza per soddisfare il loro” oggetto del desiderio”, gli  avevano preso  entrambe le braccia e leccatogli  le parti opposte ai gomiti  per far risaltare le vene come vampire lussuriose, gli avevano inserito quel dannato schifo direttamente nel sistema circolatorio, facendolo gemere di piacere e dolore.
Leccandosi le labbra soddisfatte vedendolo torcersi nelle allucinazioni della droga, per poi ricominciare  a torturagli il fisico perfetto e fargli bere alcol direttamente dalla bottiglia, per far si che si lasciasse del tutto andare ai loro piaceri.
 
Dopo alcuni minuti Lake era completamente assuefatto non capiva nulla, la vista gli si era  totalmente annebbiata rendendo i profili confusi ed i colori mischiati, l’unica  ed ultima cosa che sentì prima di cadere del tutto in quel baratro scuro, fu  il tocco  lussurioso e diabolico delle sue fan sul corpo,  che ormai senza pudore gli toccavano l’intimità contendendosela a turno, gli mordevano  violente il collo lasciandogli segni rossi ed evidenti e graffiavano la schiena nuda, mentre  con le  labbra  gli lasciavano baci umidi e dal sapore di droga e alcool sulla bocca, facendogli ingoiare gemiti di piacere e dolore che la droga ed il sesso violento gli stavano dando.
 
****
 
Tik Tik Tik
Fu il ticchettio del suo orologio da polso il primo rumore che le sue orecchie percepirono, facendolo svegliare da quello stato assuefatto e confuso post-droga, subito seguito da un lancinante dolore alla testa ed allo stomaco che lo fece ripiegare su se stesso e subito chinare e  vomitare a terra,  quando la nausea ed  il puzzo di quel bagno lo colpì come un pugno allo stomaco.
 
Un odore così ripugnante che subito riconobbe …
 
A fatica aprì gl’occhi argentei cercando di mantenerli aperti, mentre si rimetteva a sedere dalla posizione semi coricata di poco prima, sentendo che sotto di lui qualcosa di liquido ed appiccicaticcio strofinava contro la pelle nuda, così appena la vista si sistemò acquistando la sua solita perfezione, fra poco non ritornò a vomitare vedendo che ogni cosa in quella stanza era ricoperta di … sangue
Le pareti a piastrelle bianche erano macchiate con schizzi e gocce scarlatte in parte colate, il pavimento era letteralmente una pozza di sangue scuro quasi rappreso, che per la troppa quantità usciva da sotto la porta chiusa del bagno invadendo anche il tratto di strada all’esterno.
 
Il moro del tutto terrorizzato  scattò in piedi per togliersi dalla pozza lugubre che lo aveva interamente ricoperto,  appoggiandosi tremante al lavandino per un giramento di testa istantaneo , per poi vomitare un liquido scuro e denso mentre uno spasmo doloroso lo faceva gemere d’orrore e dolore.
Una volta passata la fitta ,seppur la sua mente gli urlasse di non farlo si girò lo stesso a guardare alle sue spalle: Jad era semi sdraiato a terra,  gl’occhi ormai vitrei sbarrati, la bocca ancora aperta in un urlo ora silenzioso, mentre del sangue  colava da essa e da un profondo squarcio che gl’attraversava la gola .  Le sue amichette seminude appoggiate malamente contro di lui, con altri infiniti  tagli insanguinati sulle schiene magre, tagli che formavano simboli e scritture scarlatte che la sua mente ancora inesperta non riusciva a capire e non voleva capire.
Invece le modelle che prima s’erano dedicate a Lake, erano a terra con i volti  macchiati di sangue a qualche centimetro da lui, anch’esse completamente  ferite con squarci che sembravano seguire un macabro schema, mentre segni rossi di morsi affilati gli ricoprivano quasi del tutto gl’arti e i corpi danneggiati.
 
 
Lake non potè evitare di vomitare ancora,  chiudendo gl’occhi come a voler cancellare quella scena del tutto orrenda ed estremamente macabra persino per lui.
 Dopo alcuni istanti passati con la testa china e le braccia appoggiate al lavandino, passandosi la lingue sulle labbra  umide sentì di nuovo quel gusto metallico epiacevolesolleticarlo, così  quasi al limite di sopportazione s’alzò barcollando da quella posizione vergognosa, evitando di toccare quei cadaveri senza vita, finendo precisamente contro ad uno specchio che anche se rotto, riuscì ugualmente a mostrargli l’immagine del suo viso:
era interamente ricoperto di sangue secco, soprattutto intorno alla bocca e tra le ciocche corvine che incrostate dal liquido scarlatto gli ricadevano sul viso spettinate, gl’occhi argentei avevano una strana sfumatura rossiccia e per un attimo vide il suo riflesso ghignargli, mentre un rivolo di sangue gli colava dall’angolo della bocca; estremamente disgustato da se stesso sferrò un pugno alla superficie già rotta ferendosi  le mani, mentre pezzetti di vetro affilati gli cadevano  ai piedi.
 
Il moro  lanciò uno sguardo al suo ex  migliore amico, notando sorpreso  che impugnava una pistola ed alcuni bossoli giacevano inermi al suo fianco,  automaticamente la sua mano andò al suo addome e sussultò sentendosi  tre buchi ferrosi conficcati nella carne e nei muscoli ora ancor più scolpiti e perfetti,
 
 Jan gli aveva sparato …  per la prima volta qualcuno aveva tentato d’ammazzarlo mentre era in quello stato  …  
 
 
Ormai al limite corse fuori spalancando la porta che dava sulla via lurida, senza preoccuparsi di essere completamente nudo,  imbrattato di sangue  ed ancora assuefatto dal processo post-droga che iniziava a dargli continue fitte alla testa ed ai muscoli.
Camminò barcollante lungo qualche metro di strada, per poi cadere inerme a terra  vinto dall’annebbiamento improvviso della vista ed un doloroso attacco di nausea, che gli fece sputare sangue  con il viso appoggiato al gelido asfalto …
Perché i proiettili non m’hanno ucciso?  Pensò mentre nella mente iniziava a sperare che le ferite che gli avevano procurato iniziassero a fare il loro effetto …  Perché non posso morire?  Si chiese disperato … In quel momento l’unica cosa che voleva era scomparire
 
= = = = = = = = = =
 
Almeno fino a quando alcuni colpi di tacco gli fecero aprire gl’occhi ed alzando lo sguardo si trovò a fissare due iridi bicolore ed  un viso perfetto, appartenente alla ragazza più bella che avesse mai visto, tremando leggermente  una volta capito che la persona che aveva di fronte non aveva niente d’umano ….
 
- L’abbiamo appena trovato –
E nemmeno la sua voce acuta e perfetta come quella d’una cantante …
 
* Fine- Flash Back  *
 
 
 
Un dolore affilato come una lama attraversò il corpo del ragazzo facendolo tremare, spalancare gl’occhi e serrare i pugni sulla sedia in legno,  all’orrendo ri-incubo vissuto quella notte, ma per fortuna la sua “fitta” passò inosservata visto che proprio in quel momento dall’ingresso sul fondo, entrò il resto dei custodi dell’ Ovest  tra cui la ragazza che quella lontana mattina l’aveva  trovato.
Evan, Akane, Bryanna, Nik, Shane e Sarah,  presero posto vicino a lui, fissandolo enormemente sorpresi per il fatto che fosse arrivato prima di loro, eccetto la Lee che lo guardò estremamente adirata  per i fatti successi il giorno precedente,  incurante del ricordo che il ragazzo aveva appena vissuto.
 
- Che ci fai qui Tolbert? Pensavo fossi off – gli chiese ghignate il Rosso sedendosi ad una sedia di distanza da lui, facendolo leggermente incavolare  appena capì il significato di quelle parole  -  dovresti contarle meglio le scorte che mi dai Booker – si limitò a rispondere indifferente ancora turbato dall’incubo, facendo allargare ancora di più il sorriso divertito di Evan,  che si girò prestando le dovute attenzioni alla sua inseparabile e stronza Akane che gli sedeva praticamente addosso.
 
Lake sbuffò scocciato del percepire lo sguardo tagliente della Lee alle sue spalle sperando con tutto se stesso che quella noiosa riunione durasse meno del solito e con essa il tempo che stava sprecando …
 
 
 
 
 
[Horizon – College – sede/ufficio del direttore  - Cristel – 13 ,00 ]
 
 
 
Erano alcuni minuti che l’angelo se stava seduta a gambe accavallate su una delle due poltroncine davanti alla grande scrivania del direttore,  i lunghi capelli bruni come sempre perfetti le ricadevano sulle spalle arrivandole fin sotto il seno abbondante, indosso la classica uniforme viola dell’Est a delinearle il profilo perfetto ed una leggerla riga di matita nera a rendere il suo sguardo dorato ancora più magnetico ed affascinante del solito.
 
Quella mattina aveva stranamente dormito fino alle undici, in un sonno strano senza incubi, ma ricco di continue interruzioni brusche che l’avevano fatta svegliare più volte, anche se per fortuna non le avevano provocato delle scure borse sotto gl’occhi chiari, dandole comunque un velo di stanchezza alle iridi d’oro liquido.
Visto che era Domenica, giorno di  “ ferie “  in cui le lezione all’Horizon erano sospese, mentre ara ancora nel letto in uno stato di dormiveglia, Eyiko e Chora le avevano proposto  d’andare con loro a fare compere, provando a convincerla dicendole che si trattava d’acquisti necessari per il ballo di fine mese (che sarebbe caduto tra qualche giorno) , invito tuttavia che aveva rifiutato per il bisogno di sonno che quella notte l’era volato addosso travolgendola. 
Successivamente  non aveva fatto in tempo a fare colazione, che  un inaspettato messaggio l’era arrivato sul cellulare, dicendole di dover andare nell’ufficio del direttore per un colloquio, senza scuse perché d’estrema importanza da parte di Dorian, prof che era da un po’ che non vedeva ( la cosa non la dispiaceva per niente ) che a quanto pare faceva da messaggero tra lei e il direttore …  Così  una volta vestita e pronta, in un attimo con la capacità appena acquisita di smaterializzarsi e viaggiare alla velocità della luce stessa,  era arrivata nell’ufficio del signor Ambrose perfettamente in tempo anzi persino in anticipo.
 
 
- Buongiorno signorina Liornoor – La voce allegra del direttore la portò di nuovo attenta e vigile alla realtà,  facendola alzare dalla poltroncina e chinare il capo in un saluto di rispetto che come aveva letto era giusto riserbare a gl’immortali più anziani. 
– Oh cos’è questa formalità? Non è bene che un angelo caduto s’inchini di fronte ad un immortale – le fece notare Ambrose sorridendole cordiale, mentre prendeva posto sulla sua grande poltrona di fronte a lei, - Ti ho fatta chiamare  per parlare qualche minuto di come sta procedendo la tua permanenza all’Horizon, allora  tutto sta andando tranquillamente? – le chiese guardandola negl’occhi facendole capire che mentire era fuori discussione seppur lei non ne avesse intenzione,
- Il posto è molto bello, ho già fatto amicizia con i miei compagni, per le lezioni non ci sono problemi molte cose già le conoscevo ed in questi giorni ho letto qualche libro  per capire meglio questa realtà, mi trovo a mio agio e non ho intenzione d’andarmene – concluse  rassicurandolo con l’ultima frase una volta tradotta la paura appena percepita  provenire del direttore.
 
- Bene, bene mi fa piacere … La professoressa Shima mi ha informato delle tua lezione con il signor Tolbert un eccellente allievo …  Aggiungendo inoltre che hai già manifestato una capacità molto interessante- continuò il direttore guardandola eloquentemente, - si per quanto i libri ne sanno sembra che io sappia comandare un elemento conosciuto come Spirito -  rispose sicura Cristel alla domanda  indiretta,  senza lasciarsi turbare dal fatto che aveva menzionato Lake.
- Potere più unico che raro, imbattibile quasi …  Ora dimmi per caso in questi giorni la tua natura d’angelo ti ha dato qualche problema? Il bracciale funziona al meglio? -  domandò ancora Ambrose  facendo capire alla ragazza che quell’ora sarebbe stato l’ennesimo interrogatorio  botta e risposta, - No è tutto a posto, per quanto riguarda il bracciale è come non avercelo – rispose sincera,  perché davvero in quei giorni al bracciale non c’aveva mai pensato  e le cose erano filate lisce come l’olio,
- Che belle notizie, ne sono davvero felice … Ma ora vorrei parlati di un'altra questione, sono riuscito a farti fare tutti i documenti necessari per avere una vita normale all’interno di questa realtà, così non avrai problemi -  le spiegò mostrandole alcune carte che già da prima si trovavano sul tavolo, Cristel le guardò leggermente confusa, non s’aspettava che le arrivassero così presto;  curiosa prese in mano la piccola carta d’identità,  vedendo sorpresa una sua foto in primo piano che le aveva scattato Dorian sull’aereo prima di scendere, leggendo i dati sotto e da parte ad essa:
 
Cristel Lioornoor  * occhi  castano chiaro * altezza 1,75 * capelli bruni * data di nascita  12 Giugno  1993 *  Residenza Precedente USA Nord America/ Residenza attuale Italia *  orfana di entrambi i genitori *.
 Chiuse stralunata quel documento appoggiandolo alla scrivania leggermente indispettita …
 Orfana …  Lei  non si sentiva un orfana e nemmeno lo era!  12  Giugno 1993  e questa data di nascita da dove l’avevano tirata fuori?!  12 Giugno vuol dire che agl’occhi della società era del segno dei Gemelli, che il direttore l’avesse scelta seguendo un preciso schema? Del genere: gemelli perché visto che lei non aveva memoria, dentro di se c’erano due personalità, quella Celeste e quella che le stava nascendo sulla terra? Mah la cosa la inquietava un poco  … Occhi castano chiaro, a lei erano sempre sembrati dorati avrebbero fatto meglio a scriverci gialli se proprio avere delle iridi d’oro liquido è così strano …
 Residenza Precedente USA America, lei nemmeno l’aveva vista l’America c’era stata solo per pochi giorni, seppur effettivamente era li che era caduta
 
L’angelo sospirò passandosi una mano tra le ciocche brune molto nervosa e seccata da tante menzogne …
 
 - Non ti preoccupare sono solo documenti scritti, inoltre la scuola ti ha aperto un conto in banca con un milione di euro così non avrai problemi finanziari,  per giustificare quella cifra abbiamo scritto che tuo padre era un imprenditore Americano deceduto assieme a tua madre durante un incidente in auto – le spiegò con tono del tutto neutrale Ambrose sistemando la pila di documenti bianchi, che ancora le si trovava di fronte.
- Mi sembra tutto un po’ strano … - si lasciò andare Cristel sospettosa, - La società Immortale sa della mia presenza? – chiese diretta e curiosa di sapere la risposta,
 
  - Cristel devi capire che voi angeli siete a capo della “tabella alimentare”  della società,  siete gl’antenati che ci hanno donato questa vita eterna … Tuttavia un’organizzazione illegale si è insediata all’interno della nostra equilibrata e perfetta realtà, con piani che vanno ben oltre al volere materiale iniziando a crescere e rafforzarsi …. – iniziò Ambrose alzandosi dalla poltrona cominciando a camminare avanti e indietro,
- in questi ultimi anni sono stati uccisi tre dei sette angeli presenti sulla terra –
Al sentire quelle parole un brivido gelido attraversò la schiena di Cristel facendole strabuzzare gl’occhi
-  I tre erano tutti degli  Innamorati , perciò non appartenenti ai tre demoni rinchiusi che parteciparono alla guerra antica, tuttavia la loro forza era notevole ed imbattibile per degl’ immortali, perciò chi gli ha assassinati ha scelto di attentare alla loro vita mentre stavano riposando nella pausa dei secoli  dissanguandogli brutalmente … Forse per impossessarsi dei poteri e della saggezza che il sangue dei caduti possiede – aggiunse sempre camminando nervoso, mentre i brividi che attraversavano l’angelo aumentavano e si tramutavano in lame ghiacciate,
- per questo motivo se si venisse a sapere la presenza di un altro caduto, la tua vita sarebbe a rischio –concluse piatto il direttore fermandosi, fissando l’angelo negl’occhi,
- sta dicendo che qualcuno potrebbe uccidermi? – chiese con voce affilata Cristel, incredula di tutta quella faccenda,
- Si i tempi sono cambiati e questa organizzazione agisce nell’ombra ed anche se tutti i cinque clan si stanno mobilitando per fermarla, non si sa ancora niente su di essa se non i macabri omicidi commessi  – rispose con sguardo preoccupato l’immortale,  per poi andare veloce verso la libreria  prendendo tra le file di libri un volume spesso, rilegato in oro, con la copertina di un rosso scuro,
- Cristel la maggior parte degli immortali ha sempre visto voi caduti come i nemici naturali della  nostra società, per il fatto che i vostri poteri vanno ben oltre i doni che ci sono stati concessi, ma la vostra presenza è essenziale per mantenere l’ordine, se voi smettesse d’esistere il nostro mondo cadrebbe in una confusione profonda ed oscura da cui sarebbe impossibile sottrarsi – le spiegò porgendole il libro
–  per questo è necessario che tu venga protetta e cresca in grado di sapere tutto su chi sei e fino a dove la tua forza ti può portare … Perciò prendi questo libro apparteneva ad una persona a me cara, d’ esso ci sono solo due copie in tutto il mondo, leggilo e conosci meglio te stessa – concluse  Ambrose con voce profonda e decisa, Cristel ancora sconquassata dalla spiegazione e tutte quelle informazioni improvvise lo prese avvertendo subito una strana aura intorno ad esso, come se la personalità del suo proprietario precedente fosse così forte da restare impressa anche negli oggetti.
- farò il possibile – disse decisa una volta ritrovata se stessa, alzandosi  …
 
Non  sarebbe stata una vittima, per quanto ne aveva capito in questo momento c’era qualcuno o qualcosa che stava distruggendo i suoi simili con una brutalità inumana ed in qualche modo era solo questione di tempo prima che scovasse anche lei, il suo nascondiglio  non sarebbe durato per sempre, prima o poi le sarebbe crollato davanti e lei farà  meglio a farsi trovare pronta per quel momento …
 
- Bene so che lo farai … Ora vai a goderti questo giorno libero. Arrivederci signorina Liornoor  – la salutò Ambrose aprendole cordiale la porta,  - ho molta fiducia in te e nelle tua capacita – concluse sorridendole paterno,
- Arrivederci – rispose lei uscendo con il volume tra le mani …
 
 desiderosa di leggerlo e forse colmare le numerose lacune su se stessa, che ancora la perseguitavano come spiriti irrequieti …
 
 
 
 
 
[ Città di Fresine – ore 13 – Chora]
 
 
 
Chora, Eyiko, Elen e Celie avevano passato tutto il mattino a far compere e cercare i vestiti perfetti per il ballo del 30 Novembre, ballo in onore  della festività della Vittoria  usanza mondiale in cui tutte le società immortali festeggiano la vincita della seconda guerra interna, risalente a quando gl’Immortali riuscirono a distruggere la razza del Nephilm dopo anni di combattimenti in cui parecchi persero la vita .
 
 
 
Chora uscì dal camerino per l’ennesima volta, con indosso un abito verde acqua che le arrivava con una gonna leggermente ampia e leggera fin sopra le ginocchia, tenuto stretto in vita da un nastro di seta azzurro, che andava a legarsi dietro in un fiocco perfetto ed elegante, la parte superiore con due semplici spalline sottili ed una profonda scollatura sulla schiena.
-  Chora ti sta benissimo! – esclamò Celie sorridendole, mentre usciva dal camerino a fianco il suo, con un vestito altrettanto bello: bordeaux stretto fino alla vita, che poi scendeva largo fino al pavimento cambiando gradualmente il colore in un rosso scuro, la parte superiore con una scollatura a V e due sottili spalline tempestate di Swarovski.
- Accidenti Celie sei stupenda! – si complimentò Chora sincera, - grazie – la ringraziò la francese facendo una giravolta davanti allo specchio, -  Eyiko come conoscevi questo posto? È pieno d’abiti stupendi! – le chiese la Bionda girandosi verso il divanetto arancione su cui la giapponese se ne stava a leggere un manga appena comprato, - sapete che vengo sempre a prendere le stoffe da queste parti, inoltre questo negozio l’avevo già adocchiato da un po’- rispose tranquilla sorridendo cordiale alle due, -  Eyiko tu non provi niente? – le chiese Celie guardandola sorpresa, - No il vestito me l’ ha già spedito mia madre da Milano, kimono tradizionale che conto di modificare alla prossima ora di Moda – rispose ancora la giapponese riprendendo tranquilla la sua lettura,  mentre anche Elen usciva dal suo camerino
- Elen stai una meraviglia! – esclamarono allegre e stupite in coro le tre, mentre la mora davanti a loro si esibiva indossando un bellissimo abito a balze in tulle nero, composto da un corpetto viola scuro ricamato con nastri rossi a formare l’allacciature.
- Allora che fate prendete questi? – chiese Eyiko che di vedere provare altri duecento e passa vestiti non ne aveva per niente voglia, - si penso che questi siano i migliori – rispose la Bionda, con il consenso immediato dell’altre due, - fiuh – si lasciò sfuggire la giapponese attirando gli sguardi eloquenti delle altre, - ok io non ho fiatato, datemi i soldi che vado a pagare – concluse alzandosi per evitare quelle occhiate assassine, - tieni e non intascarti il resto! – esclamò Celie porgendole le banconote, - già! – esclamò Chora facendo lo stesso seguita da Elen, - meglio che vada prima che vi strozzi non quei nastri! – esclamò Eyiko  avviandosi veloce verso la cassa.
 
***
 
- Che belli sono così felice dei nostri acquisti – esclamò Chora saltellando allegra con la borsa al braccio, - si magnifici – concordò Celie annuendo, - sarà, ma ancora nessuno ci ha invitato al ballo –  costatò negativa Elen, - parla per te miss depressa – le rispose Celie, tirando fuori dalla tasca del giubbotto una piccola rosa bianca, - Non riesco a crederci ti hanno davvero invitato!? – esclamarono in coro Eyiko e Chora fissandola stralunata, - si Jared Colin quarto anno – chiari sorridendo orgogliosa, facendo sospirare depresse le altre,                        – se pure lei è stata invitata potrebbero chiederlo anche a noi, no? – chiese sconsolata la Bionda, - già – risposero le altre due mentre indispettita Celie aumentava il passo sorpassandole,  - Be allora ditemi,  voi con chi vorreste andare? – gli chiese a tradimento la francese girandosi,  - Con Cole ovviamente! – esclamò Chora incantandosi come un ebete a dire il nome del moro, - Jean – si limitò a rispondere Elen abbassando lo sguardo perché leggermente rossa in viso,
 - … - il silenzio da parte di Eyiko  attirò tutti gli sguardi delle presenti che poi ricordandosi il perché li abbassarono, -  dai ragazze non so ancora … - rispose sorridendo  per alleggerire la tensione, -  con tutti i fighi che ci sono nel nostro college lo troverai quello perfetto! – gridò Chora saltellando felice afferrando Eyiko per il braccio amichevole.
- ed ora andiamo al MC a mangiare bellezze!! -  aggiunse la Bionda infondendo ancora felicità ed energia alle altre,  da perfetto spirito vitale del gruppo …
 
 
 
 
 
[ Horizon College – Dormitorio Est – Cristel – 13,00]
 
 
 
 
Cristel si smaterializzò in camera,  ormai le veniva naturale come respirare e nemmeno le costava fatica, ma se i suoi piani prevedevano  una o due ore di lettura di quel pregiato manoscritto, appena aprì gl’occhi capì che la cosa sarebbe stata per lo più impossibile.  Davanti a lei se ne stava il gruppo di ragazzi più belli e affascinanti che avesse mai visto e per un po’ di minuti pensò davvero di trovarsi sul set fotografico di qualche nota casa di moda per uno sbaglio direzionale, ma appena vide i disegni alle pareti ed il disordine, si rese immediatamente conto che quella era di sicuro la sua camera.
 
- Ciao Cri! – la salutò sorridente Kyle scattando ad abbracciarla caloroso, - ciao – rispose lei rispondendo all’abbraccio per poi scostarsi  gentile,  - che significa ? – chiese confusa facendo un cenno del capo verso il suo letto e quelli di Chora ed Eyiko su cui sedevano dei ragazzi che non riusciva a riconoscere, ed il fatto che la sua camera fosse  praticamente in penombra (visto che quella mattina si era dimenticata di tirar su le tapparelle ) non l’aiutava .
- Scusa, è vero la situazione è un tantino strana … - iniziò Kyle passandosi una mano nelle ciocche bionde, mentre l’angelo andava ad accendere l’interruttore della luce , anche se le ragazze s’erano dimenticate di cambiare la lampadina e la luce era perciò fioca
- a partire da destra ci sono: Alexander Corentin il capo dormitorio Est, …. -  un Biondo dai capelli biondi seduto sul letto di Eyiko la salutò formale chinando la testa verso di lei,  - Cole Headley  il suo vice … - un ragazzo moro dal fisico muscoloso e imponente le sorrise salutandola a sua volta , - Evan Booker capo dormitorio Ovest … -  il Rosso si limitò a ghignare versi di lei con un alzata di mano,  -  Akane Beaumont  … -  una immortale mora seduta sul letto di Chora, si limitò a lanciarle un occhiata indifferente e terribilmente scocciata, scostandosi una ciocca scura dal viso,  - e Lake Tolbert  il  vice dell’Ovest –  concluse Kyle con voce gelida facendo un cenno veloce e quasi impercettibile, verso la sagoma scura e silenziosa che se ne stava seduta comodamente sul suo ( !) letto, - anche se lui già lo conosci – aggiunse gelido, - si – si limitò a rispondere Cristel fissando Lake che la guardava con una sguardo così profondo ed intenso, che per alcuni ed interminabili secondi nella stanza ci furono solo loro due e le emozioni che il ricordo del loro primo bacio stava iniziando a suscitare nel cuore della mora .
Così Cristel già frastornata dalla situazione dovette distogliere lo sguardo per non perdersi in quelle iridi argentee, che già l’avevano sconvolta e concentrarsi sulla questione super-fighi-in-camera.
 
- Ok è meglio che ti sieda – esclamò Kyle prendendo la sedia della scrivania, facendoci sedere la mora che ancora non capiva la surreale situazione in cui era capitata, - Per cominciare c’è un motivo per cui sei custodi si trovano nella tua camera:  il fatto è che oggi si è tenuta una riunione per il comitato studentesco del college e dopo di essa il direttore ha chiamato noi sei per informarci della tua situazione – esordì Kyle mentre camminava davanti a lei leggermente nervoso, - mia situazione? – ripetè Cristel che davvero non stava capendo un tubo,  eccetto il fatto che un Lake super figo con una maglia blu scuro aderente e stupenda, se ne stava comodamente stravaccato sul suo letto, quel ragazzo davvero aveva la capacità di mandarla totalmente in confusione …
 
 - Ambrose ci ha detto che sei un angelo caduto –
a quelle parole per forza la mora si riscosse acquistando tutta la sua lucidità,  sistemandosi meglio sulla sedia, accavallando le lunghe e perfette gambe come ogni volta che voleva farsi vedere sicura di se ed a sua agio in una situazione confusionale
 - arrivando subito al punto, per la difficile situazione che in questo momento minaccia i caduti,  il direttore ci ha assegnato il compito di “proteggerti” e far si che tutto vada per il meglio, tu sei a conoscenza dello “stato a rischio” in cui ti trovi vero Cri? – le chiese Kyle con  tono di voce preoccupato, seppur Cristel al sentire “proteggerti” avesse letteralmente strabuzzato gl’occhi,
 - Si me ne ha informato … Così sareste una specie di guardia del corpo? – gli chiese, capendo che avevano scelto lui come porta voce visto che gl’altri se ne stavano in perfetto silenzio fissandola come un animale raro. La voce le uscì  leggermente tagliente, perché il fatto che degl’immortali la proteggessero, quando lei era un angelo caduto le sembrava del tutto insensato, seppur riconoscesse che loro fossero i più bei e potenti ragazzi che avesse mai visto,
 
 - ehi bellezza io non sono la guardia del corpo di nessuno – sbottò il Rosso ghignandole cattivo subito seguito dalla ragazza da parte a lui, - se facciamo questo, è solo per avere dei debiti – continuò lei con un tono stronzo e da reginetta fissandola  male,  Cristel  ricambiò trattenendosi dal sorridere vittoriosa quando la ragazza distolse lo sguardo,
- signorina Liornoor andrà tutto bene non si deve preoccupare non le staremo addosso – iniziò il capo dormitorio Est alzandosi,  andando verso l’angelo che rimase stupita dalla bellezza inumana del ragazzo che si ricordò essere l’arcangelo di cui Celie le aveva parlato,
- tuttavia la sua protezione è una questione di vitale importanza per noi, perciò faremo tutto il necessario per adempire al compito assegnatoci – concluse inginocchiandosi rispettoso  davanti a Cristel come un cavaliere s’inginocchia davanti alla sua regina, l’angelo si trattenne dall’arretrare sentendosi leggermente imbarazzata dal fatto che un ragazzo cosi importante la trattasse con tanta riverenza, per poi ricordarsi che tutti in quella stanza erano a conoscenza di chi fosse,
- grazie, ma non penso di aver bisogno di queste attenzioni e so badare a me stessa … Comunque se avrò bisogno di voi ve lo farò sapere  … e niente terza persona per favore – rispose con voce calma ed equilibrata fissando tutti i presenti, mentre l’arcangelo s’alzava sovrastandola di qualche centimetro in altezza, - bene allora arrivederci Cristel – concluse avvicinandosi alla porta seguito da Cole e quelli dell’Ovest che a quanto pare non aspettavano altro che andarsene, – ciao bellezza – la salutò il Rosso mentre le passava accanto, facendole un ghigno così lussurioso e provocante che dovette trattenersi dal non sbottare irritata, anche se dovette ammettere che il capo dormitorio Ovest era bello almeno quanto quello dell’Est.
La sua ragazza si limitò a fissarla male – attenta a non estinguerti – la scherzò sorpassandola raggiungendo Evan che l’abbracciò mettendole subito una mano sul sedere.
* Pervertito …* pensò l’angelo,  prima di notare che  nella camera c’erano ancora due persone :
 Lake che se ne stava ancora seduto sul suo letto fissandola e Kyle che guardava il moro con sguardo assassino a braccia incrociate,  visto che a quanto pare stava aspettando che uscisse prima di lui.
 
- Kyle andiamo è ora di lasciare Cristel in pace – lo rimproverò con tono pacato Cole facendolo subito scattare, - se ti fa qualcosa dimmelo – le sussurrò all’orecchio prima d’uscire rivolgendole uno sguardo preoccupato, -andrà tutto bene, ci vediamo dopo - lo rassicurò lei sorridendogli, seppur il fatto d’aver Lake in camera l’agitasse parecchio, che volesse chiarire con lei?
 
 
 
L’angelo sospirò chiudendosi la porta alle spalle, - allora ? – chiese  girandosi verso il moro che se ne stava ancora stravaccato sul suo letto con aria indifferente, - niente volevo solo avvisarti che domani abbiamo lezione e dovresti portare il libro che il direttore ti ha dato – si limitò a rispondere indifferente facendola sussultare,  - come fai a sapere del libro? – gli chiese incuriosita sedendosi infondo al letto da parte a lui, che s’era sistemato appoggiando la schiena alla parete con le gambe aperte e leggermente piegate.
- Me l’ha fatto sapere Ambrose, dopo che ci ha parlato in privato,  m’ha assegnato il compito di seguirti con quel libro  - spiegò sbrigativo girandosi verso di lei, - sai di che si tratta?- gli chiese ancora Cristel, capendo che il moro sapeva molto di più sulla questione di quanto dava a vedere, - si ma ne parleremo domani – si limitò a risponderle Lake appoggiando la testa alla parete,  chiudendo un attimo gl’occhi mentre il suo corpo sembrava tremare leggermente.
- Mi sembri parecchio stanco Lake – costato l’angelo leggermente preoccupata, vedendo che le occhiaie di solito sottili del ragazzo sembravano ancora più marcate e la pelle abbronzata era insolitamente pallida, - tutto bene – la tranquillizzò il ragazzo , abbassando la testa,  fissandola da sotto le ciocche corvine e morbide che le ricordò essere Cristel,  mentre nella sua mente ricompariva l’immagine del bacio in cui le aveva strette.
- Allora per cos’altro sei qui ? – chiese nuovamente la ragazza passandosi una mano tra i lunghi capelli castani vedendo che non accennava ad uscire, - volevo chiederti se ti era piaciuto il bacio di ieri – le rivelò Lake guardandola con un ghigno divertito e strafottente sulle labbra, - cosa? – esclamò la mora fissandolo stralunata, - come fai a chiedermelo se sei fidanzato con Bryanna Lee?? – sbottò irritata cercando di trattenere la voce per non fare una scenata penosa,  - non sono il suo ragazzo – precisò Lake fissandola serio, -   come faccio a sapere che sia vero?  No sai, perché magari adesso potrebbero uscire altre tre ragazze dall’armadio urlandomi che sono le tue fidanzate -  ironizzò Cristel incrociando le braccia al petto, - vuoi che ti convinca angioletto? – la provocò il moro fissandola con una strana luce negl’occhi chiari e magnetici, - puoi provarci – gli rispose gelida la mora ricambiando lo sguardo in segno di sfida, facendo il suo stesso gioco. 
- come vuoi – si limitò a dirle Lake ghignando strafottente facendo una breve risata divertita, prima di scattare verso di lei bello e potente come solo lui  sapeva fare, facendola cadere sdraiata sul letto immobilizzandola mettendosi sopra di lei a quattro zampe.
- Lake che diavolo stai facendo? – sbottò l’angelo cercando di controllare la voce senza lasciarsi del tutto andare a quei brividi piacevoli che la stavano attraversando come onde infuocate, mentre il suo sguardo si fissava a quello stupendo di Lake che la sovrastava con il fisico perfetto,  - se non l’hai notato sono sopra di te in una posizione molto equivoca angioletto – le spiegò ironico facendo una breve risata divertita, - grazie, questo l’avevo notato – rispose secca Cristel – mi stavo chiedendo il perché – aggiunse iniziando a divertirsi a sua volta in quella strana e nuova situazione, - questo basta? – gli chiese divertito Lake prima di piegare i gomiti appoggiando le labbra perfette sulle sue in un bacio del tutto più passionale e rovente del precedente,  mentre le sue ciocche corvine accarezzavano il viso di Cristel  facendola fremere oscurandogli la vista.
 
L’angelo chiuse gl’occhi godendosi il secondo  bacio inatteso, Lake era sicuro e perfetto baciava in un modo così passionale e profondo che sembrava arrivargli all’anima, no le arrivava letteralmente all’anima …  Il modo in cui moveva le  labbra sulle sue era così dannatamente disperato ed intenso che sembrava che lui davvero avesse bisogno di lei, di quel contatto così emozionante da farla tremare sotto il suo corpo, corpo  che toccava il suo in un modo così bello e sexy da confonderla e rapirla del tutto.
 
Lei era sua …
Lei lo desiderava, lo desiderava in un modo così profondo da travolgerla ...
 
Involontariamente Cristel si spinse contro di lui inarcando la schiena, cingendogli il collo con le braccia, mentre la lingua di Lake accarezzava la sua in un modo così dolce, che sentiva appartenere solo ai baci che scambiava con lei.
Tuttavia improvvisamente  la magia si ruppe abbandonandola, quando il moro si stacco lentamente e sensualmente dalle sue labbra per ghignare divertito con  il viso ad una spanna dal suo, come a volerle dire ho vinto io .
 
Cristel sospirò sciogliendo la presa  dal collo di Lake cadendo leggera sul materasso, fissandolo  leggermente scocciata e confusa, - dispiaciuta che sia finito? – le chiese strafottente il moro ghignando divertito, sembrando indifferente all’emozioni profonde che il bacio gl’aveva scatenato dentro,
 -  Lake tu sei il ragazzo più stronzo e strafottente che io abbia mai incontrato aggiungendo anche maledettamente complicato -  sbottò Cristel fissandolo adirata,
 perché le parlava così? Era come se si prendesse gioco di lei … come se davvero la considerasse una delle tante …  
- cosa pensi che sia il tuo burattino caduto dal cielo? – aggiunse gelida.
 
Lake la fissò così intensamente  da farla tremare per l’ennesima volta, mentre con una mano le spostava dolce una ciocca bruna dal viso come se avesse paura di romperla e  in quell’istante Cristel davvero riconobbe Lake  nel bambino che aveva visto nell’incubo della notte scorsa,
 - io non ti sono indifferente Cristel -  le confessò  con voce profonda, -  ma non voglio ferirti e con me saresti sprecata  – terminò con un velo di malinconia nello sguardo,  scostandosi da lei scendendo dal letto dandole le spalle, lasciandola coricata e confusa.
- mi stai dicendo che non vuoi starmi vicino? – tradusse la mora mettendosi a sedere mentre un leggero dolore sembrava colpirla li dove doveva esserci il cuore insensibile e superiore d’un angelo.
- ti sto dicendo che non posso – precisò Lake girandosi verso di lei,  la mano sulla maniglia che in quel momento sembrava più pesante del solito
- mi sembra che tu tema te stesso – costatò Cristel inchiodandolo con lo sguardo vedendo che per qualche secondo il moro aveva tentennato, come a volerle parlare di qualcosa che il suo orgoglio gli vietava, ancora …
 - pensa quello che vuoi, ci vediamo a lezione  – concluse Lake uscendo dalla porta chiudendosela alle spalle.
 
***
 
 
Cristel si lasciò cadere sul letto portandosi le mani alla testa, confusa e frustata dal dolore che sembrava tormentarla, un dolore così nuovo da confonderla e renderla tremendamente vulnerabile  …
Lake … chi diavolo sei veramente?
Si chiese frustata,
Cosa ti tiene lontano da me?  Cos’è questo muro indistruttibile che solo a volte fai crollare …
Sai perché te lo chiedo?  Perché  mi sento come una di quelle povere e patetiche ragazze che s’innamorano dello stronzo di turno finendo per esser inesorabilmente deluse e ferite … e so che questo sentimento che sento nei tuoi confronti è così profondo e doloroso che può uccidermi …  ma non posso farne a meno soprattutto dopo questo bacio …
 
 
 
***
 
Lake s’ appoggiò tremante alle parete, cercando di resistere alla voglia di rompere la vetrata che gli stava limpida e pulita davanti e ferirsi la mano per cancellare quell’opprimente dolore che  l’aveva preso al petto, dolore che per una volta non proveniva da chi era … ma dall’effetto che una persona, un angelo esercitava su di lui …
 
Si morse con foga il labbro ( come  d’abitudine)  leccando il sangue che ne colava mentre il suo sapore gli si espandeva sul palato …
A questo secondo bacio l’aveva capito … non riusciva a stare lontano da lei … non ci riusciva …
  Anche se era l’esatto contrario che le aveva detto , quel desiderio che gli scatenava dentro non sarebbe riuscito a nasconderlo ancora per molto … e questo lo agitava … perché ora che la parte più forte dei custodi l’avrebbe sorvegliata, se lui avesse tentennato e si fosse lasciato andare, quegli idioti gliel’avrebbero fatta pagare sul serio e sarebbe dovuto scappare ancora o reagire per l’ennesima volta…
 
Cristel risvegliava i suoi opposti in un modo così profondo ed elegante che lo sorprendeva ed eccitava allo stesso tempo … quella ragazza lo poteva domare …
Cristel che devo fare con te?
 
 
 
 
 
 
 
 
____________________________________________ To Be Continued
 
 
Ciao a tutti! Ecco il quindicesimo capitolo in anticipo per festeggiare il 150 esimo del nostro Paese  anche se purtroppo in ritardo =)
 Tuttavia in questi giorni sono stata anche non poco colpita dalla catastrofe accaduta in Giappone :(che mi ha fatto rimanere davvero di merda, non me lo sarei mai aspettato, soprattutto non ad un paese che amo come il Giappone  e che contavo e desideravo visitare, comunque qualcosa mi dice che anche se  la loro vita ora sia stata brutalmente distrutta, con la loro volontà, impegno e serietà  ritornerà a splendere come e più di prima. Perciò nel mio piccolo gli auguro di riprendersi ed andare avanti come solo loro sanno fare
Bene ci tenevo scrivere un piccolo e modesto pensiero  su questo fatto … scusatemi se vi sembrerà troppo sentimentalista ecc… ma lo penso davvero
 
Ora per iniziare devo confessare che scriverlo è stato difficile perché quando devo scrivere di Lake ed il suo passato mi agito parecchio,  visto che come personaggio ci tengo che affascini i lettori sto sempre attenta a non uscire troppo dal suo carattere che è pure complicato visto che ha degli schizzi di personalità improvvisa ^^” Comunque cerco di renderlo al meglio sperando di riuscirci =)
Il flash – Back su lui è molto crudo ed aiuta a capirlo meglio ( mi piace scrivere del suo passato e spero che non vi annoi leggerlo )  ma il personaggio in se si manifesterà tra non tanti capitoli, anzi siamo li lì ma non voglio dire troppo se no tolgo la sorpresa ;) .
La parte di Cristel con il direttore era una che mi ero prefissata di scrivere, perché  anche se un po’ lenta aiuta a spiegare qual cosina in più sulla società immortale e svela parte della storia,  inoltre mi sono sempre chiesta come si inserisce un angelo nella società beh ecco come fa se ha una scuola miliardaria a fargli da genitore xD Be spero lo stesso che la parte non vi abbia annoiato troppo ^^”
Ora passiamo a Cristel e i Custodi: penso che l’incontro inevitabile con i vip della scuola sia stato un po’ strano ma ci tenevo che la protagonista interagisse con loro perché nella trama avranno sempre più importanza … Poi c’è stato il Lake/Cristel moment, che dire spero che vi sia piaciuto,  alle parti tra loro due cerco di stare sempre attenta … Bene ora ringraziamenti:
 
Ha chi ha recensito i capitoli, GRAZIE le vostre opinioni per me sono di vitale importanza, perciò ringrazio Liandra per il consiglio sul secondo titolo che mi ha dato l’ispirazione per una nuova proposta “Immortal Lovers” cosa ne pensate?  Oppure dovrei far meglio a tenere il titolo così com’è  (come mi ha suggerito EleanoRigby)?
I veterani che recensiscono tutti i capitoli, vi adoro! <3
Liandra Thundery
 grillomylife
 MooN_LiE
I nuovi recensori =))
lol_lina
LittleDia
E tutti coloro che hanno recensito i capitoli più vecchi =)
 stefania502
love_today_the_world 
EleanoRigby ho visto adesso la tua recensione mi era sfuggita scusami. Purtroppo ormai questo capitolo  l’ho scrittoe se non lo sposto oggi non riesco a stare nel tempo perché sabato e domenica sono piena d’impegni. Grazie per avermi detto che la storia è interessante ed un sincero grazie anche per le critiche che mi sono sembrate molto costruttive =) le applicherò subito a partire dal prossimo cap,  così poi mi farai sapere =) penso tu abbia ragione sulle ripetizioni tipo scostarsi i capelli ecc.. solo che io le uso molto più per far capire ai lettori che sono azioni abitudinarie come dei tic o una specie =) Comunque chiamare i personaggi con Biondo,Moro,Mora ecc.. è per evitare di continuare a dire il loro nome, ma vedrò di correggermi ;). La punteggiatura è un mio tallone d’Achille ci farò più attenzione solo che a volte sono davvero troppo di fretta.  Sai penso che tu abbia ragione forse anche con le caratteristiche fisiche esagero ^^” solo che mi piace far capire bene come sono i personaggi, beh vedrò di mettermi un freno ;)Spero comunque che questo capitolo ti sia piaciuto :):)  vedrò di migliorarmi e seguire i tuoi consigli un bacione e Grazie !
 love_today_the_world
Madapple94
rose rosse
Un grande Grazie a chi ha messo la storia nelle seguite, mi fate sempre contenta =))
1 - Askel[Contatta]
2 - broncino[Contatta]
3 - dani969[Contatta]
4 - EleanoRigby[Contatta]
5 - Fantasy_Mary88[Contatta]
6 - farfallina1000[Contatta]
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10 - Kira16[Contatta]
11 - Liandra Thundery[Contatta]
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13 - lol_lina[Contatta]
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15 - Marti_18[Contatta]
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17 - stefania502[Contatta]
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19 - valespx78[Contatta]
20 - wilma[Contatta]
21 - you_and_me[Contatta
Un altro ringraziamento a chi l’ha inserita tra le preferite, non smetterò mai di dirvi che mi fate sentire davvero onorata GRAZIE mille!!
1 - dolce_luna[Contatta]
2 - Hermiuna[Contatta]
3 - love_today_the_world[Contatta]
4 - Sissii_Smile[Contatta]
5 - you_and_me[Contatta]
Ora vi saluto, un bacione
Viva la nostra amata Italia, perché possa tornare a risplendere, che tutta questa sporcizia che c’ è volata addosso  non copra le meraviglie del nostro paese, perché dobbiamo ammetterlo un paesaggio stupendo e uno spirito intenso come quello italiano è  inimitabilmente  unico =)
Ci vediamo al prossimo capitolo :))  in cui le lezioni riprenderanno ;D
Ciau
By Akemi_Katy
  

 

  
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