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Autore: _Globulesrouge_    18/03/2011    20 recensioni
La ff è ispirata alla serie Tv The Vampire Diaries. Tutti i fatti avvenuti fino alla nona puntata della seconda stagione sono da ritenersi validi, perchè la storia continua appunto da lì per poi evolversi secondo un filone proprio.
Ho cercato di rispettare a grandi linee i caratteri e i modi di fare dei personaggi del telefilm. Il prologo mostra una situazione sconvolgente iniziale da cui si capisce attraverso dei flashback di Elena tutto ciò che è successo dalla nona puntata in poi, per poi riprendere il continuo della storia. Detto così sembra complicato ma vi assicuro che leggendo il tutto apparrà più semplice di ciò che sembra. Il titolo di ogni capitolo sarà il titolo di una canzone che ha a che fare in qualche modo con la trama del capitolo stesso o con una frase detta da uno dei personaggi.
Auguro a tutti buona lettura!
Ringrazio anche Giulia che con le sue bellissime ff mi ha invogliato a scrivere e mi ha fatto conoscere questo sito! Grazie di tutto!
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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21-Is It what it is


‘’Dove sono le ragazze?’’ chiese Erones con tono superbo all’avvenente donna dalla carnagione scura che gli massaggiava le spalle, ‘’perché non sono qui a portarmi da bere?’’
‘’Ho dato un giorno libero a quelle povere donne, le riprenderò io stessa stasera al Moulain Rouge’’ gli rispose la donna, ‘’non sei contento che siamo un po’ soli?’’ continuò con un velo di malizia mentre intensificava la pressione del massaggio.
‘’Quel Pierce del cavolo mi è sfuggito l’altra notte, ero convinto di aver tutto sotto controllo; devo trovarlo prima che lo faccia Klaus capisci?’’ si sfogò il licantropo immortale verso la sua interlocutrice.
‘’Sei molto sexy quando mi confidi le tue debolezze’’ gli disse la donna sedendosi a cavalcioni sopra di lui.
‘’Io non ho debolezze e di certo posso vivere benissimo anche senza i tuoi consigli da fattucchiera’’ le rispose Erones versandosi un bicchiere di rum per poi ingurgitarlo senza prendere fiato.
‘’Non voglio di certo mettermi al tuo posto’’ gli rispose la donna scocciata, ‘’sai bene che so esercitare la magia nera molto meglio delle mie amichette di Salem e che ho un certo ascendente per i cattivi ragazzi’’.
‘’Cosa vuoi in cambio del tuo aiuto?Non fare il doppio gioco con me’’ le disse il lupo avventandosi su di lei con violenza, ‘’non credo nel tuo aiuto incondizionato o merdate simili, dimmi cosa vuoi da me prima che ti spezzi il collo con un colpo secco’’ concluse l’uomo sbattendola al muro con forza.
‘’L’immortalità Erones, te l’ho già detto’’ le sibilò la strega scandendo ogni sillaba di quella parola.
‘’sai che quando la maledizione sarà spezzata la forza sprigionata sarà tale che una persona potrà raggiungere l’immortalità; ebbene quella persona sarò io’’ concluse la donna sicura di sé.
‘’Se andrà tutto come dico io la avrai’’ concluse l’uomo lasciandola libera dalla violenta presa.
‘’Sei così bello quando ti arrabbi’’ gli disse Sabrina leccandosi appena le labbra, ‘’io credo che dovresti consultare Tanis, sono convinta che lui sappia molte cose, quel pazzo è una miniera di informazioni’’ concluse lei ancheggiando verso di lui.
‘’Non se ne parla, non ho intenzione di spartire nulla con quel viscido succhiasangue’’ gli rispose Erones sedendosi nel suo divano.
‘’Non essere orgoglioso Erones’’ gli rispose Sabrina arricciandosi i lunghi capelli, ‘’i nemici dei nemici sono nostri amici come si suol dire’’ concluse uscendo dalla stanza con il suo modo di fare provocante e strafottente allo stesso tempo.


I was only looking for a shortcut home
But it's complicated
So complicated
Somewhere in this city is a road I know
Where we could make it
But maybe there's no making it now

Elena iniziò a correre per le strade parigine senza una meta, continuando a chiedersi dove potesse essere andato Damon. Si rese conto di avere ancora quella scatoletta magica nella borsa, ‘perché non usarla?’ pensò mentre tirava fuori la polvere di sole, nella speranza che potesse mostrarle ancora una volta una risposta a tutti i suoi dolorosi dubbi.
Le particelle di polvere finissima si mossero in una danza impercettibile che soltanto Elena era in grado di vedere; intravide delle ballerine e una grossa elica al di fuori di un edificio.
‘’Moulin Rouge’’ esclamò Elena chiudendo il cofanetto; le parole della nonna Marion le vennero improvvisamente alla mente e sorrise a quel dolce ricordo, ‘la polvere aiuterà solo le persone pure di cuore, solo per motivi per loro estremamente importanti’.
Doveva essere davvero di estrema importanza per lei trovare Damon se il regalo di Marion era venuto in suo aiuto anche questa volta; questi erano i pensieri di Elena mentre correva verso quel posto, non aveva idea del perché Damon fosse andato proprio lì, ma in quel momento niente era più importante che vederlo di nuovo e parlargli finalmente con il cuore aperto.

‘’Signorina ha un documento?’’ le chiese il buttafuori all’entrata del locale, ‘’deve avere almeno diciotto anni per entrare’’ continuò l’uomo con tono irremovibile.
‘’Certo che ho diciotto anni’’ rispose Elena, ‘’devo raggiungere un amico che è qua dentro, alto, moro, occhi azzurri..’’ continuò la ragazza senza essere troppo convincente.
‘’Voglio i documenti’’ insistette l’uomo senza lasciarla entrare. Elena inziò a sbuffare; aveva lasciato i documenti in Hotel e le sembrava davvero incredibile che dopo aver affrontato vampiri e licantropi un normalissimo buttafuori potesse impedirle di entrare in quel locale.
‘’Katherine’’ avvertì una voce maschile provenire dall’interno proprio nel momento in cui si era arresa all’idea che avrebbe visto Damon soltanto una volta uscito da quel posto. In quel momento capì che doveva prendere l’occasione al balzo; evidentemente la sua doppelganger malvagia aveva più conoscenze del previsto sparse per il mondo ed Elena le avrebbe sfruttate al meglio si disse mentre rispondeva allo sconosciuto con un cenno di saluto.
‘’Fatela entrare subito’’ fece segno l’uomo ai buttafuori del locale protendendosi subito dopo ad abbracciare Elena come se fosse stata un’amica di vecchia data.
‘’Ancora non riesco a capire quel giochetto che fate con gli occhi voi vampiri, potevi entrare con l’inganno Katherine’’ le disse l’uomo facendole l’occhiolino.
‘’Oh bè’’ rispose Elena pregando di non dire qualcosa che potesse essere frainteso, ‘’preferisco cercare di essere buona nei locali degli amici’’ concluse strizzando a sua volta l’occhio a quello sconosciuto, dal sorriso del quale capì che aveva fatto la cosa giusta.
‘’Quale buon vento ti porta?’’ le disse l’uomo offrendole un drink che Elena prontamente declinò, ‘’sai che per te c’è sempre posto qui se vorrai una copertura; ancora ricordo le tue esibizioni esilaranti’’.
‘’In verità sono venuta per un amico’’ gli disse Elena, ‘’dovrebbe essere arrivato qui dentro da poco, posso dare una occhiata in giro per trovarlo?’’
‘’Certamente, però sai che è pieno di stanze, spettacoli e di privè, quindi non sarà proprio semplice scovarlo’’ le disse l’uomo con sguardo ovvio.
‘’Lo so’’ rispose Elena sconfortata dal fatto che sarebbe stato praticamente impossibile trovarlo, ‘’però devo provarci’’ continuò sforzando di mostrarsi sicura.
‘’Bene, mettiti questo se vorrai aggirarti inosservata tra le stanze, il tuo abbigliamento castigato mi meraviglia davvero Katherine’’ concluse l’uomo dandole un lasciapassare e indicandole il camerino dove avrebbe potuto cambiarsi.
Elena uscì dallo spogliatoio con immenso imbarazzo, il body attillato e i boa di piume, uniti alla giarrettiera e i tacchi a spillo la fecero sentire profondamente fuori di senno; eppure cercò di ostentare una sicurezza di sé che non aveva.
Si guardò intorno persa, come avrebbe fatto a trovare Damon in mezzo a tutte quelle persone?Non le passò lontanamente per la testa il motivo per cui il vampiro tra tanti posti avesse scelto proprio quello, Elena non immaginava nemmeno la situazione che le si sarebbe protesa davanti; eppure continuò a guardarsi intorno, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di ritrovarlo, avrebbe fatto di tutto pur di salvare la sua anima e il suo cuore ancora una volta; Elena aveva capito che senza Damon la sua vita non avrebbe più avuto senso, aveva bisogno di lui per sentirsi se stessa, aveva bisogno di perdersi nei suoi occhi ancora una volta per poter dire di essere effettivamente viva.
Le stanze di quel locale erano infinite e le persone apparentemente identiche; tutti uomini e donne ben vestite in compagnia di ballerine bellissime con vestiti molto simili al suo, ma tutte estremamente più sicure e più sensuali di lei nel muoversi tra la folla.
Da lontano intravide tre ragazze apparentemente imbambolate dirigersi verso una saletta privata e distante dal palco centrale dove venivano presentati i balletti principali; le seguì cercando di immedesimarsi tra esse e le loro piume di struzzo violacee.
Elena aprii la porta lentamente, quasi di soppiatto; per non farsi notare, e riuscì nel suo intento in quanto Damon non notò minimamente la sua entrata in scena.
‘’Vuoi unirti a noi?’’ le chiese senza minimamente guardarla in faccia.
Delle roventi lacrime acri e salate le attraversarono il viso sempre più provato dalla sofferenza e dal continuo susseguirsi di avvenimenti di quei giorni.
Damon, colui per il quale aveva attraversato metà città mettendo la sua vita in serio pericolo, adesso era lì in un divanetto leopardato con tre ragazze, troppo ubriaco di alcool e di sangue, entrambi bevuti troppo velocemente e in quantità smisurata, per rendersi conto che anche Elena; colei che aveva giurato di amare era entrata in quella squallida stanza.
‘’Se non vuoi essere la mia distrazione allora vattene; io odio l’amore, io odio amare una persona che mi detesta!’’ esclamò improvvisamente in preda al panico scagliando un bicchiere di vetro vuoto in direzione della porta; Elena dovette abbassarsi un attimo per non essere presa in pieno da quell’impeto di rabbia.
‘’Damon andiamo via’’ gli disse avvicinandosi a lui e provando a prenderlo per un braccio, ‘’chi cazzo sei tu per darmi ordini?’’ le chiese Damon con aria minacciosa provando ad alzarsi dalla poltroncina e a levare un indice intimatorio verso di lei, ma il giramento di testa che accompagnò il suo tentativo di alzarsi fu tale che rovinò immediatamente a terra con un tonfo sordo.
Elena gli andò in contro continuando a piangere e si guardò intorno più volte nel vedere le ragazze con morsi nei fianchi e nelle braccia stare lì ferme e immobili, come sotto ipnosi.
‘’Perché l’hai fatto?’’ gli disse singhiozzando, Damon aprì gli occhi non appena una lacrima di Elena gli cadde nel viso, il sapore salato della rugiada degli occhi della donna che amava si mischiò al gusto ferroso del sangue e a quello bruciante del superalcolico.
‘’Devo essere morto se lei è qui adesso, devo averla trascinata con me all’inferno!’’ le rispose Damon quasi urlando mentre rotolava su stesso e urlava dalla disperazione.
‘’No Damon, sono io, sono vera, sono venuta a riportarti indietro’’ gli rispose Elena senza ormai riuscire a smettere di singhiozzare.
‘’Lavori qui adesso?’’ le chiese confuso giocherellando con il boa di piume che aveva nelle spalle.
‘’No, ma dobbiamo andarcene prima che ci scoprano’’ gli rispose Elena asciugandosi gli occhi.
‘’Le ragazze devono dimenticare tutto!’’ disse Damon alzando gli occhi verso le tre giovani che non si erano mosse dalla loro posizione.
‘’Andiamocene’’ gli disse prendendolo per un braccio e cercando di trascinarlo fuori facendolo aggrappare alla sua spalla.
Elena cercò di essere il più rapida possibile nell’uscire da quel posto dove era sicura che non potesse succedere loro nulla di buono.
‘’Ragazze dove siete?’’ la voce di una bella donna con la carnagione scura chiamava delle ignote tra le stanze; Sabrina.
‘’Damon non cela faccio’’ gli disse Elena che non riusciva a procedere con un uomo di tali dimensioni a peso praticamente morto. Per aggrapparsi meglio a lei Damon le sfilò accidentalmente dal polso il braccialetto d’oro che lui stesso le aveva regalato, facendolo cadere a terra.
Sabrina sentì il rumore che il gioiello provocò nel cadere a terra e si chinò a raccoglierlo; fortunatamente anche Elena si rese conto che il bracciale le era caduto e si girò indietro per riprenderselo, incrociando i suoi occhi con quelli della strega sconosciuta.
‘’E’ mio’’ disse a Sabrina porgendole la mano come per farselo ridare, ‘’Ti-tieni’’ balbettò la donna di colore porgendole il monile ancora sconvolta dalla figura di colei che aveva appena visto e dalle iniziali di Tanis che erano incise nella chiusura dell’antico monile.
‘’Non è possibile’’ affermò la strega appoggiandosi al muro non appena Elena si girò per riprendere il suo percorso, ‘’toccandola ho sentito che era umana’’ continuò a pensare in silenzio quando subito dopo le si affacciò un risolino nel volto al pensiero di come avrebbe preso Erones il fatto che il licans che cercava e la doppelganger umana fossero entrambi nella loro città.

I was only trying to bury the pain
But I made you cry and I can't stop the crying
Was only trying to save me
But I lost you again
Now there's only lying
Wish I could say it's only me

‘’Finalmente siamo in camera’’ esclamò Elena appoggiando Damon nel letto esausto e togliendosi di dosso la coperta-tenda che aveva improvvisato per coprirsi e uscire da quel locale senza essere fraintesa dalle automobili che falcavano le strade parigine.
‘’Non funzionano più le distrazioni’’ esclamò Damon contro di lei in preda all’ira scaraventandole contro un cuscino. ‘’Non funziona più niente, maledetta questa stanza piena di ricordi!’’ urlò Damon fogato dall’alcool nel vedere ancora gli oggetti che in preda all’ira aveva scagliato contro tutti i muri della stanza.
‘’Non sei solo’’ gli disse Elena accarezzandogli una guancia per cercare in qualche modo di alleviare il suo dolore, ‘’puoi dividere tutto questo con me’’ gli disse ancora con sguardo commosso.
‘’Ti sei cercata tu-tutto quello che è successo oggi’’ le disse il vampiro senza risparmiarsi le battute ironiche nemmeno in quelle pessime condizioni.
‘’Lo so’’ gli rispose lei accomodandosi dalla parte opposta del letto mentre vedeva finalmente Damon addormentarsi.
Le sue mani sottili e tramanti, ancora paurose e insicure si avvicinarono al viso sofferente di Damon, del quale sfiorò la pelle con un tocco leggero come una piuma. Le sembrava che il mondo si fosse capovolto ripensando a tutte le notti in cui Damon era entrato nella sua stanza per assicurarsi che stesse bene e darle la carezza della buonanotte; carezza che lei prontamente ogni notte aveva finto di non essersi accorta di ricevere.
Adesso Elena era nella stessa stanza di Damon, questa volta era lei a prendersi cura di lui; il suo cuore, la sua anima, la sua umanità erano qualcosa di estremamente prezioso per lei, non avrebbe mai potuto vivere sapendo che Damon aveva perso tutto questo soltanto per la sofferenza che gli aveva suo malgrado procurato.
Damon le sfiorò una mano mentre dormiva ed Elena poté sentire la sua pelle gelida fondersi con quella del vampiro; in quel momento comprese che ancora non aveva perso il suo cuore, che ancora c’erano dei piccoli brandelli di Damon sparsi dentro la sua anima che attendevano soltanto di essere ricuciti assieme e plasmati con cura e amore.
Amore era l’unica cosa di cui quel vampiro dagli occhi e dal cuore di ghiaccio aveva da sempre avuto bisogno ed Elena gli avrebbe dato tutto questo, gli avrebbe dato il filo e il collante per ricostruire il suo cuore come aveva fatto un po’ di tempo prima.
Elena avrebbe condiviso con lui ogni pena ed ogni fardello; qualsiasi cosa pur di non perdere nuovamente ciò che di più prezioso avesse mai avuto l’onore di toccare; il cuore di Damon che dopo centocinquanta anni era tornato a battere di nuovo.

I was only looking for a shortcut home
But it's complicated
So complicated



‘’Elena?’’ Matt Donovan chiamò quella che credeva essere la sua ex-ragazza entrando nella sua stanza di soppiatto.
‘’Matt’’ si girò verso di lui Katherine sorpresa, ‘’cosa ci fai qui?Ho da fare adesso!’’ mentì mostrandogli il libro di matematica e nascondendo dietro la schiena la sacca di sangue che stava mandando giù per colazione.
‘’Devo parlarti’’ le disse lui sedendosi su un angolo del suo letto e cercando invano l’orsacchiotto che era sicuro Elena non avesse mai abbandonato, ‘’siete tutti strani ultimamente’’ continuò a parlare senza curarsi del fatto che la sua interlocutrice non fosse minimamente interessata ai problemi esistenziali di nessun abitante di quella piccola cittadina, ‘’Tu che litighi a morte con Caroline e Bonnie, Tyler che non mi rivolge la parola dall’ultima festa in maschera a casa sua e tutto il resto, in più ci sono gli allenamenti di football che mi portano via tempo per lo studio; non so più davvero che pensare Elena’’.
‘’Senti Matt’’ le disse la vampira per cercare di levarselo di torno il prima possibile, ‘’ non preoccuparti di me, Caroline e Bonnie, loro faranno la fine dell’orsetto; dimenticate in un angolo per sempre’’ continuò la vampira con voce piatta, ‘’per ciò che riguarda Tyler e la festa in maschera non approfondire, lui ti odia a morte adesso e non ha più senso per voi cercare di essere amici; cioè alla fine hai tentato di ucciderlo a coltellate, cosa pretendi?’’
‘’Elena non ricordavo che tu avessi tutto questo tatto’’ le rispose Matt in tono stizzito, ‘’ma cosa sta succedendo a tutti quanti?’’
‘’Fatti gli affari tuoi, le amicizie del liceo non contano un cazzo Matt, sei solo al mondo e non puoi fidarti di nessuno, di questo né sono certa. Per quanto riguarda il test di matematica stai tranquillo, ti passerò tutte le risposte!’’ gli disse Katherine nella speranza che la lasciasse finalmente in pace, ‘’adesso se non ti dispiace’’ disse nuovamente la vampira, ‘’devo andare dalla signora Lockwood per organizzare un party’’ concluse uscendo dalla sua camera sculettando in direzione della porta mentre lo guardava con viso malizioso.
Matt rimase immobile ancora un altro po’ di tempo seduto nel lettone di Elena, fissando il suo orsetto abbandonato in un angolo, perché tutti i suoi amici stavano cambiando e nessuno più era sincero con lui?
Il suo sguardo interrogativo fu rivolto in direzione dell’animaletto di pezza che non si mosse dalla sua posizione, lasciando il giovane biondo solo e indifeso con i suoi pensieri.



‘’Ti rendi conto di cosa hai fatto?’’ la furia incontrollata di Elijah nei confronti di Caroline non aveva avuto precedenti mentre le tirava contro una sedia di legno del salotto di casa Salvatore.
‘’Per favore Elijah’’ provò a intervenire Stefan in difesa dell’amica, ‘’lei e Katherine hanno avuto dei diversivi; è stata una debolezza di Caroline incolparla del tutto, ti prometto che non succederà più, io stesso sarò responsabile delle sue azioni d’ora in poi’’ concluse il più giovane dei fratelli Salvatore interponendosi fisicamente tra il vampiro originario e l’indifesa Caroline.
‘’Con il suo comportamento la tua amica ha coperto il vero responsabile, ci sono altri vampiri qui, siete coscienti di questo?’’ gli disse Elijah con l’indice ben puntato contro Caroline, ‘’sappi che posso tollerare le stramberie di Katherine per il fatto che lei ha comunque uno scopo preciso di esistere in tutto questo; ma quell’insulsa vampira di pochi mesi se oserà fare altre cavolate del genere giungerà al termine anche della sua seconda vita, sono stato chiaro?’’ scandì lentamente Elijah mentre abbandonava la tenuta dei Salvatore in compagnia della fidata Rose.
‘’Tu sai chi è stato non è vero?’’ le chiese la vampire cinque centenaria una volta assicuratasi di essere abbastanza lontana dalla villa dei Salvatore.
‘’Klaus è tornato’’ fu la risposta secca di Elijah.
‘’Dovremmo dirglielo, devono stare attenti’’ le disse Rose cercando di farlo calmare dalla rabbia che aveva appena sfogato dentro quella casa.
‘’Non devono saperlo, Klaus non si esporrà ulteriormente; lui sa che Mystic Falls è l’unico posto in cui è vulnerabile, per questo non si tratterrà molto in questa cittadina’’ concluse Elijah continuando a camminare.
‘’Ma è vera quella leggenda che dice che Klaus ha il potere di acquisire i ricordi racchiusi nel sangue delle persone che morde?’’ gli chiese Rose piena di curiosità, rendendosi conto che poteva sapere da un momento all’altro uno dei più grandi misteri del vampiro primordiale.
‘’Certo’’ la freddò Elijah con uno sguardo, ‘’è quindi di vitale importanza che gli umani di questa città non sappiano nulla di noi e dei nostri piani, Klaus ha cercato di mordere Jenna per assorbire tutti i suoi ricordi, fortunatamente lei non sapeva nulla a proposito di noi.’’
‘’Dovremmo dirlo a Stefan’’ continuò a convincerlo Rose invano.
‘’Loro non devono sapere nulla, non finché non sarò sicuro che il sangue dei prescelti sia l’unica arma in grado di uccidere Klaus!’’ la freddò Elijah con quella inaspettata rivelazione.
Rose lo fissò incredula, incapace di muoversi, ‘’Cosa stai dicendo Elijah? Io ho fatto una promessa a Damon, gli ho promesso che avremmo protetto Elena’’ gli disse Rose incredula.
‘’Otterrò il mio scopo a costo di schiacciare anche l’ultima formica rimasta sulla faccia della terra’’ gli rispose Elijah seccato, ‘’devi soltanto scegliere da che parte stare, sappi che non tollererò un ulteriore tradimento da parte tua. Per la fedeltà al contrario potresti camminare alla luce del Sole’’ le disse con viso malizioso giocherellando con il suo anello magico.





SPAZIO AUTORE:
Eccomi di ritorno; scusate si ci ho messo più del previsto ma ho avuto mille impegni tra il capo e il collo in questi giorni...allora innanzi tutto vi dico che ho scritto una ONE SHOT SU DAMON ED ELENA per un contest, dove sono arrivata anche prima (yuppy) quindi se vi andasse di leggerla io ne sarei felicissima e mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate; la Os si chiama Missing e potete trovarla nel link seguente LEGGETE!
Allora visto che lo spazio pubblicitario occulto è terminato possiamo parlare del capitolo...intanto vi dico che mi è dispiaciuto un po' far fare la figura della cornutella ad Elena ma quando ci vuole ci vuole...io sono una fan delena al 100% ma soprattutto amo Damon e lo capisco nel profondo del suo cuore e quindi non posso fare a meno di amarlo nei secoli dei secoli e enfatizzarlo al massimo. Comunque avete visto che alla fine si è risolto tutto e Damon è tornato in hotel sano e salvo XDXD.
Come avete visto è apparsa questa Sabrina strega cattiva che sarà utile alla trama quindi dovevo fare in modo che si incontrasse con Elena e come vedete è successo.
L'amato Jeremy oscuro tornerà nel prossimo capitolo. Spero che vi sia piaciuta Katherine, ha qualcosa in mente io velo dico. Ah, cosa vi pare di Elia e delle rivelazioni si Klaus?E da che parte starà la povera Rose ora che ha capito che Elia non è così altruista come sembra?La trama si infittisce XDXD
Ah, da notare che il braccialetto di Elena avrà un significato nel tutto e Tanis che alla fine si rivelerà essere un sant uomo quasi ai livelli di Santo Stefano Martire il cornuto (ahah..scherzo mai e poi mai) glielo ha dato per un preciso motivo. Anche la scatoletta in casa di Tanis ha un significato preciso e il tutto verrà scoperto molto presto grazie appunto al folle vampiro in preda da pazzia da morso da licantropo. ahha...ragazze qui il tutto si infittisce molto.
Ah, dimenticavo vi servono delle foto di questa Sabrina cattiva e di Elena vestita alla Moulin Rouge.




Sempre a proposito di Moulin Rouge vi volevo dire che io ci sono stata ed è pure un bel posto con balletti e non è il puttanaio che in realtà ho descritto...ahaha..<3
Ragazze care a questo giro vi rispondo una per una personalmente alle vostre recensioni perchè mi confondo di meno.
Comunque ringrazio lo stesso tutte le anime pie che hanno recensito il rpecedente cap ovvero grazie di cuore a: Giuls Salvatore, Gerby, Fra Cullen, Elenafire, Kiss88, Coto, Kary91, Delena_96, DarkNemesis, gessicat, Buffy Summers88, Ehris, Elena01, Butterphil, truny92, neusiedler, SakuraHaruno, maudy, pleinelune, fra3.
Un ringraziamento particolare va a Giuls che ha letto in anteprima una parte del cap di cui non ero sicura e mi ha dato il via libera...grazie mille per i tuoi preziosi conforti <3.
Vedo che le persone che seguono la ff crescono sempre di più quindi che aspettate a RECENSIRE?
Spero che commenterete numerose per farmi sapere cosa pensate di tutto questo.
Vado a rispondere a tutte le vostre recensioni <3 <3, un bacione!
  
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