Ci sono io con te. Vedi? Son qua.

Perché stai seduta lì, sul pavimento?

Non è meglio se vieni qui ad abbracciarmi?

Cosa? Non riesci ad alzarti? Per questo non ci sono problemi.

Mi siedo accanto a te e, se vuoi, puoi prendermi la mano, così magari ci alziamo insieme. Ti va?

Però attenta, non facciamoci sentire. Che poi, non facciamo mica niente di male. Da quando amarsi è qualcosa per cui nascondersi?

Ma sai, la gente è crudele. Ed è per questo che ora il tuo cuoricino è a pezzi, le ginocchia sono sbucciate a furia di cadere. Allora facciamo che mi procuro io della colla e del disinfettante, così la prossima volta che ci vediamo riattacco i pezzetti del tuo cuore e ti curo tutte quelle brutte ferite, che ne dici?

Non sono un bravo dottore, forse lo sai, però ci provo. Ti fidi di me, vero?

Nel mentre se vuoi ti canto qualcosa. Mi dici che la mia voce ti piace. Oppure ti racconto una storia.

O una barzelletta se preferisci.
Mi piace vederti ridere.

Adesso devo scappare, però fammi sapere eh!

Guarda, ti lascio il numero del mio cuore, così quando hai bisogno mi fai uno squillo o mi mandi un messaggio.
Anche solo per fare due chiacchiere se vuoi. Bè, è scritto qui, su questo bigliettino, vuoi leggerlo subito? Vuoi che te lo legga io?

“Ti amo. Niente cuoricini, o disegni carini. Niente poesie o frasi fatte trovate nei cioccolatini. Solo, ti amo.”