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Autore: Lord_Envy    20/03/2011    4 recensioni
Non è facile sentirsi diversi, figuriamoci sentirselo confermare.
Non è facile accettare che esista la magia, figuriamoci accettare che la si può controllare.
Non è facile sapere che si ha grandi potenzialità, figuriamoci sapere che si è una divinità.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccolo qui, il tanto atteso capitolo finale. Ringrazio Lady of the Lake, Lordgemone, Potterfan, _Xelix_  per aver seguito la storia; Ringrazio Andy Scofield, piccolascrittrice98 e _stellina99 per aver 'preferito' questa storia; Ringrazio Rodopis, musicislife, Elyssa Flaherty e valeriuccia93 per le recensioni sempre gradite; Ringrazio soprattutto Sofia_94 e SweetBlueNight senza le quali la storia non sarebbe continuata!!! Grazie a tutti!!! Non piangete XD

 

Happy Ending

I ragazzi si svegliarono in una stanza lussuosa, non erano più sul tetto e non erano più molto stanchi come prima.
''Che è successo?'' domandò Wasser alzandosi di botto.
''Calmati...'' lo esortò Luft stringendo il cuscino dolcemente, ma in quel momento entrarono i loro avversari.
Wasser, Jord e Brand acquisirono subito una posizione di difesa, mentre Luft cercava di evitare lo sguardo di Torm.
''Cosa volete?'' domandò Brand.
''Tranquilli, veniamo in pace!'' disse Ash mettendosi nella tipica posizione 'mi arrendo'.
''Credo vogliate delle spiegazioni...'' disse Silva siedendosi vicino Jord.
''Ci puoi scommettere'' le rispose il suo vicino.
''Prima di tutto'' esordì Led ''ci dispiace!'' e mise le mani giunse come segno di dispiacere.
''Ah! bella questa! Prima mi dilani la spalla con un pezzo di ghiaccio e poi mi hai infilzato con una freccia! Brand ha dovuto cauterizzare la ferita!'' urlò Wasser alzandosi la maglia per far vedere la cicatrice, ma non c'era più.
''Ma come?'' disse Luft avvicinandosi all'addome di Wasser.
''Non l'avete capito?'' la interruppe Torm con uno sguardo misto fra odio e pentimento ''Il vostro professore ha i poteri della luce e riesce anche a guarirvi''.
''Ora ho capito'' disse Brand annuendo piano piano e guardando nel vuoto.
''Approposito, perchè avete fatto quello che avete fatto al vostro tutore?'' domandò Jord.
''Bè, noi ci siamo svegliati prima di voi e, grazie a Fos che ci ha teletrasportato qui, abbiamo potuto sentire ciò che Inanis aveva in mente. Stava parlando di una specie di apocalisse per uccidere tutti coloro che non avevano del sangue divino e voleva usare noi 4 per attuare il suo piano. Appena abbiamo saputo, abbiamo deciso di fermarlo. '' spiegò Ash.
''Approposito di professori... Fos? dov'è?'' domandò Jord e Silva gli rispondette indicandogli la stanza accanto.
I quattro si alzarono per andare a raggiungerlo, aprirono una serie di porte prima di trovarlo steso sul letto, molto pallido, ma sorridente come sempre.
''Professore!'' urlacchiò Luft prima di saltare sul materasso facendolo rimbalzare.
''Ehi, calma!" sussurrò il professore sorridendole.
''Come sta?'' domandò Jord chiudendo la porta.
''Bene, ma credo dovremmo salutarci!'' aggiunse alternando alla risposta lunghi silenzi.
''Cosa? No!" rispose quasi istintivamente Brand.
''Ormai non vi servo più a nulla -sorrise- avete imparato tutto quello che potevo insegnarvi, Ignari virtus compreso. Vi ho guidati da quando eravate piccoli, da quando avete capito che eravate speciali e da quando vi siete iscritti a questo liceo. Non posso fare più niente per voi, se non rispedirvi a casa e augurarvi tutto il bene possibile''. E così dicendo battè le mani e tutti e otto i ragazzi vennero  mandati indietro.

La città non portava più i segni della lotta, nè dell'incendio sulla collina. La memoria dei cittadini era stata cambiata così come gli edifici erano stato riaggiustati e le strade riparate.
Era tutto tornato alla normalità tranne per il fatto che 8 ragazzi si ricordavano per filo e per segno cosa fosse accaduto.


Led aspettò la notte per agire. Ricongelò la telecamera e la saracinesca rompendola successivamente con un calcio. Entrò, lasciò sul bancone un sacchetto del pane con dentro tutto il bottino di gioielli che aveva rubato tanto tempo prima.
Prese una penna e un foglietto di carta e scrisse con una calligrafia forzata 'Mi dispiace'.
Uscì dalla gioielleria sorridendo e sentendosi più pulita.

 * * * *

''Pronto? Mamma?''
''Ehi, Ash... Dimmi!" la voce di sua madre, così calda
''Niente è che vorrei raggiungervi!" non si era accorto di quanto fosse difficile affrontare alcune cose senza l'appoggio di qualcuno fino a quel momento
''Sei sicuro? Hai la scuola e poi la svizzera è lontana'' rispose teneramente la madre.
''Mi mancate'' si giustificò il ragazzo.
''Ok, ti prenotiamo il volo!''

* * * *

Silva raccolse un pò di vestiti in una valigia, prese una foto di suo padre e si riempì il portafogli di banconote.
''Pronta per partire?'' domandò il padre eccitato all'idea di fare un viaggio senza prenotazioni con la sua unica figlia, la sua unica famiglia.
''Un attimo, innaffio le piante e vengo'' disse, ma invece di riempirle d'acqua, le accarezzo con tanta dolcezza che tutte le piante della camera fiorirono.
''Arrivo, accendi la macchina!'' urlò Silva mentre accarezzava un fiorellino.

* * * *

''Sicuro di voler cambiare scuola?'' domandò la madre di Torm mentre il ragazzo firmava i verbali per il nulla osta.
''Sì, ho bisogno di cambiar aria, di ricominciare da zero.'' spiegò mentre firmava nella segreteria della sua ormai ex-scuola.
''E hai già pensato dove andrai?'' domandò sua madre.
''Il fratellone viene con me!" miagolò la bambina e subito Torm la prese in braccio e le stampò un bacio sulla guancia.
''Sarò sempre tuo!'' le disse.

* * * *

''Ehi, Wasser! Bentornato!" disse l'allenatore di nuoto appena vide il suo alunno modello con il costume addosso. Il ragazzo sorrise in risposta.
''Fra un pò ci sono le gare, dovremo recuperare le lezioni perse. Sei pronto a tuffarti?'' domandò dandogli una pacca sulla schiena.
''Certamente'' rispose il ragazzo e dopo aver appeso l'accappatoio all'appendiabiti vicino alle panchine, si tuffò dritto come una stecca, gustando ogni centimetro di corpo che d'asciutto veniva bagnato. Mentre si tuffava, sorrise, libero e felice di poter comandare un elemento come quello.  

* * * *

Brand scese dalla fermata dell'autobus con in mano un mazzo di fiori. C'erano dei lilium, degli iris e un paio di dalie. Notoriamente lei odiava regalare i fiori, ma quella volta le sarebbero serviti.
Fece qualche passo in avanti fra l'erbetta verde smeraldo per poi inginocchiarsi davanti a due lapidi. Smistò i fiori fra le due tombe, prese due candele e le accese avvicinando l'indice allo stoppino. Sorrise e qualche lacrima scese sul suo viso sorridente in onore dei suoi due genitori.

* * * *

''Jord, oggi vieni con noi al cinema?'' domandò la madre al proprio figlo.
''Non posso!'' rispose.
''Non mi dire che devi studiare! Stai sui libri da questo pomeriggio!'' lo criticò il padre.
''No, tranquillo. Devo uscire con degli amici.''
Quella frase, così aliena ma così benefica, fu un balsamo per le preoccupazioni dei genitori di Jord il quale fremette un pò alla sua stessa affermazione.
''Va bene, non fare tardi'' disse la madre mentre chiudeva la porta salutando il figlio con la mano.

* * * *

Luft era nel suo camerino a truccarsi. Doveva interpretare il cigno bianco e il tutù vertiginoso le rendeva più difficoltosi i movimenti.
Si stendette il cerone uniformemente sul visto e si disegnò del simboli tribali vicino l'area degli occhi con l'eyeliner.
Mise tutto a posto, salì di corsa le scale, puntò i piedi, alzò la gamba sinistra in un elegante arabesque e poi il sipario si alzò accolta da un fragoroso applauso.

E se avessi intenzione di fare un seguito??? Che ne pensate? Fatemi sapere *_*
Grazie ancora, il vostro Lord_Envy

  
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