Rebecca ride e mi conduce in camera sua tenendomi per mano. So cosa sta per succedere, ne sono perfettamente consapevole e non mi oppongo.

-Tua madre?- le chiedo seguendola su per le scale.

-Torna sta sera, abbiamo tutto il pomeriggio per noi- mi sorride, si ferma davanti una porta e la apre, lasciandomi entrare per prima.

Non ho il tempo di guardare la sua stanza, che chiude l'uscio e raggiunge le mie labbra con le sue. Così diverse da quelle di Eleonora...

Scaccio quel pensiero e le cingo il collo con le braccia, accarezzando i suoi lunghi capelli biondi.

In poco tempo mi spinge su letto, senza smettere di baciarmi e sento una mano infilarsi sotto la mia felpa e poi sotto il reggiseno. Mi abbandono a quel tocco, lasciando la sua bocca e girando la testa di lato.

Rebecca mi spoglia, bacia ogni centimetro della mia pelle, poi mi prende le mani e le porta sui suoi jeans, aspettando che glieli tolga. Ubbidisco mentre si sfila la maglietta.

Rimaniamo in mutande e ci tocchiamo senza timidezza, sempre più giù.

Mentre muovo le mie dita in lei, vedo i capelli di Rebecca cambiare forma e colore, da lisci e biondi a ricci e castani. Inizia ad ansimare, con la voce di Eleonora, anche la sua mano è diversa e quando apre gli occhi è lei.

Ele è a cavalcioni su di me, lontana dal mio viso. Mi metto a sedere per raggiungerla ed entro in lei con più passione, iniziando a baciarla.

La sua lingua soffoca i miei gemiti, e io, ormai vicina all'orgasmo, apro le labbra continuando a muovere le dita dentro e fuori, sempre più veloce.

Vengo, senza controllo, spudoratamente, assecondando con il bacino e suoi movimenti.

Quando apro gli occhi, però, vedo Rebecca ansimante e stupita da tutta la mia voglia.

-Questa notte ho fatto un sogno orrendo-

Eleonora smette di prendere appunti, si gira e mi guarda.

-Cioè?- chiede incuriosita.

-Stavo facendo sesso con Rebecca- dico guardando la lavagna e aspettando la sua reazione.

-E cosa c'è di brutto?- mi chiede spaesata e divertita.

-Non eri tu-

Bip. Bip. Bi-bip. 6:00.

Mi giro tra le lenzuola e ancora con gli occhi chiusi allungo la mano verso la sveglia, per spegnerla. Faccio cadere un libro e il cellulare che era appoggiato sopra, impreco, poi finalmente trovo il tasto di quell'aggeggio infernale e lo schiaccio con violenza.

Ritorno supina e apro gli occhi fissando il buio della mia stanza.

Mi sento stanca. Stanca solo per quel maledetto sogno.

Porto una mano sulla fronte, la sento calda e sudata. Merda.

Scosto le coperte e scendo dal letto. Mi dirigo in bagno ed entro nella doccia.

Il getto dell'acqua è freddo e sussulto, ma aiuta a svegliarmi. Man mano che si riscalda, ripenso a quella notte assurda.

Non puoi continuare così...

Lo so.

Mi concedo più del tempo necessario, lavo dalla mia pelle il ricordo di quel sogno nel tentativo di cancellarlo.

Esco dalla doccia e mi rifugio nel mio accappatoio, poi alzo gli occhi verso lo specchio.

Guardo il mio viso stravolto.

Guardo i miei occhi spenti.

Guardo quel po' di speranza rimasta, svanire.

Basta.