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Autore: unleashedliebe    20/03/2011    11 recensioni
-Sei carina quando sorridi, dovresti farlo più spesso- mi strinse in un abbraccio protettivo.
Non essendo molto alta, sentivo il cuore di Bill battere attraverso la pelle. Batteva forte, come il mio.
-Batte forte- sussurrai sopraffatta dalla situazione.
-E' colpa tua, cretina- rispose scompigliandomi i capelli.
-Mi viene il diabete così- esclamai.
-Ehi! Penso che morire a causa del diabete, non sia così brutto- mi riaccoccolai fra le sue braccia esili.
Dio, eravamo così dolcinati. Ma, mi piaceva. Parecchio.
Abbiamo lasciato Anna (Carotin) con un cellulare in mano, dopo aver ricevuto quel messaggio inaspettato. E ora che farà? Ci saranno tante svolte, e anche Bill si troverà a fare i conti con l'amore, ma non sarà tutto rose e fiori, anzi.
"Immer wenn es wehtut, ist sie ganz allein.
Doch nach dem letzten Mal, hat sie nicht mehr geweint."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~ Louder love '
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Capitolo sei: scommessa
(anna)

Ragazze, sono troppo felice, vedo che la storia vi piace e beh, ripeto: sono troppo felice!
Grazie a tutte le persone che leggono e recensiscono, lo sapete che vi amo, no?
Awww. Vi lascio col sesto capitolo!
Peace, love and Tokio Hotel.

* * * *

Sesto capitolo: scommessa


Quando mi sveglia, percepì di non essere dove sarei dovuta stare.

Alzai le palpebre lentamente, cercando di focalizzare ciò che avevo intorno. Mh, feci mente locale e mi tornarono in mente gli avvenimenti del giorno prima, la riunione con il management, la riparazione del computer del frontman, il fatto che fossi rimasta bloccata nel tourbus della band e, infine, la chiacchierata con Anna.

La ragazza era ufficialmente entrata nelle mie grazie, la notte precedente avevamo parlato parecchio, mi aveva raccontato la sua storia, più simile a un avventura con Tom e mi aveva raccontato della sua vita in Italia, rivelandosi molto simpatica e senza peli sulla lingua.

Lasciai perdere i pensieri sugli avvenimenti precedenti e mi concentrai sull'orologio che avevo al polso: segnava le nove e un quarto.  

Mi alzai senza un minimo di voglia dal materasso, verificando che la mia nuova amica stesse ancora dormendo. No, non stava dormendo: più che altro ronfava.

Ridacchiai tra me e me, frugando nella mia borsa per estrarre trucco e  specchietto, la mia faccia era segnata dalla notte passata insonne.

Dopo la sessione di make-up, guardai fuori dal finestrino cercando di individuare il luogo in cui ci trovavamo, a giudicare dai cartelli in francese, non poteva che trattarsi della Francia! Con mio stupore, felicemente stupita aggiungerei, notai che eravamo fermi.

Finalmente potevo uscire e tornare nel mio bus! Non che fosse proprio brutto stare lì, però preferivo la solitudine.

Sgusciai fuori dalla stanza della rossa per tornare all'ovile, sperando di non incontrare nessuno nel frattempo.

Ovviamente, la sfortuna fu dalla mia parte, l'uomo-cresta stava facendo colazione, assieme a Gustav e a Georg.

Non volevo fare la figura della maleducata, ma l'idea di uscire senza salutare mi apparve molto invitante, purtroppo fui intercettata dal batterista che mi salutò, seguito a ruota dal bassista. A quanto pare Bill trovare la sua tazza di cereali più interessante di me, non lo potevo biasimare.

-Buongiorno ragazzi! Gustav, Georg- rivolsi loro un sorriso più o meno sincero, -Bill- conclusi con tono più inacidito, guadagnandomi un'occhiata noncurante da parte sua. Una perversa voglia di assalirlo armata di forbice e rasoio  mi pervase, ma poichè ero una persona educata e posata, me la feci passare.

-Io torno nel tourbus- dissi con tono un po' troppo felice, -se avete altri problemi con il computer, ci sono- detto ciò, mi congedai.

Una volta fuori da lì, ispirai l'aria fresca francese - più che altro inquinata - e mi diressi nella mia "abitazione". Entrata, trovai Nat e Valerie che facevano colazione, mi salutarono espansive e, poi, mi buttai nel mio lettino. Estrassi dalla borsa il cellulare, ricordando solo in quel momento che l'avevo lasciato spento; notai quattro chiamate senza risposta: Andy, Andy, Mamma, Andy. Ignorai quella della mia genitrice e richiamai la mia migliore amica.

-Pronto, Andrea? Scusa il ritardo, ma avevo dimenticato di riaccendere il telefono- mi scusai prima di essere assalita.

-Mi hai fatto stare in ansia, stronza! Devi raccontarmi tutto! Tutto! E, tutto!- s'impose.

-Che intendi con tutto?- domandai.

-Mh, com'è respirare la loro stessa aria, come sono dal vivo, se ci hai parlato, se sei già andata a letto con qualcuno di loro, se hai fatto amicizia, se hai già aggiustato qualche computer, se..- la interruppi prima che andasse in iperventilazione.

-Respira amica! Allora, vedrò di riempire la tua curiosità. Respirare la loro aria penso sia normale, ho accurato che Georg non puzza!- sorrisi, -dal vivo sono belli, non posso negarlo. Non ci sono andata a letto, pervertita! Ieri ho sistemato il computer di Bill.. quel ragazzo mi sta antipatico-

-Cosa?  Dai dimmi che scherzi! E' scientificamente provato che tutti AMANO Bill- ribattè piccata.

-Solo perchè nessuno lo conosce veramente!- Sbuffai io.

Inutile convincerla, fu una chiamata a senso unico: io confermavo la mia tesi e lei mi procurava solo antitesi stupide e insensate.

-Comunque, ultima cosa: devi ammettere che alcune canzoni sono carine- okay, dopo questa potevo affermare fosse fumata.

-Oh, certo! Come no!- esclamai io esasperata.

-Cara mia, so che c'è una canzone che ti piace, ti ho beccata mentre l'ascoltavi dal mio ipod!- merda, m'aveva beccata.

-Mh, non è vero!- mi ostinai a negare, -Devo andare ora, ci sentiamo il prima possibile- chiusi in fretta la chiamata, per evitare contrattempi.

La prima settimana di lavoro passò in fretta, non ebbi altri contatti coi ragazzi della band, se non con Anna, con lei avevo stretto una bella amicizia. Fino ad ora avevo fatto solamente lavori per il manager, a quanto pare il computer di Bill non aveva avuto più problemi.

Tutto procedeva a meraviglia insomma, il fatto che i contatti fossero inesistenti mi rendeva particolarmente felice, ovviamente.. la mia bolla di serenità fu esplosa dalla chiamata che mi annunciò la dipartita del laptop del bassista, fui così costretta alla seconda visita nel toubus dell'orrore.

-Buongiorno Georg- salutai entrando, lui sembrava simpatico, in più era molto bello.

-Ciao Maia! Grazie per essere venuta subito- disse educato, ciò gli fece aumentare punti.

-E' il mio lavoro- sorrisi, -che ha il tuo povero computer?- lui mi spiegò la situazione in generale.

Cominciai ad armeggiare con l'aggeggio e rimasi concentrata per una mezz'oretta, finchè la porta del tourbus non si aprì facendo entrare il resto della truppa.

-Salve ragazzi- dissi con tono poco allegro, sempre meglio di nulla! Ovviamente Bill non mi degnò di risposta.

Alzai il sopracciglio infastidita, quel ragazzuolo mi dava altamente sui nervi, era insopportabile cavolo!

-Maia, non sei una fan vero?- domandò Gustav, mi sarebbe piaciuto rispondere carica di sarcasmo, ma la sua faccina serena me lo impedì.

-Mmh, no, preferisco altri generi.- risposi vacua. Mi guardò, aspettandosi una risposta più dettagliata.

-Rammstein, Metallica, Guns, ACDC, capito il genere?-

-Anche io ascolto i metallica!- Disse, oh! Mi venne quasi da esultare, qualcuno con un minimo di cervello c'era allora.

-Ma almeno hai ascoltato un nostro album?- intervenne Bill con quella vocetta fastidiosa.

-Ehm, no. Mi è bastato essere a un vostro concerto- subito dopo aver pronunciato quella frase, mi tappai la bocca, certa d'essermi fatta scappare troppo, infatti dieci occhi sbalorditi mi puntarono.

-Non guardatemi così! Ho solamente accompagnato una mia amica- scossi le spalle.

-E come ti è sembrato?- Domandò il bassista. Dovevo essere sincera? Decisi per il si.

-Oddio, un'esperienza indimenticabile! Insomma, non avevo mai ascoltato musica in quel modo-, mi guardarono ancor più sbalorditi, stupore che si trasformò in delusione con la frase successiva -tutte le ragazzine che piangono e urlano per voi, mentre io ascoltavo con l'ipod, ad alto volume, i Ramm!-

Ridacchiai guardando le loro facce, Anna si mise a ridere con me, almeno una con un po' di sense of humor!

-Tu hai dei pregiudizi- disse fermo Bill. -Insomma, non ci conosci eppure non ti piacciamo- assunse un broncio adorab..orribile.

-Si che vi conosco! Voi siete i Tokio Hotel, Bill Gustav Tom Georg e l'aggiunta della rossa di tanto in tanto!- esclamai vittoriosa. Pessima.

Mi guardarono tutti un po'.. male. -Non guardatemi così! Lasciatemi due minuti- dissi, presi il computer e digitai Tokio Hotel su google.

Circa 7.480.000 risultati in 12 secondi, che cosa incredibile!

Andai sul sito ufficiale e comincia a leggere distrattamente qualche riga qua e là, finchè qualcosa non catturò la mia attenzione.

Mi misi a ridere come una deficiente davanti allo schermo, mentre gli altri mi guardavano come fossi impazzita, in attesa di un chiarimento.

-Aspettate un attimo- dissi ancora in preda alle risate.

-Gustav Wolfgang Klaus. Georg Moritz Hagen. Thomas Kaulitz- mi faceva male la pancia, il dolore divenne insopportabile quando lessi il nome del frontman.

-Wilhelm Kaulitz, oddio!- la mia risata suonava nel tourbus silenzioso.

-Parla quella che si chiama Maia! Ma che nome del cazzo è Maia?- Sbottò il cantante.

-Un nome più bello di Wilhelm Kaulitz! Significa nutrice, era la donna più bella delle Pleidi- affermai io.

-Ecco, non vedo che centri quel nome con te- rispose.

-Beh, will sempre meglio del tuo- dissi.

-Non chiamarmi WILL!- si alterò lui.

-Ragazzi calmatevi!- intervenne Gus, il solito pacifico.

-Mh, adesso devo andare, devo fare gli inviti per il fan-party della settimana prossima- dissi congedandomi.

Notai una scintilla percorrere gli occhi di Bill, cosa che non mi piacque affatto.

-Ho un'idea! Aspetta un attimo- scomparve e tornò poco dopo, con in mano un'ipod e una cartella. Me la porse.

-Qui ci sono tutte le nostre canzoni, e qui i testi, ascoltali- Lo guardai male.

-Non fare quella faccia. Io sono certo che c'è almeno una canzone che ti piace, e la troverò- assunse un tono quasi minaccioso.

-Io non credo proprio, con tutte quelle che ci sono!- Mi accorsi troppo tardi che avevo ammesso che una c'era, mi guardò soddisfatto.

-Lo sapevo!- Lo guardai malissimo. -Si si okay, tanto non la trovi. E, anche se la trovassi?- domandai.

-Facciamo così- stette un attimo in silenzio, -al concerto prima del fan party, canterò la canzone che secondo me ti piace, se la indovino - non far finta di niente perchè ti riserverò un posto in prima fila, in modo da tenerti sott'occhio -. tu verrai alla festa- poteva starci, -e il vestito lo scelto io, ti farai truccare da Nat e Va- Eh no, questo no! Peccato che non rifiutavo mai le sfide io..

-Okay. Però.. se indovino io.. usciamo, io e te. E tu sarai struccato, senza cresta o qualunque cosa sia quella che hai in testa- posi la mia condizione.

-Se volevi uscire con me, bastava chiedere- che stronzo! Lo trafissi con lo sguardo e recepì il messaggio.

-Affare fatto!- dicemmo in coro, stringendoci la mano, mentre gli altri guardavano il nostro teatrino divertiti.

Quella scommessa non avrebbe portato nulla di buono, me lo sentivo. 

* * * * 

Recensite? :)








   
 
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