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Autore: dhete lea    21/01/2006    7 recensioni
Ron ha la febbre e un forte mal di testa... E riceve una visita in infermeria.
Un'altra one-shot sulla mia coppia preferita!
Commentate? ^^
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Headache


Ho mal di testa.

L’infermeria è deserta, forse perché sono l’unica creatura in questa scuola capace di prendersi la febbre a 38 alla fine di aprile. Sono qui a rotolarmi in questo letto da due giorni, la mia temperatura non è mai scesa al di sotto dei 38.2 gradi e ho la gola in fiamme. E mi annoio da morire.

Ieri sono venuti a trovarmi i gemelli con Ginny; hanno trovato tutta questa situazione, me bloccato in un letto con Madama Chips che a stento mi ha dato il permesso di respirare, estremamente divertente. Ah ah ah. Mi sto divertendo un mondo, davvero.

Harry è venuto a trovarmi ieri. Due volte. E l’altroieri. Tre volte. E stamattina. Ho la vaga impressione che mi stia usando come scusa per fare tardi alle lezioni, ma non ne sono proprio sicuro. Ha detto che sarebbe ripassato dopo pranzo.

Uhm. Non so di preciso quando sarà dopo pranzo, visto che la cara infermiera mi tiene a digiuno da due giorni. Ogni sei ore circa mi rifila uno strano impasto giallino, del tutto insapore, dice che mi impedirà di vomitare anche lo stomaco. Se lo dice lei.

Intanto sono qui, ad annoiarmi a morte a contemplare il soffitto grigio e ad emettere ogni tanto qualche gemito, così, giusto per assicurarmi di essere ancora vivo. Non si può mai sapere. In effetti ho un po’ di dolori. Mi fanno male i muscoli, sono tutti indolenziti, visto che non metto piede giù dal letto da più di quarantotto ore. Mi chiedo come sia possibile che in tanti secoli di magia nessuno sia riuscito ad inventare una dannata medicina contro la febbre. Voglio dire, hanno creato una pozione per far ricrescere le ossa, e niente contro la febbre. E’ a dir poco assurdo.

Ahi, la mia testa.

E se vi state chiedendo se lei è venuta a trovarmi, la risposta è no. Non è venuta a trovarmi.

Tutto per un piccolo commentino scherzoso che ho fatto l’altra sera su quella ragazza di Tassorosso del terzo anno, come si chiama, Sara Spencer.

Ok, non era tanto piccolo. E nemmeno tanto scherzoso.

Se proprio lo volete sapere, ho detto che somiglia ad un cavallo, per quei denti strani che si ritrova.

Ma insomma, ha davvero degli strani denti!!

Forse non è stato molto carino da parte mia dire una cosa del genere, ma certo non al punto da saltar su dalla sedia, con quell’aria disgustata, e attaccare con la solita storia, sei un superficiale immaturo, ti fermi solo all’apparenza delle cose, ma cosa credi di essere perfetto tu e bla bla bla.

Insomma, d’accordo, ho dimenticato che in effetti lei forse è particolarmente sensibile su quest’argomento, visto che nemmeno lei prima aveva proprio una dentatura perfetta, ma non c’era davvero bisogno di andarsene dalla Sala Comune con quell’aria offesa, neanche l’avessi detto a lei, che somiglia ad un cavallo!

Comunque. Quella è stata l’ultima volta che ci siamo visti, perché la mattina dopo subito dopo colazione sono venuto qui in infermeria a ficcarmi nel letto e, come potete vedere, ancora non sono uscito. In effetti, la mattina a colazione ci siamo visti. Cioè, no, io ho visto lei, e lei probabilmente ha visto me mentre io non guardavo, ma questo non conta, voglio dire, non ci siamo visti, io ho visto lei e lei ha visto me, ma non ci siamo visti a vicenda. Contemporaneamente. Quindi non ho sbagliato quando ho detto che l’altra sera è stata l’ultima volta che ci siamo visti. Capito?

Felice di aver risolto brillantemente questa fondamentale questione di grammatica, mi giro su un fianco. Magari potrei fare un sonnellino; almeno il tempo passerà più in fretta, e magari quando mi sveglierò non avrò più questo mal di testa tremendo.
Ho già chiuso gli occhi, e sono sulla buona strada per addormentarmi, quando sento dei passi, e poco dopo la voce di Madama Chips:

“Signor Weasley, c’è una visita per lei!”. Accidenti. E’ già dopo pranzo.

“Harry… Ti spiace passare dopo? Ho mal di testa e non ho voglia di vedere nessuno ora. Cioè, ci sarebbe una persona che vorrei vedere. Una sola. Ma tanto lei non verrà. Non è venuta finora e non verrà, e tutto per colpa di quegli stupidi denti di Sara Spencer.

Che poi, voglio dire, a chi importa dei suoi denti! A me non importa, e sicuramente neanche a lei importerà niente, di quei maledetti denti, ma lei deve essere sempre così giusta e corretta e onesta e deve sempre farmi sentire così piccolo e stupido! Però, adesso è l’unica persona che vorrei vedere. Non te la prendere, Harry, ma davvero vorrei vederla. Vorrei proprio che lei mi venisse a trovare, adesso. Ma lei non verrà.

Dio, che mal di testa! Lei non verrà, perché io sono solo lo stupido Ron Weasley, il suo migliore amico, il suo stupido migliore amico. Non le interessa sapere come sto. Non è venuta e non verrà. Ma sarei così contento se lei venisse! Anche solo per dirmi che questo mal di testa spaventoso è una punizione divina per il mio comportamento immaturo, o una cosa del genere.

Forse potrei chiederle scusa. Cioè, non che abbia offeso lei, lei non somiglia affatto a un cavallo, lo sai benissimo, anzi, ma potrei dirle che mi dispiace per essere stato poco carino a dire quelle cose… Che poi in effetti un po’ mi dispiace. Magari è simpatica, quella Sara Spencer, anche se ha strani denti. Ma comunque non mi importa niente di Sara Spencer! Mi importa di Hermione, Hermione che non è venuta a trovarmi e non verrà.

Quanto mi fa male questa maledetta testa! Non verrà, Harry, vero che non verrà? Perché lei ha sempre ragione. Non è stupida. Non dice cose brutte sulle altre persone – bè, a parte i Serpeverde, ma non credo che valgano proprio come persone -, non parla a vanvera, non fa sciocchezze, non trova ogni buona scusa per litigare con il suo migliore amico – bè, a volte si, ma di solito è colpa mia, lo so -, e non ha vergogna di dire al suo migliore amico di andarla a trovare in infermeria quando si ammala perché è l’unica persona che vorrebbe vedere, sempre, non solo quando è malata…

La testa mi sta per scoppiare, lo sento. Ma tanto lei non verrà. Anche solo per chiedere se sono ancora vivo. Ecco! Potrei morire in questo letto, adesso, potrei non rivederla mai più, e l’ultima cosa che lei mi ha detto è che sono un immaturo superficiale eccetera eccetera. E’ terribile, Harry! Harry? Vero che è terribile? Harry?”.

Perché non mi risponde? Se ne è andato? E’ svenuto? Si è smaterializzato? Non ci si può materializzare o smaterializzare in questa scuola, Ron, quante volte te lo devo ripetere? Giusto, Hermione. Hai ragione, come sempre. Ma allora perché Harry non risponde? Forse si è stancato di sentirmi parlare.

Uhm. Forse dovrei fare l’immane sforzo di aprire gli occhi e girarmi a vedere se Harry è ancora qui. Dovrei? Si, dovrei. Sto già per iniziare a sollevare una palpebra, quando Madama Chips mi risparmia questa fatica.

“Bè, è già passato un quarto d’ora, direi che questa visita è durata abbastanza, signorina Granger”.

Signorina? Granger? Da quando Harry ha cambiato cognome? E ha anche cambiato sesso! Non mi ha detto niente! Voglio dire, sono il suo migliore amico, avrebbe anche potuto avvertirmi…

Frena, Ron. Aspetta. Lo so che hai mal di testa, ma ragiona un attimo.

Signorina Granger. Granger. Granger, Ron. Oddio. Non è possibile. Non è assolutamente possibile.

Forse dovrei davvero vedere cosa succede. Si, dovrei proprio.
Con un sospiro, mi giro e lentamente, molto lentamente, apro gli occhi. Orrore.

Davanti a me c’è Hermione, con un’espressione tra il sorpreso e il divertito, con un libro in una mano e la borsa nell’altra, che cerca di reprimere un sorriso. Ma non può essere. Chiudo di nuovo gli occhi. Mi sveglierò tra un’oretta, e non sarà ancora dopo pranzo. Sicuramente. Perché è troppo
orribile per essere vero. Non posso aver detto tutte quelle cose davanti a lei, semplicemente non posso.

Riapro gli occhi: lei è ancora lì, e ora non sta più reprimendo quel sorriso. No. Sorride apertamente.

E’ un incubo. E ancora non ha aperto bocca. Strano, molto strano. Richiudo gli occhi.

“Ne riparliamo quando guarisci, ok?”. Ecco. Ha parlato. Dovrei rispondere? A che pro?

“mmm.”. E’ il massimo che riesco a tirare fuori in queste condizioni, davvero.

“Guarisci in fretta, allora!”. Tono sarcastico. Sadica.

“mmmmmm!!”.

“A presto, Ron!”. Ecco, suona un po’ più dolce.

“mmm”. I suoi passi che si allontanano.

“Hermione?”

“Si?”

“Ho mal di testa.”.


********


Ecco, un’altra storiella stupida sulla mia coppia preferita! A quanto pare riesco a scrivere solo di loro :P
Non so voi, ma io quando ho mal di testa e febbre deliro di brutto XD
Che ne pensate? ^^
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno letto e commentato Cap. 14...Non mi aspettavo tante recensioni! °//°
Grazie anche ovviamente a tutti quelli che leggeranno e soprattutto a quelli che commenteranno questa storia!

Alessia

  
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