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Autore: Silvia_sic    21/03/2011    1 recensioni
Questa storia parla di un eventuale continuazione dopo il film Iron Man 2... Un nuovo pericoloso nemico si presenta per annientare il geniale industriale Tony Stark... che adesso impegnato con lo S.H.I.E.L.D. vede sempre più minacce lungo il suo cammino, non rischiando solamente la sua vita...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Nuovo personaggio, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Incubo glaciale alla Città degli Angeli


Subito dopo il calar del sole, a Los Angeles si scatenò il caos. Andrew Schweinsteiger aveva iniziato ad attaccare la splendida città, per attirare l'attenzione di Iron Man.


Con la sua armatura, ovunque passasse, lasciava una scia di ghiaccio. Sembrava la corazza di Tony, tranne per il rivestimento e l'alimentazione. Era completamente rivestito, dalla testa ai piedi, da semplice tela in grado di mantenere bassa la temperatura corporea, infatti per tenersi al fresco, era rivestito da piccoli tubicini, dove scorreva dell'azoto liquido. Era alimentata da uno strano marchingegno, posto all'altezza del bacino, che produceva a quantità azoto liquido.


Non aveva armi esplosive... l'unico pericolo era l'azoto liquido che una volta sparato, dai getti posti sui palmi delle mani, ghiacciava tutto quello a cui era a contatto. Era in grado di volare, usando dei propulsori ad aria congelata e, anch'essa, congelava ogni cosa.


Andrew Schweinsteiger aveva iniziato il piano per la conquista del mondo, sotto le vesti del gelato Ice Man.


Tra le strade di Los Angeles tutti i cittadini avevano perso il controllo. L'intervento dell'esercito era stato inutile, era bastato poco per congelate la maggior parte dei soldati con un solo schizzo di azoto liquido.


Dopo vari tentativi falliti per fermare Ice Man, un agente coraggioso si avvicinò a lui e chiese: -Cosa vuole dalla nostra città?-


-Anthony Stark!!!-rispose gridando, in preda alla rabbia e congelando lo sventurato agente, che invano aveva tentato di fuggire.


Il momento dell'intervento di Iron Man era giunto...


********************************************************************************


Il telefono squillò più volte, ma nessuno rispose alla chiamata. Allora ci pensò Jarvis e andò immediatamente a riferire il messaggio ad Iron Man.


-Signore, c'è un problema- enunciò Jarvis facendo sentire la sua presenza nella stanza.


-Che tipo di problema?- chiese Tony, che era disteso sul divano a guardare la tv.


-A Los Angeles c'è stato un attacco, l'esercito non è riuscito a fermarlo. Dicono che si fa chiamare Ice Man e ha chiesto di lei, signore- informò Jarvis.


-Evvai! Una missione!- esclamò balzando in piedi e correndo verso il laboratorio per indossare l'armatura.


Durante il suo percorso da salotto a laboratorio, incrociò Pepper, che vedendolo correre chiese: -Cosa succede? Perchè corri?-


-Seguimi ti spiego strada facendo...- disse scendendo le scale a passo spedito, seguito dalla segretaria.


-Allora?!-


-C'è stato un attacco a Los Angeles... devo intervenire!- esclamò attivando il computer per indossare l'armatura Mark VI.


-Mi raccomando, fai attenzione!- disse Pepper, premurosa come sempre.


-Non ti preoccupare... tornerò a casa senza neanche un graffio!- esclamò convinto, mentre Jarvis faceva la revisione della corazza e che tutti i sensori fossero attivi.


-Siamo pronti per partire- enunciò il computer.


-Perfetto! Ci vediamo dopo, bellezza! Ciao!- esclamò Tony prendendo il volo nel cielo stellato, per dirigersi verso Los Angeles.


Durante il volo per raggiungere la città:


-Jarvis, che informazioni abbiamo riguardo a questo Ice Man?!- domandò Tony al computer, per prepararsi alla battaglia.


-L'unica informazione data dall'esercito è che spara ghiaccio dalle mani ed è in grado di volare usando propulsori ad aria ghiacciata, ma non credo sia disposto di armi esplosive...- rispose il computer.


-Non dovrebbero esserci pericoli, ma in che senso spara ghiaccio?!- chiese immaginandosi un uomo che combatte a furia di palle di neve.


-Questo non glielo so spiegare... dovrei analizzare il nemico e poi sarò in grado di risponderle- enunciò Jarvis.


-Fa niente... tanto siamo arrivati!- disse atterrando a Los Angeles, dove era scoppiato il caos più totale e vide in lontananza una sagoma e intorno a lui solo ghiaccio.


-Quello davanti a lei è il nemico. Analizzando l'armatura che possiede... posso dirle che quest'uomo vive ad una temperatura di -20°, è tenuto freddo da un collegamento di tubi, in cui scorre azoto liquido ed è questo che spara, a contatto con altri corpi diventa ghiaccio-


-Meno 20°!?!?! ma stai scherzando, vero?- domandò Tony esterrefatto per l'informazione data da Jarvis.


-No, signore-


-Bene, è ora di fermare quello svitato!- esclamò Iron Man avvicinandosi sempre più ad Ice Man. -Ehy! Tu! Calippo con le gambe! Eccomi sono qua, ora che vuoi?!- urlò Tony richiamando l'attenzione di Andrew.


-Finalmente sei arrivato, Anthony Stark!-


-Chi sei? E, sopratutto, cosa vuoi da me?!-chiese Tony, sorpreso di essere stato chiamato per nome e non con “Iron Man”.


-Io sono Andrew Schweinsteiger, mio padre, una volta lavorava per tuo padre Howard. Ma lo ha licenziato e accusato di tradimento allo Stato, solo perchè voleva conquistare tutto il Mondo! Allora io e la mia famiglia siamo dovuti scappare al Polo Nord, dove sono sopravvissuto solamente io e mi sono abituato al clima polare. Sono venuto a distruggerti e a coronare il sogno di mio padre: Conquistare l'intero Pianeta! Sotto il nome del terribile Ice Man!- informò Andrew concludendo con una risata malefica.


-Schweinsteiger?! E noi abbiamo assunto uno con un cognome così? Suona da perfido e infatti ti calza a pennello!- proferì Tony sicuro di avere la vittoria in pugno.


-Non canterei vittoria così velocemente, presto il mondo sarà ai miei piedi! Ahahahah!-


-Questo lo vedremo...- enunciò Tony attaccando Ice Man.


Iron Man attaccò con una serie di pugni, cercando di colpirlo in pieno volto, ma Ice Man riuscì a schivarli facilmente. Era agile e furbo, su questo non c'erano dubbi. Allora Tony provò a lanciare fasci di energia dalle mani, ma appena alzò un braccio, Ice Man gli schizzò l'azoto che congelò l'intero braccio dalla punta delle mani alla spalla.


-Astuto! Ma non credere che io non sia pronto anche a questo!- disse facendo alzare lievemente le placche della corazza e sgretolando il ghiaccio.


-Ti avevo sottovalutato... si vede che dovrò impegnarmi un po' di più in questo scontro...- sghignazzò Andrew, sparando contro Iron Man getti di azoto liquido.


Riuscì a schivarli tutti e diede al contrattacco, si fiondò su di lui e con un pugno lo beccò all'altezza della spalla, scaraventandolo una decina di metri all'indietro.


-Forse mi hai rotto un braccio!- disse tranquillamente Ice Man. -Mi sono dimenticato di dirti che il mio corpo guarisce in pochissimo tempo... tra pochi secondi il mio braccio sarà come nuovo! Tutto merito degli esperimenti che ha fatto mio padre su di me!- enunciò riuscendo a muovere il braccio come prima.


-Ma come fa!?- si chiese Tony schifato.


-Ho trovato alcune informazioni sul padre di Andrew... era uno scienziato specializzato nel settore nucleare, dovrebbe aver fatto qualche esperimento su suo figlio, rendendolo capace di vivere al freddo e a ricostituirsi velocemente, cose insolite per un essere umano normale- disse Jarvis rispondendo alla domanda di Tony.


-Sorprendente, vero?- chiese Andrew.


-Piuttosto, provo ribrezzo... che cosa disumana...- enunciò Tony.


-Avanti facciamola finita!- esclamò Ice Man, sparando ai piedi di Iron Man dell'azoto liquido, che lo piantò al terreno


Tony cercò in tutti i modi di liberarsi ma il ghiaccio era troppo spesso...


-Deve distruggere l'apparecchio che manda il liquido alle mani, così non sarà più in grado di immobilizzarla- enunciò Jarvis.


-Splendida idea!- esclamò Tony e con una veloce mossa, prese mira e centrò il bersaglio.


-Maledetto! Ora dovrò ripararla!- si lamentò Andrew -Ma non te la caverai così! Hai vinto la battaglia, ma non la guerra!- esclamò prendendo il volo.


-Torna qui, codardo!-urlò Tony mentre vedeva Ice Man allontanarsi. Poi con i propulsori nelle mani riuscì a liberarsi dal ghiaccio che lo teneva ancorato al terreno e cercò di partire per l'inseguimento, ma sfortunatamente i propulsori erano andati temporaneamente fuori uso.


-I propulsori si sono disattivati per il troppo freddo... serviranno una ventina di minuti per riattivarli, possono aver subito danni gravi...- informò Jarvis.


-Fa un controllo e tieni d'occhio il nostro nuovo amico Schweinsteiger... non mi piace per niente quello!- puntualizzò dirigendosi verso l'armata dell'esercito.


-Mi dispiace, ma non riesco a captare nessun segnale radio, né fonti di calore visto che Ice Man sopravvive ad una temperatura massima di -20°-


-Poco importa... se si rifarà vivo, non avrà più tante vie di fuga!- esclamò deluso per non essere stato in grado di batterlo subito.


********************************************************************************


Stava andando tutto sotto i piani di Ice Man, il suo vero obbiettivo in quella battaglia era immobilizzare Iron Man temporaneamente, in grado così di compiere la sua prossima mossa per mettere nel sacco l'affascinante Anthony Stark: il rapimento...


In quell'arco di tempo, dove Tony aspettava che i propulsori si riattivassero, Andrew stava volando per i cieli di Malibu, diretto all'abitazione di Tony.


Pepper, aspettando il ritorno di Tony, aveva pensato di risistemare i documenti nell'archivio del laboratorio, almeno avrebbe fatto qualcosa che non le avrebbe fatto pensare al combattimento a Los Angeles.

Ma il silenzio della casa fu interrotto da un terribile fracasso proveniente dal tetto dell'abitazione. Inizialmente, Pepper pensava che fosse tornato Tony, ma dopo un rumore di vetro che si rompeva, le sue convinzioni caddero.


Il rumore dei passi lenti e pesanti si faceva sempre più vicino, fino ad arrivare all'inizio della stanza di laboratorio.


Pepper cercò di mantenere la calma, vedendo l'uomo mascherato avvicinarsi sempre di più. Non ci voleva un genio per capire che quello non era una persona affidabile e che voleva solamente chiedere un consiglio.


-Eccoti, finalmente!- esclamò Andrew vedendo la ragazza.


-Chi sei?- chiese Pepper cercando di mantenere un tono di voce calmo e controllato, per non far trasparire la paura.


-Scusa, sono proprio un maleducato... mi ero scordato che io so tutto sulla vita di Tony Stark e di chi gli sta intorno, mentre voi non sapete nulla di me... Sono Andrew Schweinsteiger...- enunciò glaciale l'uomo.


Sentendo quel nome, Pepper si ricordò di un vecchio documento dove riportava tutti i dati su quel cognome e, a quanto ricordava, non aveva buoni rapporti con la famiglia Stark.


-Vedi... sono venuto appositamente dal Polo Nord per vendicarmi della famiglia Stark e l'unico rimasto è il nostro geniale Tony... E dopo averlo definitivamente eliminato conquisterò l'intero pianeta!-


Pepper osservava i movimenti di Andrew, domandandosi che fine aveva fatto Tony, visto che il suo avversario era ancora in circolazione e di lui neanche l'ombra. Dalle parole di Andrew capì che non era morto, ma poteva essere gravemente ferito...


-Sono riuscito a bloccare Tony a Los Angeles... disattivando, col ghiaccio, i suoi propulsori, però lui mi ha messo fuori uso lo spara azoto... basterà stringere qualche vite... non ha causato danni gravi- disse osservando il marchingegno e afferrando un cacciavite dal tavolo, lo sistemò in pochi secondi. Rassicurandosi il funzionamento provando a schizzare del liquido su una delle macchine di laboratorio che erano presenti nella sala. Pepper vedendo cosa era stato in grado di fare, cominciò a sudare freddo... Le era venuto in mente di usare la Iron Woman, ma non aveva la minima idea su come farla funzionare... doveva guadagnare tempo...


-Cosa sei venuto a fare qui?-


-È molto semplice... fa tutto parte del mio piano. Devo pur attirare l'invincibile Iron Man nella mia trappola e non posso attirarlo senza l'esca adatta...- rispose sghignazzando.


Pepper non riusciva a capire le intenzioni di Andrew, il tono di voce sempre calmo e rilassato e la maschera sul volto che nascondeva gli stati d'umore... era difficile capirlo!


-Devo sottrarre a Tony, quello che gli sta più a cuore...- enunciò convinto.


-Nessuno sa cosa a Tony stia più a cuore, lo conosco da anni e ancora non l'ho capito... forse la cosa che gli sta più a cuore è proprio lui stesso!- ribatté Pepper sicura, prendendo un po' più di coraggio, incrociando le braccia.


-Ahahahah! Allora l'unico a saperlo sono solo io... dovrei mantenere il segreto, ma a te lo dirò...- proferì avvicinandosi alla ragazza fino ad arrivarle ad un palmo dal naso.


Lei non si mosse, il cuore le cominciò a battere più forte nel petto per la paura, non aveva il coraggio di muoversi e allontanarsi, sentiva il freddo che emanava il corpo di Andrew anche se erano a un metro di distanza.


Poi lui le si avvicinò all'orecchio e sussurrò:- … sei tu!-


A Pepper sembrò che il cuore gli si fosse fermato per un battito, poi quello che vide fu soltanto uno sfondo nero come le tenebre.

continua...
   
 
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