-“No… Kate… Stay
with me!”-
Castle aprì gli occhi di scatto.
Aveva il respiro affannato
con il petto madido di sudore, come se avesse corso veramente per
inseguire
Kate. E invece erano ancora lì, entrambi abbracciati, ancora
con le mani strette
e intrecciate l’una nell’altra.
Le toccò la
fronte.
Era di nuovo calda, ma il
medico gli aveva detto di aspettare che la sua iniezione facesse
effetto.
La sua ansia e la sua
preoccupazione erano
disegnati sul suo volto.
Dolcemente le accarezzò una guancia. Non voleva
staccarsi da lei, non aveva nessuna intenzione di lasciarle la mano.
Kate
doveva assolutamente capire e realizzare che lui c’era, e ci
sarebe stato sempre.
Ma si sentiva osservato,
controllato da uno
sguardo scrutatore.
Si voltò e sulla porta
c’era Josh, bloccato come
se si sentisse di troppo in quel quadro. Come se lui fosse il terzo
incomodo.
Castle lasciò
velocemente la mano di Kate e con
altrettanta velocità balzò fuori dal letto. Non
era successo niente fra loro,
non quella sera almeno, e pensò che non doveva preoccuparsi.
Ma lo sguardo di
Josh lasciava intendere che invece aveva capito. Che ciò che
era solo un
sospetto probabilmente era la realtà.
-“Ehi… Josh!
Ho provato a chiamarti centinaia di
volte. Sono rimasto perché stava male, e non me la sono
sentita di lasciarla
sola!”- iniziò Castle, andando dritto al punto e
non nascondendo una
frecciatina davvero velenosa.
Non aveva sopportato il fatto che
lui, Josh, non
ci fosse nel momento del bisogno.
-“Ho visto poco fa le
chiamate. Come sta?”-
rispose Josh, facendo finta di non aver sentito che Castle lo stava
accusando.
Pensò che il suo sguardo precedente bastasse per farlo
sentire in colpa,
qualunque cosa fosse successa.
-“Ho chiamato il mio
medico. Sta male. È svenuta
un paio di volte e ha la febbre molto alta. Ma
dov’eri??”-
Castle moriva dalla voglia di
spaccargli il naso,
come quella volta che aveva preso a pugni uno dei mandanti
dell’omicidio della
madre di Beckett.
-“Ci sono state delle
emergenze. Non potevo
lasciare l’ospedale!”- rispose acido Josh che
iniziava a stancarsi di avere
Castle fra i piedi e sempre costantemente presente nei pensieri della
sua
ragazza.
-“Beh, anche qui
c’era un’emergenza! Cosa ci può
essere di più grave della propria ragazza che sta
male?”- esclamò Castle a voce
un po’ più alta.
Gli dava sui nervi
quell’uomo, e non solo perché
poteva essere perfetto, ma anche perché gli portava via la
sua Kate.
-“Un ragazzo di 23 anni
sbalzato dalla sua moto
perché un folle stava guidando ubriaco. Ecco cosa
c’era di importate! Kate sa che
è il mio lavoro!”-
Castle si sentì uno
schifo e guardò altrove,
mentre Josh si sedette al bordo del letto, accarezzando la guancia di
Kate.
Castle si sentì di
troppo e fece per andarsene,
ma prima voleva chiarire a Josh un punto fondamentale: avrebbe lottato
per lei,
avrebbe fatto di tutto per lei, e lui doveva sapere che la partita era
ancora
aperta. Poteva aver vinto la battaglia, ma Castle avrebbe vinto la
guerra.
Così decise di fargli
capire quanto bene
conosceva Beckett.
-“Queste me le ha date il
mio dottore. Deve
prenderle per 4 o 5 giorni.”- gli lanciò il
flaconcino con gli antibiotici e
Josh lo prese al volo:
-“Perché le ha
dato queste? Ci sono dei farmaci
più forti che la farebbero stare meglio prima!”-
rispose Josh, più a sé stesso
che a Castle.
Ma Castle continuò:
-“Non lo so. Prenditi
cura di lei. Non merita di
essere lasciata sola per tanto tempo.”-
Josh deglutì. Sapeva
dove Castle voleva andare a
parare.
-“E’ il mio
lavoro. Io salvo tante persone!”-
-“Anche lei con il suo
lavoro salva molte vite, e rischia anche la sua.
Lei si merita un uomo che ci sia sempre per lei.
Un uomo che le porti il caffè
macchiato freddo con due bustine di zucchero di canna ogni mattina. Che
le
porti dei fiori quando è triste, ma anche quando non lo
è, solo per ricordarle
che è bellissima. Che le prepari i pancakaes o qualsiasi
cosa lei desideri la
mattina, e non che debba scappare perché ha
un’operazione delicata a un
cuore!”-
-“E quel qualcuno saresti
tu Castle?”- gli chiese
Josh alzandosi dal letto infervorandosi.
-“Può
darsi!”- rispose Castle in tono di sfida.
-“Allora è
vero. A te non interessa Kate solo per
scrivere i tuoi romanzi da quattro soldi…”- ma
Castle lo interruppe.
-“Vorrei far presente che
“Heat Wave”, che tra le
varie cose è ispirato alla tua ragazza, ha raggiunto il
sesto posto della
classifica "New York Times Best
Seller List"!”- gli rispose vantandosi del suo
successo.
-“…a te Kate
interessa perché ti piace. Tu ne
sei… innamorato!”- Josh continuò,
ignorando la precedente battuta di Castle sui
suoi romanzi, e rendendosi conto che il suo sospetto invece era la
realtà.
Si fissavano negli occhi.
Nessuno dei due avrebbe abbassato
per primo lo
sguardo.
Si detestavano entrambi allo stesso
modo, ma ciò
che non capivano è che entrambi amavano la stessa
persona.
Avevano entrambi perso
la testa per lei.
-“Sappi che
lotterò per lei, Josh. Non hai ancora
vinto!”- e detto questo prese la sua giacca e fece per
andarsene ma Kate con
voce affaticata e flebile parlò:
-“No…
um…Castle… non…”-
-“Ehi…
Kate… sono qui!”- Josh si precipitò da
lei.
Beckett aprì gli occhi,
sorrise ma non vedeva
Josh. Per lei era Castle. Voleva lui al suo fianco.
Josh le prese la mano e lei
continuò a chiamarlo
Castle.
Si voltò verso di lui:
-“Sta delirando. Ha la
febbre alta!”-
-“Lo so. È
così da tutto il pomeriggio!”- rimarcò
Castle.
-“Castle… non
andare via... Stay with me!”-
continuò Kate. Nello stato in cui si trovava, non
si era accorta che Josh era affianco a lei mentre Castle osservava la
scena.
Ma quando sentì quelle
parole, le stesse parole
che aveva sognato lui, si avvicinò e le prese
l’altra mano.
-“Sono
qui,
Kate.”-
-“Thank
you… for being there.”-
-“Always!”-
-“Castle… I just wanted you to know how much I love you...”-
ANGOLO DELL'AUTRICE: Ciao a tutti!!
ecco questo sesto capitolo...
ormai ci stiamo avvicinando alla fine e piano piano si
scoprirà tutto...
bene... in questo capitolo ritorna Josh... Motorcicle boy
c'è di nuovo ma come avete visto Castle non ha nessuna
intenzione di mollare la presa su Beckett tanto facilmente...so che
è un pò crudele chiudere il capitolo
così... però mi servirà ancora Josh...
(e poi onestamente visto che nel tf non ce ne siamo ancora liberati, mi
piace farlo soffrire un pò)
ok, lascio la parola a voi, perchè io mi sono già
dilungata abbastanza e il mio angolo sta diventando + lunguo del
capitolo...
come sempre ringrazio tutti coloro che leggono e che pazientemente stanno recensendo questa ff... e ovviamente anche a chi l'ha inserita nelle ricordate, preferite e seguite...e anche a chi mi farà sapere cosa ne pensa di questo capitolo!
ok, ora vi lascio sul serio...
Namarie.... XD
kate24 ;>