- Blu – mormoro, in aria. – Mi piaci.
- Cosa?! – urlano le tre fate turchine in coro.
Cosa?! Cosa?! Cosa?! Cosa?!
Cosa-caspita-ho-detto?
- Io, no, non... volevo, non... è vero!
Cosa?! Cosa?! Cosa?! Cosa?!
Coosa?!
In-che-guaio-mi-sono-cacciato?
- NON E’ VERO NULLA!
Cosa?! Cosa?! Cosa?! Cosa?!
Ridono da pazzi, le tre fate turchine.
- Non è vero nulla, davvero! Ero distratto! A me piace Stefania!
Cosa?! Cosa?! Cosa?! Cosa?!
Dalla-padella-alla-brace.
Le tre fate turchine mi lasciano stare con delle forti risate.
Poteva durare?
- E’ vero che ti piaccio? – chiede Stefania, raggiungendomi fra i ciottoli.
Come-cavolo-fa-ad-essere-così-disinvolta?
Cosa?! Cosa?! Cosa?! Cosa?!
Rimani. Lucido.
- NO! – urlo. – Ehm, cioè, no. Blu diceva in giro che mi piaceva quella caccola pestata della Vanderli, e dovevo salvarmi la faccia.
Cosa?! Cosa?! Cosa?!
Sono-riuscito-ad-inventare-una-scusa-decente.
- La Venderli è mia amica, idiota!
Cosa?! Cosa?! Cosa?!
Ho-una-sfiga-proverbiale.
Cosa cavolo ci faccio in una classe così civettuola, quando io ricordo ancora...
 
 
Nota:
Non so davvero da dove mi sia uscito tutto ciò. Davvero >_< Il testo comunque resterà sulla piega folle, sicuramente questo capitolo sarà un’eccezione.