Fumetti/Cartoni europei > Dylan Dog
Ricorda la storia  |       
Autore: Karyon    21/03/2011    3 recensioni
Quando arrivò alla casa, Dylan fu accolto della sinfonia numero 5, ironicamente adatta a quello che stava per succedere.
Rispondo all'iniziativa indetta dal « Collection of Starlight »: The Fandom Show.
Raccolta di drabble| O.C.| Death-fic| Mistero| Drammatico.
Genere: Azione, Erotico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dylan Dog, Groucho
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando il fandom ti chiama non puoi non rispondere! Fandom Show, è un' idea del «Collection of Starlight», said Mr Fanfiction Contest, «since 01.06.08». 
Progetto di immane casino in cui scrivere storie con tipologia, personaggi, warnings, rating, genere totalmente a caso. 
Follia pura ♥ Partecipate! 
  
Nickname: Karyon. 
Fandom: Dylan Dog.
Titolo: 
Sinfonia no 5 in Do minore Op. 67 -  Ludwig Van Beethoven.
Tipologia: Drabble Shot (Raccolta di drabble).
Genere: Erotico, drammatico, thriller.
Rating: Rosso (Restricted)

Pairing: Dylan Dog/ Shanna O’ Connor.
Warnings event: Doppio finale, friendship, antagonista.
Note: In realtà non credo che valga così, la raccolta di drabble; alcune possono essere lette singolarmente, ma formano decisamente una storia a paragrafetti. So che in alcuni punti è imperfettissima e veloce e lacunosa, ma non ho saputo fare di meglio.
L’erotico c’è, un poco, e anche il doppio finale; l’antagonista direi che è palese e l’amicizia è indicata da Groucho, che fa il salvataggio finale.
Il sottotitolo deriva proprio da Beethoven stesso che indicava la sinfonia numero 5 come “il destino che bussa alla porta”.
 
 
Sinfonia no 5 in Do minore Op. 67 -  Ludwig Van Beethoven
Il destino che bussa alla porta
 
#1 Shanna O’ Connor [110]
Quando bussò al numero 7 di Craven Road, pensò che probabilmente qualcuno stesse immolando qualche vittima sacrificale, visto l’urlo disumano che fece venire un infarto a mezza Londra.
«Posso darle del tu? O se preferisci posso darti me! Sono un uomo altruista!»
A quanto pareva, Groucho Marx si era dato agli incubi.
Shanna sbuffò «Mi basto già da sola… c’è Dylan Dog?»
«No, è morto, ma io sono la sua rincarnazione. Posso farti vedere la mia collezione di farfalle mannare?»
Era quasi pronta ad abbatterlo, quando…
«Non dia retta al mio ormai-ex-assistente, che comunque non ha mai pulito un soprammobile in vita sua, è venga a sedersi, signorina…?»
«Shanna O’Connor».
 
#2 A tale [110]
Shanna O’Connor aveva sempre saputo che essere figlia di un senatore sarebbe stato estremamente difficile; tuttavia sperava di incontrare qualcuno che l’accettasse lo stesso.
Lucas Bale sembrava la persona adatta: interessante, innamorato, ma con dei precedenti.
Il giorno in cui scapparono insieme, Shanna smise di essere la figlia del senatore Mchealty e scomparve nel nulla. Riapparve anni dopo povera, sola e con un solito proposito: ritrovare l’uomo che aveva amato e che l’aveva messa incinta, per poi fuggire subito dopo il parto. Il bambino non era stato più ritrovato.
Shanna alzò lo sguardo su Dylan Dog che, solo per un attimo, pensò a quanto fosse infinitamente triste e, stranamente, pericoloso.
 
 
#3 Accetto [111]
Il suo quinto sesto e mezzo si accendeva raramente, quindi voleva dire che c’era decisamente qualcosa.
La ragazza aveva una bellezza normale, ma una rabbia fuori dal comune.
A fine racconto, Dylan tirò fuori l’immancabile clarinetto e partì con il solito trillo del diavolo.
Shanna ascoltò, con una certa sofferenza, e attese; alla milionesima nota stonata, sospirò «Le mie orecchie hanno sofferto abbastanza, posso sapere se accetta il caso?»
Lui si fermò e la fissò, battendo le palpebre «Per il tuo orrido gusto musicale dovrei dire di no, ma accetto. La mia parcella è di cinquanta sterile più le spese e il mio nome è Dylan».
«D’accordo D., da dove partiamo?»  
 
#4 Answers [110]
Il vecchio Bloch l’aveva liquidato con un «Gold Boy, resta fuori da questa storia».
La frase era la solita ma quella volta non l’aveva richiamato per dargli il solito via libera smozzicato.
«Un penny per i tuoi pensieri… ho lasciato il portafoglio a casa, accetteresti una cambiale?»
«Groucho, perché la figlia di un senatore dovrebbe venire da me per un caso di sparizione?» Chiese lui, ignorando i suoi soliti sproloqui.
In realtà non gli diede il tempo di rispondere; come ogni volta la risposta arrivò da sola: tra le sue vecchie raccolte di giornali, un titolo l’attirò:
Setta satanica?
MACABRA MORTE ALLA BERNEY SCHOOL.
E un nome: Matthias O’ Connor.
 
#5 Truth [108]
La piccola villetta era circondata da un giardino ordinato.
Dylan smontò dal maggiolone e si guardò intorno perplesso: era una bell’abitazione, per una rinnegata.
Bussò un paio di volte e si ritrovò a fissare i grandi occhi verdi di Shanna «Ehi, D.!»
«Dobbiamo parlare».
La spiegazione non fu lunga: Lucas Bale era un fanatico religioso e l’aveva trascinata in un vortice di follia, in cui un ragazzo era morto. “O’Connor” era un modo per ricordare, un monito per un passato terribile; Shanna era intenzionata a vendicare quel nome, portando Lucas Bale in prigione.
«Perché hai chiamato me?»
«Perché credo tu conosca profondamente l’animo umano e i suoi squilibri».
 
#6 Lost [112]
Dylan alzò lo sguardo esitante su di lei, sprofondando in un profumo fatto di pelle e pulito, che lo fece impazzire.
Senza parlare, Shanna gli sfiorò delicatamente il collo, mentre lui espirava, posandole le mani sui fianchi snelli.
«Sai D., credo che dovremmo fermarci…» provò ad ironizzare lei, con voce sottile.
Tuttavia si baciarono ardentemente, esplorandosi come in una danza ben cadenzata.
Per la prima volta Dylan non riuscì a mantenere il completo controllo di sé e continuarono a baciarsi e toccarsi e sfiorarsi a vicenda, con un ritmo sempre più sfrenato e veloce, senza neanche arrivare alla camera. Quando entrò in lei, spingendo forsennatamente, ebbe solo il tempo di sentirsi perduto.
 
#7 Darkness [108]
Quella mattina Dylan ricevette una chiamata da Bloch, con un nome: Istituto Bertrand, l’ultimo posto in cui Lucas Bale era stato visto.
Lasciò un foglio scritto a Shanna, che dormiva profondamente in camera, e uscì, ancora turbato da ciò che gli era successo: s’innamorava sempre di qualche sua cliente, era più forte di lui, ma quello andava oltre; era una sensazione che non credeva di aver mai provato: una sorta di famelica voglia, accomunata alla perdita di controllo.
Arrivò all’Istituto e compì il suo solito lavoro di… ricerche; mentre ficcanasava in uno dei laboratori che aveva visto in foto sul giornale, sentì un dolore improvviso.
Poi il buio.
 
#8 Lucas Bale [112]
Una voce gli parlò nel buio della stanza «Dylan Dog, sei qui a indagare su di me?»
«Lucas Bale?»
Non vedeva nulla e solo la voce acuta – folle – gli indicava la direzione. Intanto l’altro parlava e parlava, come perso in un Mondo tutto suo e, forse, era proprio così.
Dylan assimilò la sua storia: della setta di fanatici pronti a riportare in vita il Dio Ra, allo scopo di sprofondare la terra negli abissi, con la sola sopravvivenza dei Ministri del culto.
«Allora, credi che sia folle?»
Dylan si girò alla voce che avanzava verso di lui, rivelando un uomo a petto nudo, con una profonda cicatrice che gli attraversava l’intero torace.
 
#9 End [110]
«Sconvolto, Signor indagatore?»
Lucas Bale avanzò verso di lui; la cicatrice era un ammasso cicatriziale slabbrato e contorto.
«Cosa ne hai fatto del bambino?» Fece Dylan, ripensando alla storia di Shanna.
Lucas smise di sorridere «E’ dove non potrai raggiungerlo» fece, minaccioso. «Dov’è quella lurida cagna che mi ha tradito?» Chiese, ma ai suoi ripetuto silenzi lo colpì.
Dylan riuscì a liberarsi dalle corde che lo legavano alla sedia; l’inseguimento e la lotta successiva furono una successione di colpi veloci. Questa volta non c’era Groucho con la pistola, ma non ce n’era bisogno: Lucas tirò fuori la sua Browning e la puntò.
«Giuda Ballerino!» Gridò.
Chiuse gli occhi: bang.
 
#10 Dawn [112]
Dylan aprì gli occhi: Lucas Bale giaceva immobile, mentre Shanna O’ Connor lo guardava, con la pistola ancora ritta tra le mani tremanti «D-D., stai bene?» Balbettò, facendo cadere l’arma.
«Shanna, che ci fa qui?!»
«Sono arrivata a casa tua e ho torchiato il tuo assistente e lui mi ha dato questa…»
Dylan avrebbe dovuto discutere con Groucho in merito alla sicurezza, tuttavia era felice che lo avesse fatto: era vivo e c’era un pericolo di meno al Mondo… anche se considerava Lucas Bale un'altra vittima di un Mondo ingiusto.
Ora era l’alba di una nuova giornata che, però, non nascondeva del tutto gli assillanti dubbi che ancora gli vorticavano nella testa.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Dylan Dog / Vai alla pagina dell'autore: Karyon