Third. Fun times ~
Aveva dovuto
allontanarlo a forza con la magia e
con le cattive maniere. Non che non apprezzasse la commedia, intendiamoci; ma
sorbirsi Il folle e fantasmagorico fantatour del Re degli Scherzi di Fantamondo
e dintorni per sei ore e mezza di fila non rientrava decisamente nel suo
archetipo di primo appuntamento. Così, quando al fly-in
accanto era partita la proiezione di Fantatitanic – con regia di Cupido, vincitore di
undici premi Zappy – non aveva esitato ad
indirizzarvi Cosmo con tutta la gentilezza con cui si può trascinare una
fata per le ali. Andiamo, nessuno l’avrebbe biasimata per questo. Il Re degli Scherzi proprio no.
Da quando si era
ritrovata a fare i conti con la goffissima corte di quella minaccia ambulante,
Wanda si era scoperta – e mai
lo avrebbe ammesso, neppure sotto le leggendarie torture di Jorgen
Von Strangle – molto più romantica di
quanto avesse mai creduto. E quel film, oh, le sarebbe piaciuto immensamente, e
le avrebbe anche strappato la classica lacrimuccia, se solo...
« Wanda, chi
è quella signora considerevolmente grossa con lo sguardo truce da
assassina? »
« È la fantamaschera, Cosmo. Si occupa di mandar via gli
scocciatori. Tu, per lei, sei un
potenziale scocciatore. Ora lasciami guardare il film. »
« Cooosa? Vuoi dire che tirerebbe fuori dalle tasche arnesi
strani e digrignerebbe i denti contro di me se le andassi vicino? »
« Sì,
Cosmo. Qualcosa del genere. Molto probabilmente. Ora lasciami guardare il film.
»
« Urge provarci. »
« Non pensarci nemmeno,
Cosmo. Ti mangerebbe vivo. Da bravo. Guarda il film. »
Silenzio.
« Cosmo?... Cosmo! »
Gli corse dietro in
tempo per sentir strillare la donna, appena assalita dal suo strambo
accompagnatore. E Cosmo alzò gli occhi dall’attaccatura dei suoi
capelli – dove aveva conficcato polpastrelli e bacchetta – e
scrutò Wanda con uno sguardo esageratamente deluso.
« Ma non c’è la sua vera faccia,
qui! »
Fine primo tempo.
« Wanda, prendi
dei popcorn! »
« No, ti
ringrazio, Cosmo. Non amo il cibo salato. »
« Oh, dovevi
dirmelo subito! Vado subito a prenderti un gelato al pistacchio. Ti piace il
pistacchio? »
« Sì,
certo, ma... Cosmo, non credo sia il caso. Resta pure qui. »
« Ma io voglio
prenderti un gelato al pistacchio. »
« Cosmo, la fantamaschera è già stata abbastanza gentile
da non sbatterci fuori. Cerca di fare il
buono, per favore. »
« Buono? Ah! Ho capito! »
Un lampo della bacchetta
magica, un puff,
e davanti agli occhi di Wanda fluttuò un cono verde con gli occhi di
Cosmo. Naturalmente nel corso della
trasformazione i popcorn erano volati dappertutto.
« Oh, Cosmo... »
Wanda era giusto sul
punto di sciogliersi – ma ciò le fu risparmiato: fu Cosmo stesso a
sciogliersi, letteralmente, dritto
sulla sua gonna nuova nuova in mussola rosa. E per la
seconda volta quegli occhioni verdi la fissarono
costernati.
« M-m-mi dispiace! F-f-fa f-f-freddo così! »
Fine intervallo.
« Wanda... »
« Non ora, Cosmo! Jock sta per salvare dalle gelide acque artiche Miss Dewittfantabukater! »
« Dew... Dutte... Beh, questo dovresti proprio scrivermelo.
Magari in stampatello. »
« Shhh! È un momento cruciale! I poverini stanno affogando! »
« Sì...
Sì, ecco, è proprio questo che... »
Un tuono improvviso,
immediatamente seguito da uno scroscio ghiacciato di acqua fitta.
Wanda sobbalzò e
si voltò finalmente a guardare Cosmo, che per la terza volta la
guardò con l’aria di un cucciolo spaesato.
« Visto? È
che si è rotta la cappotta. Mi dispiace, Wanda, annegheremo come il Fantatitanic! »
Wanda non
replicò. Lontano alle loro spalle, dal fly-in
al lato opposto della strada, il pubblico del Re degli Scherzi rise a
crepapelle. E allora – perché con Cosmo era così: ogni
accenno di razionalità se ne andava chissà dove, e non restava
che il nonsenso – Wanda si
ritrovò a ridere con loro; e Cosmo con lei; e gli sguardi a dir poco
oltraggiati degli spettatori del terribile naufragio non li sfioravano neanche
di sfuggita.
Il folle e fantasmagorico fantatour
del Re degli Scherzi di Fantamondo e dintorni? Una serata con Cosmo
era immensamente più comica.
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Spazio
dell’autrice
Questo capitolo
è così pregno di riferimenti – più o meno evidenti –
che meritate un premio se siete riusciti a decifrare quelli più
difficili xD Per chi di voi si è perso
qualcosa, invece, eccovi qualche giusta spiegazione.
- Il ‘fly-in’ è essenzialmente un drive-in; il
cartoon ci mostra che i giovani Cosmo e Wanda uscivano in macchina, ma poiché sono fate e sanno volare,
beh, trovavo un po’ inutile la cosa. Allora ho trasformato la dicitura in
‘fly-in’, per restare un po’
più fedele alla loro natura alata.
- Fantatitanic
è naturalmente la versione del Fantamondo di Titanic, e gli undici premi Zappy corrispondono agli altrettanti premi Oscar vinti
dalla pellicola.
- Quando Cosmo chiede
se la fantamaschera “tirerebbe fuori dalle
tasche arnesi strani e digrignerebbe i denti” e poi cerca di trovare “la
sua vera faccia”, quello è invece un riferimento a The Mask, di
Jim Carrey, film che ha segnato la mia infanzia e il cui protagonista è quasi
demenziale quanto Cosmo. xD
- Perché il gelato
al pistacchio? Ma perché il colore di Cosmo è il verde, e l’unico
gelato che sia verde è al
pistacchio, naturalmente! :P
Confesso di essermi
un po’ incartata nel corso dei capitoli quattro e cinque e non so ancora
se sarò regolare nei prossimi aggiornamenti. Spero comunque che anche
questo piccolo episodio vi sia piaciuto.
Grazie di vero cuore
a everyday
per la recensione al secondo capitolo – nonché per aver inserito
la storia tra le preferite, così come amanotsukiko4evr; grazie anche a marly29 e Marti TD per
averla aggiunta alle seguite. Uao, non pensavo che ci
sarebbero stati tanti lettori! *-*
Aya ~