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Autore: SkyDragon    22/03/2011    3 recensioni
Mi chiamo Eliuca e vivo nella Roma dell'anno 1500. Mi trovo davanti al Colosseo e la mia non è una visita turistica infatti i Borgia hanno scelto questo luogo per farmi morire, ma io non ho paura del cupo mietitore. Io sono un assassino, la morte è nostra compagna, ma non mi capacito di come sia arrivato fin qui... Dove ho sbagliato?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - L’inizio di tutto
 
Era il tramonto del giorno 17 agosto 1500.
Mia madre e mio padre mi chiesero di andare a letto e io obbedii. Presi sonno subito. Dormii forse un’ora e venni svegliato di soprassalto dalle grida di mia madre.
- no risparmiatemi vi prego!- grida lei
- nessuna pietà!- rispondono degli uomini.
Tutto tacque per un momento poi la porta della mia camera venne aperta con un poderoso calcio. Due uomini mi osservarono malignamente. Erano vestiti come la guardia imperiale e maneggiavano armi raffinate.
- ora tocca a te- disse uno dei due alzando l’arma pronta a colpirmi.
Avevo quindici anni a quel tempo. Balzai dal letto come un gatto schivando il colpo di spada. Se una delle due guardie non fosse stata sulla porta sarei potuto uscire e prendere la spada di mio padre per difendermi, ma con lui lì come potevo?
Mi chiusero in un angolo della stanza. Non avevo scampo.
Chiusi gli occhi attendendo la fine. Non arrivò. Quando li riaprii i due uomini erano stesi a terra e un altro in vesti bianche troneggiava su di loro. Mi sorrise.
- a chi devo la vita?- chiesi con rispetto
- sono Ezio Auditore da Firenze - 
Questo nome mi risuonava nelle orecchie come un eco.
- i miei parlavano bene molto di voi e dicevano che un giorno avrebbero voluto che diventassi come voi-
Lui non rispose, ma si avvicinò e si inginocchiò in modo tale da essere alla mia stessa altezza.
- ne arriveranno altri. Hai un posto dove andare?-
Scossi la testa in segno di negazione.
- portatemi con voi - chiesi
- la mia non è una vita che tu puoi seguire-
- ma posso imparare-
Si alzò e mi tese la mano. Evidentemente si era arreso all’evidenza che non c’era altra scelta. Con cautela uscimmo di casa dalla porta sul retro mi fece salire sul suo cavallo e insieme ci allontanammo da Roma nel silenzio della notte.
Cavalcammo a lungo verso una piccola parte della città al di là del fiume Tevere.
- dove andiamo?-
- tra poco lo vedrai-
Ci fermammo vicino ad un passaggio che portava ai sotterranei. Là sotto era tutto arredato e abitabile. C’erano stanze, osterie, sale di allenamento, sale con grandi tavole e piantine di tutte le città, c’era una biblioteca. Ma la cosa più importante c’erano molti altri vestiti come Ezio.
Al mio salvatore si avvicinò un uomo con un lungo mantello marrone e una giovane donna.
- bentornato Ezio - dissero entrambi - chi è lui?-
- ho fallito Volpe. Sono arrivati prima di me e li hanno uccisi-
Capii che si riferiva ai miei genitori. - ma ho salvato loro figlio. Credo che ciò che avrebbero voluto fosse che me ne prendessi cura-
- questa di oggi è stata una grande perdita per gli Assassini- rispose lui.
- senza dubbio- confermò la donna.
- Claudia puoi occupartene tu per un po‘?- chiese Ezio rivolgendosi alla donna. Ecco come si chiamava.
- certo fratello- rispose lei - vieni con me piccolo-
La seguii. Mi preparò una stanza e dormii lì.
 
Da quella notte la mia vita cambiò per sempre.
Mi chiamo Eliuca e questa è la mia storia.     
   
 
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