Conservando un Sorriso
Non
era possibile. No, no, no … NO!
Il
ragazzo diede un calcio allo scooter. Erano mesi che aveva deciso di cambiarlo
ma non pensava che la sua ora fosse già giunta.
Con
un sospiro si lasciò dietro quell'ammasso di rottami per raggiungere la
metro.
Ora
di punta. Non gli erano mai piaciuti i posti molto affollati, ma si sedette
comunque tra la gente senza farci caso. Sentì il cellulare vibrare, lo
estrasse con un sorriso dalla tasca.
Scordatelo,
ci vieni e basta. Kiba
Rassegnato
lo rimise al suo posto. Kiba … è sempre stato suo
amico da quando ricorda. Era uno dei pochi amici con cui aveva ancora rapporti
dopo la fine del liceo.
Sorrise
al ricordo di tutte le cavolate che faceva assieme ai suoi amici … Scherzi ai
professori, ai compagni …
Il liceo
era finito troppo presto si ritrovò a pensare. La scuola, la spensieratezza,
la sua infanzia … puff! Il tempo era volato in un
secondo … proprio ora aveva scritto, senza successo, a Kiba
che non era proprio sicuro di voler partecipare ad una cena coi vecchi compagni
del liceo.
Kiba … vecchiaccio … era l'unico che si prendeva la
briga di organizzare uscite del genere, del resto non era neanche cambiato
tanto da quando avevano diciassette anni.
Naruto si immaginò se stesso seduto in seconda
fila al primo anno delle elementari, e un secondo dopo in giacca e cravatta pronto
per un colloquio di lavoro.
Quanto
tempo era passato? Com'era possibile?
Perso
nei suoi pensieri girò la testa verso un gruppo di persone in piedi e
sgranò gli occhi sorpreso.
Rosa.
Capelli rosa. Quella ragazza … lui la conosceva!
Flashback
Un ragazzo
biondo raggiunse il muretto dall'altra parte del cortile assieme ai suoi amici
e, come al solito qualche minuto dopo, quando gli altri fumavano l'ennesima
sigaretta, iniziò a fischiettare.
Fischiettava
sempre "Don't worry be
happy" di Bob Marley. Gli piaceva quella canzone: allontanava l'energia
negativa. L'energia negativa che proveniva dalla sua destra.
Una
strana ragazza dai capelli rosa passava la ricreazione da sola a mangiare un
panino su quella panchina, tutti i giorni.
C'avevano
fatto tutti l'abitudine; lei sembrava persa in un mondo tutto suo e nessuno
provava più ad avvicinarla.
A Naruto quella ragazza piaceva, ma mai in quei cinque anni
di liceo aveva provato a parlarle anche se la vedeva ogni giorno durante la
ricreazione, fino a quando inevitabilmente le loro strade si separarono.
Fine Flashback
Non
poteva crederci, quella ragazza era proprio davanti a lui. Non era proprio
sicuro che fosse lei, ma d'altronde quante persone coi capelli rosa conosceva?
Sarebbe
dovuto scendere alla prossima fermata, ma voleva accertarsi che fosse lei,
quella ragazza con cui aveva condiviso la ricreazione per cinque lunghi anni,
tutti i giorni.
Iniziò
a fischiettare la sua canzone preferita. Nessuno si girò verso di lui,
erano tutti troppo impegnati a pensare ai propri problemi. Non guardò
verso la rosa per cui non sapeva se lei lo stava guardando o se si era accorta
di lui ma continuò a fischiettare.
Continuò
a fischiettare fino a quando scese, e quando si girò vide la ragazza
sorridergli dal finestrino. Gli occhi verdi che ricordava dal liceo erano leggermente
sgranati per la sorpresa, ma ci si leggeva lo stesso una lieve tristezza.
Continuarono a guardarsi fin quando il treno non
ripartì, la ragazza aveva sorriso tutto il tempo.
Lui
non ricambiò il suo sorriso, ma lo conservò dentro di sé per poi
regalarlo a qualcun altro.
S'incamminò
verso casa. Erano passati ben otto anni dall'ultima volta che l'aveva vista. Pensava
di averla rimossa dalla mente eppure si sbagliava perché l'aveva riconosciuta
subito.
Certo
erano cambiati entrambi. Lui aveva vinto l'imbarazzo e si era fatto una vita,
anche lei sembrava cambiata, più cresciuta. Anche se portava con sé quell'alone
di tristezza e solitudine.
Tirò
fuori le chiavi, aprì la porta di casa e si tolse le scarpe. Si diresse
verso la cucina e vide sua moglie indaffarata dietro ai fornelli.
"Sono
a casa!" abbracciò la sua Hinata da
dietro e le baciò i capelli.
Lei
girò il volto verso di lui con un sorriso e posò dolcemente le
sue labbra sulle sue. "Bentornato."
Stavolta
Naruto sorrise, sorrise di rimando, quel sorriso che
tenne per sé mentre fischiettava la sua canzone preferita. "Grazie."
Un
grazie pieno di significato. Erano passati anni dal liceo, era cambiato, aveva
studiato e trovato un lavoro, si era sposato con la donna della sua vita ed
aveva infine realizzato che la vita è molto più bella di quanto si possa
immaginare.
Aveva
imparato che le persone nella vita vanno e vengono. Ha sempre saputo che ci
sarebbero state delle persone che non avrebbe mai più rivisto in vita sua, e non
gli dispiaceva nemmeno tanto come idea. Molti si sarebbero dimenticati di lui
proprio come lui avrebbe fatto con loro.
Ma era
felice che la ragazza dai capelli rosa l'avesse riconosciuto, dopotutto quella
canzone era stata la colonna sonora della loro ricreazione per ben cinque anni,
puntuale, ogni giorno.
Dentro
di sé le augurò ogni bene, sperando che un giorno quella tristezza e
malinconia perenne sparisse dai suoi occhi.
E sorrise
di nuovo a sua moglie, accarezzandole il pancione decisamente enorme, mentre la
sua Hinata gli accarezzava il viso.
Lei,
la sua dolce Hinata, era una di quelle poche persone
che una volta entrate nella sua vita non sarebbero più uscite.
Si
sorrisero felici, e Naruto desiderò che un po’
della loro felicità potesse andare a quella vecchia amica dai capelli
rosa. Sakura.
Note dell'Autrice:
Beh,
siete ancora vivi a quanto pare! Scusate questa sciocchezza, ma andava scritta.
Sono un po’ indecisa a scrivere la storia anche dal punto di vista di Sakura …
Se vi piace ditemelo così
posterò anche la seconda parte! Però tecnicamente la storia
finisce qui o.o
Scusate
gli errori, non fatevi assolutamente problemi a farmeli notare! Anzi, ve ne
sarei riconoscente!
Baci
San-chan