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Autore: PiccolaPerfidaSplendidaMarty    23/03/2011    3 recensioni
Potrebbe esistere un'altro Infinito Potere? Una Shirley più potente e cosciente che la magia allo stato puro scorre nelle sue vene? E se decidesse di fare una sosta dal suo lungo e perenne viaggio proprio a Fairy Oak,cosa potrebbe accadere?
Una piccola ff dedicata ad una delle mia saghe preferite.
Recensite in tanti!!!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Aster

 

Capitolo 3.

 

<< Grazie mille, signora Perwinkle. La vostra torta è davvero squisita. >> mi pulisco le labbra dalle briciole e dalla cioccolata,piena come un uovo.

<< Ricetta di famiglia. >> risponde Dalia, la madre delle gemelle, facendo l’occhiolino.

<< Grazie di tutto, davvero, ma ora dovrei andare a vedere come sta il mio cavallo. >>

<< Ti accompagno io, se vuoi. >> esclama Vaniglia. Da quando sono arrivata mi sommerge di domande sulle civiltà del continente, sulle merci esotiche che vendo , e sui piccoli regni delle creature magiche, in particolare delle fate.

“ Hai mai sentito parlare del regno delle Rugiade D’Argento?”  mi ha chiesto prima di cena. I suoi occhi brillavano. E anche il resto della famiglia sembrava attendere, trattenendo il fiato, la mia risposta.

“ Certo, è vicino al regno dell’Ombra Rossa,se non sbaglio. ”

“ Sbagli. Quindi non ci sei mai stata… ” ha detto allora con un lungo sospiro. La luce che le illuminava il viso s’era spenta improvvisamente, ed un’atmosfera plumbea s’èra diffusa nella stanza. Pervinca le aveva addirittura sfiorato la mano in segno di comprensione.

<< Così potrei dare un’occhiatina… >> continua imperterrita la gemella della Luce, riferendosi al carrozzone.

<< Babù, noi siamo TREMENDAMENTE indietro con la Gazzetta, come puoi pensare di perdere tempo? Adesso vieni in camera con me, MARSH!!! >> Vaniglia mima con le labbra uno “ scusa ” e segue la sorella. E così, ho appena cenato in casa Perwinkle…  penso guardandomi attorno. La bella costruzione in legno pregiato, calda ed accogliente come una poltrona vicino alla stufa, è attualmente abitata dalle gemelle, Cicero, Dalia e Jim.

Peccato che non ci sia anche loro zia, mi sarebbe piaciuto conoscerla. Pervinca e Babù avevano raccontato che era partita per un lungo viaggio un anno fa, e che si scrivevano tutti i mesi.

Chissà se scriveranno anche su di me. Le mie sopracciglia aggrottate attirano l’attenzione di Jim.

<< Hai paura di perderti in questo villaggio,vero? Provavo la tua stessa sensazione di smarrimento quando sono arrivato. Non è vero Cicero? >> chiede ridacchiando. In verità non ho affatto timore di perdermi, ricordo bene la strada, ma il solo fatto di avere qualcosa in comune con Jim mi costringe ad annuire.

<< Altroché!! Dovevo accompagnarti ovunque!! >> il marito di Dalia, con una lunga pipa di legno intarsiato, sorride e alza gli occhi al cielo.

<< Ti consegnammo addirittura una mappa! >>  aggiunge Dalia.

<< Mi è servita parecchie volte, senza quella cartina oggi non sarei più qui… Credo di averla ancora da qualche parte. >> mormora soprappensiero.

<< Comunque, Aster, quanto pensi di rimanere a Fairy Oak? >> mi chiede Cicero.

Jim si riscuote improvvisamente e concentra la sua attenzione su di me.  

È tutta la serata che mi guarda come se cercasse la mia vera identità, come se avesse intuito che non sono una maga errante.

Mai,mai e ripeto MAI mi sono fatta sfuggire qualcosa in più di quel che volessi esprimere; neanche tra la bellicosa gente del Regno Riflesso, dove tutti le persone sopra i 15 anni sanno leggere nel pensiero e vedere l’invisibile filo del destino; neanche nel bosco di Volìhan, dimora dei subdoli elfi, ho lasciato trapelare il mio segreto ; nemmeno quando un villaggio umano ha deciso di torturarmi per cavare la verità ho mostrato i miei poteri, scappando da morte certa sulle mie gambe.

E ora che fine ha fatto il mio auto controllo? Mi chiedo.

Come ha fatto Jim ad individuare la falsità del mio racconto appena mi ha vista?

Spero proprio che non scopra mai il segreto che questi occhi di rubino celano; ma so già che, se continuo a tremare ogni volta che pronuncia il mio nome, o a ripetermi il suo fino alla noia, lo verrà a sapere sicuramente.

Nel frattempo i suoi, di occhi, catturano i miei come calamite, calamite potentissime da cui non riesco a staccarmi.

Non riesco, non posso o non voglio?

<< Ehm, vediamo…  >> rispondo, cercando di ricordare la domanda.

Ah, già!  Cicero mi ha chiesto fino a quando sarei rimasta.

Ancora non ho capito come faccia a rendermi così goffa e ridicola davanti a queste persone.<< La prossima settimana, c-credo. >>

<< Oh, così poco? Allora chiederò alle ragazze di farti fare un giretto turistico, magari domani o dopodomani. >>

Mormoro un mesto “ Grazie ” e mi alzo da tavola.

<< Vuoi che ti accompagni? >> quella voce mi giunge soave alle orecchie, e anche se me lo ha chiesto per semplice cortesia, non posso evitare di immaginare le sue labbra sulle mie. Brava Aster, adesso che sei tutta rossa, Jim capirà quanto tu gli sia TOTALMENTE INDIFFERENTE.

<< C-certo, grazie. Andiamo? >> così indosso il poncho viola scuro ed usciamo.

È una bella serata, l’aria fredda e pungente mi rinfresca il viso un po’ accaldato, mentre dal mio respiro si creano nuvolette di vapore piuttosto curiose, a forma di cuore; spero che Jim non lo noti.

L’ultima sottile, candida e sfocata striscia di luna ha deciso di lasciare spazio alla luce delle stelle, che, vanitose, stasera brillano come non hanno mai fatto. Il blu del cielo mi fa venir voglia di librarmi in aria fino a sfiorare gli astri della volta celeste.

Ma i passi dietro di me suggeriscono di non farlo.

<< Allora, da che parte? >> chiedo con un sorriso a 32 denti.

Ma torno subito seria, perché sorridere davanti alla perfezione è come prenderla in giro.

 Le costellazioni si rispecchiano nei miei occhi di fiamma e Jim vede i puntini luminosi trasformarsi in mitici eroi, cavalcature alate, draghi feroci e vergini immacolate pronte al sacrificio.

Nei suoi 2 specchi d’acqua vibrante, nei suoi pozzi d’acqua tremula, la luna riacquista tutto il suo splendore, e non si sente più così generosa da dividere la scena con le stelle.

C’è solo la luna e lo sguardo da essa illuminato.

Allora, vi è piaciuto?? Come sto andando?? Spero bene, perché domani devo portare a scuola una breve descrizione di una scena romantica e ho intenzione di trascrivere questa.

A tutte quelle che sperano in un bacio tra Aster e Jim nel prossimo capitolo devo dire… che non sarà così… Chi lo sa cosa potrebbe accadere?

Comunque ringrazio Simo_96, AnnaXD, MetalMilitia, margii_pazzoide_chan, miss cate, e Pervincathebest per avermi recensito; in particolare AnnaXD per avermi inserito tra le preferite; margii_pazzoide_chan per avermi messo tra gli autori preferiti e aver inserito “Aster” tra le seguite. Ovviamente un grazie anche a chi segue e basta.

:D THANK YOU SOOO MUCH!

Baci

marty occhiblu.

  
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