Ciaoneeen!
Vi presento la terza fiction su Harry Potter! Dovrebbe essere mezza comica in
teoria e spero veramente che vi piaccia anche se non sono molto portata per le
fic comiche! Comunque non credo che faccia poi tanto schifo. Mi farebbe piacere
ricevere un vostro commentino!^^ Buona lettura!!
*Il
silenzio regnava sovrano nella sala dove era stato trascinato. Aggrottando la
fronte si sfiorò la cicatrice che continuava a pulsare, facendogli sfuggire un
piccolo gemito di dolore. Aprì gli occhi, quando una fredda e strascicata risata
di scherno lo raggiunse; la stessa che lo tormentava da più di due ore, in
quella fredda e buia stanza. Nell’oscurità non riusciva a vedere il proprietario
di quella voce, ma non ne aveva alcun bisogno di vederlo per scoprirlo. Si alzò
in piedi cercando di ignorare le fitte che sentiva su tutto il suo giovane
corpo, troppo giovane per essere seppellito. Un mormorio stupito si diffuse
intorno a lui.
-
Hai ancora le forze per fronteggiarmi, Harry Potter?- disse in un sibilo la
penetrante voce, la quale riuscì a bloccarlo congelandogli il sangue nelle vene.
Le numerose risatine di sottofondo gli suggerirono che altri Mangiamorte avevano
preso parte alla sua tortura. –Vuoi veramente continuare questo inutile duello?
Voglio essere buono e concederti una morte veloce…-
aggiunse.
Harry
parve quasi pensarci su; forse era veramente arrivato il momento di cedere… Come
un flash le parole di incoraggiamento di Hermione, l’abbraccio amichevole di
Ron, i sorrisi delle persone che
fino a quel momento gli erano rimaste accanto e Sirius, morto per lui alla fine
del quinto anno, gli attraversarono la mente infondendogli il coraggio e la
voglia di vivere che credeva di aver perso. Sorrise. –allora?-
insistette.
L’ostinato
silenzio che il giovane Potter manteneva non fece altro che irritare “l’uomo”,
che soffocò a stento un ringhio, esprimendo così la sua frustrazione.
In
quel momento qualcuno fece apparire numerose candele, illuminando la stanza e
mostrando Harry James Potter in piedi davanti a Lord Voldemort. Quest’ultimo e
tutti i Mangiamorte si cacciarono a ridere nel vedere il bambino sopravvissuto
fronteggiare così sfrontatamente il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi.
- E
così non ti arrendi, eh? Va bene… ma ti avrei risparmiato molta sofferenza.-
disse Tom alzando la bacchetta e puntandola dritta sul volto, in parte
insanguinato di Harry, ordinando ai suoi seguaci di non intervenire
assolutamente.“Non più di come ho sofferto fin’ora” pensò il ragazzo. Si
scagliarono vari incantesimi e maledizioni, quando tutto finì in un secondo: il
Signore Oscuro riuscì a disarmare il suo nemico, scagliandogli contro la
Cruciatus, quando la maledizione rimbalzò su Harry andando a colpire Voldemort
stesso. Il moro non perse l’occasione, afferrò la bacchetta e puntandola contro
Tom, pronunciò “Avada Kedavra”.
Attimi
di silenzio seguirono la morte di Lord Voldemort, mentre in un angolo della sala, nascosta
nella penombra, c’era una persona che nessuno si aspetterebbe mai di trovare lì…
stava ghignando spudoratamente.*
Harry
spalancò gli occhi verde smeraldo, le guance arrossate e piccole goccioline di
sudore a bagnargli la fronte. Ultimamente continuava a sognare sempre quella
scena, successa solo pochi mesi prima. Poi quella persona… non gli era sembrato
di vederla quel giorno… Che sognarla continuamente fosse un chiaro allarme?
Doveva forse mettersi in guardia da questa persona?
La
cosa che preoccupava maggiormente il giovane Potter era rivedere il suo nemico,
ormai diventato numero uno dopo la scomparsa del Signore Oscuro. Perché lui e
Draco non potevano essere amici o, sperò Harry, magari qualcosa di più? Aveva
paura che lo odiasse ancora di più dopo aver mandato ad Azkaban suo padre per la
seconda volta, anche se aveva letto sulla Gazzetta del Profeta che era
stato rilasciato per la sua sanità mentale. Chissà cosa intendevano…
Aprì
gli occhi e guardò la sveglia, sperando di poter dormire altri 10 minuti, ma con
sua sfortuna notò che erano le 07:30 precise e doveva alzarsi per andare a
Diagon Alley. Le spese per il sesto anno di Hogwarts lo stavano aspettano,
purtroppo.
Poggiò
un piede sul freddo pavimento, rabbrividendo al contatto. La luce del sole
mattutino gli dava fastidio agli occhi; cercò di raggiungere il bagno tenendoli
chiusi ma dopo essersi incollato una sedia, la scrivania e la porta decise che
forse era meglio tenerli aperti. Inutile tanto era
arrivato.
Dopo
essersi lavato e vestito scese per la colazione, cercando decisamente di
ignorare suo padre, Lucius Malfoy, ballare il tip tap con il suo professore di
pozioni, nel salone di casa. Da quando Potter aveva sconfitto il Signore Oscuro,
Lucius era diventato quasi più “dolce” con lui e per questo, e solo per
questo, doveva ringraziarlo. Anche se da una parte sapere che Potter era
sopravvissuto lo rendeva felice… infondo lui doveva pur torturare qualcuno… o
c’era dell’altro?
La
cosa che lo preoccupava maggiormente erano, appunto, le lezioni di tip tap con
Piton.
-
Buongiorno Draco!!- esclamò il biondo mangiamorte, facendo sbucare la testa
bionda dalla porta. -Pronto per andare a prendere i libri? Su sbrigati!!- Forse
si era anche un po’ ammattito…
-
Padre oggi vado da solo, ricordi? Torna a guardare i cartoni animati, stanno per
iniziare i puffi!- rispose scocciato.
- è
vero!!! Bè ti scriverò una lettera! Ci vediamo a Natale!- l’uomo saltellò sul
posto per poi correre disperatamente alla ricerca del telecomando della tv.
Esattamente, avevano comprato la televisione!!
-
Potter!!- esclamò quando solo un'ora dopo lo incontrò al negozio di Quidditch.
-Hai fatto impazzire mio padre!!- aggiunse accusatorio.
- io
non ho fatto niente!- rispose quello offeso.
- ah
ma davvero? Allora non era mio padre quello che ho dovuto consolare dopo la
morte di Tonio Cartonio?!-
-
Chi diavolo è?!-
- E
che ne so?! Una specie di presentatore…! Comunque ora mio padre è a casa che si
guarda Topo Gigio!-
-
Draco, calmati…- gli disse piano Blaise, shokkato dall’atteggiamento che il
padre del suo migliore amico aveva assunto. -Ci vediamo a scuola.- concluse la
conversazione con i grifoni e fece dietrofront portando via
Draco.
-
Così Malfoy senior è impazzito? Ahah!- ghignò Ron mettendosi in bocca la sua
lecca-lecca al sangue. (O.o ndtutti; Buoneeen, la voglio anch’ien! *ççç*
ndyucchan; O.O’’’ ndtutti) -ma sei stato veramente tu??- chiese
poi.
-
Certo che no!! Io mi sono limitato a sconfiggere Voldemort! Non mi è passato
neanche lontanamente per la testa di sfidare anche i Mangiamorte!-
-
bè… si vede che non è bastato!- rispose di rimando il rosso, ghignando
all’espressione imbronciata dell’amico. Archiviarono l’argomento sotto la voce
“Non sono cazzi miei” e tornarono alle loro compere per
Hogwarts.
Sul
treno, il giorno dopo, sentirono Malfoy lamentarsi con Zabini e Parkinson che
qualcuno (chissà chi^^ ndyucchan) aveva provato a farlo addormentare
ballandogli la tarantella. Un ballo movimentato come quello per farlo
addormentare poi!
-
Strana famiglia i Malfoy…- borbottò Neville prima di entrare in uno
scompartimento vuoto, seguito subito dagli altri.
Draco
si sedette sul sedile vicino alla finestra, intento nella disperata impresa di
calmare i suoi nervi. Con un gesto elegante della mano si tirò indietro i
capelli che gli ricadevano sugli occhi grigi, ripensando alla sera precedente.
Che cosa terribile…
**FLESHBACK**
Malfoy
si aggirava nervoso per casa, imprecando ogni tanto contro suo padre, che aveva
avuto la geniale idea di invitare sua cugina con suo figlio Sean a casa loro per
una settimana. Come se non bastasse gli avevano affibbiato il bambino, che non
aveva nemmeno un anno, mentre loro facevano uno specie di Karaoke con alcuni
ex-mangiamorte! A lui, che non aveva la minima idea di come si tenesse in
braccio un neonato!! Stava giusto per lanciare un bicchiere al ragazzino quando
Severus Piton, il suo professore di Pozioni, lo raggiunse.
-
Cosa succede Draco?- gli chiese. Un sorriso molto poco affidabile comparve sulle
labbra del biondo, il quale solo pochi minuti dopo entrava nella sua stanza
soddisfatto per aver lasciato al suo insegnante il compito di babysitter.
Mezz’ora
dopo scese, alla ricerca di qualcosa di rinfrescante da bere (infatti era
estate) quando vide una bella bottiglia di burrobirra accanto a Piton, che gli
dava le spalle. Così gli chiese di passargliela ma quando il moro si girò, quasi
ci rimase:
Aveva
il solito sopracciglio alzato, con un inevitabile sguardo cattivo… molto
cattivo;
Cuccio
in bocca;
Stella
di pezza sotto l’ascella;
Cavallo
di gomma nell’altra mano;
E
per finire… Sean nello zainetto porta-bimbi legato al
petto...
Prese
la bottiglia da solo e tornò nella sua stanza per non scoppiare a ridere in
faccia all’uomo.
**FINE-FLESHBACK**
Rabbrividì
ricordando l’immagine sconvolgente del suo professore, costringendo la sua mente
a pensare ad altro.
Trascorsero
tutto il pomeriggio in trepida attesa del nuovo anno tra chiacchierate e dolci,
e quando finalmente arrivarono furono ben felici di respirare la famigliare aria
di Hogsmead.
Seguirono
Hagrid lungo il percorso che conduceva alle carrozze, salendoci sopra e
raggiungendo il castello guidati dai Thestral.
Una
volta arrivati davanti alle porte della Sala Grande aspettarono che la McGranitt
li raggiungesse ma niente: nessuna traccia di lei. Decisero di aspettare un
altro po’ e dopo dieci minuti sentirono della musica provenire dall’interno
della Sala, un ritmo movimentato… sembrava quasi il mambo. Un ragazzo di
Corvonero ebbe la buona idea di aprire le porte per vedere cosa stesse
succedendo: l’unica cosa che rimaneva da fare ora era… farsi spiegare da
qualcuno perché diavolo i professori stessero ballando il limbo invece di farli
entrare! Con Silente in calzamaglia tipo Peter Pan che guidava la Sprite e
Madama Chips in un trenino, ancheggiando come un dannato!! Ma la cosa
sconvolgente era vedere Minerva McGranitt, la rigida e severa professoressa di
Trasfigurazione nonché vicepreside, fare la riproduzione del video “I’m Glad” di
Jennifer Lopez. (che nessuno sa bene come faccia a conoscerlo ndme)
Così
mentre Vitious attraversava la sbarra del limbo senza neanche chinarsi, Piton,
che era rimasto tutto il tempo in disparte dato che era gia abbastanza stanco
(ma soprattutto inorridito) si accorse degli studenti di quasi tutti Hogwarts
che osservavano scioccati a bocca aperta. Con un movimento leggero della
bacchetta fermò la musica attirando le proteste dei professori, per poi indicare
tutti gli alunni che ora ridacchiavano alle loro facce…
-
Dopo questo momento imbarazzante credo sia mio dovere fare il solito discorso di
inizio anno e dare così inizio al banchetto.- disse Silente una volta essersi
ricomposto. -Diciamo che non eravamo ancora riusciti a festeggiare la fine della
guerra…- aggiunse, ma nessuno gli credette molto. -Comunque sia… Andiamo al
solito discorso:- prese un foglietto scritto tutto in fretta e furia (silente
non usa bigliettini ndharry; tu stai zitto che non sai mai niente ndyucchan) e
iniziò a leggere. -Come tutti sappiamo quest’anno Lord Voldemort è stato
finalmente sconfitto da Harry Potter. Si è fatto di eroina… no, aspettate. Non
riesco a leggere credo dicesse eroismo… chi ha scritto questo coso? Credo di
essere stato io… ok saltiamo questa parte. A tutti gli alunni del primo anno,
l’accesso alla foresta proibita è severamente vietato…-
Finiti
discorso e smistamento finalmente cominciarono a saziarsi. Al tavolo Grifondoro
regnava il caos totale, quasi si sentivano solo loro in tutta la Sala Grande.
Erano tutti entusiasti di aver vinto la battaglia ma soprattutto per il ritorno
di Fred e George Weasley. Silente aveva concesso loro di tornare e finire il
settimo anno. (come potete vedere non prendo minimamente in considerazione il
sesto libro ndyucchan)
Harry
passò in rassegna tutta la tavolata insegnati. Quando passò a guardare il
Preside notò che lo stava fissando e c’era qualcosa di strano nei suoi occhi.
Una strana luce li aveva attraversati dietro gli occhiali a mezzaluna… un
bagliore molto, molto poco rassicurante… “Soprattutto perché da me è passato a
fissare Malfoy per poi tornare a me!? Che diavolo avrà in mente…?” pensò
intimorito il Grifondoro.
La
prima settimana di scuola, tutti gli studenti di Hogwarts non fecero altro che
spettegolare sullo strano comportamento assunto dagli insegnanti. Dean Thomas
giurò di aver intravisto Vitious indossare una parrucca nera con i boccoli e
sfidarsi ad un duello davanti allo specchio nella sua aula, con la bacchetta
sguainata a mò di spada.
Ma i
professori non erano gli unici a comportarsi stranamente…
Harry
Potter e Ronald Weasley (furono colti in flagrante… nddraco; smettila di
cambiare il testo!! Ndyucchan; ecco, infatti! Ndron-e-harry; allora che stavi
scrivendo, dra? Ndyucchan-che-scrive-con-draco) camminavano imprecando contro
Malfoy da mezz’oretta buona: lui ed Harry avevano avuto una delle loro
discussioni solo poco prima ed alla fine dagli insulti erano passati alle mani.
“l’unico modo per sfiorarlo…” pensò Potter. (ma che maniaco! Ndyucchan; vorrei
ricordarti che non sono io quello che lo riprende mentre si fa la doccia
ndharry; ^//^ ndyu) Inutile dire che qualche demente ebbe la geniale idea di
andare ad avvisare un professore e guarda caso era la McGranitt. Impegnati
com’erano nella conversazione non si accorsero di dove stessero andando finchè
non sentirono una voce canticchiare… era una voce assolutamente e dannatamente…
orribile. Gracchiante come quella di un corvo quasi
strangolato!
-
Anima miaaaaa, torna a casa tuaaaaaaa! Aspetterò dovessi odiare queste muraaaa…-
cantava la voce rischiando di far crollare la scuola.
- Ma
chi è questo povero disgraziato?!- imprecò gentilmente Ron. I due grifoni
seguirono la voce sperando di diventar sordi in quell’istante. Dopo due secondi
si ritrovarono davanti alla porte del bagno dei prefetti. Un po’ titubanti
aprirono la porta guardando con gli occhi fuori dalle orbite Gazza che
canticchiava allegramente facendosi il bagno con Mrs Purr!! Aveva persino la
cuffietta azzurra e delle paperelle
di gomma che galleggiavano sull’acqua! Senza neanche accorgersi della loro
presenza prese due delle papere e si mise a giocare
-
Ooooh, Gazza quanto sei bello! Sei l’amore della mia vita!- esclamò imitando una
voce scuotendo i due pupazzi uno di fronte all’altro. -Bè, si anche tu… Ti amo
tanto... Hagrid.- e avvicinò le paperelle facendo finta che si
baciassero.
Ron
ed Harry stavano quasi per vomitare quando furono trascinati all’indietro e
spinti fuori dal bagno.
-
Non potete stare nel bagno dei prefetti.- li rimproverò Draco Malfoy ghignando
al pensiero di potersi vendicare. Non ci avevano pensato, era il bagno dei
prefetti! E allora che diavolo ci faceva Gazza lì dentro?!
-
Tu… non vuoi saperlo…- rispose ancora sconvolto il giovane Potter. Malfoy non
fece in tempo a ribattere che Seamus li raggiunse con il fiatone.
-
Stavate di nuovo litigando, voi due?- chiese aggrottando le sopracciglia,
senza calcolare minimamente Ronald.
-
Non sono cosa che ti riguardano Finnigan. Comunque, che diavolo è successo?!-
sibilò acido il biondino. Sam ghignò. Non erano affari suoi, eh? Facendo finta
di niente rispose. A quanto pareva la McGranitt li stava cercando per
comunicargli la loro punizione.
Raggiunsero
la professoressa di Trasfigurazione, bisticciando di tanto in tanto. La donna
assunse un espressione severa quando li vide arrivare. "seguitemi dal Preside"
gli disse senza riuscire a reprimere un lieve sorriso.
Arrivati
nello studio, trovarono Silente intento a mescolare molto accuratamente un
liquido piuttosto scuro in un calderone. Chissà quale grande magia stesse
sperimentando questa volta...
-
Ragazzi accomodatevi pure.- gli disse indicando con la mano libera le poltrone,
senza però staccare gli occhi dalla profonda pentola. -Ho saputo che avete
nuovamente discusso. Non voglio sapere il motivo questa volta, vorrei solo dirvi
una cosa riguardo alla complicità e all'amicizia. Infatti, credo che voi due
possiate essere ottimi amici...- continuò. I due si guardarono, senza astio né
niente, semplicemente si fissarono. La McGranitt, che era rimasta tutto il tempo
in piedi accanto alla scrivania, credette quasi di intravedere un sorriso sulle
loro labbra; ma probabilmente, pensò, se lo era immaginato. Quei due non si
sarebbero mai scambiati un sorriso fino alla fine del mondo… o si? -Quindi...- e
qui passò una mano sul calderone e il liquido cominciò a bollire
improvvisamente, facendoli sobbalzare. Che tipo di pozione importante stava
facendo? –l’amicizia di cui parlo... potrebbe aiutarvi in certe
situazioni, non credete? Non vorreste mica ritrovarvi l’uno contro l’altro
mentre tutti impazziscono, no? Ahah… non fate quelle facce… non succederà mai…-
e qui il fuoco si alzò illuminando il sorriso enigmatico del loro Preside.
Silente sapeva qualcosa che li riguardava e non voleva dire niente... come
sempre. -Oh... è pronto il tè! Volete?- chiese poi togliendo il calderone dal
fuoco. Ai ragazzi caddero le braccia; tutta quella scena... per il
tè?!
Senza
neanche rispondere si alzarono e uscirono dalla stanza rimuginando sulla
deficienza del vecchiaccio e il suo strano modo di fare ed esultando per non
aver ricevuto nessuna punizione.
Tre
mesi dopo...
"Ma
cos'è tutto questo bisbigliare?!" pensò irritato il biondino. Ultimamente
qualsiasi cosa vedesse gli faceva saltare i nervi. Era diventato veramente
irascibile per colpa di quegli idioti! Erano tutti impazziti dentro quello
schifo di scuola! Per quella sera avevano per giunta organizzato una festicciola
nella sua sala comune! Ma perchè non aveva dato retta a suo padre ed era entrato
in Durmstrang, quando ne aveva la possibilità? Nooo, lui da pirla quale era
scelse di frequentare Hogwarts! Se ripensava al motivo poi!
Con
tutti i rodimenti del mondo raggiunse l’aula di Piton, sedendosi tra Tiger e
Goyle: Due ore di pozioni con i Grifondoro. Severus Piton era in piedi davanti
alla cattedra e sembrava che non gli girassero per il verso giusto. Guardandolo
bene Malfoy si accorse che era vestito completamente diverso: aveva un maglione
nero con dei pantaloni grigio scuro e non aveva il mantello! C’era
davvero qualcosa che non andava se non indossava il suo adorato mantello nero!
Neanche a dirlo…
-
Qualcuno…- cominciò con la sua voce melliflua e l’espressione arcigna –è entrato
nelle mie stanze e ha fatto sparire la mia bacchetta, insieme a tutto il mio
guardaroba, tranne l’intimo...- alcuni si mossero a disagio sulla sedia. Ci
credevano bene che quello non l’avevano toccato; chi mai vorrebbe mettere le
mani nell’intimo di Piton? -A quanto pare Silente trova giusto farmi fare
lezione senza la mia bacchetta. Quindi vediamo di iniziare.- accanto alla
scrivania c’era una piccola scatola di legno che molto probabilmente conteneva
gli ingredienti della pozione. Piton si girò, chinandosi per raccoglierla:
alcuni ridacchiarono altri si tapparono la bocca con la mano
inorriditi.
- ma
aveva detto che l’intimo non…- sussurrò un ragazzo di Serpeverde ad occhi
sgranati.
Mentre il professore era ancora chinato
qualcuno in fondo all’aula (non si sa bene chi) si azzardò a
parlare…
-
Professore… le si vede il perizoma rosa con i merletti…- quella era la
loro fine.
“Mio
caro Dracuccio,- odio
quando mi chiama così…-
come
stai? Domani verrò a portarti i regali di Natale a scuola! Porto anche un mio
amichetto! Sei contento? Ti scrivo questa lettera un po’ di fretta ma tra poco inizia Rossana ed oggi è il
continuo di ieri!- maddai,
che genio!
–Eric l’ha baciata mentre lei gli puliva il viso! Che cariniiii! Mi sono quasi
messo a piangere! Mai quanto Beautiful, comunque! Pensa che si è scoperto chi è
in realtà la moglie di Micheal! (nomi messi a caso ndyu) è la figlia del
cognato, dello zio, della cugina di terzo grado, del bis nonno della sorella di
Kate! Da parte di madre! Non è incredibile? –ma
che ne so io?! -Comunque
ora devo andare, sta per iniziare! Devo anche finire di vedere centro vetrine,
l’ho registrato! Ti saluta la mamma!
Bacini
Baciotti- Che
cosa?! “bacini baciotti”?! Perché io…-
Tuo
paparino
Lucius
Malfoy, anche detto Luciu-chan! ^__^”
Finì
di leggere sconvolto la lettera del padre, seduto al suo tavolo nella Sala
Grande. Sarebbe venuto l’indomani a portargli i regali insieme ad un suo amico.
Anzi un suo amichetto...
Accartocciò
la lettera e diede fuoco alla palletta di carta sbuffando. Suo padre aveva preso
a scrivere come i bambini! Con tanto di cuoricini sulle “i”!!! Era certo che
tutta Hogwarts l’avrebbe preso in giro se solo ne fosse venuta a sapere!
Draco
si alzò per dirigersi al dormitorio dei Serpeverde. Arrivato a destinazione
sentì della musica rimbombare per tutti i sotterranei: era sicuramente già
iniziata la stupida festicciola! “e io che volevo chiudermi in camera prima che
iniziasse… che palle” pensò il biondino varcando la soglia. Appena alzò gli
occhi si ritrovò davanti uno spettacolo raccapricciante:
Sedie
ribaltate a terra, i divani, sempre belli puliti, erano ora ricoperti di
Burrobirra e schifezze appiccicose se non messi sottosopra. In un angolo della
sala c’era la Bulstrode vestita sadomaso che frustava Theodore Nott
inginocchiato a terra che sorrideva, dall’altra parte McNair vestito da Clown
improvvisava il balletto di New York, New York con tanto di canzone. Ma la cosa
più orribile stava al centro…
Con
la magia era stato fatto apparire un palchetto con due pali, dove in quel
momento Tiger e Goyle ballavano in bikini, una danza che solo loro potevano
considerare sexy. Sì, loro e Pansy Parkinson che da sotto il palco urlava come
un assatanata, sculettando, ballando e mettendo ogni tanto dei soldi all’interno
della parte sotto del costume di quelli che erano i “scimmioni” di Malfoy.
L’unico apparente problema erano i soldi, che essendo monete non si sapeva bene
dove andassero a finire… Draco si chiuse nella sua stanza per non scoprirlo… Due
salvadanai umani…Bleah!
Harry
si dirigeva in tutta fretta verso i Gargoyle alla ricerca disperata di Albus
Silente. La maggior parte dei studenti erano tornati a casa per le vacanze di
Natale e i pochi rimasti sembravano tutti su di giri per qualcosa. I corvonero
non facevano altro che correre (o almeno provavano a correre ma erano più lenti
delle lumache) per i corridoi della scuola al galoppo di cavalli a dondolo, con
indosso un mantello nero svolazzante, una maschera a coprirgli metà volto, una
lunga spada e dei baffetti… continuavano a segnare delle “Z” dappertutto
parlando in spagnolo. Harry si chiese come facevano a conoscere una cosa babbana
come Zorro ma soprattutto perché avevano vestito Neville da Sergente Ingrassia
(o come diavolo si chiama). I pochi Tassorosso invece erano apparentemente calmi
ma appena ti giravi a guardarli di scatto potevi vederli scambiarsi una piccola
bustina di plastica trasparente che conteneva della roba verde sminuzzata. Ecco
perché stavano tutti fuori di testa, quelli spacciavano! Era proprio per questo
che stava cercando Silente! Doveva sapere che diavolo stava succedendo li
dentro!!
Girò
un angolo e finalmente arrivò. Cominciò a pronunciare tutti i tipi di dolci o
cibi possibili per accedere all’ufficio del Preside ma la statua non si mosse di
un millimetro.
-
Ehm… Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio! No...? Dai, mi ci manca solo il
caffè della peppina!!- si sorprese
nel vedere il Gargoyle lasciarlo passare ma soprattutto di vedere come era
conciato Silente… Aveva già visto quel costume da qualche parte… forse su quel
cartone che vedeva Dudley quando era piccolo? Era giapponese se non
sbagliava…
-
Cosa c’è Harry?- chiese il professore con un sorriso
affettuoso.
-
Professore vorrei farle una domanda…- disse un po’ titubante. Aveva dubbi che
quel vecchio fosse in grado di aiutarlo. –Perché è vestito da Sailor Moon?-
chiese osservando la barba tinta e i lunghi codini biondi che gli ricadevano
lungo i fianchi. L’anziano uomo posò lo scettro lunare e si avvicinò serio al
ragazzo.
- Ci
sono molte domande, carro Harry, a cui non si possono dare delle risposte…- gli
posò una mano sulla spalla. –E comunque perché il costume di Milord se lo è
preso Severus.- sorrise infine.
“No,
non può decisamente aiutarmi. È impazzito anche lui…” pensò sconsolato Potter,
poi gli venne un dubbio…
- E…
gli altri professori? La McGranitt fa il gatto…?-
- Bè
più o meno… Doraemon è un gatto giusto?- rispose quello.
Harry
uscì dal suo ufficio più disperato di quando era entrato. Forse Ron poteva
aiutarlo! Non ci aveva pensato!! Senza neanche accorgersene cominciò a
correre.
Draco
aspettava l’arrivo di Lucius accanto alle scale che stavano davanti all’entrata
di Hogwarts. Erano passati già quaranta maledetti minuti da quando era arrivato!
Stava decidendo se andarsene o meno quando una voce familiare lo chiamò. Forse
era meglio se se ne fosse andato…
-
Dracucciooooo!! Sono arrivato!!- Lucius Malfoy saltellava sul posto davanti
all’enorme portone, un mano stretta a pugno davanti alla bocca sorridente e
l’altro braccio agitato in aria all’indirizzo del figlio. Aveva i capelli legati
in due codini che partivano da sotto le orecchie, una camicetta bianca infilata
nel… che cosa?!
-
Padre!!- esclamò Draco indignato –Perché diavolo indossi un Kilt?!- osservò le
gambe lisce coperte fino sotto il ginocchio dai calzini e le scarpe rosse
lucide.
-
Bellissimo vero? Non so da dove mi è venuta l’idea! Guarda ho portato anche il
mio amichetto Igi!!- disse indicando il portone. Igor Karkaroff si fece avanti
imbronciato con le braccia incrociate al petto, vestito allo stesso modo con le
gambe tutte pelose, seguito da un Vicktor Krum sghignazzante. Draco si trattenne
da rigettare tutta la colazione. Da quando suo padre usciva con quei due poi non
lo sapeva… Controvoglia li condusse nella sua stanza per farli cambiare,
pregando tutti gli Dei che nessuno li vedesse conciati a quel modo. Vicktor
venne tramortito e trascinato in un corridoio buio e deserto quando arrivò la
sorella dell’autrice…
Era
passata ormai mezz’ora da quando era uscito dall’ufficio del preside per
raggiungere il suo dormitorio ma non era ancora riuscito ad arrivare! Passando
aveva potuto assistere ad una lotta fra Neville, soprannominato Sergente
Ingrassia, armato di mazza-fionda e alcuni Corvonero-formato-Zorro assatanati
armati di cavalluccio e spade di gomma! Erano riusciti a creare un vero
putiferio! Con tanto di fumo e terriccio sparso per tutto il
pavimento!
Quando
finalmente si accorse del suo tentativo di raggiungere il dormitorio al galoppo
di un cavallo a dondolo fregato ad un corvonero, che era stato tramortito per
qualche strana ragione da un feroce scoiattolo agguerrito spuntato da chissà
dove, si diede mentalmente del coglione per poi scendere e cominciare a correre.
Mentre veniva inseguito dal famoso scoiattolo, schivò un Tassorosso che si era
calato nella parte di un pirata della strada a bordo di un Go Kart, si abbassò schivando per un pelo un
alcuni incantesimi delle Pastoie Total-body, saltò due primini Serpeverde che si
rotolavano per terra e raggiunse illeso il quadro della Signora Grassa.
- ma
che era, una corsa ad ostacoli?! Madonna mia…- disse col respiro affannato.(ma
che fortuna del caddu -.-*** ndyucchan; allora sei stata tu a mettere tutta
quella roba! Bastarda!! Ndharry; tsk ndyu)
Salì
le scale ed entrò nella sua stanza sperando di trovarci il suo migliore amico.
Infatti sentì la sua voce canticchiare. Aprì la porta.
- Oh
Ron, ti ho trovato sono diventati tutti paz…AAAAARGGHHH!!!! Ma… che diamine
fai?!- sbottò osservando inorridito il suo migliore amico che, vestito da
Jessica Rabbit, si osservava allo specchio imitando i movimenti della donna. –io
vengo inseguito da uno scoiattolo assassino e tu sculetti davanti ad uno
specchio?!- urlò in preda ad una crisi di nervi.
-
Harry Potter… il mio eroe…- strascicò Ron in tono suadente avvicinandosi ad
Harry a braccia aperte. Il moro indietreggiò per poi voltarsi e fondarsi fuori
alla velocità della luce, seguito a ruota da uno sbavante Ron-Rabbit.
Non
molto lontano Draco aspettava spazientito che il padre finisse di cambiarsi. Gli
aveva detto che voleva mostrargli un completo che aveva comprato. Già immaginava
la solita veste nera…
-
Allora che ne dici? È per quando sto con tua madre…- disse Lucius uscendo dal
bagno con addosso un corsetto viola ricamato, e delle giarrettiere del medesimo
colore. “ma non dovrebbe indossarlo mamma in teoria?” fu la prima cosa che si
chiese il ragazzo vedendolo.
- è
al contrario…- rispose impassibile. Senza degnarlo di un altro sguardo uscì
dalla sua stanza per farsi un giro. Dietro la porta Igor ghignava vendicativo.
Anche se non incuteva molta paura vestito da cappuccetto
rosso.
Mentre
camminava per i corridoi di Hogwarts sentì la voce di Potter urlare. Neanche lui
seppe il perché ma cominciò subito a correre verso di lui pensando che gli
stesse accadendo qualcosa. Che diavolo glie ne fregava poi… eppure non riusciva
a fermarsi… Poi quando vide Potter dimenarsi tra le braccia di Lenticchia che
cercava di baciarlo sentì qualcosa contorcersi nel suo stomaco ed uno strano
senso di irritazione invaderlo.
Incazzato
come una faina si avvicinò, prese Ron-Rabbit per un braccio e lo strattonò
liberando il SUO Harry dalla sua morsa. Si comportò come se Potter gli
appartenesse ma sapeva che non era così… e la cosa lo mandava ancora di più in
bestia! Da quando provava certe cose per lo stupito Sfigato
Sfregiato?!
Harry,
dal canto suo, fissava prima lui, poi Weasley con sguardo stralunato. Non sapeva
se essere felice per il gesto di Malfoy o se scappare per la prossima reazione
di Ron. Fu quest’ultimo a rompere il silenzio imbarazzato che si era
creato.
- Ma
Harry… Malfoy! Come ti sei permesso?!- e scappò via piangendo. Harry e Draco si
scambiarono uno sguardo allucinato.
-
Sono tutti impazziti!!- esclamò irato Potter mettendosi le mani fra i capelli.
Malfoy notò quanto quel gesto fosse… “Ma che cazzo sto pensando?! Sto dando di
matto anche io!! Però, come impazzisco bene…” si leccò il labbro inferiore
squadrando al meglio la figura del suo “nemico”.
- Te
ne sei accorto nonostante la tua sovrannaturale stupidità?- sbottò cercando di
nascondere il suo imbarazzo e di sembrare il più normale
possibile.
-
Che… che ti è preso un attimo fa?- chiese titubante cogliendo il compagno alla
sprovvista. In un angolo lì vicino Seamus Finnigan mangiava pop corn e beveva
coca cola aspettando in trepidazione che Malfoy rispondesse alla domanda. Quei
due polli erano cotti l’uno dell’altro e neanche se ne accorgevano! (non starai
correndo troppo?! Ndharry-e-draco; *yucchan fischietta ignorandoli*) Draco
sembrò prendere coscienza di qualcosa di importante: alzò la testa fissando
Harry negli occhi. Seamus quasi tremava mordicchiando commosso un fazzoletto di
pizzo…
-
Io…-
-
Si?- Potter aveva gli occhi fuori dalle orbite. Non poteva crederci, se Malfoy
stava per pronunciare le parole che sperava di sentire, quello sarebbe stato il
giorno più bello della sua vita, Ron-Rabbit a parte!
- Io
credo d- tutti avrebbero potuto sentire le parole tanto attese se solo una
mandria di rinoceronti non avesse deciso di passare di lì proprio in quel
momento. Ma chi cazzo aveva fatto entrare dei rinoceronti dentro quella
stramaledettissima scuola?!
Neanche
a dirlo che videro la McGranitt cavalcarne uno mentre con una mano sventolava
dei vestiti tutti neri e nell’altra una bacchetta gridando “Yahooooooo”,
inseguita da Piton poco più indietro che ne cavalcava un
altro.
-
Dammi i miei vestiti razza di vecchia zitella!!- esclamava tirandogli appresso
tutti gli alunni che gli capitavano tra le mani. Due Tassorosso e un cappello da
Zorro rischiarono di far cadere la professoressa di Trasfigurazione che si tenne
ben salda alla schiena dell’animale.
Due
secondi dopo videro passare dalla parte opposta un Igor Karkaroff incazzato con
un bulbo attaccato alla schiena, seguito da un Lucius Malfoy con i codini
rizzati in aria tenuti fermi dal gel, dipinto tutto di giallo e le guanciotte
rosse.
-
Edda, giochiamo ai Pokèmon!! Ti preeeegoooo!!- gli urlava dietro il
Pika-Lucius.
-
Non mi frega niente! Io torna in Russia! Qui tutti matti!!- rispose quello
alzando le mani in aria e facendo piangere il povero Malfoy
Senior.
Harry
e Draco assistirono alle due scene con la mascella che sfiorava il pavimento.
Basta! Quella era la goccia che fece traboccare il vaso!!
-
Rischio una crisi di nervi! Ho bisogno di un sostegno morale!!!- urlò Draco
sbattendo la testa al muro. Gli occhi di Finnigan si illuminarono.
- Ti
va… di uscire un po’ con me? Non sono ancora impazzito…- chiese all’improvviso
Harry. All’inizio Malfoy rimase un po’ sorpreso dalla situazione, poi con un
sorriso (che si guardò bene da non far notare) accettò dirigendosi con Harry
verso la sua camera da prefetto, (però! Direttamente al sodo voi, eh? Ndyucchan;
stai scrivendo tu razza di autrice mentecatta -.-** nddraco; dettagli, dettagli
ndyucchan).
Nel
suo angolino buio Seamus sghignazzava. Proprio come quella
volta…
-
Buahahahahahah!!! Ci sono riuscito!!! È stata una faticaccia far impazzire tutti
quanti, ma con un po’ di incantesimi! Certo… quel giorno quando vidi la
Cruciatus rimbalzare su Harry capii subito che successe proprio come con la
madre! Qualcuno doveva amarlo talmente tanto (povero inetto ù_ù ndyucchan) e
infatti! Ne ho anche approfittato in quell’istante per far l’incantesimo a
Lucius Malfoy… oooh ma che genio che sono! Per fortuna sono mezzo babbano e
conosco certe cose, tipo Peter Pan o Zorro… e con l’appoggio di Silente!
BUAHAHAHAHHAHAH- detto questo Seamus se ne andò con il suo costume da Winnie the
Pooh borbottando frasi sconnesse fra sé e sé. Molto probabilmente quello più
deficiente de pazzo del castello era proprio lui…
FINE
Ecco
perché non bisogna mai fidarsi di Seamus Finnigan ^O^
ndyucchan
Che
fine di merda. Posso dirti che l ‘hai capita solo tu?
ndharry
L’hai
appena fatto ==**** ndyucchan
Ed è
fatta frettolosamente… ndharry
Lo
so da me razza di deficiente!!!! ndyucchan
*Yucchan
si mette a rincorrere Harry e dopo averlo ammazzato di botte torna alle Bahamas
con Martina e Deborah ad ammirare “statue culturali”*
A
parte gli scherzi spero vi sia piaciuta e che ne sia valsa la pena di un
commentino! Grazie anche a chi leggerà soltanto!
Ciaoneeen!