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Autore: Andy Scofield    23/03/2011    4 recensioni
Gli dei dell'antica Grecia sono ancora vivi, e qualcosa di grande sta per accadere...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Giunsero tutti quanti al monte Olimpo, Ermes,Zeus,Atena,Ade,Poseidone,Andros,Gianieus,Suddus e Dactio.

Zeus condusse tutti dentro una sala all'aperto. Vi erano grandi colonne bianche in marmo nei lati, al centro invece vi era una tavola con dodici sedie, tutte dorate. Vi erano seduti alcuni individui. Un uomo basso e con un pò di pancia, che sorseggiava vino rosso, si trattava di Dioniso, il dio del vino. In un'altra sedia vi era Apollo, intento a pulire il suo arco. Gianieus corse verso il padre, per fare la sua conoscenza. E' raro che un dio abbia troppi contatti con i propri figli. A fianco ad Apollo, vi era la dea della caccia, la sua gemella, Artemide. I suoi capelli erano castani e lunghi, gli occhi neri. Era molto carina, e come il gemello aveva con se un arco. Nell'ultima sedia, c'era Efesto, il dio fabbro, intento a costruire una spada. Infine, in mezzo al tavolo, vi era un donna bellissima, con capelli biondo canarino, occhi azzurro mare e pelle di pesca, era ovviamente Afrodite, la dea della bellezza. In quel momento giunse anche Era in sala.

"temo che voi dobbiate stare in piedi..." disse Era agli eroi.

Non vi erano problemi. Zeus si sedette a capot tavola, Ade alla sua destra e Poseidone alla sua sinistra. Atena prese posto in una delle sedie, così come Ermete. Ci furono degli urli improvvisi. Zeus alzò la testa per capire cosa fosse. Erano uomini. Apparverò nella sala.

"ah si, ho scordato di dirvi che Perseo fa parte della nostra fazione. Dimmi, o prode guerriero, hai rintracciato gli altri eroi?" chiese Zeus.

Perseo fece cenno di si con la testa. E fece un fischio.

Apparve un uomo muscoloso nella sala, con capelli biondi fino alla vita quasi, e occhi azzurri. Ad Atena brillarono gli occhi. Era Achille rapido piede. Il possente e valorso Achille. Il secondo uomo scaturì l'enfasi di Atena. Aveva un pò di pizzetto, capelli mossi, e occhi castani. Era Odisseo distruttore di rocche. Poseidone si irritò alla vista del figlio di Laerte. Il terzo uomo invece, aveva i capelli lunghi e mossi, era alto e muscoloso, si trattava di Ettore Massacratore. Apollo fu felice di vedere il guerriero più valorso della città da lui fondata, ovvero Troia. In quel momento, nel palazzo, giunse un uomo che trainava un cavallo volante, veramente bellissimo. Era Bellerofonte, che indossava un elmo dorato e varie armature. L'uccisore della Chimera prese posto a fianco gli altri eroi. Zeus si alzò e prese a parlare.

"Voglio sancire alcune regole. Prima di tutto, dovete mettere da parte i vecchi ranc..." Zeus venne interrotto.

"Ehi Poseidone, come sta Polifemo?" urlò Odisseo beffeggiando il dio mare.

"Brutto insolente, ti ammazzo!" urlò Poseidone. Detto ciò afferrò il tridente, ma il fratello lo trattenne.

"Odisseo, non fare l'idiota, o giuro che ti fulmino." minacciò Zeus.

"ne dubito, Zeus. Tu hai bisogno di noi per questa guerra, perciò sia chiaro, tu dirigi solamente le azioni, i piani vengono fuori dalla mia mente; solo così potremmo avere qualche speranza di vittoria." disse Odisseo.

"Va bene Odisseo, ma fammi proseguire. Dunque, stavo dicendo prima che il Laerzìade Interrompesse, che, ora siamo riuniti, dei ed eroi. Ares ha scelto di schierarsi con i Titani, così come Eracle. Oggi però gli abbiamo costretti alla fuga, uccidendo inoltre il Titano Crio. Ettore,Achille,Bellerofonte e Odisseo, noi sappiamo già chi siete e conosciamo le vostre abilità, Achille, famoso per esser stato il semidio più forte della Grecia, Bellerofonte, colui che uccise la Chimera. Ettore, il più valoroso e rispettoso, Odisseo, infine, l'eroe dalla saggezza pari alla mia. Ma voi quattro..." disse il Cronìde indicando Andros,Suddus,Gianieus e Dactio. "...non sappiamo davvero quanto valete. Suddus, hai avuto il coraggio di affrontare Ares, te lo devo, sei coraggioso, ma il tuo coraggio non deve trasformarsi in stupidità. Ares è un dio, e tu non eri allenato per affrontarlo. Andros, forte e valorso ma parecchio impulsivo, non farti distrarre dal sentimento di amicizia, perchè Ares avrebbe potuto ucciderti. Gianieus, preciso e schietto, ma non essere precipitoso, perchè senza il potere guaritivo saresti morto. Dactio, infine, figlio mio, usa la metamorfosi solo in casi di necessità, Eracle era indebolito e in due lo potevate atterrare."

silenzio in tutta la sala.

Zeus riprese il discorso.

"Ho deciso ciò: Achille,Perseo,Bellerofonte,Ettore e Odisseo, Ade,Ermes,Artemide,Dioniso e formeranno la squadra principale e partiranno all'attacco, infatti partirete ora per contrastare i Titani. Andros,Gianieus,Suddus,Dactio, voi resterete sull'Olimpo e vi allenerete con Atena e Apollo. Io, re dei cieli, difenderò insieme a Poseidone l'Olimpo nel caso in cui i titani giungano quì.. La prima squadra sarà capitanata da Ade perciò obbetite a lui. La seconda da Atena e Apollo. Afrodite e Era, voi mettete in salvo quanti più cittadini potete. Efesto, inizia a fabbricare le armi per la guerra. E questo è quanto."

la squadra di Ade scese dall'Olimpo.

"presto, voi quattro, dovete iniziare ad allenarvi, il tempo stringe" disse Atena. 

  
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