Harry Potter, 'You're so Rose.' di ElseW su EFP Fanfiction

Nick Autore: ElseW

Generazione scelta: Nuova Generazione

Oggetti scelti: Pupazzo di neve

Genere: Commedia, Romantico

Rating: Verde

Avvertimenti: One-Shot

Note dell’autore: (non obbligatorie): Uhm, è volutamente breve perché ho pensato di catturare un singolo momento. Mi rendo conto che Rose viene troppo spesso ritratta come la fotocopia di Hermione e quindi ho pensato di trasformarlo in un reale problema di Rose e ciò quello di essere sempre confrontata alla madre. Ha un gran cervello, ma ciò non la trasforma necessariamente in una Hermone in miniatura.

Banale come idea probabilmente, ma non avevo mai scritto del complesso di inferiorità che, secondo me, Rose ha nei confronti della madre, quindi ho pensato di approfittare di questo contest e farlo.

Ho scelto il momento in cui Rose si rende conto che non riuscirà mai ed eguagliare o superare la madre, non perché – come dice Scorpius – non è abbastanza intelligente, ma perché, semplicemente, non è lei. È una shot in cui Rose, capisce che essere Rose, ha i suoi vantaggi.

Almeno... vorrei raccontare tutto 'sto popò di roba. Magari non ci sono riuscita.

Ai posteri l'ardua - okok, no. Non ci sta. Questa frase non ci sta.

You're so Rose.

“Rosie, avanti, dammi la mano.”

“Non ci penso neanche.”

“Smettila di fare la poppante capricciosa e dammi quella maledettissima mano!”

Una palla più grossa per il corpo...

“Ma come sei galante. Dove sono finite le buone maniere che usi per infinocchiare tutte le ochette che ti porti a letto?”

… e una più piccola per la testa.

“Quali ochette?!”
"... quelle."
"Hai un'immaginazione davvero fervida, Rose. Tanto per essere chiari, comunque, tu sei la mia migliore amica, non una delle mie ochette immaginarie."

Per gli occhi posso usare i bottoni del mio cardigan, tanto è tutto rotto e ne devo comprare uno nuovo.

“Scuse.”

“Per tutti i consunti slip di Merlino, sali! Si gela qui sopra!”

Getto un'occhiata poco convinta oltre il tetto e la mia mente formula nebulosamente un pensiero interrogativo: che cosa uso per fare il naso?

“Non mi interessa.”

“Rose, sei seduta sul tetto della Torre di Astronomia e sta per farsi buio: vuoi rimanere qui per tutta la notte?”

Un rametto! Direi che può andar bene.

“Se l'unico modo per scendere è in sella ad una scopa, sì.”

Scorpius sbuffa e si scosta una ciocca bionda di capelli dalla fronte, quindi sogghigna.

“Vorrei farti notare che è in sella ad una scopa che sei arrivata qui sopra.”

“Non per mia volontà, ha fatto tutto lei!”

C'è neve ovunque, accidenti. Sono un ghiacciolo.

“Rose, andiamo, stai tremando!”

Mi chiudo nuovamente nel mio silenzio ostinato e attendo... non so bene cosa. Forse spero di trovare un cappellino abbastanza piccolo da non schiacciare il mio improvvisato pupazzo di neve.

Tutto a un tratto Scorpius fa una brusca deviazione con la scopa e per un momento penso mi stia realmente abbandonando sul tetto innevato – il che sarebbe poi quello che gli ho chiesto, ma è ovvio che non lo voglio veramente -, poi i suoi piedi toccano le tegole ricoperte di neve, mentre la scopa smette di librarsi in aria.

Si sistema accanto a me, avvicinandomi con un braccio. “Stai congelando.”

Continuo a mantenere un'aria imbronciata pur sapendo di aver assunto un colorito che sfiora il bordeaux. “Ho già detto che non mi interessa. Non ho alcuna intenzione di risalire su quella maledettissima scopa.” Lancio un'occhiata accusatrice alla vecchia ramazza che giace abbandonata accanto a me.

Scorpius sospira, rassegnato, quindi lascia vagare lo sguardo un po' intorno...

… fino a posarlo sul mucchietto di neve che giace scomposto ai piedi di Rose.

Un ghigno di scherno compare sul mio viso. “E quello che sarebbe?”

I suoi grandi occhi blu si puntano nei miei come due Lumos. Il respiro si ferma quel tanto che basta per farmi girare la testa, ma grazie a Dio riesco a mantenere un certo controllo: educazione da perfetto Lord-delle-mie-chiappe.

“Un pupazzo di neve.”

Il tono di sfida con cui ha pronunciato queste quattro parole dovrebbe mettermi in guardia, ma il freddo rallenta le mie facoltà cognitive, quindi lascio che la bocca faccia un po' di testa sua.

“Dopo un incidente con il Nottetempo, immagino.”

Rose sgancia il mio braccio dai suoi fianchi, quindi - spropositatamente arrabbiata - abbaia, “Che c'è? È troppo brutto per i tuoi standard? Oppure ti aspettavi che facessi un pupazzo di neve perfetto? Non so fare un dannato pupazzo di neve, ok? E non so andare su una scopa, è un problema? Non lo so fare! Non sono cose che si imparano sui libri e... e i miei geni Weasley non mi permettono di essere molto brava quando si parla di coordinazione braccia-gambe e non osare tirare in ballo la faccenda che mio padre è stato un maledetto portiere e mia zia Ginny una dannatissima cacciatrice o che mio zio George era un battitore, perché altrimenti ti spacco questa dannatissima scopa sulla fronte! Io ho ereditato la goffaggine e un cervello, mentre Hugo ha avuto la bravura nel Quidditch e la simpatia! Ad ognuno il suo!” Finalmente tace. È così melodrammatica, alle volte.

“Rose... che succede?”

Il suo sguardo infuocato sembra spegnersi gradatamente, fino a diventare una brace rassegnata.

Somiglia sempre ad un petardo spento, la mia Rose.

“È che... be', oggi la professoressa Cooman mi ha detto che anche mia madre era negata in Divinazione e quando Albus mi ha vista giù di morale ha detto subito: 'tranquilla, in compenso tua mamma aveva un gran cervello!'”

Inarco un sopracciglio, non capendo dove vuole arrivare.

Rose di fronte la mia aria interrogativa sbuffa e scuote la testa. “Mia madre, Scorp. Tutti non fanno altro che paragonarmi a mia madre, come se fossi semplicemente una sua copia, come se io debba solo preoccuparmi di riuscire a reggere il confronto senza trovare una mia strada, una mia identità... come se dovessi solo essere perfetta.”

Nell'istante in cui pronuncia quella parola, scoppio in una risata incontrollabile.

Quando smetto di sghignazzare, la guardo e - con gli occhi ancora lucidi dalle risate - dico solo, “Tu non sei affatto perfetta, Rose.” I suoi occhi scattano su di me, nuovamente accesi da una luce demoniaca e io mi affretto a parlare, per evitare il possibile linciaggio. “Hai un colore di capelli che non si può definire rosso, castano e neanche mogano, e probabilmente nessuno sarebbe in grado di tenere la tua chioma in ordine senza usare un Incantesimo della Pastoia, per non parlare della tua statura a dir poco ridicola e della tua costituzione non propriamente massiccia o slanciata; vogliamo discutere del tuo isterismo? E qualche cenno alla tua goffaggine e alla tua pedanteria sono dovuti, perché probabilmente se dovessi descriverti con tre aggettivi userei appunto: intelligente, goffa e pedante, ma... ma tu sei Rose. Non tua madre. Puoi tentare di essere perfetta, puoi provare ad essere lei, ma è ovvio che hai fallito in partenza, non perché tu non sia brillante e arguta, ma perché... perché non sei lei. Sei Rose. Perché cercare di essere qualcun altro?”

E poi Rose, io amo te, non tua madre.

Ma questo non lo dico.

Boccheggio, non sapendo se sentirmi offesa o lusingata dalle sue parole.

Propendo per un silenzio neutrale.

“È per questo che hai voluto che ti insegnassi ad andare su una scopa dopo sei anni in cui le hai evitate come se fossero infette? Per fare qualcosa che la grande Hermione Granger non è mai riuscita a fare?”

Gli lancio un'occhiata imbronciata, tentata di negare l'evidenza ma infine, probabilmente a causa del cervello di cui tanto decanto le lodi, capisco che sarebbe inutile. Annuisco.

E Scorpius sorride. Sorride di un sorriso tenero, di quelli che mia madre rivolge a mio padre quando lo osserva lottare con il telefono.

Infine parla.

“Sei così Rose.”

Sarà il freddo, l'adrenalina, oppure le sue guance solitamente pallide che adesso, a causa del gelo, si sono tinte di un delizioso rosa davvero poco virile, ma mi ritrovo a pensare che, probabilmente, questa è la cosa più bella che qualcuno mi abbia mai detto.

Lo bacio.

E lui mi bacia.

Con tanto di nasi ghiacciati, mani impacciate e capelli in faccia, è probabilmente il bacio più bello di tutta la mia vita.

Quando ci allontaniamo vedo che sta sorridendo e i suoi occhi grigi brillano come filamenti di ricordi.

“Sbaglio o anche tua mamma ha baciato tuo padre, alias il suo migliore amico, per prima?”

Sorrido in risposta, avvertendo l'euforia nascosta nelle sue parole.

“In questo caso credo di poter reggere il confronto.”

Stavolta è lui a baciarmi e anche in questo caso, nonostante le sue mani siano ghiacciate e qui sopra ci sia un fottutissimo vento gelido, trovo sia assolutamente perfetto.

“Però... ”

“Uhm?”

“Però devi ammettere che quel pupazzo di neve è davvero orribile.”

“... Scorpius, spero tu sappia volare senza una scopa.”

______________________________________________________________________________

Spazio Autrice:

---

Ed ecco la shot che ha partecipato al Contest di Erigre: Fan Art, fan art e ancora fan art!

Ovviamente non posso che ringraziarla per i giudizi e per la posizione che, devo essere sincera, non mi aspettavo affatto O.O

La ringrazio anche per l'inaspettato: “Premio miglior personaggio: ElseW con You’re so Rose. Perché ha creato dei personaggi stupendi e veri.“

e per l'altro: Premio nuova generazione: ElseW con You’re so Rose. Perchè mi sono innamorata dei suoi Rose e Scorpius *-* Mi hanno conquistata *-*
Gli errori segnalati sono stati corretti (spero di non averne tralasciato nessuno) ovviamente, per questo non li troverete xD

Cercherò di seguire i suoi consigli u.u

Grazie ancora e... niente, spero vi piaccia. ^^

Besos*

*****

Seconda classificata: ElseW con You’re so Rose

Grammatica e Correttezza Verbale: 9/10

- Originalità: 13/15

- Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

- Attinenza all’immagine: 10/10;

- Gradimento personale 5/5

0,25 per il prompt utilizzato.

Totale: 46,25 /50

La prima cosa che ho pensato dopo aver letto la tua storia è stato “Oh, ma che bella *-*”.

Mi è piaciuta tantissimo! Hai scritto una fan fiction simpatica e bella, che, personalmente, ho letto e riletto con piacere.

Di errori ce ne sono davvero pochi, più che altro sono delle imprecisioni come “ti insegnassi” che va apostrofato, una o due virgole non messe e un piccola svista “… oppure le sua guance”.

I personaggi sono caratterizzati benissimo: ho adorato Rose, i suoi buffi pensieri e il suo senso dell’umorismo… è un personaggio che, poco ma sicuro, mi rimarrà impresso per molto tempo! Per non parlare dell’adorabile discorso di Scorpius –che mi ha conquistato!-, è stato così carino e dolce! Il bacio tra i due amici è stato bellissimo così come la battuta di Scorpius (“Sbaglio o anche tua mamma ha baciato tuo padre, alias il suo migliore amico, per prima?”).

Anche se la tua idea è abbastanza originale (ho letto poche storie che trattano del complesso di inferiorità che Rose ha nei confronti della madre), ho dovuto togliere qualche punto all’originalità a causa di qualche cliché sparso qua e la nella fan fiction ( Esempi: il solito e orribile pupazzo di neve che costruisce uno dei personaggi e le solite ochette che Scorpius si porta a letto).

La fan art che hai scelto compare in tutta la storia, perciò ti sei stra-meritata il punteggio pieno!

Grazie per aver partecipato al mio contest ^^

Moony