Susanna era una donna sui 40 anni. Era alta un metro e settanta, aveva una corporatura media, nè grassa, nè magra; i suoi capelli erano di un castano lucido, bellissimi e lunghissimi;  i suoi occhi erano piccoli e all’apparenza marroni, ma se li guardavi con attenzione, ti accorgevi che erano di un bel colore verde oliva; aveva un naso normale, la bocca piccola ma carnosa, le sue orecchie erano piccole e molto graziose, così come le sue mani, sempre ben curate: fin dall’adolescenza aveva fatto crescere le sue unghie ed  erano sempre smaltate, preferibilmente di un colore scuro.
Si truccava sempre prima di uscire, ma mai senza essere volgare.  Amava anche mettere la minigonna, ma sempre portata con eleganza e, con scarpe abbastanza alte, metteva sia l’abbigliamento sportivo che elegante.  Una sua grande passione erano gli orecchini, di tutti i colori, e abbastanza grandi.
Fin da bambina aveva sofferto tanto per la sua tremenda timidezza, che le strozzava in gola le parole che avrebbe tanto voluto dire, e le guance, che le diventavano di un rosso carminio acceso, che la facevano sentire così stupida, e poi le mani, così sudate, che si muovevano nervose e che le impedivano di essere naturale, così come lei effettivamente si sentiva.
A scuola era un dramma, con le insegnanti, con i compagni, alcuni dei quali odiava profondamente,  perché non capivano il suo malessere.
Per fortuna i suoi genitori, i suoi fratelli - che erano più grandi di lei - la proteggevano da quel mondo così crudele, ma era giusto proteggerla e non prepararla al peggio? Prima o poi si sarebbe scontrata con quel mondo da sola, senza nessuno che fosse al suo fianco, ad aiutarla, e così fu…..