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Autore: Kat Logan    24/03/2011    3 recensioni
Alcune persone riescono a fermare il rumore che fanno i tuoi pensieri più profondi.
Un'incontro/scontro unirà quattro persone diverse: Cherry, una ragazza dal carattere difficile che se la prende con il mondo. Tiffany un'amica fedele. Gerard,un giovane talentuoso che ha rinunciato all'amore per inseguire i suoi sogni e Frank, l'amico che i sogni li aveva quasi persi dopo la scomparsa della propria ragazza.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gerard P.O.V
 
Il mio sguardo era fisso su Frank.
Aveva l'aria di un sedicenne arrapato e la cosa mi preoccupava, perchè noi avevamo ventiquatto anni e pensavo che quella fase fosse ampiamente superata.
"Frankie, frena la lingua ok?"
Il mio amico assunse improvvisamente un'aria da cane bastonato.
"Non ho capito una cosa..." esitai.
Gli ho appena fatto chiudere la bocca ma la curiosità mi uccide, cazzo!
"Ma...la ragazza di ieri sera, la conoscevi?" 
Ecco ora io assomiglio a una ragazzina in vena di gossip! Stupido Gee! Taci!
Il suo sguardo s'illuminò di nuovo.
Sembrava che un turbinio di piccole scintille sfrecciasse nei suoi grandi occhi.
"No! Non l'avevo mai vista! E mi sa non è di queste parti, aveva uno strano accento!"
Annuii con un cenno lento del capo.
Qualcosa non torna...
"Gee a che pensi?!" La sua voce interruppe le mie riflessioni.
Indagai l'espressione sul suo viso.
Cercai di risultare meno curioso di quello che ero realmente.
"Uhm..."
"Gee!!! Mi rispondi?! Sei strano!!"
Sbottai. 
La voce mi uscì tutta di colpo.
"No.SeiTuQuelloStrano!"
Il mio amico sbarrò gli occhi, si raddrizzò, abbandonando la posizione stravaccata che aveva tenuto fino a quel momento.
"Spiega."
Frank monossilabico, non è un buon segno.
Sospirai.
Cercai di essere il più delicato possibile.
"Uhm..mmh..è che..."
"Continua. Pochi giri di parole su!"
Iniziò a battere nervosamente il piede sul pavimento.
Ma che ansia.
Ripresi coraggio.
"Ecco..è che..non ti vedevo così da quando, si insomma, ecco, dunque...come dire..."
Si alzò come un fuso. 
"Tu vuoi parlare di Jamia!"
Cazzo.
"Non fare quella faccia Gee! Non fare gli occhioni dolci!"
"Non faccio nessun fottuto sguardo dolce! Datti una calmata bello!"
Jamia, l'argomento che non dev'essere tirato in ballo. La ragazza con cui era stato per anni e poi da un giorno all'altro "puff!", tutto sparito nel nulla. Lei sparita nel nulla. Ho dimenticato quanto s'innervosisce per questa storia, che palle!
Non staccai gli occhi di dosso dal moro che andava verso il frgo. 
Lo aprì, infilò la testa dentro e riemerse con una lattina di birra.
Ormai c'erano solo birra li dentro.
"Bevi a quest'ora?"
Nessuna risposta.
"Frank, non ti distruggere prima di sera ok? Abbiamo un concerto, dobbiamo suonare!"
"Lo so,bello."
Ok, mi ha chiamato bello, forse non è poi così incazzato.
Mi avvicinai, mi sentii responsabile per quell'improvviso malumore.
Gli diedi una pacca energica sulla spalla.
"Se sei contento tu, lo sono anche io. Solo vacci piano..."
Fece spallucce.
Avrebbe fatto l'offeso per un pò, poi sarebbe tornato allegro e pazzo come al solito. Lo conoscevo troppo bene quel tipo.
Meglio di me stesso.
Andai verso la mia stanza, entrai e notai la distesa infinita di fogli sul mio letto.
Erano tutti testi di canzoni e schizzi per dei fumetti.
Avevo grandi progetti.
Progetti che ormai mi rubavano tutto il tempo e il sonno.
Da quanto non dormivo?
Da quanto non frequentavo qualcuno che non fosse un membro della band?
Cervello placati, spegniti. La risposta è ovvia, almeno quella relativa alla seconda domanda, non conosci altra gente, al di fuori della band. Sia maledetto il tuo carattere associale.
Buttai tutto per terra.
Mi distesi e fissai il soffitto.
Non ricordavo il momento in cui la mia vita mi era scappata dalle mani.
Mi sembrava di essere stato sempre e solo su qualche palco a suonare in giro per l'America.
Me lo sentivo, il sogno di far conoscere la nostra musica, il successo, la fama, era vicino.
E' tutto a portata di mano.
Una punta di amarezza però, continuava ad accompagnare ogni mio desiderio. Ogni mio sogno. Ogni pensiero.
Manca qualcosa..
Tutto andava bene. La gente apprezzava quello che facevamo ed io ero soddisfatto dei miei amici, la mia vita era ok.
Ecco, Ok. Non fantastica.
Voglio qualcuno con cui farla diventare super!
Avevo sottomano il mio problema. 
Volevo condividere il mio avvenire con qualcuno. Con una ragazza. 
Con un grande amore.
Così iniziò la mia battaglia interiore. 
Il mio cervello mi suggeriva che non avevo tempo per tutto, o una cosa o un'altra.
E io mi dicevo che però avevo anche bisogno di qualcuno.
Avevo passato troppo tempo da solo.
Occorre una svolta.
In quel momento capii. Capii il mio amico.
Aveva avuto una scossa.
Quella ragazza, era stato un piccolo elettroshock per lui probabilmente e forse pensava che in fondo, lei potesse essere la sua svolta.
Addio Jamia, addio solitudine.
Chissà cosa ci hai visto in lei, Frank.
Schizzai giù dal letto come un fulmine. Se fosse suonato l'allarme antincendio probabilmente sarei stato molto più lento, corsi nell'altra stanza, in cerca del mio amico.
"Ti appoggio!"
Frank si era addormentato, sul divano con la lattina in mano, penzolante.
Sorrisi guardandolo.
Sembrava un bambino.
Il mio istinto di amico bastardo però ebbe il sopravvento. Diedi un calcio al divano.
Frank sobbalzò, si svegliò di soprassalto, urlando.
"Ehi, cazzo! Chi è?! Cos'è?!" 
Mi guardò confuso, massaggiandosi il collo.
"Sei tutto scemo?!"
"Volevo solo dirti...che ti appoggio Frank! Sogna! Sogna quanto puoi e poi...vai! Dai una svolta e fai diventare la tua vita da mediocre a favolosa!"
Mi voltai, apprestandomi ad uscire.
I progetti riuscivano meglio in compagnia di una sigaretta, perciò mi avviai per andare a comprarmene un pacchetto.
A passo svelto, sotto il sole, senza voltarmi.
Non avevo bisogno di guardarlo in faccia o aspettare una sua risposta alla mia affermazione che poteva risultare bizzarra, detta così, all'improvviso. 
Perchè sapevo benissimo che lui aveva capito e che in quel momento stava sorridendo.
 
 
 
 
 
 
   
 
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