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Autore: MarsLove    24/03/2011    2 recensioni
"Il bel ricordo che quelle creature immonde mi stavano risucchiando rimase sospeso a mezz’aria nell’attimo stesso in cui tornai ad essere Felpato. La sua luce mi invase come un fuoco."
[Storia partecipante al primo turno del Torneo Tremaghi]
[Quarta classificata al contest "Conto alla rovescia, il tempo è tiranno]
[Nona classificata al contest The Lover With No Home]
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ricordi

 
Vidi i Dissennatori oltrepassare la porta della mia cella, li sentii aspirare i miei pensieri più felici. In un attimo mi trasformai in cane, in Felpato. Ormai era diventata un’abitudine: loro non mi facevano troppa paura così, mi riuscivo a difendere, riuscivo a trattenere qualche ricordo che mi dava la forza di andare avanti.
Il bel ricordo che quelle creature immonde mi stavano risucchiando rimase sospeso a mezz’aria nell’attimo stesso in cui tornai ad essere Felpato. La sua luce mi invase come un fuoco.
Ero ad Hogwarts ed era sera. Io e James eravamo davanti al caminetto acceso nella Sala Comune di Grifondoro. Stavamo progettando uno scherzo per quello strano ragazzetto del nostro anno, uno dei nostri compagni di dormitorio. Così cicciotto e insicuro, Peter Minus era da subito diventato la preda perfetta per le nostre trovate. E dire che ci conoscevamo solo da una settimana! Ma io e James ci eravamo capiti subito, fin da quel primo giorno sul treno per Hogwarts.
La scena cambiò.
Il posto era lo stesso e anche in questo caso il camino acceso illuminava la stanza. Eravamo in tre, però. A noi due si era aggiunto proprio Peter che, mostrando di non dar peso ai nostri scherzi, era entrato a far parte del gruppo.
Il tappeto davanti al camino era pieno di pergamene che James era riuscito a “prendere in prestito” da Remus e ora noi tre stavamo allegramente copiando i compiti di Pozioni.
Una terza scena apparve ai miei occhi.
Era in corso il Giuramento Solenne dei Malandrini, il gruppo che io, James, Peter e Remus avevamo fondato nel pomeriggio. Tra le mani di James c’era una pergamena che, illuminata dai bagliori del fuoco acceso nel camino, recava scritte queste parole:

I SIGNORI LUNASTORTA, CODALISCIA, FELPATO E RAMOSO
CONSIGLIERI E ALLEATI DEI MAGICI MALFATTORI
SONO FIERI DI PRESENTARVI
LA MAPPADELMALANDRINO

Era la nostra mappa, frutto di notti insonni alla ricerca dei più reconditi angoli di Hogwarts. Nei nostri sguardi s’intravedeva un bagliore di fierezza nell’osservare la nostra opera.
Ma l’immagine cambiò nuovamente.
Il soffitto della Sala Grande rifletteva un cielo biancastro e innevato, il classico clima natalizio. Un grande camino infondeva luce, calore ed allegria alla stanza.
Ad un certo punto entrammo noi quattro, i soli Grifondoro rimasti a scuola per le vacanze. Ci sedemmo al tavolo deserto.
James e Remus stavano discutendo su un dato di fatto.
-Lunastorta, basta negare l’evidenza! Sparisci sempre dal dormitorio quando c’è la luna piena, hai un’aria malaticcia subito dopo e, ora che mi ci fai pensare, adori la carne al sangue.-
-Non è vero! E poi ad un sacco di persone piace la carne al sangue.-
-Non importa. Ma tu sei diverso.-
-Non è vero.-
-Invece sì!-
-No!-
-Sì!-
Peter seguiva la scena come ad una partita di Swivenhodge*.
Mi intromisi io.
-Lunastorta, piantala! Tanto lo sappiamo che sei un Lupo Mannaro!-
-Ma…-
-Ah, ma non credere che ti lasceremo solo per un piccolo problema peloso! Nossignore, caro il mio Lunastorta, dovrai sopportarci lo stesso!- esclamò James sorridendo, mentre io e Peter facevamo segno di sì con la testa. Sul viso di Remus si dipinse un grosso sorriso.
La scena si sgretolò lasciando il posto ad una nuova.
Io, James e Peter ci stavamo allenando per diventare Animagi.
Ci trovavamo all’interno della Stanza delle Necessità, che per l’occasione si era trasformata in una copia perfetta della Sala Comune di Grifondoro. C’erano le stesse poltroncine, il tappeto rosso fuoco e il caminetto scoppiettante.
James si avvicinò a Peter, mentre io li osservavo già in forma di cane.
-Devi essere molto concentrato, Codaliscia. Forza, riprova!-
-Ma non ci riesco! Fammi rivedere come si fa!-
In tutta risposta James chiuse gli occhi e, dopo solo un istante, ci trovammo davanti un cervo.
Peter chiuse a sua volta gli occhi ma non successe niente.
Ci riprovò ancora, una e due volte, finché non si rimpicciolì diventando un topo grigio. Lanciai un ululato festoso e James si mise a saltare per festeggiare la prima trasformazione dell’amico.
Ma la scena si sgretolò nuovamente per lasciare lo spazio ad un’altra.
Questa volta ci trovavamo all’interno della Stamberga Strillante. Dalla finestrella si vedevano i caldi focolari scoppiettare all’interno delle abitazioni di Hogsmeade.
Visti da fuori saremmo sembrati uno spettacolo piuttosto bizzarro: un cane, un cervo e un topo che giocavano a Gobbiglie con un ragazzo.
Ma all’improvviso dalla finestra filtrò il debole chiarore della luna e Remus si trasformò in un lupo spazzando via le Gobbiglie.
L’immagine mutò di nuovo.
Sul divano della Sala Comune di Grifondoro eravamo seduti io, Peter e Remus. Parlavamo tranquilli attorno al fuoco.
-Certo che la Evans potrebbe lasciarcelo almeno il venerdì sera…- borbottai.
-Sirius, c’est l’amour! se James preferisce stare con lei forse vuol dire che sta maturando… quando la smetterai anche tu di inventarti scherzi tutto il giorno?-
-Mai, Lunastorta!- risposi con una linguaccia.
Peter scoppiò a ridere.
La scena si dissolse in una nuvola lasciando intravedere la locomotiva dell’Espresso di Hogwarts.
Noi quattro Malandrini eravamo riuniti in uno dei nostri rarissimi silenzi. I nostri sguardi, tristi, non avevano nulla di quella fiamma che li aveva illuminati per sette anni.
-E così… addio?- chiese Peter titubante.
-Già, così pare.- risposi piano io.
-Ma non ci lasceremo mai del tutto, vero? Voglio dire… dovete venire al matrimonio mio e di Lily...-
-Certo che verremo! Ma per ora… be’, addio!- terminò Remus.
Ci abbracciammo tutti e quattro per qualche minuto, per poi voltarci e attraversare la barriera del binario 9 e ¾.
Il ricordo terminò e io mi accorsi di essere di nuovo solo, ad Azkaban.
Ma ripensando ai miei amici una nuova speranza mi avvolse, una speranza proveniente dal passato, ma vivida nel presente e che, ne ero sicuro, mi avrebbe aiutato fin nel futuro.
 
 
 
*Swivenhodge: è un gioco con le scope in cui i giocatori si lanciano una palla da una parte all’altra di una siepe. Ho modificato il modo di dire “seguire una discussione come una partita di tennis” con questo gioco sicuramente più conosciuto da Sirius!

Spazio autrice:
Ciao a tutti!
Ho scritto questa storia per il primo turno del Contest Torneo Tremaghi indetto da Sephora20 sul forum di EFP. Si è classificata ottava e questo è il giudizio della Giudicia:

OTTAVA CLASSIFICATA

 

Ricordi – Andromeda Black

 

Originalità: 4/5

Purtroppo non posso darti punteggio pieno nell'originalità perché hai scritto sull'amicizia dei Malandrini “secondo i canoni”, senza aggiungere qualcosa di innovativo, sebbene non sia poi neanche così banale

Grammatica: 3,75/5

Hai saltato qualche virgola ed ho trovato un paio di errori di battitura: “immondo → immonda” e “riuscita → riuscito”.

Stile e lessico: 4/5

Uno stile scorrevole e pulito, anche se ti sei persa un po' nella parte finale, dopo quel: “Per ora... Bé, addio” che non mi è piaciuto molto. È un peccato, perché è solo quella parte che è un po' affrettata. Per quanto riguarda il lessico non ho particolari note: non è quel che si definisce aulico, ma nemmeno banale.

Caratterizzazione personaggi: 4/5

Traspare l'attaccamento di Sirius nei confronti dei suoi amici, il legame indissolubile che li lega, indi per cui eccoti un bel voto alto. Hai descritto Sirius tramite una serie di indizi, che vanno dalla sua innata voglia di prendere di mira Peter, al suo commento “Certo che la Evans potrebbe lasciarcelo almeno il venerdì sera”. Ho abbassato il voto per la battuta di Remus che ti ho già evidenziato nella voce sovrastante: l'ho trovata poco IC.

Uso del prompt: 3,5/5 - Punteggio modificato

L'unico problema che ho riscontrato in questa storia è che il prompt è stato poco utilizzato. L'hai inserito solo all'inizio e come una semplice parola. Ti dirò la verità: all'inizio mi era anche sfuggita la similitudine. Ho dovuto rileggere per accorgermi che avevi inserito giusto il termine. Non risaltava, non spiccava, più che altro si confondeva all'interno della frase.

Gradimento personale: 4,50/5

Mi hai fatta piangere ç_ç

Leggere dei malandrini mi ha sempre fatto questo effetto, però con la tua Fic sono davvero scoppiata a singhiozzare. Ti suggerisco solo di aggiustare il finale, perché per il resto è perfetta ç_ç *Lacrime di commozione*

 

23.75/30
 

Inoltre la storia ha partecipato anche al contest Conto alla rovescia, il tempo è tiranno di Hikaru_Zani classifcandosi, con mia grande sorpresa, quarta.
Ecco il commento del Giudice (ebbene sì, questa volta al maschile! xD):

*4^CLASSIFICATA 
Ricordi di Andromeda Black
 
-correttezza grammaticale 10/10 punti 
Come cominciare bene direi XD un lavoro davvero pulito, non ho trovato un errore, se non una virgola saltata e una "g" mancante ad Hogsmade" 
Non mi dilungherei in inutili chiacchere per questo punto, rispettato in modo impeccabile, Bravissima! 
-stile e lessico 5/5 punti 
Fluido, piacevole e accattivante. Sei riuscita -nella semplicità del testo- a farmi incollare allo schermo. I momenti più belli dei Malandrini in un concentrato di poche righe, complimenti! 
-inserimento della parola tempo/utilizzo del prompt tempo 1/1 punto (+ 4 PUNTI BONUS) 
Anche per questo punto mi sono sentito in dovere di darti il massimo, il prompt è evidente, questa successione di ricordi è semplicemente meravigliosa! Senza tralasciare il bel gioco presente/passato. 
-originalità 9/10 punti 
Unico punto che non tocca la perfezione, dopotutto hai scritto di fatti già presenti nel libro. Ma una bella storia non può essere penalizzata per questo, infatti l'idea di questi ricordi di Sirius nella sua cella ad Azkaban mi è piaciuta davvero molto, davvero ben resa! 
-caratterizzazione dei personaggi 10/10 punti 
Nulla da dire, se non ancora: Bravissima! Tengo molto all'IC, specie dei miei personaggi preferiti. Tu sei stata in grado di farli apparire tutti al meglio. 
-gradimento personale 5/5 punti 
Temo di essere diventato monotono, ma ho adorato questa storia (che inserirò subito fra i preferiti). Cerca di continuare a scrivere sempre così, c'è bisogno di queste storie nel fandom. Brava, brava e brava! 
Alla prossima :D 
-TOTALE 40/41 (+4punti bonus) = 44
 

E questo è il banner: 


 

La storia ha inoltre partecipato al contest The Lover With No Home ed è stata giudicata da AlexBlack. Ecco qui il commento:

NONA CLASSIFICATA 

Andromeda Black - Ricordi 
GRAMMATICA 8,95/10 
STILE E LESSICO 8,5/10 
ORIGINALITA' 8/10 
CARATTERIZZAZIONE 6/10 
USO DEL PROMPT 10/10 
GRADIMENTO PERSONALE 3/5 

TOTALE 44,45/55 

Ho riletto molte volte questa fan fiction, e ancora ho dei dubbi, sì. Ma partiamo dalla grammatica che è quella più semplice da spiegare. Nel terzo rigo del formato Word, nella frase “loro non mi facevano troppa paura così, mi riuscivo a difendere, riuscivo a trattenere…” la virgola dopo “così” è sbagliata, bisogna spostarla a subito dopo “paura”. Poi, quando racconti della Stamberga Strillante hai scritto ben due volte “Gobbiglie” con la lettere minuscola, cosa sbagliata visto che è un nome proprio di un gioco, in più ripeti la parola una troppo ravvicinata all’altra, quindi devi sistemare la frase, per esempio così: “…giocavano a gobbiglie con un ragazzo. 
Ma all’improvviso dalla finestra filtrò il debole chiarore della luna e Remus si trasformò in un lupo spazzando via le gobbi glie e i suoi stessi sentimenti.” (in questo modo lasci la frase com’è, ma aggiungi un altro elemento che distoglie l’attenzione dalle Gobbiglie, che sembrano, se no, essere l’unica “cosa importante”), oppure: “…giocavano a gobbiglie con un ragazzo. 
Ma all’improvviso dalla finestra filtrò il debole chiarore della luna e Remus si trasformò in un lupo spazzando via il gioco e… .” In ogni caso, bisogna arricchire la frase. Ultimo errore di grammatica è la punteggiatura nei dialoghi, un esempio: 
-Già, così pare.- risposi piano io. 
-Ma non ci lasceremo mai del tutto, vero? Voglio dire… dovete venire al matrimonio mio e di Lily...- correttamente è: 
- Già, così pare, - risposi piano io. 
- Ma non ci lasceremo mai del tutto, vero? Voglio dire… dovete venire al matrimonio mio e di Lily... 
Lo stile è molto semplice, in alcune parti ci sono poche descrizioni, soprattutto all’inizio, dove io avrei ampliato la descrizione del contesto, con più sensazioni di Sirius, forse. Anche le frasette per spezzare i ricordi non erano il massimo, e spezzavano la lettura. Avresti potuto soffermarti di più su i singoli ricordi, arricchendoli di dettagli in più e qualche riflessione personale di Sirius adulto, così da suscitare anche più emozioni. 
L’originalità non è al massimo solo perché i momenti da te sono stati ormai visti e rivisti e tu non hai aggiunto il tuo tocco. Però il momento ella trasformazione è un buon Missing Moments, intrigante. 
La caratterizzazione è così bassa per due fatti. Il primo è perché nell’ultimo ricordo, dove Hogwarts finisce, mi pare strano che i Malandrini lo definiscano un “Addio”, è un addio alla scuola, certo, ma non a loro. La tristezza ovviamente c’è, ma un addio è esagerato. I Maladrini, per me, rimarranno sempre insieme fino a quella notte. 
E poi, per un’altra cosa: la Mappa e i soprannomi vengono creati DOPO aver scoperto il segreto di Remus, DOPO aver fatto i giri notturni ad Hogsmead. Hanno creato la Mappa proprio di conseguenza alle loro uscite. Lo stesso i soprannomi: prima sono diventati Animagi di conseguenza alle loro trasformazioni. Tu hai fatto il contrario. ^^ 
L’uso del prompt l’ho molto apprezzato. Particolare e azzeccato, quel fuoco di ricordi, di amicizia. 
Il gradimento è basso per le sviste, per lo stile poco incalzante e soprattutto perché ti sei soffermata poco su tutto, come se avessi fretta di consegnare. Peccato, perché avresti potuto approfondire tutto molto meglio e “personalizzandolo” così da alzare anche l’originalità. 
Rimane comunque una buona idea. ;D 
Per qualsiasi cosa io sono qua :D 

   
 
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