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Autore: Anne_nel_ Cuore    24/03/2011    3 recensioni
Nadira è una delle tante mogli del vecchio Sultano. Vive la sua vita con le altre donne sempre in allerta. Sa che lì la lotta tra le varie mogli è frequente.
Fino a quel giorno, quando il primo figlio del Sultano,Amjad le dà un bacio...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Primo.
 



Tutto ebbe inizio in una bella giornata d’estate. Nadira era andata al mercato con la sorella Latifa, non ancora sposata. Le piaceva fantasticare sul suo nuovo marito, in fondo non conosceva neanche il suo volto, Nadira ascoltava entusiasta. Un giorno anche lei si sarebbe sposata. Sapeva che suo padre già aveva avuto una richiesta da parte dello zio Akram per il suo secondogenito, però aveva dovuto rifiutare, per il momento. In quel periodo c’era posto solo per un matrimonio. E la precedenza andava alla primogenita. Le bancarelle colme di roba occupavano i lati della strada che era affollatissima.

“ Vado a vedere se Amir ha qualche nuovo gioiello da farmi vedere. Tu se vuoi puoi farti un giro. Ma sta attenta!” quelle ultime parole rimasero nell’aria per più di due secondi.
“ D’accordo” disse sorridendo la piccola Nadira, a quel tempo dodicenne.
Aveva voglia di stare un po’ da sola, e di farsi un giro sola soletta.
Si incamminò verso la fontana del paese che sorgeva a pochi metri dalla bancarella dei gioielli di Amir.
C’era molta gente quel giorno, ma d’altronde era abituata, il mercato è sempre stato affollatissimo fin dai primi periodi. Si sedette a contemplare l’acqua cristallina.
Immerse piano la sua manina delicata e al contatto con essa un brivido di freddo le invase il corpo.
Ma subito quel brivido fu sostituito da una sensazione piacevole.

“ Nadira!” una vocina la riportò alla realtà. La piccola si girò lentamente curiosa.
“ Farah! Che bello vederti!” disse contenta, ad un tratto il respiro le si bloccò. Farah portava il chador!
Ma la cosa che attirò di più la sua attenzione era una cicatrice che attraversava il volto dal labbro fino dietro al velo.
“ Cosa ti hanno fatto!” disse alzandosi in piedi.
“ Lascia stare… - disse girando il volto- non è niente!”
“ Tuo marito?”
“ Sì… è piuttosto violento” disse con quasi vergognandosi.
“ Vieni qui, fatti abbracciare!” e la strinse forte.
Si ritrovarono sedute sul bordo della fontana a parlare dei tempi in cui erano bambine.
Già, perché dai dieci anni in su potevano già dire di essere delle donne.
“ Chi è tuo marito?” chiese timidamente la piccola Nadira.
“ Si chiama Fahd Belabed, sai ha un ruolo importante nella società!” disse con aria sognante.
“ Davvero?”
“ Sì! È uno degli uomini fidati del Sultano!” disse vantandosi.
“ Tu lo hai mai visto? Il Sultano intendo”
“ Sì, è un uomo molto affascinante, non è particolarmente vecchio, sulla quarantina. Ha una cinquantina di mogli e più di sessanta figli!”
“ Ohhh!” disse stupita.
“ Già, dubito che si ricordi tutti i nomi!” e scoppiarono a ridere.

“ Farah!” una voce dura chiamò la ragazza.
“ E’ Fahd… devo andare!” disse alzandosi e correndo via.
“ Aspetta fatti salutar…” la rincorse e andò a sbattere contro un uomo.
“ Mi… mi scusi!” disse toccandosi la fronte dolente.
“ Mio signore sta bene? Piccola stupida come ti sei permessa?” disse il marito di Farah prendendo la piccola per un braccio.
“ Nadira!” la chiamò l’amica.
“ Sto bene, maleducato lasciala!” disse il Sultano allontanando Fahd.
“ Come vuole…” mollò la presa.
“ Così tu sei Nadira… che bella ragazzina! Sei amica di Farah?” chiese con un sorriso.
“ Sì… mio signore” rispose timida.
“ Mmm… a chi sei figlia?” chiese sorridendo.
“ Husam Nassar, è mio padre” disse abbassando lo sguardo.
“ Prendi nota Fahd! Noi ci rivedremo molto presto… piccola Nadira!” disse lui prendendole la mano “ Sei proprio una piccola fortunata” e si incamminò seguito da Farah e suo marito.

Nadira rimase immobile sul posto alcuni secondi.
Non aveva ancora capito di essere rimasta intrappolata nella ragnatela di quell’uomo schifoso.


Spazio Autrice
Salve! Scusate se il capitolo è un po’ cortino, come vedete neanche mia sorella posta storie in questi giorni, siamo molto impegnate con il teatro.
Spero che però vi sia piaciuto!
Mirma.
  
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