Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: KStewLover    24/03/2011    13 recensioni
La storia parte nove mesi dopo l'abbandono di Edward in New Moon.Bella si è trasferita a Santa Monica,in California,con Charlie e Renèe e lavora part-time in un bar sul mare;studia a casa per diplomarsi al liceo,e,cosa più importante di tutte,è diventata mamma di una neonata dalla pelle chiara e un sorriso speciale,Elizabeth.Chi è il padre della piccola?E i Cullen?Dove sono finiti? E' la mia prima ff su Twilight.E'una Edward/Bella.^^
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E ovviamente,Cristina arriva con un mese di ritardo.
No comment please.Sono ufficialmente nella crisi pre-maturità.Nella mia testa vorticano le ansie più assurde,e, ogni giorno mi tocca sorbire i miei professori sull'orlo dell'isterismo perchè devono chiudere i programmi entro un mese,e non contribuiscono a farmi vivere in pace questo periodo dove mi sembra praticamente di vivere sui libri -.-'
Una buona notizia però c'è!State parlando con una patentata!:) (che oggi è andata a sbattere contro un muro rompendo un fanalino per parcheggiare,ma vabbè,tralasciamo xDD)
Bene,detto questo,devo anche ammettere che in realtà non volevo scrivere questo capitolo.Come ben sapete,questo è l'ultimo capitolo della storia,seguito poi da un epilogo che giuro (ho detto giuro,appuntatelo xD),arriverà nel finesettimana.Non credo sarà molto lungo.Il pensiero che questa storia,la mia prima storia,stia terminando,è piacevole e doloroso al tempo stesso.
Piacevole perchè io,personalmente,sono mediamente fiera del risultato che ne è venuto fuori,soprattutto grazie a voi,fantastiche lettrici,adorabili commentatrici,che in ogni capitolo siete riuscite a farmi sentire bravina in qualche cosa,e di questo non smetterò mai di ringraziarvi.Grazie per avermi supportata così tanto,grazie,grazie,grazie.Domani risponderò alle recensioni dello scorso chap,ho pensato di postare prima,altrimenti mi avreste uccisa xD.E' anche doloroso ciò perchè il pensiero di staccarmi da questa ff  un po' mi mette timore,e soprattutto già so che avrò nostalgia di Un nuovo inizio,di  questi aggiornamenti,di Lizzie e di questo Edward perfetto .
Ora,siccome vi avrò annoiato e voi vorrete leggere il capitolo,faccio due precisazioni riguardo la storia:
1)Non escludo la possibilità che possa  scrivere qualche extra,magari anche dal pov Edward,e per questo volevo chiedervi:c'è una scena in particolare che vorreste leggere,un momento particolare(ambientato anche dopo la fine della storia o nel mezzo) nel caso io decidessi di scrivere un extra?
2)Naturalmente,il concepimento è avvenuto a Forks,quando Edward fece la sorpresa a Bella,portandola lì :)
Buona lettura ragazze <3

cover

Capitolo 29

-Obladì,Obladà,life goes on,braaah!Là là là how the life goes on...!-
Con le mani immerse nella pasta del ciambellone che stavo tentando di fare,mi muovevo ,goffamente,a ritmo dei Beatles,la cui musica usciva dal sofisticato impianto stereo che Edward aveva comprato da poco e installato nella veranda della nostra bellissima ed accogliente casa.
Sorrisi,quando ripensai alle sue scuse per giustificare l'acquisto qualche giorno fa.
Ero nella vasca da bagno al piano superiore,immersa fino al collo nell'acqua calda e profumata,insieme a Lizzie,che cercava di far rimanere a galla il tappo del bagnoschiuma,quando sentii la porta di casa sbattere.
Un sorriso mi era nato spontaneo sulle labbra.
Edward era tornato.
-Tesoro,è tornato papà-informai mia figlia,che lasciò subito perdere quello che era stato l'oggetto del suo interesse fino a quel momento,per concentrarsi sul suo adorato paparino.
In men che non si dica,Edward era appoggiato al bordo della nostra immensa vasca.
-Amore-mi salutò con un bacio sulle labbra.Gli strinsi forte le braccia al collo,bagnandogli tutto il colletto della camicia.
-Mi sei mancato-mormorai,baciandogli ripetutamente la guancia.
-Anche a me!-strillò Lizzie,agitando le braccine.Una serie di schizzi colpirono Edward in viso,che cercò di proteggersi con le braccia.
Risi,prendendola sotto le ascelle e avvicinandola al papà.Edward la strinse forte al petto,mandando definitivamente a quel paese la camicia di Burberry che Alice gli aveva regalato qualche giorno fa.
-La principessa di papà..-mormorò,guardandola con venerazione negli occhi-Sei mancata tantissimo anche a me amore-
Ma quando cominciò a tempestarla di bacini sulle guance,Lizzie cominciò a ridacchiare,strillando "Solletico!Solletico!Solletico!"
Edward la rimise nell'acqua per evitare che prendesse freddo,e poi,carezzandomi attentamente una guancia,immerse una sua mano nell'acqua,fino a raggiungere la mia pancia.
La accarezzò lentamente,con dolci movimenti circolari.Una sensazione di benessere mi pervase all'istante e potei sentire chiaramente le mie membra distendersi,molto più di quanto era riuscito a fare il bagno caldo.
-Si sono calmati?-chiese,carezzandomi piano il ventre.Appoggiai la testa sulla sua spalla,sorridendo.
-Sì,quando sono entrata in acqua.L'acqua li calma.Diventeranno dei campioni di nuoto-
Le sue labbra si arcuarono in sorriso,che terminò sulle mie palpebre in parte chiuse.
Una pace sovrana regnava nel bagno,come d'altronde,regnava da quando ci eravamo trasferiti nella nostra nuova casa.
-Michael Phelps *dovrà cominciare a temere i nostri piccoli -scherzò,e la sua mano cominciò a risalire,arrivando al mio seno.Lo accarezzò lentamente,rilassandomi ancora di più,per poi passare alla schiena.
-Tu mi vizi troppo-mormorai in uno stato di beatitudine,lasciando che continuasse i suoi dolci massaggi.-Già sono diventata una balena,e continui a comprarmi il rotolo alla nutella.Finirò per rompere il nostro letto-
-Il nostro letto si romperà per altri motivi-ridacchiò,baciandomi l'orecchio-E non sei una balena.Sei semplicemente stupenda-la sua mano tornò sulla mia pancia ormai di otto mesi pieni.-E anche loro saranno stupendi-
-Il fratellino e la sorellina?-chiese Lizzie distrattamente,che nel frattempo aveva riportato l'attenzione al tappo che aveva lasciato galleggiare durante l'arrivo del papà.
-Sì,amore-risposi,carezzandole i capelli bagnati.Erano cresciuti,durante quei mesi.Più volte,avevo pensato di tagliarglieli,ma Edward aveva sempre preferito farli crescere,anche perchè Alice aveva messo in testa a mia figlia che con i capelli lunghi sarebbe potuta diventare la principessa Raperonzolo.
Mia cognata avrebbe finito per essere uccisa.
-Il fratellino e la sorellina ora stanno dormendo,lo sai-mormorò Edward,continuando a carezzarmi la pancia.-Però ora manca poco;tra poco li conosceremo,non sei contenta?-
Lizzie sorrise.-Sì,voglio conoscere i miei fratellini-
Eravamo stati molto attenti a farle accettare la notizia che presto ci sarebbero stati due membri più in famiglia per evitare gelosie o invidie infantili.
D'altronde,sapevo benissimo che era una possibilità del tutto plausibile.I bambini,specialmente molto piccoli,all'entrata in scena di due bimbi ancora più piccoli,vedendosi portare via il primato d'attenzione nella casa,spesso irrompevano in scenate di gelosia o in piccoli ma malvagi scherzetti.
Tuttavia,io ed Edward eravamo riusciti,con calma,a spiegarle cosa sarebbe accaduto di lì a poco tempo in casa,chi si trovava nella mia pancia,condendo il tutto con molti riferimenti al fatto che Lizzie mi avrebbe aiutata con i suoi fratellini,a dar loro la pappa,a passeggiare con la carrozzina,e ora non vedeva l'ora di avere i suoi due fratellini,e,addirittura,stava molto attenta a chiunque mi si avvicinasse troppo o disturbasse i due piccolini nella mia pancia.
La mano di Edward sulla mia spalla mi risvegliò da quei piccoli ricordi,e me lo ritrovai con il viso a pochi centimetri dal mio.
-Che cosa hai comprato?-chiesi,carezzandogli la guancia con un sorriso.
Tentò di assumere un'espressione neutrale.-Mah...niente di che.Giusto qualcosina al supermercato come avevi detto...-
-...ci hai messo un'ora per comprare la mozzarella al supermercato?-
Bingo.Si morse il labbro,nervoso,quasi impaurito all'idea di parlarmi.
-Ok,l'hai voluto te.E' che...beh,hai visto che i piccoli si rilassano ascoltando la musica?-
Sorrisi,annuendo leggermente.-Sì...sì,lo so.Adorano anche la tua voce-
Lui annuì.-Bè,ho pensato che magari...-la sua mano finì di nuovo sulla mia pancia,sott'acqua,e prese ad accarezzarla.-Bè,che magari...comprando un semplice stereo per la veranda,mentre prendiamo il tè o guardiamo la tv,non sarebbe stato male,tanto per non farli sentire soli o esclusi..-
Mi si appannarono gli occhi,non di certo per colpa dell'acqua calda che appannava i vetri del bagno.-Amore...-
-...e poi si rilassano così tanto,voglio abituarli alla musica fin da subito...-
-Ti amo-
Le mie labbra azzittirono quel flusso ininterrotto di parole,quella dolcezza e quella devozione che lui mostrava ed esprimeva attraverso piccoli e grandi gesti.
-Bacio bacio bacio-Lizzie fece una pernacchia sbattendo le mani nell'acqua,reclamando anche lei la sua parte dal suo papino.
-Ma sei una gelosona tu ehhhh-Edward l'agguantò,cominciando a solleticarle il pancino,e lei cominciò a ridere a crepapelle.-Basta papà,basta papà daiii-
-Che ne dici se papà viene con noi tesoro?-proposi sorridendo.-...così gliela fai pagare?-
Edward ebbe solo il tempo di girarsi e lasciarmi un fugace bacio sulle labbra,prima di buttarsi ridendo e provocando una marea di schizzi nella nostra grande vasca,insieme a me e Lizzie.

Il cancello della villa che si apriva mi riportò alla realtà.Lanciai un'occhiata fuori alla veranda,al giardino profumato,per osservare la BMW di Edward entrare nel vialetto e proseguire nel garage.Poco prima di scendere,vidi il finestrino scuro abbassarsi e Lizzie salutarmi contenta con la manina, dal sedile posteriore.
Risi ,contenta di saperli tornati a casa,e ricambiai,spargendo involontariamente un po' di farina sul pavimento.
Li avevo spediti entrambi-Edward e Lizzie- a casa di Esme,perchè mi mancava lo zucchero filato per terminare la mia opera culinaria.
In realtà,speravo solo di tirare fuori un ciambellone ai limiti della decenza.
Tuttavia,quando il portone di casa si aprì,e Lizzie entrò come un uragano finendo tra le mie braccia,scoppiai in un risolino.
-E tu che ci fai qui?-
-Potevo forse mancare?-
Alice,in un fantastico abito a fiori a balze,allargò le braccia,facendo un giro su se stessa,e facendosi ammirare.Era semplicemente fantastica.
-Già di ritorno?Non dovevi rimanere cinque giorni?-chiesi,riferendomi al piccolo viaggio che aveva dovuto fare per lavoro.
-Siamo riusciti a completare la lista degli abiti per gli Oscar in poco tempo-mormorò lei distrattamente,osservandomi la pancia.-Anche se Bora Bora non era per niente male.Ma non mi andava di lasciare Jasper a casa solo inutilmente e ...una cognata sull'orlo del parto nelle mani di mio fratello completamente impazzito-
-Mamma,mamma-Lizzie si aggrappò al mio collo,ma la sua piccola manina finì sulla mia pancia.-Come stanno i fratellini?-
-Bene amore-mormorai sorridendo,scompigliandole i capelli.-Hanno dormito tutto il tempo,perchè la mamma ha messo la musica.E tu invece?Zia Alice che ti ha combinato?-mormorai sospetta,osservando tracce di rossetto rosa da bambina sulle sue labbra.
-Mi ha messo tanti trucchi sul viso-mormorò lei cantilenando e lodando la zia,che,con un gesto disinvolto della mano,si avvicinò a noi.-Ah,figurati tesoro.Sei talmente bella che i trucchi sono inutili sulla tua fantastica pelle di pesca-
Alzai gli occhi al cielo.-Me la farai crescere complessata,Alice-
-Tranquilla,è in buone mani invece-Sorrise-Seriamente Bella,e tu?Come stanno il campione e l'altra principessina?-domandò,poggiando lievemente una mano sulla mia pancia,ricoperta da un morbido vestito di cotone.
Sorrisi contenta,poggiando anche io la mano sul mio vasto pancione.-Bene,Alice.Seriamente,nessun avvertimento.In fondo sono sempre e comunque otto mesi.Penso proprio arriverò al limite dello scadere del tempo,queste due puzzolette non ne vogliono sapere di uscire-
-Perchè stanno bene lì protetti,non è vero?-Alice si rivolse dolcemente alla mia pancia.
Scorsi la figura di Edward,in camicia a maniche corte e jeans,passare per la veranda,fino a precipitarsi dentro.Poggiò le chiavi sul mobile all'ingresso e poi ci raggiunse in cucina.
-Ciao amore-Si avvicinò rapidamente,e Alice,alzando gli occhi al cielo,si spostò,lasciando campo libero a mio marito.Mi prese la mano,baciando la fede,fino a stringere me e Lizzie forte.Un piccolo bacio a stampo e si inginocchiò di fronte al mio pancione.
-E ciao anche voi piccoli del papà-mormorò con voce dolce-Vi sono mancato?-continuò,carezzando la pelle dello stomaco così delicatamente da neanche sentire il tocco.
Eppure,la sensazione di protezione la avvertii immediatamente.
-Certo che sei mancato loro-mormorai,carezzandogli i capelli folti.-Però si rilassano sempre con i Beatles.Devo cominciare a preoccuparmi?-
Rise,mentre appoggiava le labbra sul pancione.-Mmm,no,non penso.Magari avranno doti super raffinate per l'udito,chi lo sa.-
Scorsi Alice alzare gli occhi al cielo mentre si riscaldava una brioche al microonde.
-Papà,cubi-mormorò Lizzie,dondolando le gambine.La schiena cominciava a dolermi.Purtroppo,nell'ultima settimana,quando tentavo di tenerla in braccio più di dieci minuti,le mie braccia e la mia schiena cominciavano a cedere.D'altronde,portare un peso di due feti sul davanti,su un corpo magro ed esile come il mio non era di certo un'impresa facile.
Edward se ne accorse,e venne subito in mio aiuto,prendendola dalle mie braccia e facendola accucciare sul suo petto.-Ma certo amore,ora andiamo in cameretta a fare tante belle costruzioni mentre mamma si risposa sul divano,non è vero?-
Mi lanciò un'occhiata eloquente e sbuffai.-Amore,finchè riesco a tenerla,la tengo.Sai che non resisto più di mezz'ora a non prenderla in braccio...-
-Devi fare attenzione-mormorò preoccupato e apprensivo,carezzando nuovamente con una mano la stoffa che copriva la mia pancia.-Per favore,Bella,sìì buona,almeno per queste ultime settimane-
Il risolino di Alice non mi sfuggì e le lanciammo entrambi un'occhiataccia,ma lei continuò imperterrita a fissare il microonde in azione davanti a lei,sull'isola della cucina.
-Amore,io sto attenta,sei tu che sei troppo apprensivo.Stai tranquillo.-gli accarezzai la guancia leggermente barbata-Ora termino di impastare il ciambellone e poi..-
-Cosa?-disse,agitato-no,no,facciamolo finire ad Alice.In fondo è qui per aiutarti.Tu stenditi un po' sul divano,o perchè no,sul letto,magari stai più comoda...per riposarti un pochino...-
Alzai gli occhi al cielo,mi scambiai un'occhiata con Alice,e insieme scoppiammo a ridere,baciando poi le labbra al mio apprensivo maritino.
-Amore-ripetei,con calma,carezzandogli le braccia muscolose-vai con Lizzie.Alice rimane qui con me e mi sorveglia.Tu stai tranquillo-
-Uno di questi giorni mi farai secco-borbottò lui baciandomi una guancia.
Quando sparì con Lizzie,ancora ridevo.
-Seriamente,ma come hai fatto nove mesi a sopportarlo?-mi chiese Alice con le mani sui fianchi.
Sentii un pizzico di irritazione.-Alice!Io lo adoro così com'è-
Lei rise.-Tesoro,sai che scherzo.E' mio fratello,Santo Cielo.Anche se ammetto che non l'ho mai visto così...così...-
-Iperattivo?-suggerii vagamente,sorridendo.-Controlla che i fasciatoi,le carrozzine,i pannolini e il necessario siano apposto più o meno quattro volte al giorno.Ma è così dolce-mormorai,carezzandomi la pancia,gli occhi sicuramente brillanti.-Mi fa sentire una principessa-
-Quello lo ha sempre fatto-ribattè lei ridacchiando.-Tra lui ed Emmett se la battono forte-
-A proposito-dissi,terminando di mettere l'olio sulla padella e spalmando bene l'impasto-come sta Tommy?Ha fatto il vaccino?-
-Sì sì-rispose,sedendosi sullo sgabello,e osservando attentamente ogni mio gesto.-Rose mi ha chiamata prima.Quel bambino è un miracolo.Non può non lamentarsi per nulla-
-Già-Accesi il forno e infilai il tegame sulla prima rata-Lizzie fa storie ancora ora,e quando era piccola come Tommy era più o meno una missione impossibile cercare di portarla a fare i vaccini dal dottore-
-Lo sai-mormorò lei pensante-intorno a me vedo solo bimbi.Troppi nipoti-ridacchiò-Forse è il caso che cominciamo a darci da fare anche io e Jasper-
-Ouch!-Saltellai sul posto,portandomi immediatamente il pollice alla bocca-Sei matta?Non puoi dirmi queste cose così!-Continuai a succhiare la pelle leggermente ustionata che era andata a toccare il forno bollente.
Lei rise,allungando le braccia sul tavolo della cucina.-Bella,per favore,non mi far accorrere Edward qua sconvolto perchè ti sei bruciata il dito-disse,cercando di non ridere-e comunque,non capisco perchè ti sconvolgi tanto...voglio dire,prima o poi una coppia decide di affrontare questo passo,no?-
Misi il dito sotto il getto d'acqua freddo del lavandino,lanciandole un'occhiataccia.-Certo che sì.Però non puoi dirmelo così."Hey,io e Jasper abbiamo deciso di sfornare bimbi".Insomma,tu sei Alice Cullen Hale.E ti ho sempre vista come la perenne adolescente ribelle che rifiuta tutte le regole.-
-Bè,avresti dovuto smetterla di vederla così da quando ho indossato l'abito bianco-
-Alice,seriamente volete un bambino?-sorvolai sulla sua domanda e sorrisi,dolce,emozionata.
In quei mesi ci voleva poco per farmi piangere.Maledetti ormoni.
Lei sorrise,e dopo,un attimo di silenzio,annuì.-Forse ...non proprio ora.Ma diciamo che comincio a sentire dentro di me quel desiderio che...si fa sempre più forte quando vedo i miei splendidi nipotini.E poi...vedere te così,Edward,voglio dire...è una bella cosa,no?-Timida,abbassò lo sguardo.
Mi avvicinai,stando attenta a non scivolare sulla farina sparsa sul pavimento,e le alzai con la mano il mento.
-Sarà la cosa più bella della tua vita-mormorai,scandendo bene ma piano le parole.
Si morse un labbro,e mi abbracciò forte,stando attenta tuttavia a non stringere eccessivamente la presa sul mio pancione.
-Ti voglio bene,sorellina-
La strinsi forte,non potendo evitare a una lacrima di fare il suo corso.Benedii chiunque mi avesse fatto il dono di vivere quella vita.-Anche io,Alice...anche io.-





-...e ricordati di non usare troppa varechina,tesoro,mi raccomando,potrebbe stordirti l'odore forte e ora come ora uno svenimento...-
-...mamma,non ho mai usato la varechina per pulire il pavimento del bagno,sinceramente-alzai gli occhi al cielo,tuttavia non potei evitare di sorridere.
Chiunque mi circondava era troppo,oltre, preoccupato per me,soprattutto negli ultimi giorni,Edward in primis (non che le sue coccole e preoccupazioni mi dispiacessero);mamma e papà non erano da meno:da quando mi ero trasferita nella nuova casa con Edward e Lizzie,venivano a trovarci a cena almeno una volta la settimana,e portavano ogni volta un dessert diverso,che avevano contribuito ad alimentare il mio pancione,e naturalmente,non mancava la telefonata quotidiana la sera,durante la settimana.
-Io te lo dico per prevenzione amore,so che sei fragile sotto quel punto di vista,e non vorrei  che dovessi correre all'ospedale perchè sei svenuta e ...-
-Recepito il messaggio-sorrisi di nuovo-Mamma,devi stare tranquilla.Sono con Edward 24 ore su 24.Come puoi ancora pensare che mi capiti qualcosa?-
Lei colse l'ironia della mia frase e rise.-...effettivamente,non posso darti torto.Sono solo un po' nervosa,credo sia normale.Sei sempre la mia piccola grande Bella,che non riusciva a fare ginnastica in plaestra o ballare in prima fila da piccolina-
-Mamma,ti avverto-borbottai,mettendo a posto lo straccio nell'enorme armadio a muro dello sgabuzzino (che nella vecchia casa corrispondeva praticamente alla mia camera)-sono a prova di lacrime oggi.Te ne prego,non mi provocare-
Rise.-Va bene,la smetto.E' che...ogni tanto,è difficile pensare che poco fa eri una goffa bimba timida e ora una madre di una bimba,sposata,e in attesa di altri due bambini-
Cercai di spezzare la tensione del momento.-Bè...goffa e timida direi che ci sono rimasta-
Riuscii.Rise di nuovo.-In ogni caso,stai attenta.E dai un bacione a Edward e Lizzie-
-Sarà fatto-Entrai nel nostro bagno,e accesi le luci del vetro della toeletta in marmo,facendo comparire così il mio riflesso allo specchio-E saluta papà.E' già a dormire?-
-Sì,o forse sta ancora blaterando riguardo la fine della partita,ho preferito non indagare-Alzai gli occhi al cielo e sorrisi.
-Buonanotte mamma-
-Buonanotte tesoro,ci sentiamo domani-
Pigiai il tasto di spegnimento e poggiai il cordless sul ripiano del mobile del bagno.
Mi lavai i denti con cura,strofinando forte,e poi presi a spazzolare i capelli.
Si erano allungati tantissimo in otto mesi,e ancora non aveva dato una piccola sforbiciata.
Sarebbe stato il caso di farlo presto,ma era difficile prendere l'iniziativa,con Edward che ripeteva tutti i giorni quanto splendenti e bellissima fossi con quei capelli lunghi e castani dai riflessi rossi.
Scossi la testa sorridendo e,impaziente di lasciarmi alle coccole di mio marito e a giocare con mia figlia,mi sfilai la vestaglia e spensi la luce del bagno,aprendo la porta che conduceva direttamente alla nostra camera da letto.
A volte,mi chiedevo se quella che stessi vivendo fosse una realtà vera,e non utopica,magari quella descritta da Platone;forse era tutto un mondo di idee,e magari mi ero lasciata andare alla totale deriva,e quel giorno che avevo incontrato Edward al supermercato era stato solo un mio sogno mai terminato.
La vita matrimoniale con Edward,con mia figlia,era qualcosa di troppo perfetto per trovare le parole giuste per descrivere cosa provassi quando lui tornava a casa con la sua macchina,quando tutti e tre insieme,ci lasciavamo andare alla luce calda del sole;le sue mani sulla pancia erano diventate qualcosa di indispensabile,fuso ormai con i miei due piccoli esserini.Edward non si staccava un attimo da me,da Lizzie,dai suoi piccolini,e se lo faceva,tornava sempre con qualcosa per noi.
Opprimente?Soffocante?
No.Semplicemente perfetto.La sua presenza era tutto ciò che avevo mai chiesto in quel breve ma terribile momento di separazione,e vedere Lizzie crescere con lui era la soddisfazione più grande.
Senza tralasciare ovviamente quell'altro fattore.
Mi chiedevo se fosse possibile,che il mio amore crescesse ogni giorno di più nei suoi confronti.Un'enorme marea,inarrestabile.
Un oceano inarrestabile di amore.
-Mamma!Che bella mamma!-
Lizzie,confezionata nel suo pigiamino composto da culotte e canottiera con pois bianchi e neri,stava seduta sul lettone,le mani incatenate ai suoi piccoli piedini.
-E tu che ci fai ancora sveglia?-Chiesi sorpresa,lanciando un'occhiataccia ad Edward,che se ne stava seduto vicino a lei a ridere sotto i baffi.
-Sei splendida amore,vieni qua-
-Ruffiano che non sei altro-mormorai,lasciandomi però trascinare nelle sue braccia-Lizzie,tesoro,sei molto più bella tu.Il pigiama te lo ha messo papà?-
-Ancora non riesce a vestirsi da sola mi sembra-mi prese in giro Edward,pizzicandomi il sedere,e rise fragorosamente.
Gli diedi uno scappellotto in testa-Scemo.Era per dire semplicemente che è più bella lei,sempre-
-Siete meravigliose tutte e due-rispose lui lasciandomi un bacio sulla bocca e Lizzie gattonò sul letto facendosi avvolgere anche lei dalle braccia del papà.
-E tu sei il papà più bello del mondo-lo contemplò lei carezzandogli la poca barbetta che Edward aveva.-E anche i fratellini saranno belittimi,non è vero,mamma?-
-Ma certo amore-risposi,intenerita,e le mani di Edward subito corsero sulla mia pancia.-Lo sai,avrò bisogno moltissimo del tuoi aiuto i primi tempi.-
Riucii a catturare la sua attenzione.
-Perchè dobbiamo falli mangiare,lavalli?-
-Sì-risposi,carezzandole i capelli-E poi,sceglierai tu i vestitini da mettere loro la mattina,no?-
-Sì sì sì sì!-battè entusiasta le mani ,saltando sul letto.-Che bello mamma!Però quando escono dalla pancia?Non escono mai!-
Edward rise e prese una sua piccola manina.-Lo stiamo aspettando tutti,tesoro.Tra un pochino usciranno fuori.Sentili come si muovono.Stanno dicendo "ora arriviamo,ora arriviamo sorellina!-
Lei rise contenta e mi carezzò la pancia piano piano,insieme a quella del papà.-Mamma,anche io ero così piccola e stavo lì nella pancia?-
Risi.-Oh,sì.Ed eri molto più vivace dei tuoi fratellini.Non riuscivo a dormire più gli ultimi tempi-
-E ola?-Chiese stupita.
Risi,lanciandomi uno sguardo d'intesa con Edward.-E ora...bè,ora sei diventata molto molto più brava.E lo sarai ancora di più quando arriveranno i fratellini,non è vero?-
Le baciai la testolina folta,per poi stringerla forte.
-Sì,mamma e papà,farò la blava-
Edward ci osservava con amore,e ci riunimmo in un abbraccio collettivo.
Una piccola fitta mi scosse la pancia,e mi lasciai andare ad una piccola imprecazione di dolore.
-Cosa?Si sono mossi?-
Edward scattò subito,aiutandomi a farmi stendere sul letto.
-Che è successo mamma?-
Lizzie strisciò fino al mio cuscino,poggiando la sua piccola manina sopra quella di Edward,sul mio ventre.
-Niente-,mormorai,poggiando stordita la testa sul cuscino,sorridendo appena.-E' che ogni tanto i due monellini si ricordano di farsi sentire.Birbantelli-
-Cattivi fratellini,mamma deve riposare!-Lizzie prese a massaggiare vigorosamente il punto dove i bimbi avevano scalciato.
-Adesso è ora per la principessa di andare a dormire-
Edward,sorridendo,la prese dolcemente tra le braccia,e lei affondò il visino nel suo petto.-Papà,ma mamma...-
Soffocai una risata.-Sei un amore,puzzola-
Edward le carezzò i capelli soffocando una risata.-Giuro che preserverò la mamma da qualsiasi attacco dei fratellini.Ti fidi di papà amore?-
Lei rialzò la testa,e mise su un 'adorabile faccina pensierosa.-Mmm.Sì.Bene.Però voglio dolmire con Carty stasera-
Si riferiva a uno dei peluche regalo di Emmett e Rosalie.
-Va bene,Carty sia allora.Dai la buonanotte a mamma-
Edward si inchinò un poco e mi lasciai avvolgere da quel paio di braccia piccole,ma in grado di rassicurarmi solo come un'altra persona era in grado di fare.
Ed entrambe quelle persone erano presenti in quella stanza in quel momento.
-Buonanotte mamma-mi schioccò un bacio sulla guancia,epoi scese dalle braccia del padre,per lasciare un piccolo bacio proprio sul mio ombelico-e buonanotte fratellini-
-Buonanotte amore-le carezzai il braccio,e rimasi ad osservarla teneramente fino a quando Edward non la portò nella sua stanza.
Scostai per bene le coperte,per immergermi sotto il lenzuolo fresco e pulito,e chiusi gli occhi.
Un leggero mal di testa si era impadronito di me,e le tempie mi pulsavano leggermente.
Un paio di mani presero posto sulla mia pancia,racchiudendola,sotto le coperte,e istantaneamente sorrisi.
La presenza del corpo di Edward accanto al mio era inconfondibile.
-Messa a letto?-mormorai,e,seppur con gli occhi chiusi,capii che aveva spento le luci.
-Sì-,soffiò al mio orecchio,lasciando una scia leggera di baci.-Ora si è fissata con Carty la carota.Quanto durerà?-
Risi,ma ciò provocò un'altra fitta alle tempie,quindi smisi subito.-Non lo so.Ma è meglio così,che sia serena questo periodo.Ho un po' di timore al pensiero di come reagirà all'arrivo dei fratellini-
Le sue mani corsero alla pancia,carezzandola in lenti movimenti circolari.Mi rilassai sotto al suo tocco,e la mia schiena andò a modellarsi al suo petto sodo.-Piccola,sono sicura che andrà tutto bene.Lizzie non è mai stata una bambina particolarmente gelosa o vendicativa.Certo,il beneficio del dubbio rimane,ma sono sicuro che quando vedrà i due fratellini senza nome sarà al settimo cielo-
-Questo non lo metto in dubbio-Un attimo di pausa.-I fratellini senza nome?-Risi.
-Bè...-la sua mano continuò il suo movimento rilassante-...a quanto ne so,non mi sembra che siamo riusciti a trovare due nomi da affidar loro.O sì?-
Sorrisi.-Ormai mi sono arresa.Verranno spontanei quando nasceranno,tesoro-gli accarezzai il polso.
-Questo perchè tu non hai accettato la mia idea di chiamarla Anastasia-
Alzai gli occhi al cielo,e lui rise.-Edward!Siamo nel ventunesimo secolo.Posso chiamare una bambina Anastasia?-
-E' regale,è la principessa-mi contraddì lui,dandomi un bacio sulla gola.-E poi hai avuto da ridire anche su Rodolfo per il piccolino-
-Non siamo in Sissi-borbottai cercando di non ridere.-Questa tua tendenza ad appellarti a nomi importanti storici mi spaventa-
-I nostri due esserini diventeranno due pezzi importanti-rispose lui,passando a baciarmi la guancia.-Non è vero?-mormormorò poi,immergendo la testa sotto le coperte,fino ad arrivare a sfiorare con le labbra la mia pancia.
Sorrisi,a quel movimento cosi dolce,cosi lento,che caddi in un sonno profondo senza neanche accorgermene.




Aprii gli occhi.Fu una cosa improvvisa,immediata.Un momento prima ero immersa nel sonno più totale,l'attimo dopo a fissare il buio nella camera da letto,con una consapevolezza totale in me.
La mano scattò verso la lucetta dell'abat-jour,che illuminò fiocamente la camera.
Edward era appoggiato interamente a me,le sue braccia che mi cingevano la vita,e dormiva in uno stato profondo.
Le mie azioni furono meccaniche,normali.
Scostai la coperta per osservare il fondo del mio pigiama,lì,sulla mia vasta pancia,per poi osservare la porzione di lenzuolo sottostante alle mie gambe.
Macchia.
Una macchia enorme,circolare,si estendeva sul lenzuolo azzurro,proprio in mezzo alle mie gambe.
Un suono strozzato mi uscì dalla gola.-Edward-
Si mosse leggermente,solamente per affondare di più la testa nel cuscino.
-EDWARD-
Aprì gli occhi immediatamente,e,quando mi vide,probabilmente con una faccia bianca,capì subito.
-Cazzo!-imprecò,alzandosi in piedi.
-Edward,Edward ,mi si sono rotte le acque-mormorai,cercando di mantenere la calma.
-Amore,cosa,come...-
Farfugliava,completamente fuori controllo.
Raramente mi era capitato di vedere Edward conciato a quel modo,e aveva scelto il momento meno adatto per dare adito al suo momento di pazzia.
-Edward,devi chiamare i miei o i tuoi,avvertili,devi portare Lizzie da loro.Noi dobbiamo correre in ospedale-dissi,sempre mantenendo la calma.
Non sapevo come,ma mi stavo rasserenando;era stata cosi anche la prima volta:dopo il panico iniziale nello scoprire la rottura delle acque,era venuto normale prendere la calma e cercare di razionalizzare il tutto,cosa che non era proprio tipica di me.
-Ok-
Sparì in un secondo al bagno,e tornò con il cordless in mano,gia che parlava al telefono con mia madre.
-...Sì.Sì,sta bene.E' calma.La portiamo...sì,la portiamo ora.Arriviamo subito-
Una piccola fitta mi colpì il ventre.-Ah!-
-Amore!-
In un attimo,Edward fu da me,la mano sulla pancia.-Amore...-
-Andiamo.in.ospedale.-riuscii a dire fra i denti.-Edward,la borsa-
-Tranquilla,tu devi stare tranquilla-mormorò lui carezzandomi i capelli sulla fronte.Mi aiutò ad infilare il giacchetto della tuta e un quarto d'ora più tardi eravamo davanti casa dei miei con Lizzie,addormentata tra le braccia di mia madre accompagnata da mio padre,visibilmente agitati.
-Sei sicura che non...-
-Mamma,no-mormorai per la ventesima volta,cercando di mantenere la pazienza.-Tu,Edward e papà dovete stare calmi.Sto ancora relativamente bene ma non voglio parlare.Quindi,prima di partorire in macchina,preferirei arrivare in ospedale,è possibile?-
-Ma certo amore-Edward mi reclinò il sedile della macchina,sganciando nervosamente il freno a mano.-Renèe,ci teniamo in contatto telefonico per Lizzie-
-State tranquilli-Mamma si affacciò al finestrino,carezzandomi la mano.Mi lasciai abbracciare,e sentii le lacrime al bordo degli occhi.
-Tesoro,in bocca al lupo-
-Grazie-mormorai,prima che Edward sfrecciasse per le strade luminose di Los Angeles.


-Aaaaaaaaaaaaaa-
-Bella,respira,respira!-
-Sto respirando,idiota!-
Sentivo chiaramente il cuore essere uscito dal mio corpo,arrivato su Marte,e tornato indietro.Il dolore al ventre era insopportabile;lunghe,dolorose,laceranti fitte,che il mio cervello rifiutava di chiamare contrazioni,si intervallavano a distanza di neanche due minuti.
Sapevo che mancava poco.
Lo avevo capito quando Edward era entrato,ovvero da cinque minuti,e quando l'ostetrica che mi aveva seguito per i nove mesi di gravidanza si era munita di una paio di gunati di lattice,avvicinandosi al ripiano di metallo dove ero sdraiata,a gambe aperte,senza la minima vergogna,circondata da persone sconosciute.
Vidi chiaramente Edward essere colpito alla testa dall'asciugamano che avevo di fianco a me,e che gli avevo tirato in un gesto di furia improvvisa e inconsapevole.
-Amore...-
Mi fu di fianco di nuovo,nonostante il mio gesto per nulla educato,sotto il getto soffuso delle luci della sala parto.
-Oh,scusa amore,scusa-urlai,stringendogli la mano che mi porgeva.-Io non volevo essere cattiva,io,io,ho solo voglia di urlareeeee-
Un'altra contrazione.
-Bella,forza,vedo la testa!-
L'infermiera in mezzo alle mie gambe si lasciò andare ad un grido entusiasta,e proprio in quel momento,nonostante i miei occhi non focalizzassero bene le cose attorno a me,vidi Carlisle fare la sua entrata,una mascherina sulla bocca.
-Papà-Edward gli si avvicinò,e potei vedere,da quell'angolazione,i suoi capelli sudati,gli occhi lucidi.
Nonostante la terribile situazione di cui ero vittima in quel momento,non potei non fermarmi a riflettere sulla bellezza del suo volto.
Era lì,ad aspettare.Ad aspettare che io,la donna della sua vita,gli concedessi i nostri due piccoli tesorini,che avevamo coccolato nella mia pancia per nove mesi.
-Come andiamo?-chiese Carlisle,professionale,ma non mi sfuggì la sua carezza sulla spalla.
-La testa è quasi interamente uscita-lo informò qualcuno davanti a me.
Edward tornò ad appropriarsi della mia mano.Sentii il respiro caldo nel mio orecchio.-Amore,sono qui,sono con te-
-Edward,Edward...-
-Sono qui...-
-Aaaaaaaaa-
Un altro dolore,un altro pezzo di carne infiammato.
Non potevo farcela.Non potevo resistere.
-Edward,non posso farcela...-
-Amore,amore.-Le sue mani cominciarono a massaggiarmi la schiena,le spalle,doloranti.
Non c'era una parte del corpo dove non provassi dolore.
-Amore.Tu sei forte.Sei il mio amore.E i nostri bambini non aspettano altro che conoscerci.Non vedi l'ora di stringerli tra le braccia eh?-mi sussurrò all'orecchio.
Lasciai cadere la testa sulla sua spalla.
-...metterli nel fasciatoio,vederli dormire nella nostra casa illuminata dal sole...-
I dolori eccedevano.
Sentii chiaramente scricchiolare la mano di Edward per quanto la stavo stringendo forte.
-Bella,Bella,spingi,spingi più forte!-
Feci come mi dicevano,solamente pregando che quella tortura finisse presto.
Non so quando,tra il dolore straziante,il sudore che mi penetrava fin nelle ossa,e gli occhi che ormai faticavano a restare aperti,sentii un grido.
Un vagito.
Subito dopo ne seguì un altro,più delicato.
E quando i miei occhi incontrarono quelli di Edward,tinti del più meraviglioso stupore mai visti su questa Terra,capii di aver donato la vita ai nostri due bambini.
Con le lacrime agli occhi,il cuore che batteva forte,vissi uno dei momenti che sarebbero rimasti fissati nella mia mente per sempre.
Un piccolo corpicino,due piccoli corpicini,ricoperti di sangue,,finirono tra le braccia sicure del mio grande amore,in lacrime anche lui.
Piangevano,tutti e tre,chi di dolore,per essere appena arrivato in un mondo dove tutto è facile ottenere tranne pace,doveè difficile ottenere ciò che si desidera,ma che io,ed Edward,avremmo cercato di donare loro.
Ed Edward piangeva,mentre mi porgeva i frutti del nostro amore,baciandomi le labbra,bagnandole di sale,baciando ogni lembo di pelle umana che riusciva a incontrare,del mio corpo.
E io,rivivendo come in un grande flashback tutti i momenti che avevamo vissuto insieme,pregustando il momento in cui Lizzie avrebbe visto i suoi due fratellini,cullando quelle due piccole anime,mi lasciai travolgere da quell'enorme,e forse assurdo,ma reale sogno.

*il campione di nuoto statunitense;


Preciso che io amo il nome Anastasia(vorrei chiamare cosi mia figlia *.*),quindi non volevo recare nessuna offesa,solamente mi è sembrato il nome più adatto alla scena xD
Scusate il gioco di parole "reale sogno",ma questa frase così sempre me la sono immaginata e così l'ho voluta scrivere.
Spero che questo capitolo sia riuscito ad emozionarivi almeno un pochino di quanto è riuscito ad emozionare me.Vederlo fnalmente scritto è qualcosa che...bè,penso che chi scrive storie possa comprenderlo appieno.

Voglio riservarmi i saluti e ringraziamenti finali all'epilogo,onde evitare di commuovermi fin da ora,della serie,rimandiamo finchè è possibile xD

Qui il mio contatto di twitter per chi volesse seguirmi.

Al finesettimana con l'epilogo.
Cristina







  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: KStewLover