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Autore: Legar    24/03/2011    6 recensioni
La scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts era in fermento: gli studenti attendevano con ansia quella che aveva tutta ragione di essere la partita più importante del campionato di Quidditch.
[Quarta classificata al contest 'A Kind of Magic' indetto da jaybree88 sul forum di EFP]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nick autore: Legar
Titolo: One golden glance
Verso Scelto: 2. One golden glance of what should be – Un cenno dorato di ciò che dovrebbe essere
Personaggio o Pairing obbligatorio: James/Lily
Personaggi o Pairing aggiunti: //
Genere: Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic
Note dell'autore: La mia prima James/Lily, non ho mai scritto su questo pairing della vecchia generazione. La one-shot è ambientata in un ipotetico settimo anno di James e Lily, durante una partita del campionato di Quidditch. Buona lettura!








One golden glance

In un tripudio di colori rosso e oro, il Grifondoro festeggiava la sua vittoria contro il Serpeverde.
James Potter, capitano della squadra di Quidditch, reggeva la coppa del campionato, simbolo della loro meritata vittoria. Ebbri di quell’intenso entusiasmo che possono vivere solo i giovani, esultavano, in quell’attimo che sapeva di perfezione.
Lily Evans faceva parte di quella calca che circondava la squadra di Quidditch della sua casa. Si fece largo tra la folla per vedere James –il suo James– e congratularsi con lui. E per ricevere il suo premio, in cambio del suo cuore, quello che gli aveva donato ormai da tempo.

La scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts era in fermento: gli studenti attendevano con ansia quella che aveva tutta ragione di essere la partita più importante del campionato di Quidditch.
Solo Lily Evans sembrava immune all’entusiasmo che stava permeando le mura del castello: forse perché, come amava ribadire scherzosamente a James ogniqualvolta lui le si avvicinasse, non bastava essere un ottimo giocatore per strapparle un appuntamento.
Incurante dei sussurri eccitati che riempivano l’atmosfera di Hogwarts, Lily camminava con passo sicuro verso la Sala Grande, quando vide il gruppo dei Malandrini.
Solo James la raggiunse: improvvisamente i tre ragazzi avevano tutti qualcos’altro da fare.
«Ciao Lily.» la salutò lui con un sorriso radioso.
«Potter.» rispose la ragazza con un cenno del capo.
«Vedrai a vedere la partita?»
«C’è praticamente tutta la scuola. Tu che dici?»
«Io dico di sì. Verrai a vedere me, splendido, mentre sorvolo il campo da Quidditch.»
A Lily sfuggì un risolino. «Ci vediamo in campo.» disse con parole che sapevano di promessa, prima di allontanarsi.
«Lily,» la chiamò dolcemente James. «il boccino. Lo prenderò per te.»
Lily non diede segno di aver sentito, proseguì imperterrita il suo cammino, ma con un sorriso compiaciuto a distendere le sue labbra.

«Lily» James la chiamò a gran voce, cercando di sovrastare le urla della folla. La ragazza lo vide e gli corse incontro.
Lui la abbracciò, preda dell’euforia per averle dimostrato il suo valore. Lily sorrise tra le sue braccia, felice; strofinò il naso sulla guancia del ragazzo, prima di posare un dolce bacio su quella pelle liscia.
«Ti amo.»
«Anch’io, James.»
Si baciarono, in una conclusione perfetta della loro dichiarazione d’amore.
«Ho qualcosa per te.» le disse finalmente James.
«Sto aspettando…» cantilenò lei.
Il ragazzo aprì la mano, che fino ad allora aveva tenuto stretta a pugno, e le mostrò il boccino che aveva catturato, che era valso la vittoria della sua casata. Lily chiuse la mano su quel dono, prezioso simbolo dei loro sentimenti, un cenno dorato di ciò che dovrebbe essere l’amore. Di ciò che era il loro amore. Potevano anche fingere di ignorarsi nei corridoi, distogliere lo sguardo quando incrociavano quello dell’altro, per mandarsi di nascosto un bacio a fior di labbra o un sorriso luminoso, ma si amavano.
E sarebbe stato per sempre così, fino alla morte.




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