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Autore: Knante    23/01/2006    1 recensioni
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Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.

 

Il treno si allontanava dalla stazione acquistando piano piano velocità.

Il cielo era terso di nuvole e l’aria tiepida.  Con un tempo così era quasi impossibile pensare subito alle preoccupazioni della scuola e ai compiti.

Appunto, quasi impossibile, non certo per Hermione.

Era seduta con Grattastinchi acciambellato sulle ginocchia, intenta a leggere un librone. Accanto a lei vi erano due pile di libri che avevano costretto Harry e Ron a stringersi nel sedile di fronte.

Harry era seduto vicino al finestrino e aveva la fronte premuta contro il vetro freddo, guardava il paesaggio che gli scorreva davanti con scarso interesse.  Quello era l’ultimo anno che avrebbe passato ad Hogwarts e ancora  non aveva deciso cosa fare del suo futuro; provò un po’ di invidia per Ron che pareva non preoccuparsene e ronfava tranquillamente con la testa che gli ciondolava.

Hermione chiuse bruscamente il libro che aveva in mano e li riportò entrambi alla realtà.

Ron sussultò e non urtò per un soffio il portabagagli.

- Che succede? – chiese con la voce ancora impastata di sonno.

- Nulla Ron. – lo guardò con aria innocente – Ho chiuso solo un libro.

Harry nascose un piccolo sorriso con la mano mentre Ron le mostrò la lingua.

- Dovreste impiegare meglio il vostro tempo voi e due.

- E dai Hermione. – protestò Ron stiracchiandosi – Facci godere questi ultimi attimi di pace.

- Forse te ne sarai scordato, – alzò gli occhi al cielo e scosse la testa – ma quest’anno c’è il       

   M.A.G.O è bisogna ottenere una media piuttosto alta.

- Se ce l’hanno fatta Fred e George non deve essere poi così terribile.

- Ma le loro medie erano bassissime. – sospirò – Spero tu non voglia seguire il loro esempio.

- Inizi a parlare come Percy, mi preoccupi.

Hermione lo guardò torvo e poi si rivolse ad Harry.

- Non ho forse ragione?

Ron fece la stessa domanda quasi contemporaneamente.

Harry non voleva rispondere. Cercò in tutti i modi di cambiare discorso, ma questi tanto lo assillarono che alla fine fu costretto a farlo.

- E’ vero quest’anno c’è il M.A.G.O è dovremmo proprio impegnarci – Hermione scoccò un sorrisino di trionfo a Ron – ma  penso sia meglio… non … rovinare quest’ultimi attimi di vacanza già da adesso.

Hermione rimase un attimo immobile a bocca aperta poi riaprì il suo libro e vi affondò la testa, tanto da sfiorare le pagine con la punta del naso.

Ron non disse nulla. Non c’era bisogno che parlasse, bastava guardarlo in faccia per capire cosa stesse pensando.

Passò il carrello delle merende e lui, come una saetta si fiondò fuori dallo scompartimento e Harry lo seguì .

Hermione non distolse lo sguardo da quelle pagine neanche quando tornarono.

La situazione cambiò, quando Ron cominciò a tossire convulsamente ed Harry gli picchiettò forte una mano, sulla spalla. Una ciccorana gli era andata di traverso.

- Stai più attento.

- Non l’ho fatto a posta. – rispose Ron rosso come un peperone.

Harry la vide aprire la bocca,  era pronto ad ignorare un altro rimprovero. Quello che disse invece, catturò l’attenzione di entrambi.

- Chissà chi sarà il nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.

- Speriamo, non sia Piton. – disse Harry fissando accigliato uno dei libri di Hermione  intitolato       “ Guida contro le Arti Oscure –  Ci  renderebbe la vita impossibile.

- Già, non farebbe altro che toglierci punti e assegnarne dei nuovi a Serpeverde. – sbuffò.

Ron incrociò le dita di entrambe le mani e strinse gli occhi.

- Ti prego, tutto, ma non Piton.

 

 

 

 

2.

 

 

La Sala Grande era affollata di studenti e i tavoli colmi come sempre di succulenti piatti.

Ma c’era un’atmosfera diversa, rispetto a quella degli scorsi anni. Ed Harry sapeva che non era certo per colpa del cielo, che si era oscurato di dense nubi nere o del M.A.G.O.

A quel pensiero smise di mangiare e quasi senza accorgersene prese a massaggiarsi la cicatrice. Hermione, che gli era di fronte, lo guardò preoccupata, ma lui la tranquillizzò con un sorriso e si volse verso il tavolo dei professori.

Silente era impegnato in una discussione con la McGranitt, mentre gli altri insegnanti erano chini sui propri piatti.

Eccetto uno: Piton.

Guardava sorridente la sala, ma quel sorriso, non aveva nulla di buono.

Harry spostò lo sguardo da lui e solo allora si accorse  che il posto che di solito era occupato dal nuovo insegnante di difesa  contro le Arti Oscure era vuoto.

Il suo stomaco si contrasse, guardò Hermione, ma lei superato il primo attimo di sorpresa, fece spallucce e prese a sfogliare rassegnata il libro “Guida ai veleni e agli antidoti del mondo” che aveva portato con se per precauzione.

La reazione di Ron fu completamente diversa, smise subito di mangiare e divenne pallido come un cencio. Tremante sfiorò il gomito di Harry.

- Mica è sicuro vero? Voglio dire… magari il nuovo insegnante è solo in ritardo… no?

Lo fissò con un espressione che voleva dire ti-prego-dimmi- che è – così.

- Forse…

Ma Harry lasciò la frase a metà quando notò che proprio quel posto era l’unico a non essere apparecchiato.

  Il suo peggior incubo si era avverato.

Ron appoggiò sconsolato il capo sui palmi.

Hermione cercò di tirarli su di morale.

- Coraggio, magari non sarà poi così male. – ma nemmeno lei ci credeva.

Harry  si volse verso il tavolo di Serpeverde e il suo sguardo si incrociò proprio con quello di Draco Malfoy.  Il sorrisino spavaldo e sicuro di se che mostrava gli dette i nervi, strinse un cucchiaio e lo sentì piegarsi nella sua mano.  

Sapeva come si sarebbe divertito quest’anno a tormentarlo.

Assorto com’era da quel pensiero, quasi non si era accorto che Silente si era alzato e aveva già dato il suo benvenuto ai nuovi studenti.  Provvidero Hermione e Ron: lei con un calcio alla caviglia, lui con una gomitata.

Massaggiandosi lentamente la gamba Harry, ebbe occhi e orecchie per l’anziano preside e con impazienza attese che pronunciasse quelle parole, che una parte di se ancora sperava gli dicessero che si sbagliava.

Fu proprio così.

Dopo aver fatto le solite raccomandazioni, Silente spostò lo sguardo dalla sedia vuota a Piton.

- Quest’anno il posto di insegnante di difesa contro le Arti Oscure è stato protagonista di un… come dire… curioso episodio. – fece una pausa – Non trovando un candidato idoneo ho pensato di affidare il posto al professor Piton. – si volse verso di lui giusto il tempo perché gli studenti del primo anno capissero a chi si stava riferendo. Ron ed Harry quasi svennero – Tuttavia, poco fa mi è giunto un gufo dal Ministero della Magia con il nome del candidato scelto dalla propria sede.

Ron rimase a bocca aperta, mentre Harry tirò un sospirò di sollievo e istintivamente alzò lo sguardo verso Piton. Il suo viso non lasciava trasparire nulla, ma ebbe come l’impressione che un sopracciglio si fosse inarcato.

- Il nome del vostro nuovo insegnante, - continuò Silente – è Odette Von Lamier. Purtroppo non ha potuto unirsi a  noi per questa sera, ma lo farà domani. Voglio approfittare dell’occasione per dare un avviso agli studenti dell’ultimo anno. La prima  lezione di difesa contro le Arti Oscure si svolgerà domani sera, dopo cena, solo per loro, per gli altri sarà dopodomani. Ed ora… auguro a tutti voi di fare una buona dormita.

 

Mentre raggiungevano i dormitori Ron non faceva altro che ringraziare ad alta voce il Ministero.

- Scriverò una lettera. – aggiunse infine-  di ringraziamenti.

- Quasi quasi, lo faccio anch’io. –disse Harry sorridendo.

- Quasi, quasi, non è che siete entrambi scemi. – sbottò Hermione seccata l’unica del terzetto ad essere di cattivo umore.

- Che succede? -  le chiese confuso – Non sei contenta che non sia Piton ?

- Per niente!

Harry e Ron si scambiarono un’ occhiata confusa.

- Ma insomma non ci arrivate? – respirò profondamente sforzandosi di non perdere la calma – Non avete sentito? Chi è che ha nominato il nuovo sostituto?

- Il Ministero. – risposero in coro – E allora?

-  Due anni fa chi aveva nominato quel rospo della Umbridge?

Stavolta nessuno di loro parlò.

- Se è successo anche stavolta, - continuò Hermione - vuol dire che il Ministero sta di nuovo controllando le mosse di Silente.

- Non può essere. – intervenne Ron – Era diverso due anni fa , tutti davano del pazzo ad Harry e di conseguenza anche Silente che l’assecondava lo era. Ma ora tutti sanno che Tu-sai chi- è tornato.

Hermione abbassò per un attimo lo sguardo pensierosa.

- Sarà, ma penso sia meglio non abbassare la guardia. Buonanotte.

Entrò nel suo dormitorio, Harry e Ron nel loro.

Mentre si spogliava Harry fissò il dorso della mano sulla quale qualche hanno fa aveva visto inciso: “non devo dire più bugie”.

Di colpo si ritrovò a rimpiangere Piton come insegnante e pregò che Hermione si sbagliasse. 

 

 

 

 

 

               

  
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