Ti accendi una sigaretta, con espressione scocciata.

I tuoi occhi neri fissano un punto imprecisato del muro. Le crepe attirano il tuo sguardo. Brutto vizio, il tuo. Digrigni i denti, tremi impercettibilmente e mi viene una gran voglia di venirti vicino ed abbracciarti.

Quella melodia, che sei solita attivare con un incantesimo, si sussegue sul piano a coda che tu volesti assolutamente comprare. Ti piace svegliarti cosė, come se un cinguettio di uccellini ti svegliasse all'alba. Dolcemente.

Le lenzuola bianche ti accarezzano il corpo, la carne coperta da un pigiama di cotone. Sospiri, ti passi una mano nei capelli neri e ti lasci andare nel materazzo che cigolia sotto il tuo lieve peso.

Ti porti le ginocchia al petto, abbandoni il braccio sulle lenzuola, lasci che la cenere cadda e le bruci. Immobile. Quasi morta.

Sobbalzi notevolmente quando osservi una foto messa sul comodino, girata nella tua direzione. Ti mordi con forza il labbro, inghiottendo il sangue che ti scorre gių per il mento.

L'odio č forte, lo sento quasi come se fosse una calamita.

Una malattia.

Ci sei tu lė e ti riconosci con disgusto. Abbracci con gioia un ragazzo dai capelli rossi e gli dai un delicato bacio sulla guancia rosea. Sei felice, ti accorgi.

Ridi, ridi, ridi...

Con un grido scaraventi la foto sul pavimento, con uno stridio il vetro si rompe. La sigaretta non č ancora finita. Comincia a bruciarti le dita. Brutto vizio, il tuo. Lo senti, cosė vivido e forte da trattenere il respiro.

Tremi ancora e ti rannicchi ancor di pių su te stessa. Tic, tac... Bussa alla tua porta, il dolore. Tipico del pendolare della morte. La sigaretta ti cade definitivamente, spenta. Il freddo ti travolge le ossa.

Ormai il mare le ha seppelito nelle sue membra stanche.

Gridi di nuovo, fino a sgolarti. Come quando volavi sulla scopa e dicevi di sentirti finalmente libera. Non ti senti pių cosė, vero Angelina?

E' forte il suo profumo sulla tua pelle. Prepotente č imperniato nella tua carne scura. Una sola lacrima riesce a rigarti la guancia. Sorridi ed abbassi lo sguardo... Ti manca, non č vero, Angelina?

Il sole ti illumina il viso e vedo che stringi a te il tuo cuscino. Chiudi gli occhi e ti lasci andare in un sogno fiabato.  Ogni notte lo vedo, Angie. Ti osservo e non faccio a meno che pensare...

Che anche a me, mio fratello, manca tanto.

 Note dell'autore :

Beh, la mia prima One-shot non poteva che incentrarsi sui miei personaggi preferiti. E' piccola, lo so. Bruttina, anche di questo mi rendo conto. Ma non potevo non pubblicarla. Spero comunque che vi piaccia :D