15.
Coming out
Mi saltò addosso, sul divano, proprio mentre iniziava
Matrix.
Mi si buttò molto poco gentilmente sullo sterno, mozzandomi il fiato e
sdraiandosi sopra di me.
Abbassai lo sguardo, incontrando il suo sopra la mia pancia. E aveva quello sguardo.
Lo sguardo del tipo “preferisci essere stuprato qui o di sopra?”.
Sporse il labbro inferiore, controbattendo al nostro dialogo silenzioso e
supplicandomi. Voltai il viso. Sotto il suo sguardo sarei ceduto
immediatamente, meglio non fissarlo.
Feci finta di nulla e ritornai alla tv, ma dopo poco mi tirò una testata sotto
al mento, facendomi quasi mordere la lingua.
Misi in pausa.
“Jude.” Bastò quello a fargli capire cosa intendevo.
Ma nonostante ciò, riprese a fissarmi dall’ombelico con lo stesso sguardo di
prima e, giusto per complicare ulteriormente le cose, si umettò le labbra con
la lingua. Il tic che aveva preso da bambino e che sapeva mi faceva impazzire.
“Oh, e va bene!” stoppai e spensi il lettore dvd e la televisione, gettando
malamente i telecomandi sul tavolino accanto al divano.
Non mosse un muscolo.
Lo fissai. “Cosa vogliamo fare, quindi? Un poker?”
Rise, facendomi vibrare tutti gli organi interni.
“Non so, tu che dici?”
Entrai nello stato d’animo adatto improvvisamente, non appena prese a fissarmi
con uno sguardo tremendamente sporco, quasi volesse mangiarmi, e prese a
leccarsi ossessivamente le labbra.
Inutile specificare la mia reazione.
Ero ad un soffio dalle sue labbra, quando il campanello squillò allegro,
interrompendoci.
“Dannazione!” quasi urlai.
Jude rideva come un ossesso. Lo guardai male.
“Tu vai di sopra. E vedi di farti trovare pronto,
al mio ritorno.”
Mi lasciò un bacio all’angolo della bocca, per poi sparire su per le scale.
Andai ad aprire la porta sbuffando come una ciminiera.
“Robert!”
Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.
Recuperai il mio sorriso di circostanza giusto in tempo.
“Maggie!”
***
“Robert, caro, Jude è qui, per caso?”
Cercai di non strabuzzare troppo gli occhi.
“N-no, cosa glielo fa credere?”
Mi guardò, sorridendo come se stesse parlando con una persona particolarmente
imbecille. Esattamente come mi sentivo io in quel momento.
“Bè, passa il novanta per cento del suo tempo qui, immaginavo foste insieme,
l’ho visto entrare prima, guardando dalla finestra di cucina.”
E così erano anche spiati. Magnifico.
Ecco cosa guadagnavi, a vivere vicino al tuo ragazzo.
Sorrisi di nuovo, più rilassato.
“Mi dispiace, non c’è. E’…” inventa, inventa, inventa. O stasera vai in bianco. “E’ andato a comprare il… il
gelato, si.”
Vidi Meggie fissare qualcosa alle mie spalle, ed istintivamente mi girai.
Sbiancai, quando notai le sue all star ai piedi delle scale. Erano l’edizione
speciale di Iron Man, eravamo diventati idioti a trovarle, ne esistevano tipo
solo quindici paia in tutto il mondo. Di certo non erano le mie, io propendevo
decisamente più per Batman.
E Maggie lo sapeva bene.
Tornò a guardarmi, aggrottando la fronte.
“Ma quelle non sono le sue scarpe?”
Mi affrettai a pararmici davanti, coprendole e sfoggiando tutto il mio carisma.
“Deve averle dimenticate qui ieri.”
Si accigliò ancora di più.
“No, stamattina, quando è uscito di casa, sono certa le avesse ai piedi.”
“Nooo, deve essersi sbagliata.” Continuai a sorridere.
La vidi assottigliare paurosamente gli occhi. Oh-oh.
“Sono sicura, Robert.”
Uhhhh, brivido lungo la schiena. Gelo.
Quasi come richiamato dalla divina provvidenza, l’urlo di Jude si sparse per
tutta casa.
“Roooooob?”
Meggie mi spostò poco gentilmente, mandandomi stilettate con gli occhi e
seguendo il suono della voce.
Sbattei la porta e mi precipitai al piano superiore, tampinandola.
Provai a sorpassarla, ma fece di tutto per impedirmelo.
Era una situazione piuttosto buffa. Se non fossi stato nello sterco fino ai
capelli, avrei potuto riderne. Forse.
Saliva le scale velocemente, incedendo inesorabile come la morte.
Riuscii a fermarla solo quando aprì la porta della mia stanza, trovando Jude
sdraiato sul letto, coperto dal lenzuolo solo dalla vita in giù - lo stretto
indispensabile, insomma - ed il telecomando puntato alla televisione,
impegnando a passarsi il tempo.
“Mamma!” il telecomando gli cadde di mano, finendo silenziosamente sul
materasso, mentre Jude si immobilizzava a bocca aperta ed occhi sgranati.
Meggie richiuse la porta come se nulla fosse, l’espressione arcigna di poco
prima scomparsa completamente.
Notai che reggeva in mano una scatola solo quando me la porse.
“Ero venuta a portart-vi dei biscotti, li ho appena sfornati.” Presi la
scatola, scioccato.
Nessuna sfuriata, nessuna reazione. Era tornata la Maggie di sempre.
Prima che potessi anche solo riconnettere il cervello, era già sparita al piano
di sotto.
Sentii la porta chiudersi e, come in trance, riaprii quella della mia stanza.
Jude era ancora immobile, lo sguardo puntato sull’entrata come si aspettasse di
veder rientrare sua madre da un momento all’altro.
Si rilassò appena, vedendomi. Rilassato abbastanza per mettere insieme due
parole.
“Co-cosa ha detto? Non ho sentito urla di nessun tipo.”
Lo guardai, inespressivo.
“Credo ci abbia accettati.”
Spazio autrice:
Da quanto non la aggiornavo. Devo ammettere che un po’ mi mancava, anche se
sono diventata cretina a trovare un’idea per questo capitolo.
Direi che il significato del titolo lo sapete tutte, ma per chi non conoscesse
i termini tecnici, si utilizza l’espressione “fare coming out” quando una
persona si dichiara gay. E allo stesso tempo può significa – abbastanza alla
buona – “uscire allo scoperto”, doppio significato per questo capitolo xD
Ok, ora l’ambientazione temporale: va collocata prima della notizia della
gravidanza di Sienna (e direi che su questo non c’era dubbio xD) e prima della
prossima shot (l’ho deciso ora, ho avuto un’illuminazione improvvisa, ma non
sperate che vi dica di cosa parla ù_ù), che arriverà il 14 aprile, dato che dal
2 al 9 sarò ad Edimburgo con la scuola e non assicuro aggiornamenti (dipenderà
dalla famiglia ospitante; se non mi fanno usare internet mi dispiace per voi,
ma ciccia ù_ù), ma assicuro che continuerò a scrivere, ho intenzione di tirarmi
dietro il portatile, perciò… prendetele come una notizia buona e una cattiva xD
Ed ora lo schema, come solito ultimamente.
Lunedì:
Vuole che le arredi la camera da letto,
Sir?
Giovedì (ogni 2 settimane): Mary Poppins a Lollolandia
Sabato (ogni 2 settimane): Growing up together
Domenica: Boulevard of broken dreams
Come solito: se avete idee presentatele immediatamente,
sono utili assai xD
A domani con BOBD ;)