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Autore: Fog_    26/03/2011    5 recensioni
SOSPESA.
Ho sempre pensato che il mio più grande sogno fosse stare con lui, Lorenzo, il bello e impossibile della mia scuola.
Per quanto i miei sentimenti nei suoi confronti potevano essere sinceri non doveva essere poi una gran cosa fare la sua schiavetta personale, diventare una delle sue ragazze "usa e getta".
Questo, però, l'ho capito solo dopo una settimana a Londra.
Naturalmente non è stata la città in se per se a farmi cambiare idea, ma la gente che ho incontrato.
Quattro ragazzi meravigliosi che si fanno chiamare "16 Underground".
Harry, Ryan, Lenny e Chris, le mie speciali "rock star".
Harry, chitarrista e "bad boy" della situazione; Ryan, batterista dalla battutina sempre pronta; Lenny, il bassista gay e lui, Chris, il cantante dal passato difficile che mi ha rubato il cuore.
Non so dove sarei, ora, senza di loro.
Probabilmente starei ancora leccando il culo al bello e impossibile, che poi, tanto impossibile non era.
Questa è la storia di come la musica ha cambiato la mia vita e la dedico a voi, ragazzi, e sopratutto a te, Chris. Grazie di essere tutto ciò di cui ho bisogno.
WE ROCK!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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he was a sk8er boy, she said see ya later boy
he wasn't good enough for her
she had a pretty face, but her head was up in space
she needed to come back down to earth
Lui era uno Sk8er Boy, lei disse poi ci vediamo
non era abbastanza buono per lei
Lei aveva un viso carino,
ma la testa fra le nuvole
aveva bisogno di tornare sulla terra

4 - va a finire che mi sei simpatico

 
                                                                                                              Londra, underground
                                                                                                                                      10.48
 
Chris era strano.
Chris era diverso, diverso dalla gente che frequentavo di solito, diverso non sapevo ancora sei in negativo o positivo.
Chris aveva uno sguardo profondo, ma i suoi occhi erano impenetrabili, come se i suoi sentimenti fossero celati dietro un muro di cemento, un muro verde e d’oro.
Chris aveva una voce maledettamente sexy.
Chris si vestiva in modo stravagante, quel giorno portava una felpa un po’ troppo larga per lui, jeans scuri strappati sulle ginocchia e delle Etnies assurde.
Chris aveva un taglio leggermente lungo e spettinato, con il ciuffo che gli ricadeva sugli occhi e che cercava di spostare ogni cinque minuti scuotendo la testa.
Chris aveva uno stile da s8ater (oh, ma guarda, con il braccio sinistro tiene uno skateboard)
Chris era l’esatto contrario del mio ragazzo perfetto (tipo Dario), ma, a volte, cambiare aria non fa male..
 
«Allora, dove mi porti oggi» chiese Serena scrutando il ragazzo dietro le lenti oscurate dei suoi ray-ban con una montatura verde acqua
«io pensavo di fare un salto a Trafalgar square, Piccadilly e Carnaby street» rispose lui infilandosi gli stessi occhiali di lei, solo neri.
La giornata era bellissima, Londra era famosa per il suo grigio, ma, evidentemente, per quel giorno aveva fatto un’eccezione.
«prima o poi dovremo mangiare però…» 
«ti porto a prendere un piatto di fish & chips e nel pomeriggio facciamo un salto da Starbuks»
«quindi Trafalgar square, Piccadilly, Fish & chips, Carnaby street e Starbucks… ma dove sei stato per tutto questo tempo?» Serena fece una risata cristallina
«be’, qui a Londra» 
La città era tutto un fermento, gente che andava gente che veniva, soprattutto in prossimità dell’underground.
Quest’ultima, la prima volta che ci entri, ti lascia senza parole.
Il primo piano assomiglia tanto a un centro commerciale andato a male e frequentato da tutte le persone possibili e immaginabili, passato il ticket in una macchinetta vieni catapultato in un flusso immenso di gente che si coagula verso le scale mobili che portano a circa 50 m sotto terra.
Stai pur certo che se passassi una giornata intera nella metro ti prenderesti una broncopolmonite in quanto ogni volta che il mezzo di trasporto arriva alla fermata ti investe un getto d’aria paragonabile a una tromba d’aria (ok, forse è un pochino esagerato….ma rende l’idea).
«mi sto chiedendo come tu abbia fatto a convincere i tuoi a lasciarti venire» Chris afferrò il braccio della ragazza per non perderla nella folla e la trascinò su un vagone meno pieno degli altri, si sedettero ai primi due posti che trovarono
«a proposito! Io e te siamo vecchi amici, tu eri nella mia comitiva del sabato sera e hai frequentato il primo anno di medie con me, poi ti sei trasferito qui a Londra, tutto chiaro?»
«ooook» rispose lui con una faccia perplessa
«come hai fatto ad avere il mio numero?» chiese lei maliziosa
«perché hai accettato di uscire con me?» chiese altrettanto malandrino
«ehi, non stiamo uscendo insieme» Serena spalancò gli occhi
«calma, calma era per stuzzicarti un pochino» 
Una voce metallica annunciò l’arrivo a una stazione, ai due ragazzi mancavano tre fermate per scendere
«e, giusto per la cronaca, ho accettato solo perché mi stavo uccidendo dalla noia»
Lei sbuffò e lui iniziò a ridere, così, apparentemente senza motivo
«e ora che c’è da ridere?» 
«pensavo…» poggiò il viso tra le mani per cercare di smettere, ma niente.
Gli occhi di tutti i passeggeri del vagone erano su di lui
«E cosa puo’ farti ridere così tanto?»
«la tua faccia… dopo le parole di Ryan»
Chris era in una crisi di ridarella, Serena fece un ghigno
«Mi raccomando Chris, non molestarla, non stuprarla, evitate i vicoli bui e le frequenti sparatorie in metro, tieni le mani a posto, non come fai con le altre, e non usare quel tuo sguardo molesto» recitò lei ricordando le parole dell’amico di Chris prima che li lasciasse soli
«Sembravi terrorizzata»
«be’, LO ERO! Evitate le frequenti sparatorie, non molestarla! Mi ha fatto paura» 
Tirò a se le ginocchia
«ehi, stava scherzando»
«non so se posso fidarmi di te, non ti conosco neanche»
«fa’ come vuoi»
Ecco un’altra fermata, ora ne mancavano due.
Chris si tolse i capelli dagli occhi con un movimento secco della testa, poi la guardò con lo sguardo più molesto che aveva e si passò la lingua sulle labbra come un predatore che si gode il momento prima di assaggiare la sua preda.
Lei rifece lo sguardo terrorizzato di prima e scoppiarono a ridere in contemporanea
«quanto sei scemo» gli diede un colpetto sulla spalla
«ehi, mi hai fatto male!» disse con aria falsamente afflitta, di tutta risposta lei alzò il dito medio per rendere meglio i suoi pensieri
                                                                                                                     Londra, Trafalgar square.
                                                                                                                                                   11.10
Serena era strana.
Serena era lo stereotipo di ragazza bella e egocentrica che si crede al centro del mondo, ma, a volte, sembrava come se ci fosse un’altra “lei” che cercava di fuori uscire… soffrirà forse di personalità multipla? (Mi informerò…)
Serena aveva degli occhi color cioccolato al latte, densi come il ciobar che fanno vedere nella pubblicità (che non sono mai riuscito a fare ...) e profondi come l’oceano, erano…ipnotici. Se iniziavi a guardarli, saresti volentieri rimasto lì a scrutarli per ore.
Serena aveva una voce dolce, che sfiorava il padiglione auricolare come una carezza.
Serena aveva uno stile da brava ragazza, ma non esageratamente…viziata, a dirla tutta era abbastanza semplice. Quel giorno indossava un maglioncino largo blu e un paio di jeans della stessa tinta, le scarpe erano comunissime converse rosse. Ah, portava anche un lungo ciondolo che dava un tocco glamour a tutto, una medaglietta dorata con una grande S incisa al centro.
Serena aveva dei lunghi e mossi capelli castano chiaro portati con un ciuffo lungo sull’occhio destro, che nel caldo sole di quel mattino (strano a dirsi, siamo a Londra!) sembravano pieni di sfumature tendenti al biondo cenere.
Serena non era esattamente il genere di ragazze che frequentavo in quel periodo, anzi, stavo cercando di rompere tutti i contatti come le tipe come lei, ma … anche se la mentalità era quella aveva qualcosa di affascinante …qualcosa di diverso che mi aveva spinto a uscire con lei (giusto.. non stiamo uscendo…va be’, chi se ne frega, questi sono i miei pensieri!) quella mattina.
 
Chris aveva visto Trafalgar square centinaia di volte, ma ogni volta ne rimaneva affascinato. Londra non ha molte piazze, forse perché i luoghi aperti non sono adatti al tipico clima freddo e ventoso, ma le poche presenti erano decisamente molto affollate.
Lanciò uno sguardo alla ragazza al suo fianco, lei aveva estratto la macchina fotografica (ehi, ma è come la mia!) e aveva iniziato a scattare foto a tutto spiano. Anche Chris estrasse la macchina dallo zaino e la appese al collo.
«Che vuoi fare il figo?» chiese lei scattandogli una foto a sgamo
«Se vuoi una mia foto devi solo chiedere» rise lui
«Aspetta un secondo» Si avvicinò a un passante e gli lasciò la canon
«Vieni sk8ter, facciamo una foto» lo prese per un fianco e sorrise all’obbiettivo, dietro di loro si stagliava la grande colonna dell’ammiraglio Nelson
«Però, abbiamo fatto progressi» disse Chris dopo che Serena si riprese la macchina fotografica
«Non ti illudere, solo perché amo la fotografia e voglio ricordare ogni singolo momento di questo viaggio» guardarono la foto soddisfatti, erano venuti proprio bene.
«Be’ io invece voglio solo delle foto da mettere su Facebook, quindi vieni qui» la attirò a se e si fecero un auto scatto, a dirla tutta la rifecero due volte, finche Serena non disse che poteva andare bene.
«Ehi, ma … quello lì non è il big ben?» disse lei meravigliata
In effetti la figura dell’orologio si stagliava massiccia all’orizzonte.
«si»
«certo che deve essere proprio grande per vedersi fino qui!»
Ci fu un momento di silenzio che Chris interruppe bruscamente
«Starbucks?» disse indicando il bar un isolato più in fondo
«Sai, quasi quasi inizia a essermi simpatico» Lo prese sotto braccio come fossero vecchi amici e si diressero sorridenti verso il bar con la grande insegna bianca e verde.

1.                                                                                       2.

3.

 
 
1. Underground
2. Trafalgar square
3. Starbucks

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Salve a tutti!
Per incominciare, in questo periodo ho iniziato a cercare delle persone famose che potrebbero impersonificare i due protagonisti...credo di averli trovati ;)

Cedric Bratzke(ragazzo con un blog?)                                         Selena Gomez(attrice/ cantante)
 
 
 
Ma, tornando a noi, allora? che ve ne pare?
Ho visto che la gente ha iniziato a recensire e questo mi fa piacere!
Anche se ho notato che molti si fermano a leggere solo il primo capitolo... devo dire che in genere sta andando bene
Vorrei ringraziare di tutti quelli che seguono la storia, che recensiscono o semplicemente leggono.
Un bacione a tutti!

Che altro dire? spero che le recensioni aumenteranno e, tranquilli, aggiornerò presto!
Ciao! <3
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Be', se a qualcuno di voi piacessero le cronache di Narnia, passate di qui! 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=658345&i=1
 
O se a qualcuno piace di Glee di qui:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=649708&i=1

Ciao gente! <3
 
   
 
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