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Autore: Elisir86    23/01/2006    6 recensioni
Trascino i piedi sulla ruvida pietra, che fa da pavimento a questa enorme chiesa. Sento lo sguardo di tuo padre su di me, guarda il peso del mio dolore che piano piano mi schiaccia verso il pavimento. [E' il seguito di "Non chiudere gli occhi"]
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fodera bianca

 

Trascino i piedi sulla ruvida pietra, che fa da pavimento a questa enorme chiesa.

Sento lo sguardo di tuo padre su di me, guarda il peso del mio dolore che piano piano mi schiaccia verso il pavimento.

Mi volto appena verso il portone, non l’ho chiuso io. C’è Percy lì nell’ombra. Non vuole avvicinarsi troppo, ma lo leggo nei suoi occhi, è disperato.

Infondo ha perso un fratello.

Tua madre lo guarda implorante di avvicinarsi, chissà perché non lo fa...

Piano, piano arrivo a metà navata.

I singhiozzi di tua madre si fanno sentire, e si blocca con il resto della famiglia a qualche metro da Percy.

Guardo di nuovo dietro di me, ora anche tuo fratello l’abbraccia.

Sto piangendo anch’io, ogni passo che faccio... Ogni respiro...

L’abito nero che indosso striscia come me...

Harry è arrivato prima, molto prima... Ora è seduto, gli occhi spenti e lacrime silenziose che scendono lente sul volto pallido.

Credo...

Credo che si senta in colpa.

Sei morto per proteggerlo, sei morto... Per far restare la speranza nei nostri cuori...

Perché Harry Potter deve annientare Voldemort...

Ma Ron, non credo che ora ce la farà... Senza di te.

E nemmeno io Ron... Non riesco nemmeno a camminare...

C’è Neville davanti alla tua bara, ti fissa.

È stato lui, sai? Ha organizzato tutto lui... pagato tutto lui...

Dal più piccolo fiore alla grandissima e bellissima chiesa.

Quel Neville che prendevi in giro, ma che ci ha aiutati.

Ti fissa...

Ti fissa ma non piange.

Ha utilizzato tutte le sue lacrime, credo.

L’ha utilizzate per i suoi genitori, ogni giorno della sua vita. L’ha utilizzate per suo nonno, e per sua nonna.

L’ha utilizzate per te, il giorno in cui moristi... Il giorno in cui arrivò con me e Piton, troppo tardi.

Ha pianto con me e Harry quel giorno, fino a notte tardi.

Poi, non ha più versato lacrime.

Mi vede, mi sorride. Un sorriso tirato, triste, freddo...

Mi accarezza i capelli arruffati e se ne va da Harry.

Ora poso il mio sguardo su di te.

Il tuo volto e stato ripulito dall’ultima volta che l’ho visto.

Hanno lasciato il tuo sorriso.

E mi domando come mai hai sorriso in quel momento.

Gli occhi chiusi.

E sei dannatamente freddo.

I capelli lunghi quel giorno spettinati ora sono in ordine.

Il colore rosso risalta sulla fodera bianca del tuo cuscino, come i sangue sulla candida neve che ti ha accolto per l’ultimo respiro.

Non me ne voglio andare da qui, ed è proprio Charlie, tuo fratello, a portarmi via. Il suo abbraccio fraterno è forte, e mi trascina verso Neville ed Harry.

Mi volto ancora verso di te, e con la coda dell’occhio vedo due sconosciuti che chiudono la bara nera.

La mia speranza che questo fosse uno dei tuoi stupidi e per niente divertenti scherzi si frantuma.

Tu non tornerai più da me.

Non tornerai da Harry e dai tuoi.

Ginny mi abbraccia appena Charlie si allontana.

Guarda Ronald...

Guarda quanta gente fai soffrire.

Lupin è infondo alla chiesa, insieme al resto dell’ordine.

Credo che anche loro si sentano in colpa.

Loro non sono riusciti a proteggere Harry come hai fatto tu.

C’è il primo ministro babbano anche.

Inizia il funerale.

È un funerale degno di un eroe.

Perché sei un eroe.

E sarai ricordato così, come...  Eroe.

 

  
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