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Autore: sam_twins    26/03/2011    5 recensioni
-Io non posso ancora crederci- sospirai aggrappandomi al suo petto.
-A cosa?- mi fissava incuriosito, con i suoi occhi come il ghiaccio.
-A noi, a tutto quello che è successo alla mia vita, a quel primo giorno che ti ho incontrato- e a quelle parole lui si avvicinò a me e mi baciò, come solo lui sapeva fare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This Is How It Start
Quando sentii il caldo sulla mia pelle, lì mi sentii rivivere.
Quando calpestai quell'asfalto dopo avere passato 13 ore in aereo, mi sentii felice.
Non potevo credere ai miei occhi, dopo tanto agognare e soffrire finalmente c'era qualcosa di bello nella mia vita che mi facesse sorridere.
Avevo sempre sognato quel giorno, ma mai mi ero immaginata a viverlo.
Avevo sedici anni e una vita che doveva reiniziare, Los Angeles era il posto perfetto.
Sono Alex, e sono nata in Italia, a Roma, con un sogno che mi porto dalla culla, di cambiare, non vedevo il mio futuro in Italia, ho sempre pensato di poter avere una carriera, ma, i genitori, quando dici loro la tipica frase: "Mamma, papà, voglio andare in America per diventare famosa", beh, loro ti guardano e si mettono a ridere.
E questo hanno fatto i miei.
Ma poi qualcosa è cambiato, li ho convinti, ho lasciato la scuola, iniziato a studiare da privatista, fatto un esame, ed ora sono qui.
Convincere i miei genitori non fu facile, ma ce la feci, con un patto, sarei andata a Los Angeles, avrei trovato un ingaggio come attrice e poi sarebbero venuti anche loro per "constatare".
Per essere all'inizio era un buon compromesso.
Finalmente ero nella città dei sogni, delle star, chissà magari avrei incontrato qualcuno di famoso, almeno speravo.
Il mio sogno era incontrare qualcuno del cast di The Vampire Diaries, come tutti d'altronde, ma davvero non potevo andare aventi senza incontrarli, adoravo quel telefilm, magari se fossi stata fortunata avrei avuto l'ingaggio per fare una comparsa.

 
Era il mio secondo giorno nella "Citta Degli Angeli" e dovevo trovare qualche audizione.
Comprai più giornali possibile, mi sentivo un pò sperduta in quella grande città, quei palazzi mi facevano girare la testa.
Per la strada vidi una panchini e mi sedetti leggendo qualcuno dei miei giornali.
Dopo qualche minuto sentii delle strilla di ragazze e mi vidi travolta da un'ondata di ragazze impazzite che strillavano e qualcuno mi arrivò addosso.
Facendola breve mi ritrovai dietro la panchina su cui ero seduta con qualcuno che si abbassava nascondendosi.
-Hey, tutto okay?- chiesi toccando la spalla del ragazzo davanti a me.
Aveva dei capelli neri, un pò lunghi, un giacchetto di pelle che si tirava su fino a metà testa.
-Si, si sto bene, mi dispiace di esserti venuto addosso...- 
La sua voce mi sembrava così familiare, una di quelle voci che ti penetrano nella mente.
In quel momento si girò verso di me, togliendosi gli occhiali da sole, e lì, si lì, rimasi senza respiro.
Avevo più che ragione, il tipo che mi era venuto addosso, quella voce perfetta, quei capelli neri, quegli occhi bianchi come il ghiaccio, li avevo già visti, solo a distanza di 13 ore.
Ero ancora lì ferma, quasi non respiravo quando lui si alzò, si guardò intorno e mi porse la sua mano per alzarsi.
Io ero ancora ferma, quando agitai la testa per rianimarmi e la afferrai.
La sua mano, non mi pareva vero.
-Ciao, sono Ian-
-Oh mio dio- era l'unica cosa che ero riuscita a dire, Ian Somerhalder era davanti a me e io non riuscivo a spiccicare parola -voglio dire, lo so, certo che lo so- feci una pausa per prendere fiato quando riuscii a dire: - sono Alex, comunque-
-Beh, piacere di conoscerti, Alex, anche se le circostanze sono un pò insolite, davvero, ancora scusa per esserti arrivato addosso, ma quando ci sono ragazze come quelle che sonofuori di testa, beh, l'unica cosa è scappare prima che ti faccianoa pezzi i vestiti...- sorrise, il suo sorriso, la cosa più meravigliosa che... "ahh, basta, pensa concreto" mi dissi "non vorrai essere una di quelle fan impazzite?"
-Immagino...- ancora parlavo a monosillabe, mi dovevo riprendere dall'impatto.
-Beh- abbassò lo sguardo e si chinò per racccogliere i miei giornali e per poi porgermeli -immagino che questi siano tuoi, sei un'attrice?- disse indicandoli.
-Magari- risposi io -diciamo che sono un progetto in progresso, sto cercando della audizioni...- cercai di spiegare.
-Beh, ti piacciono i vampiri?- esitai un attimo prima di rispondere -ehm, voglio dire, staimo facendo delle audizioni per il nostro show...-
-Oh mio dio, davvero?- lo interruppi bruscamente senza rendermeno conto -scusa, voglio dire, certo che mi piacciono gli show su vampiri, soprattuto il vostro, state cercando una comparsa?- domandai io al settimo cielo.
-No, stiamo cercando un personaggio che per ora si dovrebbe trovare nei prossimi episodi e poi... chissà... muore talmente tanta gente negli show sui vampiri- ridacchiò sfoderando uno dei suoi sorrisi alla "Damon".
-Già, lo so...- ancora a monosillabi, miseriaccia a me.
-Beh, se mi dai il tuo numero ti invio l'indirizzo e tutti i dettagli per l'audizione- 
Incominciai a sorridere come una pazza quando poi mi ricordai di rispondere: -Certo, okay- stavo dando il mio numero a Ian Somerhalder, cosa incredibile.
-Beh, allora ciao, spero di vederti all'audizione-
Sfoderò un altro dei suoi sorrisi e si allontanò attraversando il marciapiedi.
Ero immobile, mi diedi un pizzicotto per convincermi che non era un sogno e non lo era.
Ma era senz'altro un bell'inizio della mia vita a Los Angeles.
Eh, già, la "Città Degli Angeli" mi aveva portato fortuna.
  
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