Capitolo 42: The heaven
in
the hell
Tsuki tornò al quartier generale,
avrebbe continuato a cercare Kanda che era quello che voleva fare fin
dall'inizio ma avvicinarsi all'infermeria senza essere presi e riportati di peso
nel proprio reparto era fuori discussione.
Rallentò il passo in prossimità
della stanza del ragazzo, ne aveva nostalgia, si erano ritrovati ma non avevano
ancora avuto modo di poter stare assieme. Mettendo una mano sulla maniglia in
ottone ebbe un ripensamento lì dentro c'era la cosa che la inquietava più di
tutte, racchiuso in una piccola clessidra il fiore di loto, non sapeva dire il
motivo preciso per il quale quel delicato fiore la turbasse tanto ogni volta che
lo vedeva, ma le domande che aveva posto a Kanda sull'argomento erano state
rimbalzate da un muto silenzio.
Prendendo un bel respiro si decise ad aprire
la porta.
- non si usa più bussare?-
possibile che ogni volta che lo
vedeva le sembrava sempre la prima e quel suo stupidissimo cuore partisse a
raffica neppure fosse stato colpito da una scarica elettrica?!
Quella volta
fu qualcosa di diverso però...
Kanda come al solito era uguale, il viso
delicato anche se rovinato da quella perenne aria scocciata era incorniciato dai
capelli corvini che gli ricadevano ai lati del volto, la corporatura era forte,
le spalle larghe e gli addominali ben visibili sotto la maglietta senza maniche
blu che indossava, le braccia robuste, alto e longilineo, per la prima volta si
rendeva conto di quanto lo avesse aspettato e desiderato, lo voleva, lo voleva
con tutte le sue forze e questo sentimento era così forte che non riusciva a
dire nulla a stento riusciva a non tremare.
- allo..-
il giapponese si bloccò quando la mano di Tsuki si appoggiò sul suo volto, aveva un'espressione strana. Quando lo baciò il ragazzo avvertì una scarica lungo la schiena anche se non era la prima volta che avevano quel contatto tra di loro.
- ho pensato fossi morto..- gli sussurrò lei a fior di labbra del tutto incapace di lasciarlo andare.
- che idiozia.. lo sai che io non
morirò, piuttosto sei tu che mi hai quasi impedito di mantenere quella stupida
promessa.- le rispose riferendosi allo scontro con Wine e poggiandole una mano
sul braccio
- hai ragione.. ma l'hai mantenuta comunque..- gli disse
baciandolo di nuovo con un mezzo sorriso in viso.
La ragazza fece scivolare le mani
sul petto del ragazzo, riusciva a sentire i muscoli tesi che si muovevano sotto
il suo tocco, quelle di Kanda invece erano ferme sulla vita della ragazza, e
tutti e due pian piano si stavano dirigendo verso il letto del giapponese come
se fossero i loro stessi corpi a suggerirgli la direzione.
Quando Tsuki
arrivò al bordo del letto si fermò, i baci tra loro due si alternavano tra
passione e delicatezza, le piaceva anche solo sfiorare il viso di lui con il suo
come stava facendo ora. Spostandosi con la punta del naso gli accarezzò la
guancia dandogli poi un piccolo bacio vicino all'orecchio, a quel modo Kanda
trovò più che naturale che le sue labbra si spostassero sul collo della ragazza
e che la sua mano percorresse la linea curva della schiena per fermarsi sulla
sua spalla, quando le arrivò alla clavicola si fermò ed entrambi si
allontanarono per un momento.
Sapevano tutti e due cosa stava per succedere, era chiaro il grido che sentivano dentro di loro, Kanda era consapevole della situazione e dentro di lui la sua parte egoista e solitaria protestava dicendogli che non era da lui, ma infondo... cosa era da lui allora?
La ragazza lo guardava negli occhi
senza battere ciglio, sapeva perfettamente cosa stava passando per la testa del
moro quindi si decise e afferrandogli la mano che stava ancora sulla sua spalla
la mosse perchè le facesse scendere la spallina del vestito e per l'altra fece
da sola. Con un fruscio delicato il vestito si adagiò a terra coprendole i
piedi, ebbe un attimo di imbarazzo nel ritrovarsi così di fronte a lui,
Kanda non era di molte parole men chè meno in una situazione del genere per cui
i pensieri che gli frullavano in mente alla vista del corpo longilineo e ben
proporzionato di fronte a lui li tenne per sé.
Tsuki cominciava ad essere
nervosa, l'aveva percorsa senza tanti complimenti dall'alto verso il basso e
alla fine gli occhi blu pervinca di Kanda si erano di nuovo fermati in quelli
chiari di lei.
Non si mosse quando le dita affusolate del ragazzo le
toccarono la pelle della spalla seguendo il braccio e poi la linea del fianco
fino a fermarsi appena sotto la vita, le venne la pelle d'oca e una vampata di
calore la invase, poi Kanda mise mano al bordo della sua maglietta togliendosela
e lasciandola cadere senza alcuna cura per terra. Fu il turno di Tsuki ora di
lasciare vagare la mani sull'ampio petto del giapponese, lasciò che il suo palmo
coprisse quello strano tatuaggio che gli allargava così tanto da invadergli
perfino la spalla.
- Yu questo?- chiese, ma venne zittita con un altro bacio.
Se l'intenzione del ragazzo era
quello di distrarla dalla sua domanda aveva scelto il mezzo giusto, la lingua di
Kanda che le solleticava il palato e si intrecciava con la sua era un ottimo
diversivo perchè la sua testa fosse totalmente da un'altra parte. Passò le
braccia intorno al collo del ragazzo per aumentare il contatto, la sensazione
dei loro corpi abbracciati e il calore che emanavano erano simili ad una droga,
non credeva che avrebbe mai più potuto farne a meno.
I suoi baci lungo il
collo la portarono a sdraiarsi sul letto, l'attimo in cui il contatto tra di
loro venne meno fece rabbrividire Tsuki per colpa delle lenzuola fredde, ma le
fece avvertire ancora più rovente la pelle del giapponese quando si stese su di
lei dopo essersi liberato degli ultimi indumenti.
Come si aspettava i lunghi
capelli corvini di Kanda ricaddero in avanti solleticandole il viso e creando
una specie di tenda che non le faceva vedere altro se non gli occhi del ragazzo,
aveva le sue mani a lato del viso, sentiva le molle del materasso cigolare
quando lui spostava il peso da un braccio all'altro per mantenere la posizione.
Con il dorso della mano
volutamente gli sfiorò la guancia, sorridendo quando lui chiuse brevemente gli
occhi per poi raccogliere una ciocca di capelli e portargliela dietro l'orecchio
sporgendosi nel contempo per poterlo baciare di nuovo. Con la lingua gli
segnò il contorno delle labbra sentendole schiudersi per permetterle poi di
riallacciarsi in un bacio bollente.
Rabbrividì quando la mano del giapponese
scese lungo il suo collo fermandosi sul seno sinistro, istintivamente la ragazza
piegò una gamba appoggiandola sul fianco di lui e questo lo invitò a far
scorrere ulteriormente l'arto finchè non afferrò saldamente la coscia di Tsuki.
Si spostò lentamente verso il basso baciando lievemente la pelle di lei, dalla
giugulare, al seno, alla pancia piatta e liscia, si fermò solo quando le sue
dita incontrarono il bordo frastagliato della cicatrice.
Gli occhi scuri di
Kanda si soffermarono su di essa finchè Tsuki rapida non poggiò il palmo sopra
nascondendogliela alla vista, non le piaceva l'espressione corrucciata che era
venuta in volto al giovane.. aiutandosi con un gomito si tirò un po' più su
facendo di nuovo combaciare i loro corpi, gli passò una mano tra i capelli
mentre gli baciava la zona appena dietro l'orecchio, Kanda non si lasciava
scappare alcun verso però poteva capire che stava gradendo quel contatto dopo
che la sua mano la spinse di più contro il suo bacino.
Avevano tutti e due
il fiato corto che sembrava quasi rimbombare nel silenzio assoluto che regnava
nella camera, tolto il fruscio delle lenzuola quando loro si muovevano. Il
giapponese la guardò ancora negli occhi mentre con le dita si infilava sotto
l'elastico degli slip, sentendo nuovamente la mano di lei sulla propria non ebbe
timore di sfilarglieli, dopo tutto erano arrivati fin lì...
Tsuki si coricò
di nuovo permettendogli così di posizionarsi fra le sue gambe, non ci fu alcuna
domanda da parte sua semplicemente con un paio di spinte entrò in lei, la
osservò mente stringeva gli occhi colta da un improvviso ma normale dolore, fece
scorrere le sue mani lungo gli avambracci di lei intrecciando alla fine le loro
dita, ad ogni spinta i loro corpi si allontanavano per poi tornare vicini. Tsuki
aveva i capelli sparsi in modo disordinato sul cuscino e quelli di Kanda si
muovevano a ritmo. La ragazza ora si faceva sfuggire dei mugolii di piacere che
però erano appena sussurrati giusto perchè il giovane potesse giovarne, ogni
tanto chiamava il suo nome, alla fine permetterle di chiamarlo non era stato un
male.. la guardò mentre dopo l'ennesima spinta veniva colta dall'orgasmo, i suoi
occhi divennero vacui per qualche secondo, il respiro le si mozzò in gola e
avvertì la presa delle gambe di lei intorno alla sua vita intensificarsi, la
seguì poco dopo provando anche lui quella sorta di intorpidimento dei sensi
misto all'adrenalina che faceva battere all'impazzata i loro cuori.
Quando uscì da lei le si coricò a fianco, Tsuki fece per girarsi verso di lui quando Kanda la prese per la vita attirandola a sé nel giro di un attimo, mentre si ritrovava con il viso premuto contro il petto del ragazzo e ne respirava l'aroma intenso dopo il loro amplesso sorrise per il gesto così poco da lui e che forse non si sarebbe neppure aspettata. Aprì le mani posandole sulla pelle calda di lui e ascoltando il suo cuore battere.
- sai che il suono del battito del tuo cuore mi rassicura?- gli disse scoprendo di avere la voce molto più roca del solito
- solo tu potevi dire una cosa del genere..- borbottò lui, anche la sua voce era roca ma le piaceva tantissimo.
- Yu?- lo chiamò spostandosi di un poco (di quanto lui glielo permettesse) per guardarlo negli occhi, notò che avevano una sfumatura diversa più chiara... più calda anche se come al solito non sorrideva o non dava segni di qualche buonumore.
- che c'è?- le chiese rispondendo al suo sguardo
- hai detto che me lo avresti detto una volta sola... ma potrei risentirlo?- gli domandò.
incredibilmente non da come si era aspettata lui non fece nessuna smorfia, nessuno sbuffo, nessun segno di irritazione semplicemente la fissò negli occhi.
- ti amo Tsuki.- una frase chiara, netta, ben detta che la fece aprire in un sorriso di pura gioia.
- anche io!- rispose tornando ad appoggiare il volto sul suo petto, avvertendo la mano libera di Kanda passare sui suoi capelli soffermandosi a giocare con qualche ciocca color miele si addormentò
non si ritrovò a pensare che avrebbe voluto che fosse per sempre, il per sempre è troppo comodo... quello non era di sicuro un lieto fine ma era una parentesi sicuramente indimenticabile della sua tragedia.
Commenti: Scusate per l'ennesimo ritardo, ma spero che
abbiate gradito il capitolo! =) Non sono solita scrivere scene di questo genere,
o almeno non ne avevo mai pubblicate.. ma mi auguro di aver fatto lo stesso un
buon lavoro! Ho descritto neppure la metà delle sensazioni che si possono
provare e questo vi fa intendere quanto sia complicato anche scrivere scene del
genere. L'imbarazzo non centra anche perché mi sembra di averla descritta
abbastanza pulita, senza eccedere..
Ma adesso scappo che devo uscire XD
Grazie ai miei lettori per la pazienza mostratami! ^^
Halley:
Ti ho fatto penare un bel po' da quello che leggo nel tuo commento XD piuttosto
però...
bentornata!!! mi sono mancate le tue recensioni sai?? ç_ç
Emh...
ti chiedevi come si sarebbe comportato Kanda eh?? ahahahah chissà se ti
aspettavi un risvolto del genere u.u sono sempre molto contenta che la storia
continui a piacerti!
Spero di risentirti presto! Un bacione! =)
Kano_chan