-Però!-, troppo docile. My-kee allontanò appena il viso, fissandolo con occhi brillanti.
-Giura che non mi mollerai mai.-, gli ordinò serio, e Matthew sorrise. Parlava proprio il tipo giusto!
-Questo è troppo facile.-, rispose avvicinandosi, ma My-kee aggrottò le sopracciglia e gli tirò i capelli, come un delizioso enfant.
-Giu-ra!.-, scandì meglio, e Matthew lo accontentò divertito, con tono solenne.
-E che non mi tradirai, ovviamente.-, e lui inarcò un sopracciglio.
-Che stavi dicendo prima? Qualcosa su "è arrivata lì, non potevo fare altro"...?-, iniziò Matthew sempre stringendolo, ma My-kee ignorò queste accuse e
ribadì il concetto: -Quindi resterai con me e basta.-
-Mi vuoi monopolizzare? Sono richiesto, sai?-, ironizzò lui senza perdersi quel viso ancora accaldato e quegli occhi trionfanti.
-Io sono richiesto, non cambiare argomento.-, le mani di My-kee gli scivolarono lungo la schiena, facendogli venire i brividi. Piccola peste.
-Lo giuro. Hai finito ora?-
-Ma tu dovresti fare lo stesso!-
Matthew gli sfiorò il naso con il proprio, chiedendosi perchè fosse diventato logorroico all'improvviso e perché continuasse a constatare cose ovvie.
-Io mi fido di te.-, gli rispose in un sussurro, ed il suo piccolo sembrò davvero colpito da quell'affermazione, come se non fosse scontato fin da principio!
Non riuscì a formulare una risposta, venne zittito prima da un lungo bacio di Matthew.
-Sei un Dio.-, si lasciò sfuggire My-kee non appena le labbra del suo Matty gli sfuggirono.
-Ti amo.-
E quello a Matthew non era sfuggito, era esattamente quello che pensava e che voleva My-kee ascoltasse, l'unico pensiero che gli occupava la mente. Solo lui. Suo.
Non aveva paura a dirlo: bisognava temere quello che si provava da sempre?
Eppure My-kee avvampò, per la prima volta in... oh, ma che importava?
-Lo volevo dire prima io!-, protestò debolmente, prima di appoggiarsi al petto di Matthew per nascondersi. Era terribile non riuscire a vedere quell'espressione adorabile.
-Fallo allora.-, sorrisi su sorrisi, come non si poteva essere felici? Quel momento, da quanto lo sognava, ed ora era lì, il suo presente, reale.
-Je... nah. Ti amo!-, e con uno slancio d'entusiasmo My-kee fece cedere le già provate ginocchia di Matthew, finendogli sopra come un sacco di pomme de terre.
Questo non riuscì a non reprimere un lamento sincero, soprattutto per sedere e schiena, dolorosamente premuti contro l'asfalto, lamento che si trasformò in approvazione
quando si accorse che My-kee gli era seduto sopra.
-Amerai un cadavere, tra un po'...-, gli disse scostandogli i capelli sul viso, illuminati dai lampioni e quasi bianchi. Aveva il bisogno di guardarlo, forte, imprimere quel sorriso
a fuoco nella propria mente. Anche se ne sarebbero seguiti parecchi, di quei momenti...
-Porco.-
*
Kimberley quel lunedì, durante la pausa, stava
smangiucchiando
la mela sul retro, seduta tra un Laurent che blaterava giulivo qualcosa
e Josh che probabilmente voleva strozzarlo."Come va?", aveva scritto quella mattina a Matthew, rimasto a casa; la risposta le arrivò in quel momento, e la indovinava già, sghignazzando contenta per quei due quando aprì il messaggio.
"Terribilmente bene"
Mentre scrivo queste parole sto tirando su con il naso e ho gli occhi lucidi. Ma questo capitolo non è la fine, né un nuovo inizio. E' il naturale proseguimento delle cose. Ok, no, sto delirando.
E non ho parole. E' una dichiarazione un po' strana, fa molto roba antiquata. Ma My-kee non è normale e venera le ghigliottine, questo l'avevate già capito xD Ho da ringraziare un po' di persone.
Haru, grazie mille del commento :) sì, volevo rendere la scena dal punto di vista di quel Cristo che sta male e si è addormentato e non capisce nulla. E qua... grazie. Grazie davvero, non so che dire.
Grazie Electra, sono davvero felice ti sia piaciuto! Spero anche la loro dichiarazione. Grazie davvero per avermi fatto sapere che ne pensavi sempre! :)
E ovviamente tutte le persone che hanno aggiunto la storia alle preferite, alle ricordate, alle seguite, hanno messo "Mi piace" ai capitoli. E un grazie anche a chi ha letto e fa il timidone.
Spero che questa storia vi abbia emozionato,
Nyappy