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Autore: Fra_Bored    27/03/2011    3 recensioni
Non per tutti c'è un lieto fine.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Io non credo ci sia un Lieto Fine per ME

 

Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel
Like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel
Like your nothing
You’re fuckin’ perfect to me

Pink
"fuckin’ perfec"



Il vento quel pomeriggio era più freddo del solito e soffiava come a voler portare via tutto quello che resisteva alla sua forza devastante.
Hermione Jane Granger si strinse nella divisa lasciando cadere alcune lacrime nel vuoto; dalla torre di astronomia guardava il lago nero pensando alla sua vita, a quanto fosse stata stupida.
Lasciare aperte le porte del suo cuore così senza preoccuparsi di nulla, senza capire che l'amore si insinua in ogni spiraglio possibile se gliene viene data l'occasione.

Ron ora non era più nei suoi pensieri, non occupava più una posizione privilegiata.
Già
Si era lasciata ingannare da altri occhi, da altre parole, come aveva potuto cascarci così? Innamorarsi di una persona diversa dal suo ragazzo.
Si era affezionata e si era incasinata. *
Sorridendo amaramente si portò una mano al cuore, sentendo i battiti aumentare di velocità: lui le faceva quell'effetto, sempre, da un mese ormai.

Non era stato tutto premeditato, ma un caso, per la prima volta lui le aveva sorriso. Niente più bene e male, niente più scorrettezze, lui aveva solo sorriso, solo sorriso a lei. Un sorriso incredibilmente dolce e fragile, talmente vero da spaventare.
E lei lo aveva ammirato come mai aveva fatto.
Ci aveva pensato sere e sere cercando di capire da dove derivasse quel cambiamento, aveva inizialmente pensato che fosse impazzito poi, in biblioteca l'aveva incontrato e ancora, come una calamita si era soffermata sulle sue labbra stese in un sorriso.
Come poteva essere possibile che la sua bocca prima sempre impegnata a esordire cattiverie, ora riusciva ad essere così calda e invitante grazie ad un semplice sorriso.

Ron restava il solito imbecille incosciente, la trattava come una bambina viziata e studentessa capricciosa, non era più felice con lui e non sapeva nemmeno più se lo amava.
Sapeva solo che un pensiero in testa si faceva sempre più vivo, lui le scriveva lettere, lettere con parole d'amore, lettere che le straziavano il cuore.

Si stava perdendo nel suo mondo dove c'era solo lui.

Poi Ron lo scoprì e le fece crollare tutto addosso.
"Hermione, ti rendi conto di chi è lui? Lui non potrà amare mai una sola donna, lui è circondato da donne, tu sei solo un giocattolo"

Hermione riemerse dai suoi pensieri spaventata, una fitta si insinuò nel cuore come quel giorno in cui aveva lo aveva visto con un'altra donna, mano nella mano, mentre le mostrava QUEL sorriso che aveva, per un brevissimo istante, immaginato fosse solo per lei.
Ron aveva ragione, nonostante tutto aveva sempre avuto ragione.

Lasciò scendere le ultime lacrime e sospirando, scese le scale.
Ultimo giorno di scuola, ultimo anno, ultima occasione di vedere lui, per sempre.
Gli studenti, in massa stavano aspettando l'arrivo del treno mentre il trio dei miracoli salutava alcuni compagni.
Hermione improvvisamente, voltandosi lo vide.
Draco Malfoy quell'anno aveva raggiunto una popolarità indiscutibile, trovandosi circondata da tante ragazzine quante erano le stelle in cielo, e ora quelle lo stavano ancora elogiando con ammirazione. Lui rivolgeva QUEL sorriso ad ognuna di loro.

Hermione rimase a fissarlo immobile; quanto si era illusa di essere speciale, quanto aveva sognato di poter cambiare vita, di poterla renderla migliore con lui al suo fianco. Se solo Draco l'avesse voluto, le avesse dato qualche indizio, lei con finto rammarico avrebbe abbandonato la sua vecchia vita correndo tra le sue braccia.
No, Hermione era stata solo una delle tante.
E quel pensiero la faceva imbestialire. Come aveva potuto lui pensare di classificarla come una da sedurre e poi scartare come uno straccio vecchio.

Asciugò rapida due lacrime fuggitive con la manica della camicia mentre si girava verso i suoi amici. Il treno arrivò fischiando rumorosamente.
Ron le prese la mano e sorridendo le sussurrò "andiamo?"
Lei annuì pensando a quanto fosse ingenuo, era solo semplicemente contento di poter stare ancora con lei, senza capire quello che animava la ragazza. Non riusciva a vedere la sua tristezza.
Gli strinse la mano poi guardò un ultima volta Draco.

Sapeva che stava facendo un errore, lo sentiva dal profondo del cuore, ma la mano di Ron era troppo sicura, era un'ancora di salvezza senza la quale si sarebbe sentita perduta, ma...era solo quello. Non c'era più amore, non c'era più desiderio e si sentiva infelice.
Draco, nonostante le emozione, le aveva dimostrato di non essere la sicurezza che cercava, non era l'appiglio a cui aggrapparsi, era solo una corda che lentamente, senza che tu te ne accorda, ti fugge dalle mani lasciandoti una grande scottatura su di esse e sul cuore.

Forse, sarebbe stato il più grande amore della sua vita, forse, se solo fosse stata più coraggiosa ce l'avrebbe fatta a vivere con lui, forse sarebbe stata FELICE.
Ma non si può vivere di soli forse e lei aveva preso la decisione più comoda, scegliendo di non lottare, scegliendo di continuare quella vita dove il sole non era più così luminoso come se lo ricordava.
La monotonia nella vita di coppia può essere sconfitta ma Hermione Jane Granger, prima di salire sul treno, capì che quella non era solo la solita monotonia di due persone abituate a stare insieme.
Lei si era innamorata di un altro e non sarebbe più riuscita a ricostruire un rapporto così forte con Ron.
Nonostante questo non lasciò la sua mano e lo seguì.

Egoista? Fragile? Stupida?
Decidete voi, so solo che io, ho fatto la stessa cosa.


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Salve, prima di tutto inizio dicendo che devo terminare l'altra mia storia da circa 4 mesi ma, purtroppo, ho avuto moltissimi altri pensieri per la testa.
Sono successe cose abbastanza gravi che mi hanno impedito di continuare a scrivere.
Ora, questa l'ho scritta in un momento di rabbia/tristezza.
Non ci ho pensato, anzi l'ho scritta di getto quindi non abbiatene a male perchè vi giuro che forse domani mi metterò alla pari anche con l'altra storia.
Per il resto non penso ci sia niente da dire, quindi vi lascio, grazie a chi dedicherà alcuni minuti a questa storiella da niente.

Ciao a tutti

* Mi sono affezionata, mi sono incasinata= si tratta di una frase della canzone di Alessandra Amoroso "Estranei a Partire da ieri".
  
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