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Autore: TheGhostOfYou    28/03/2011    11 recensioni
Sono passati due anni dalle vicende di Starlight. Draco ed Harry sono spariti da un anno, senza lasciare tracce. Hermione e Ginny apparentemente sono andate avanti, ma nel loro cuore c'è ancora l'ombra del grande amore che hanno vissuto. Solo Gloria e Daphne sono felici, con Ron e Blaise, che però sentono la mancanza dei loro migliori amici.
Un nuovo pericolo per la comunità magica costringerà i due ragazzi a tornare e a fare i conti con quello che si sono lasciati alle spalle.
Riusciranno a farsi perdonare, o sarà troppo tardi?
Seguito di "Starlight".
Genere: Azione, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Starlight - The Serie. '
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Picture perfect memories scattered all around the floor
Reachin for the phone cause I can’t fight it anymore
And I wonder if I ever crossed your mind
For me it happens all the time.

 
Need You Now – Lady Antebellum.
 
- Ho paura di quello che accadrà, una volta fuori da qui. Ho paura di quello che potrebbero dire, di quelli che ci additeranno. Di chi ci considererà qualcosa di sbagliato.Ho paura che dopo tutte queste cose, tu vorrai lasciarmi.-

- Non ce n’è mai importato molto, no?-
 
Due anni dopo.
Un vecchio scatolone impolverato giaceva aperto sul pavimento di legno. Sparse qua e la, una decina di fotografie incantate, che raffiguravano due ragazzi che un tempo erano stati felici.
Tempo. Quanto tempo era passato?
Hermione Granger era seduta sul pavimento, circondata da quei ricordi bellissimi sparsi per tutto il pavimento. Non sapeva perché, ma proprio quel giorno aveva sentito il bisogno di vedere vecchie foto, che giacevano in uno scatolone impolverato, con l’illusione che il suo cuore potesse dolerle un po’ meno.
Anche solo un pochino.
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
Forse era un detto che valeva per la gente comune. Di sicuro, non per lei.
Prese in mano una di quelle fotografie, e si sentì mancare.
Messico. Due estati prima.
Draco non amava particolarmente il sole. Non dopo essersi scottato perché non si era messo la crema protettiva.
Hermione che tentava di fargli una foto e lui che non voleva farsi fotografare in quello stato.
La sua carnagione bianca toccata prepotentemente dai raggi solari; in quella foto il ragazzo era ustionato.
Ma sorrideva, accanto ad una Hermione abbronzata e sorridente.
- Questa me la paghi.- le aveva detto lui, rincorrendola per tutta la spiaggia e prendendola di peso, per poi finire nelle acque cristalline insieme.
Quante risate.
Ripensare a quei momenti tanto felici, in cui si era sentita davvero viva, le faceva male al cuore. Ma come poteva impedirsi di ricordare?
Come poteva fare finta che tutte quelle foto non esistevano, che quei momenti non c’erano mai stati, quando nella sua mente era impresso ogni singolo istante che aveva passato insieme a Draco Malfoy?
Draco.
Ripetere il suo nome, anche solo con se stessa, era doloroso quasi quanto ricordare.  Al suono di quel nome, si sentiva mancare l’aria.
Sapeva che tutto quello le avrebbe fatto male, che le avrebbe tolto il sonno per parecchie notti, però decise di guardare un’altra fotografia.
Era un anno che aveva rinchiuso i suoi sentimenti con quello scatolone, pieno di quello che una volta era stato un amore forte. Con lo scatolone, aveva sigillato anche il cuore.
Quel giorno, l’aveva riaperto per un attimo.
Quasi scoppiò a piangere, quando vide il suo volto così felice nella fotografia che aveva in mano, e il sorriso dolce di Draco.
Si ricordava benissimo chi aveva scattato quella fotografia.
Harry.
Natale, un anno e mezzo prima.
- Oh, andiamo, non fare storie. Ci saranno anche Blaise e Daphne.-
Aveva dovuto pregarlo in ginocchio. Harry aveva organizzato una cena a casa sua e di Ginny, e li aveva invitati. Inutile dire che Draco aveva calorosamente insistito per rimanere a casa.
- E’ Natale.- gli occhi dolci di Hermione l’avevano quasi fatto capitolare.
- Non me ne frega nulla, Mezzosangue.- si era voltato dall’altra parte, ma Hermione sapeva che presto avrebbe capitolato.
- E dai.-
Silenzio.
I loro occhi si erano incrociati.
- E va bene, Hermione.-
Rassegnato, si era fatto trascinare a casa di Harry con un muso enorme.
Inutile dire che era finita in tragedia. Un pugno sul naso di Harry, un calcio negli stinchi a Ron.
Poi quella foto, appena dopo averle strappato quella promessa.
- Sposami, Mezzosangue.-
Un anno che non lo vedeva.
Un anno passato a cercare di dimenticare. Ed ora, si sentiva le guance umide. Stava piangendo. Non l’aveva mai fatto per tutto quel tempo. Nemmeno di notte, sola con i suoi pensieri, rigirandosi tra le lenzuola fredde. Lontano dalla sua presenza.
Eccole lì, le lacrime. Era bastata una fotografia, una frase ricordata per scatenare il suo pianto. Odiava farlo, perché si considerava forte.
Ma la sua assenza era arrivata ad essere insopportabile.
Con il tempo tutto guarisce.
Non per lei. Non per il suo cuore.
Un rumore improvviso la destò dai suoi pensieri. Sulla soglia della mansarda, comparve Ginny, fasciata in un bellissimo vestito blu, che le cadeva perfettamente sul suo fisico. Sul viso rilassato comparve una nota di disappunto quando il suo sguardo passò dalle lacrime di Hermione alle foto sparse sul pavimento.
- Che cosa stai facendo?- si avvicinò minacciosa e con un colpo di bacchetta spedì le foto dentro al cartone. – Evanesco!- lo scatolone sparì.
- Ginny, ti prego..-
- No, Hermione, sei stata forte per un anno. Vuoi smettere proprio ora? Sei un Auror, santo Dio! Le Auror non piangono!-
Hermione non sapeva cosa dire. Era stata stupida, non avrebbe dovuto tornare in quella mansarda. Guardò ancora Ginny; non sembrava stesse soffrendo, eppure sembrava capire.
- Sai quante volte ho desiderato farlo anche io, ricordare?- continuò la rossa. – Credi che Harry non mi manchi ogni giorno della mia vita? Eppure, ogni volta mi ricordo che ci hanno lasciate qui, senza nemmeno una loro notizia per un anno!-
Si sedette accanto ad Hermione e le prese le mani tra le sue.
- Mi manca da morire, Ginny.- aveva smesso di piangere, ma i suoi occhi dorati erano ancora spenti.
- Lo so, Herm, anche a me. Ma il fatto che ci abbiano lasciate.- la guardò negli occhi, sorridendo appena.- Non deve rovinare il giorno più bello della vita dei nostri amici.-
Hermione annuì appena. Loro erano le damigelle, non potevano di certo mancare al matrimonio.
Respirò a fondo e si alzò, lisciandosi il vestito color magenta.
Prese per mano Ginny e si avviarono verso il loro futuro.
Insieme.
 
La chiesa era piena di gente, la maggior parte provenienti dall’alta società inglese.  Quel giorno, nonostante fosse Maggio, era davvero caldo, ed il sole splendeva luminoso in cielo.
Era una giornata perfetta, per sposarsi.
Era strano vedere un Auror girare con un vestito elegante e un paio di tacchi mozzafiato. Era ancora più strano vederlo spargere petali di rosa per tutta la navata centrale della chiesetta gotica che gli sposi avevano scelto.
Eppure, Gloria Cherry Armstrong, avvolta nel suo vestito color salmone di raso, in quel momento stava proprio spargendo petali di rosa, e controllando che le ultime cose fossero al loro posto.
In quel momento, una zazzera di capelli rossi le si avvicinò e la tirò a se, posandole lievemente le labbra sulle sue.
- Ron, che fai? Siamo in chiesa.-
- Che si scandalizzino pure!-
Ronald Weasley, una volta era stato chiamato in vari modi. Lenticchia, Pel Di Carota, Poveraccio. Nessuno di questi soprannomi rendeva giustizia alla sua goffaggine e alla sua sbadatezza.
In due anni, non c’era rimasto più nulla del ragazzino timido ed impacciato di Hogwarts. Ron si era trasformato in un uomo e, come Capitano e Portiere dei Cannoni di Chudley, aveva anche un discreto fisico.
Gloria era orgogliosa del suo fidanzato, e anche se si vedevano poco, Ron era premuroso e gentile.
La ragazza sorrise al suo fidanzato, i lunghi capelli corvini sciolti sulle spalle lasciate scoperte dal vestito.
Ron la prese per mano e la condusse fuori da lì, per andare ad assicurarsi che i due sposi stessero bene.
Mentre camminavano nell’accecante luce del sole, gli occhi verdi di Gloria caddero sul piccolo solitario che stava nell’anulare sinistro. Non potè fare a meno di sorridere di nuovo. D’istinto si portò le mano sul basso ventre.
- Pensa, tra qualche mese ci saremo noi due, su quell’altare.-
Ron era il ritratto della felicità.
Era felice di non aver seguito il suo migliore amico nell’addestramento da Auror Scelto. Ora, non sarebbe stato accanto alla sua Gloria.
- Non vedo l’ora.-
- Come sta il piccolo?- accarezzò il pancino di Gloria.
Due mesi.
Lì dentro c’era il frutto del loro amore.
- Di sicuro non può scalciare.-
Di nuovo risero. Per loro, non c’era nulla di più semplice. Risate ed amore, su questo era basata la loro storia. Gloria si era trasferita da Ron dopo la loro vacanza in California, e subito Molly ed Arthur l’avevano accolta come una figlia. Dopo pochi mesi, erano andati a vivere da soli e nulla era stato meglio che la vita con lui.
Poi, il suo migliore amico se n’era andato, lasciando un vuoto incolmabile in Ron.
E per quanto Gloria si sforzasse, aveva notato che Ron non era più come prima. Harry era sempre stato una costante nella sua vita, e vederlo sparire da un giorno all’altro aveva lasciato Ron inerme.
- Credi che Hermione e Ginny staranno bene, oggi?-
Gli occhi di Ron si erano rabbuiati. Non nominavano mai Draco ed Harry, per paura delle reazioni delle due ragazze.
Semplicemente, non ne parlavano mai.
- Sono forti. Ma non so cosa aspettarmi. A volte, ho paura di farmi vedere troppo felice da loro.-
Gloria , Ginny, Hermione e Daphne erano rimaste legatissime, dopo la fine della scuola.
Lei ed Hermione erano diventate Auror, come Harry e Draco, ma al contrario loro, erano rimaste in Inghilterra, e non erano scappate come due codarde alla prima occasione utile.
Ginny, invece, era diventata Medimaga, e dirigeva il reparto di Pediatria Magica, insieme a Blaise, che invece dirigeva Medichirurgia.
Daphne, aveva aperto un asilo per i piccoli maghi, cosa unica a Londra, e adorava insegnare ai piccoli maghi come domare la magia.
Draco ed Harry erano spariti da un anno, con la scusa di “Addestramento Speciale”, e nessuno sapeva dove fossero. Avevano lasciato casa, famiglia, amori ed amici ed erano partiti, senza lasciare traccia. Creando nel loro solido gruppo di amici un gran polverone.
Ron scosse la testa.
- Almeno ci dessero loro notizie. Non credevo che Harry potesse essere così.-
- Ron, è stata una loro scelta, nessuno può giudicarli.-
Anche se avrei voglia di prenderli a calci, entrambi.
- Io si, Gloria. Siamo stati amici per quanto, otto anni? E poi, sparisci così? Non si fa. Avevano troppa paura di impegnarsi, ecco perché hanno preso al volo la prima occasione e se ne sono andati.-
Ron era davvero arrabbiato. Da Draco potevano anche aspettarselo, ma da Harry.
Il gentile, leale, dolce Harry, che dava tutto se stesso per non fare soffrire le persone.
No, non era un comportamento da Harry Potter.
- Ron, ora tranquillizzati. Hai uno sposo da sostenere.-
 
Mancavano dieci minuti alla cerimonia.
Blaise non riusciva a farsi il nodo alla cravatta. Hermione lo guardò e scosse la testa.
Il matrimonio dà alla testa.
- Andiamo, Blaise! Devo venire a fartelo io, quel nodo?-
- Sono agitato, Hermione.-
Comprensibile. Stava per legarsi per tutta la vita ad una persona, era il minimo, agitarsi un po’.
- Hai fatto la scelta giusta, Daphne ti ama.-
- Non è per quello.- il moro si guardò le scarpe di vernice, e si morsicò il labbro inferiore. – Oggi è il giorno più importante della mia vita, e il mio migliore amico non c’è.-
Anche Blaise, come lei, ne aveva sofferto molto.
Il suo punto di riferimento da una vita era sparito senza lasciare tracce.
- E’ un anno che non ci degna della sua presenza.- la voce di Hermione s’incrinò, quasi senza che lei lo volesse.- Credi che io ne sia felice?-
In quel momento, Blaise attraversò quasi di corsa la stanza e abbracciò Hermione, teneramente. Era come una sorella per lui.
Poi, gli occhi gentili del ragazzo, di un blu così abbagliante e profondo, si posarono delicati sui suoi.
- Per quello che vale, lui ti ha amato molto, Herm.-
- Non importa più, ormai.-
Nell’altra stanza, Ginny finiva di truccare Daphne, che era ancora più agitata del solito, se possibile.
- Daph, sta’ ferma!- aveva sbavato di nuovo il rossetto.
- Come faccio? E se Blaise non si presenta? E se gli viene un attacco di panico? Cazzo!- si accese una sigaretta e tirò forte, gustandosi l’odore del tabacco che le bruciava la gola.
- Ma rilassati un attimo, altrimenti viene a te l’attacco di panico!-
Se devo diventare così isterica, meglio che non mi sposi.
Anche perché l’unico candidato al ruolo di marito è ufficialmente sparito.
È questo l’effetto che fai agli uomini, Ginevra.
Nessuno avrebbe mai creduto che Ginevra Weasley soffrisse per amore. Era la solita ragazza allegra di sempre, impegnata nel suo lavoro, pazza e divertente con gli amici.
Un’ottima amante.
Dopo Harry, aveva perso il conto di quanti ce n’erano stati. Andare con altri uomini serviva a non pensare a lui.
Il segreto stava nel non fermarsi mai. A lavoro, a casa, fuori con gli amici. Non si fermava mai a pensare.
Altrimenti avrebbe sofferto come nessun altro al mondo.
E Ginevra Weasley non sopportava d’essere depressa.
- Ahi, fai piano!-
Daphne era alla sua seconda sigaretta, e ora era passata a fari aggiustare l’acconciatura.
- Scusa. – borbottò Ginny – Troppi pensieri per la testa.-
- Harry?- Daphne la capiva al volo. Solo pensando ad Harry la rossa si sarebbe potuta distrarre da qualcosa.
- Non voglio parlarne.-
Stettero in silenzio per un po’, fino a quando Gloria non venne a chiamarle, per annunciare che era tutto pronto.
Il matrimonio poteva cominciare.
Fu una cerimonia semplice, ma bellissima.
Lo sguardo di Blaise posato su quello di Daphne, mentre entrava, esprimeva puro amore, gioia e desiderio.
Non c’era coppia più bella della loro.
Hermione si ritrovò a piangere più volte, ma non dall’emozione.
Nella sua testa, rimbombava un’unica frase.
- Sposami, Mezzosangue.-
L’avrei fatto, Draco.
- Sposami, Mezzosangue.-
Se solo tu non mi avessi lasciato.
- Sposami, Mezzosangue.-
Valevo davvero così poco, per te?
Non poteva impedirsi di piangere, e, per una volta, non voleva farlo. Magari dopo sarebbe stata meglio, magari dopo avrebbe potuto dimenticare.
E mi chiedo se io abbia mai attraversato la tua mente.
A me, capita sempre.
 
Un anno prima.
Hermione e Ginny avevano capito subito che c’era qualcosa che non andava. Non era da Harry e Draco fare un annuncio insieme.
Quando videro le facce dei due Auror, non ebbero più dubbi. Era successo qualcosa di grave.
Harry non le guardò nemmeno negli occhi, quando cominciò a parlare.
- Dobbiamo andarcene da qui, per un po’. Non possiamo dirvi dove. Addestramento da Auror scelti.-
Hermione aveva sorriso debolmente.
- Va bene, quando tornerete, noi saremo qui..-
Era anche lei un’ Auror, sapeva che certe cose potevano succedere.
- No, Mezzosangue. Non avete capito. È finita, non possiamo avere una storia, o comprometterebbe la missione.-
Hermione era impallidita.
Le stavano lasciando?
In quel modo?
- Ci dispiace.-
Harry se n’era andato per primo, senza mai guardare in faccia Ginny, che non aveva aperto bocca.
- Addio, Mezzosangue.-
Draco aveva incatenato gli occhi a quelli di Hermione.
Oro e argento, come sempre era stato tra di loro.
Come non sarebbe più stato.
 
***
 
Ed eccomi qui, con l’attesissimo primo capitolo del seguito della mia amata “Starlight”!
So che dal finale sembrava fosse tutto rose e fiori e invece.. La mia testolina perfida e puramente Serpeverde mi ha fatto storpiare le cose! Ce ne saranno delle belle! J
Che cosa ne dite? Vi piace come inizio?
Tutta la storia è basata sulla canzone “Need You Now” di Lady Antebellum, che io però ho conosciuto guardando Glee. Vi consiglio di ascoltarla, è davvero molto molto bella!
Per il resto, che cosa dire? Spero davvero che questa FF vi coinvolga tanto quanto la prima!
Ah, IMPORTANTISSIMO!
Dato che il forum è un pochetto incasinato, ho aperto la pagina ufficiale di TheGhostOfYou Efp su facebook. Lì potrete seguirmi e dirmi cosa ne pensate, oltre che avere anteprime dei capitoli e altre cose. Basta cliccare qui.
Per ora è tutto. Aspetto con ansia le vostre recensioni.
Un bacio.
Ghost.
   
 
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